News Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso

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albatros_la

Biker dantescus
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Esatto, però una cosa non mi convince: se era ferma alle strisce per i precedenti pedoni, diciamo a un paio di metri forse anche meno dalle strisce, come può aver accelerato in così poco spazio fino ad una velocità tale da risultare mortale per il pedone? Ripartendo da fermo, in 2 metri raggiungi si e no i 10-15 km/h
La dinamica non è ancora chiara, ma il punto è che pare non si sia accorta di niente. Significa partire e andare, cui si aggiunge l'elemento iella: un SUV di grosse dimensioni che ti investe a 15 km/h non accenna ad alcun rallentamento perché ha un'inerzia 40 volte superiore ad una donna di corporatura media. Vale a dire che se non ti trascina o non ti passa sopra ti getta a terra malamente e nel farlo può andare a finire molto male: se batti male la testa puoi non cavartela.
 
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valerio_vanni

Biker paradisiacus
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Sai quante energia accumula a 15km/h un mezzo che pesa 2000kg?
Sai quanta forza può esercitare tale energia con una rapidissima decelerazione?
Ho ho voglia di fare i conti ma si tratta di valori enormi, comunque sufficienti a creare danni seri.
L'energia accumulata fa la differenza nell'urto contro un oggetto che non si muove (muro, albero) o che viene contro.
La persona, con la scarsa presa che ha in terra, vola via. E, dati i rapporti di massa, rimane un oggetto che rallenta poco per l'impatto.
Potrebbe essere anche un camion che non cambierebbe molto. Rimane, insomma, "una botta ai 15". Come se si sta correndo ai 15 e si sbatte contro un muro.

Se invece si è dietro una rete o una staccionata e si deve scegliere il veicolo in arrivo, le cose cambiano parecchio con la massa. A quel punto i 15 della macchina e i 15 del camion sulla staccionata agiscono molto diversamente.
 

kanarino

Biker popularis
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Merida Theorema Carbon 907 (ex Lombardo Sestriere 350)
Mi dispiace dirlo, ma avendo girato in bici all'estero, purtroppo l'Italia è un paese che non ha rispetto per i ciclisti.
Girare su strada è diventato veramente pericoloso, anni fà a Roma mi stavano investendo sulle strisce pedonali (era di sabato o domenica mattina, quindi anche con traffico moderato, ed era un attraversamento lungo e visibile).
La gente è troppo distratta alla guida, le auto moderne hanno ulteriormente accentuato la distrazione, mettiamoci anche i telefoni (il 90% delle persone che vedo tiene il telefono in mano pur avendo il bluetooth in auto).
E la cosa che trovo più fastidiosa, è che se ne sbattono del codice della strada perché, anche con strada libera (intendo la corsia opposta al senso di marcia) quando sorpassano i ciclisti quasi sempre gli fanno il pelo oppure prima di superarli gli si piantano dietro al sedere che, se uno disgraziatamente frena, se lo ritrova sul cofano.
Credo sia un misto di ignoranza (nel senso che ignorano proprio il pericolo) e di maleducazione.
Ed alla maleducazione degli automobilisti ci aggiungo anche quella dei pedoni eh, perché spesso sulle ciclabili i pedoni intralciano il passaggio delle bici, ci portano a spasso i cani e se suoni il campanello per avvertirli del tuo arrivo si straniscono pure.
Poi ovviamente, ci sono anche ciclisti maleducati, strafottenti, che non rispettano le regole e pensano di essere soli in strada (peccato che quando una macchina "incontra" un ciclista, quest'ultimo abbia quasi sempre la peggio).
Motivo per cui, se posso, cerco di andare nei parchi o comunque su tratti chiusi al traffico.
Peccato, perché penso che il nostro paese, per un ciclista (a prescindere dalla disciplina praticata), sia uno dei più belli al mondo.
 

kanarino

Biker popularis
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Merida Theorema Carbon 907 (ex Lombardo Sestriere 350)
Io questo miglioramento non lo vedo. Anzi, i "giovani" sono i primi che quel dannato telefono non lo mollano mai e poi mai. Anche perché adesso non basta più la chiamata, è roba da vecchi. Ci vuole la VIDEOchiamata pure mentre guidi, e quindi tieni il telefono in mano, sempre e comunque. Anche in bici.
In questo si salvano giusto i motociclisti per il semplice fatto che le mani ti servono e il casco vanifica la cosa.
Sai come si può far capire alla gente che il telefono in macchina non si usa? semplicemente fermandola e facendole delle multe salate e togliendo punti dalla patente, stesso discorso per la guida in stato di ebrezza. Lo so quello che ho detto è una banalità ma ti assicuro che in altri paesi (e lo so per esperienze dirette) ti fanno la multa e ti tolgono i punti dalla patente anche se ti fermano in bici ed hai bevuto. Tolleranza zero, la gente con le buone non capisce, bisogna avere il pugno duro.
 

Fermo80

Biker scrausissimus
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Per fermare la gente devi avere innanzitutto il personale per farlo. Oggettivamente e soprattutto in alcune zone le probabilità di incappare in un controllo sono davvero minime.
La cosa che forse potrebbe aiutare è un blackout generalizzato di 24-48 ore della rete di telefonia. Un sacco di gente probabilmente si suiciderebbe per lo sconcerto e la disperazione, ma chi sopravvive magari potrebbe scoprire che si possono anche fare 2 km o 20 minuti SENZA guardare ossessivamente e compulsivamente quel dannato coso. :mrgreen:
In realtà però non c'è speranza, una volta si imparava ad andare in bici senza mani perché faceva figo, oggi perché così puoi tenere in mano il padellone :-?:
 
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Matteo_Harlock

Biker superis
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Ma cosa volete combattere il telefono in auto, quando c'è gente che lancia la monnezza dal finestrino...

Ma ve la vedete una pattuglia a Reggio Calabria che si metta a far multe ai cellularisti, lungo le strade con i cordoli di immondizia, mentre passano i ragazzetti in due, senza casco, con le finte eBike scooter?
Scena vista di persona, eh.

E' tanto che non servano i caschi blu delle UN.
 

kanarino

Biker popularis
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Merida Theorema Carbon 907 (ex Lombardo Sestriere 350)
Per fermare la gente devi avere innanzitutto il personale per farlo. Oggettivamente e soprattutto in alcune zone le probabilità di incappare in un controllo sono davvero minime.
La cosa che forse potrebbe aiutare è un blackout generalizzato di 24-48 ore della rete di telefonia. Un sacco di gente probabilmente si suiciderebbe per lo sconcerto e la disperazione, ma chi sopravvive magari potrebbe scoprire che si possono anche fare 2 km o 20 minuti SENZA guardare ossessivamente e compulsivamente quel dannato coso. :mrgreen:
In realtà però non c'è speranza, una volta si imparava ad andare in bici senza mani perché faceva figo, oggi perché così puoi tenere in mano il padellone :-?:
Per gli automobilisti il problema non è solo il telefono, le auto moderne hanno si duecento sistemi di sicurezza (alcuni anche pericolosi a mio avviso) ma allo stesso, purtroppo, hanno degli elementi che distraggono alla guida, uno su tutti i tablet. Perché quella che una volta era una semplice autoradio/navigatore adesso deve essere uno schermo da 13"? ti assicuro che è un oggetto ingombrante e che ti distrae, poi sulle ibride e le elettriche ti compare pure il disegnino con lo stato di ricarica e roba varia, ed anche solo per curiosità, sei portato a guardarlo. La tecnologia ha avuto effetti positivi ma anche negativi ed in alcuni settori, a mio avviso, se ne sta abusando. E bada bene che io pensavo fossero i giovani ad utilizzare il telefono alla guida, mentre ultimamente sto vedendo una marea di over 40/50 avere lo stesso comportamento. Come dici tu forse servirebbe un blackout, o forse servirebbe semplicemente che la gente realizzasse che la vita vera e vissuta non è dietro ad uno schermo e che ci sono tantissimi modi per divertirsi e passare del tempo (senza "sprecarlo" davanti ad uno smartphone).
 
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Railspike

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No, Tesla fa tutto con telecamere e per questo ha una autoguida poco sicura perchè le immagini in condizioni critiche sbagliano, i Lidar invece sono molto più precisi e sicuri.
Esatto, motivo per cui i taxi di Mask a guida autonoma non hanno ricevuto l'approvazione del governo, a dispetto di quelli di Google (se non ricordo male).
Una domanda che mi sto ponendo da diverso tempo...dato che ho una macchina del paleozoico e quindi sono totalmente ignorante in materia... è come mai questi ADAS di ultima generazione non riescano a rilevare i pedoni, attivando la frenata di emergenza...
Non so che auto guidasse la tipa, ma si menziona un suv, che presumo fosse recente e di livello, data la sua estrazione sociale..

Io comunque proporrei di inventare un adas INTERNO al veicolo che rileva l'attenzione del guidatore, che se per caso maneggia telefono o display vari, rallenta o ferma il veicolo a prescindere.... e soprattutto NON disattivabile.
Gli ADAS possono essere disattivati.
Io ho un modesto Toyota C-HR del 2021: tempo fa, ad un incrocio, mentre riparivo da fermo, a semaforo verde, l'auto ha "visto" un ostacolo che si avvicinava alla macchina e ha inchiodato (peccato fosse un ciclista, c0gl10ne, passato col rosso, taglio della strada da destra verso sinistra rispetto il suo senso di marcia).
 
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Fermo80

Biker scrausissimus
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Gli schermi grandi in alcuni casi sono comodi.
Ovviamente, come sempre, è l'uso che poi se ne fa a causare o meno problemi, ma il problema è sempre in capo alla "centralina master", vale a dire la zucca del guidatore.
Se proprio, certe soluzioni di Android auto sulla carta pensate per non farti distrarre nella realtà distraggono molto di più che non se copiassero quello che fa la app che stai usando, perché se ti serve un'informazione prima la ottieni e meglio è.
 

GiGaX73

Biker superis
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Giant Fathom E+2 Plus 2020
Per fermare la gente devi avere innanzitutto il personale per farlo. Oggettivamente e soprattutto in alcune zone le probabilità di incappare in un controllo sono davvero minime.
La cosa che forse potrebbe aiutare è un blackout generalizzato di 24-48 ore della rete di telefonia. Un sacco di gente probabilmente si suiciderebbe per lo sconcerto e la disperazione, ma chi sopravvive magari potrebbe scoprire che si possono anche fare 2 km o 20 minuti SENZA guardare ossessivamente e compulsivamente quel dannato coso. :mrgreen:
In realtà però non c'è speranza, una volta si imparava ad andare in bici senza mani perché faceva figo, oggi perché così puoi tenere in mano il padellone :-?:

Questo è il mio sogno bagnato, cellulari che all'improvviso smettono di funzionare, nessuno che può romperti gli zebedei di notte, quando sei a riposo o in ferie...
 
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Biker etrusco
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una front e una gravel
Questo è il mio sogno bagnato, cellulari che all'improvviso smettono di funzionare, nessuno che può romperti gli zebedei di notte, quando sei a riposo o in ferie...
A me non rompono, non ho lo smartphone ma un semplicissimo Nokia, ricevo si o no una chiamata al giorno, nessun social, nessun gruppo, nessuna notifica...avete voluto il progresso tecnologico? Mo attaccatevi al ca@@o :°°(:
 

Fermo80

Biker scrausissimus
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Ieri mi sono imbattuto in questo articolo (doppio, l'originale è nel link in mezzo a questo): https://milano.corriere.it/notizie/...me-f1b189d2-e859-49a3-bb23-98c3d50bdxlk.shtml

E sono rimasto abbastanza perplesso:
1) quello a destra NON è una ciclabile ma un passaggio pedonale, e sui passaggi pedonali NON ci si va in bici. Avrebbero dovuto passare in strada
2) il furgone è chiaramente parcheggiato in uno stallo apposito. Ma siccome lo stallo è troppo piccolo in relazione alle dimensioni del mezzo (eh, questo mondo in cui non fanno più le 126!), straborda. Il conducente ha deciso di invadere il passaggio pedonale, ma se non lo avesse fatto avrebbe invaso la strada. Entrambe cose almeno in parte discutibili, ma non è il classico veicolo parcheggiato a cazzo sopra la ciclabile solo perché chi guida ha il culo pesante e nessun rispetto per gli altri
3) se avesse invaso la sede stradale sarebbero aumentati i rischi per veicoli e ciclisti percorrenti la medesima, quindi il bambino in teoria avrebbe rischiato di più
4) il bambino si è schiantato contro un veicolo fermo. Posso immaginare che venisse da una svolta e se lo sia trovato davanti, ma denota comunque che non stava prestando adeguata attenzione a dove stava andando, visto che il mezzo, seppure a stento, è entro gli spazi assegnati. E guardare dove si va è il minimo essenziale per poter girare su una strada pubblica (in realtà bisognerebbe conoscerne anche le regole basilari, ma vabbè).

In sostanza sarebbe la classica e neppure originale lezione di vita per il bambino da parte del genitore: "in strada non fare l'idiota e guarda dove vai, cribbio!"
Ci vedo invece la lezione opposta: con, in questo caso, la scusa di ecologia e sostenibilità "la colpa deve essere sempre e comunque degli altri".
 

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Ieri mi sono imbattuto in questo articolo (doppio, l'originale è nel link in mezzo a questo): https://milano.corriere.it/notizie/...me-f1b189d2-e859-49a3-bb23-98c3d50bdxlk.shtml

E sono rimasto abbastanza perplesso:
1) quello a destra NON è una ciclabile ma un passaggio pedonale, e sui passaggi pedonali NON ci si va in bici. Avrebbero dovuto passare in strada
2) il furgone è chiaramente parcheggiato in uno stallo apposito. Ma siccome lo stallo è troppo piccolo in relazione alle dimensioni del mezzo (eh, questo mondo in cui non fanno più le 126!), straborda. Il conducente ha deciso di invadere il passaggio pedonale, ma se non lo avesse fatto avrebbe invaso la strada. Entrambe cose almeno in parte discutibili, ma non è il classico veicolo parcheggiato a cazzo sopra la ciclabile solo perché chi guida ha il culo pesante e nessun rispetto per gli altri
3) se avesse invaso la sede stradale sarebbero aumentati i rischi per veicoli e ciclisti percorrenti la medesima, quindi il bambino in teoria avrebbe rischiato di più
4) il bambino si è schiantato contro un veicolo fermo. Posso immaginare che venisse da una svolta e se lo sia trovato davanti, ma denota comunque che non stava prestando adeguata attenzione a dove stava andando, visto che il mezzo, seppure a stento, è entro gli spazi assegnati. E guardare dove si va è il minimo essenziale per poter girare su una strada pubblica (in realtà bisognerebbe conoscerne anche le regole basilari, ma vabbè).

In sostanza sarebbe la classica e neppure originale lezione di vita per il bambino da parte del genitore: "in strada non fare l'idiota e guarda dove vai, cribbio!"
Ci vedo invece la lezione opposta: con, in questo caso, la scusa di ecologia e sostenibilità "la colpa deve essere sempre e comunque degli altri".
Che poi ,se non erro ,quelle dietro il furgone non sono strisce pedonali.per il resto concordo in toto.
 

albatros_la

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Ieri mi sono imbattuto in questo articolo (doppio, l'originale è nel link in mezzo a questo): https://milano.corriere.it/notizie/...me-f1b189d2-e859-49a3-bb23-98c3d50bdxlk.shtml

E sono rimasto abbastanza perplesso:
1) quello a destra NON è una ciclabile ma un passaggio pedonale, e sui passaggi pedonali NON ci si va in bici. Avrebbero dovuto passare in strada
2) il furgone è chiaramente parcheggiato in uno stallo apposito. Ma siccome lo stallo è troppo piccolo in relazione alle dimensioni del mezzo (eh, questo mondo in cui non fanno più le 126!), straborda. Il conducente ha deciso di invadere il passaggio pedonale, ma se non lo avesse fatto avrebbe invaso la strada. Entrambe cose almeno in parte discutibili, ma non è il classico veicolo parcheggiato a cazzo sopra la ciclabile solo perché chi guida ha il culo pesante e nessun rispetto per gli altri
3) se avesse invaso la sede stradale sarebbero aumentati i rischi per veicoli e ciclisti percorrenti la medesima, quindi il bambino in teoria avrebbe rischiato di più
4) il bambino si è schiantato contro un veicolo fermo. Posso immaginare che venisse da una svolta e se lo sia trovato davanti, ma denota comunque che non stava prestando adeguata attenzione a dove stava andando, visto che il mezzo, seppure a stento, è entro gli spazi assegnati. E guardare dove si va è il minimo essenziale per poter girare su una strada pubblica (in realtà bisognerebbe conoscerne anche le regole basilari, ma vabbè).

In sostanza sarebbe la classica e neppure originale lezione di vita per il bambino da parte del genitore: "in strada non fare l'idiota e guarda dove vai, cribbio!"
Ci vedo invece la lezione opposta: con, in questo caso, la scusa di ecologia e sostenibilità "la colpa deve essere sempre e comunque degli altri".
Non ci è dato sapere se il proprietario del furgone ha ricevuto anch'egli una multa, cosa che gli sarebbe spettata perché se il mezzo non riesce a stare entro le strisce, allora non puoi parcheggiare in quello spazio.
Se qualcuno camminando nel medesimo passaggio pedonale fosse andato a sbattere contro il furgone, allora avrebbe potuto pure chiedere i danni. Nella fattispecie, però, su quel passaggio in bici non ci si può proprio andare. Visto che il minore non può essere multato, è stato multato il genitore.
Sul piano legale credo sia inattaccabile.
Il genitore è stato ingenuo a chiamare i vigili: si è così autodenunciato. Quanto al figlio: attento o meno a occhio e croce su quel passaggio pedonale ce l'ha fatto andare il padre.
 

Fermo80

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Il furgone sicuramente non è parcheggiato a regola d'arte, è come se fosse sul marciapiede ed ostruisce il passaggio dei pedoni (o, ad esempio, di qualcuno in carrozzina).
Se la segnalazione fosse arrivata da un pedone avrebbe quindi avuto un senso logico, anche se il proprietario probabilmente obietterà che da qualche parte dovrà pur parcheggiarlo e, in cuor suo, ha scelto la soluzione a suo modo di vedere meno impattante (perché ragiona da utente della strada).

Da un ciclista invece non ha alcun senso, anzi...è come se protestasse con il comune perché, in nome dell'ambiente, dell'ecosostenibilità, dell'inclusività e non so che altro quel lampione sul marciapiede contro cui si è schiantato (*) e che è lì da 20 anni va dislocato altrove :mrgreen:

(*): cosa che da bambino ovviamente non ho mancato di fare, sotto casa, ma si sono limitati a dirmi "bravo scemo, guarda meglio dove vai!" :mrgreen:
 

Fast34

Biker paradisiacus
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Non ci è dato sapere se il proprietario del furgone ha ricevuto anch'egli una multa, cosa che gli sarebbe spettata perché se il mezzo non riesce a stare entro le strisce, allora non puoi parcheggiare in quello spazio.
Se qualcuno camminando nel medesimo passaggio pedonale fosse andato a sbattere contro il furgone, allora avrebbe potuto pure chiedere i danni. Nella fattispecie, però, su quel passaggio in bici non ci si può proprio andare. Visto che il minore non può essere multato, è stato multato il genitore.
Sul piano legale credo sia inattaccabile.
Il genitore è stato ingenuo a chiamare i vigili: si è così autodenunciato. Quanto al figlio: attento o meno a occhio e croce su quel passaggio pedonale ce l'ha fatto andare il padre.
Non sono d'accordo sul fatto che il furgone sia più grande del parcheggio,io ho un ducato, patente b quindi non camion e non esiste parcheggio della misura corretta ,hanno misure standard e il 75 % dei mezzi in circolazione non ci sta dentro,nemmeno il mio suv o comunque vetture grandi.inoltre quelle dietro al furgone non sono strisce pedonali ma zebra non "carrabile".per il resto concordo con te
 
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Fermo80

Biker scrausissimus
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Il passaggio pedonale di cui parliamo è quello sulla destra del furgone, rasente il muro. ;-) E' sempliemente delimitato da linee (sbiadite).

Diciamo che siccome il furgone nello stallo non ci stava ha dovuto scegliere, non potendo segare in due il mezzo per praticità: o invadeva il passaggio pedonale a destra (che equivale a parcheggiare per metà sul marciapiede), o invadeva la carreggiata a sinistra.
Da utente della strada ha scelto la prima.
Il problema è che anche i ciclisti avrebbero dovuto scegliere la strada.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo