La gente non sa cosa fare a prescindere. Grazie a un tecnico del settore strade alquanto fantasioso vicino casa ho un esempio da manuale.
Classico incrocio a 4 braccia, basso traffico:
- il ramo W è a senso unico in uscita, quindi no problem
- il ramo N è a senso unico in entrata e ha la precedenza su tutti
- il ramo E è a doppio senso e per chi arriva c'è uno STOP
- il ramo S è a doppio senso e per chi arriva c'è un Dare la precedenza
Qualcuno lo ha pensato così perché da N arriva il bus che deve svoltare nel ramo E, e così ha la precedenza. Peccato che se c'è qualcuno sul lato E non riesca a girare e quindi...ciao.
Lo stop sul ramo E serve perché arrivando da quel lato la visuale verso il ramo N è cieca, e quindi gli si impone la battuta d'arresto (tralasciando il fatto che in Italia è "optional").
Il ramo S invece ha visuale completa, quindi hanno messo il triangolo rovesciato.
Nella testa di chi ha ideato quell'incrocio funziona tutto alla perfezione. Nella realtà, tralasciando l'impossibilità di far svoltare il bus che avrebbe la precedenza, è la sagra della fantasia al potere (e per la cronaca lo Stop lo bucano regolarmente non solo gli automobilisti e persino i bus, che è una cosa criminale, ma anche i ciclisti, che è una cosa stupida).
vero, ma è anche il motivo per cui devi avere 4 occhi, non 2, quando vai in macchina. Ripeto, essere coinvolti in un incidente con una parte "debole", anche se si ha ragione, è un incubo che ti segna per la vita.
Senza dubbio, gli occhi non bastano mai (anche perché certa gente ha la capacità di riuscire ad eludere anche i sensori dell'auto).
Quanto al ridurre le auto quantomeno in città sarebbe cosa buona e giusta, ma in Italia si scontra contro due distinti problemi di difficile soluzione:
- il primo è culturale, da decenni ci hanno insegnato, per tornaconto di qualcuno, che il mezzo privato è figo e quello pubblico da spostapovery. Così senti i pischelli che vanno in scambio all'estero e si stupiscono che i loro coetanei vanno a scuola a piedi/in bici e non accompagnati da mammà/papà fin sotto il cancello della scuola (spoiler: in realtà si può fare anche qui, ma quando pesa il culo...)
- il secondo è che non ci sono soldi (= quelli che ci sono servono per "altro" e il tpl in generale è in fondo alla lista) per potenziare sistemi di mobilità alternativi.
Poi però si crea l'assurda situazione per la quale una nazione basata su una (in buona parte inefficiente) mobilità privata deve comunque fare i conti con una rete viaria del tutto inadeguata.