Buttare nel cesso il drop bar

fantabosco

Biker popularis
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Calenzano
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Merida one-forty & Basso Tera
....... È bella proprio perché è rigida.
Poi oh, io al massimo ci faccio le strade di campagna e qualche sentiero liscio nei boschi, ma pur avendo delle gomme da 28 mm a 6 bar non sono morto... Certo che se si pensa di fare giri scassati con quella non credo si abbia capito a che uso è rivolta...
ecco, è proprio era proprio questo il concetto di bici che avevo in mente, e, aggiungo, mi vien da pensare che su asfalto abbia una scorrevolezza maggiore di una MTB.
 

FedeNova12

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un campo di tiro con l'arco
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Rockrider 520 e triban gravel520
ecco, è proprio era proprio questo il concetto di bici che avevo in mente, e, aggiungo, mi vien da pensare che su asfalto abbia una scorrevolezza maggiore di una MTB.
Eh beh direi che è il minimo :mrgreen:. Alla fin fine all'80% è una bdc, su asfalto va meglio di qualsiasi mtb... Anche su sterrati tenuti bene, senza troppe buche e sassi, va meglio rispetto alla mtb che sarà magari più comoda ma tra gomme larghe e posizione rallenta un bel po'.
Per dire, qualche settimana fa ho fatto il mio 2° miglior tempo su uno sterrato facile... Il 1° fatto con la mtb spingendo come un pazzo e senza curarmi di buche etc, questo fatto senza manco sentire le gambe stanche. Rallentavo ma perché non sono ancora sicuro di quali siano i limiti della bici in curva sul ghiaino... E vorrei evitare di scoprirlo adagiandomi nel durante:loll:...
 

Boro

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Io ho fatto delle prove su brevi tratti dove spingevo a tutta e in cui mi è venuto fuori qualche kom, parliamo di segmenti semipianeggianti, con al più brevissimi tratti di salita e discesa, e fondo variabile, da buono a semiscassato, terra, erba, ghiaia alternata. Pezzi da oltre 30 km orari di media abbondanti, durata fra i 2 e i 4 minuti.
Ho confrontato a più riprese 3 bici.

Una front xc recente (chisel) gommata 2.3 scorrevole (fastrack)

Una rigida in acciao con telaio derivazione ciclocross imbastardito per il turing (Kona big rove) gommata 2.0 scorrevole (race king)- è praticamente l'equivalente di una mtb rigida anni 90 convertita a 29 e freni a disco.

Una bici fitness gravellizzata (giant rapid) con telaio endurance e gomme da 31 tassellate (terreno mix)

Tutte le bici pesano fra i 9 e gli 11 kg e sono montate tubeless con manubrio riser, no piega, larghezza variabile, 660 il più stretto, 710 la rove, 740 la front.

Posso dirvi che i tempi sono praticamente identici, anzi, complessivamente ho fatto meglio con l'mtb e la rove che sono abbastanza equivalenti come rendimento. Basta che ci sia un tratto con fondo brutto abbastanza lungo e con la bici più stradale perdi troppo tempo che non recuperi nei tratti scorrevoli.

Poi ho fatto la stessa prova in un tratto più lungo, un segmento da una decina di minuti a tutta in cui 1/3 è un argine asfaltato, il resto terreno misto con brevi tratti accidentati come detto sopra.
Il kom è venuto fuori con Giant.

La morale è che se i giri non prevedono una quota rilevante di asfalto, la gravel è meglio lasciarla a casa, perchè anche la prestazione pura non è meglio di una mtb.
 

sembola

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@Boro consentimi di aggiungere un' aggiunta alle tue, peraltro condivisibili, conclusioni:

"se i giri non prevedono una quota rilevante di asfalto o di sterrato scorrevole"...

Ed aggiungo se i giri sono abbastanza lunghi. Io su giri da 100 km scorrevoli (80% sterrato toscano) con la gravel ci ho messo quasi un'ora in meno. Del resto la GF StradeBianche la corrono con le bdc.
 

Boro

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Si, la lunghezza premia, ma più che per la prestazione pura, che differisce di poco, è che mediamente la gravel stanca meno nei rilanci, e ad andature più rilassate richiede molta meno energia.
Il rotolamento della gomma generosa, per la fatica, incide secondo me più alle basse velocità che alle alte, alle alte è la resistenza dell'aria a fare da padrone, quindi avere una piega premia perchè consente di stare in carena.
Cosa che io non ho potuto fare, perchè ho manubri da mtb su tutte le bici per questioni di preferenza sul controllo.
 

andy_g

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Si, la lunghezza premia, ma più che per la prestazione pura, che differisce di poco, è che mediamente la gravel stanca meno nei rilanci, e ad andature più rilassate richiede molta meno energia.
Il rotolamento della gomma generosa, per la fatica, incide secondo me più alle basse velocità che alle alte, alle alte è la resistenza dell'aria a fare da padrone, quindi avere una piega premia perchè consente di stare in carena.
Cosa che io non ho potuto fare, perchè ho manubri da mtb su tutte le bici per questioni di preferenza sul controllo.
Credo che diciate in fondo la stessa cosa, prestazione e fatica sono legate: se sulla gravel ti stanchi meno puoi mantenere la stessa velocità più a lungo, oppure incrementarla un po'. In ogni caso anche un flat bar stretto e non troppo in alto ti da una aerodinamica molto migliore di un flat o un rise larghi da MTB, anche se non raggiunge quella di un deop da BdC.
 
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Credo che diciate in fondo la stessa cosa, prestazione e fatica sono legate: se sulla gravel ti stanchi meno puoi mantenere la stessa velocità più a lungo, oppure incrementarla un po'. In ogni caso anche un flat bar stretto e non troppo in alto ti da una aerodinamica molto migliore di un flat o un rise larghi da MTB, anche se non raggiunge quella di un deop da BdC.
Dipende, un flat stretto ti fa stare più alto di un flat largo a parità di altezza e lunghezza stem. Se hai il busto più alto sei più lento
 

Boro

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Credo che diciate in fondo la stessa cosa, prestazione e fatica sono legate: se sulla gravel ti stanchi meno puoi mantenere la stessa velocità più a lungo, oppure incrementarla un po'. In ogni caso anche un flat bar stretto e non troppo in alto ti da una aerodinamica molto migliore di un flat o un rise larghi da MTB, anche se non raggiunge quella di un deop da BdC.
La pena del fat bar è la comodità sulle lunghe percorrenze, infatti ho ovviato con le appendici spirgrip che sono geniali e molto efficaci. Le consiglio. Attenuano la perdita di ergonomia dovuta all'abbandono della piega.
 
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avalonice

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La pena del fat bar è la comodità sulle lunghe percorrenze, infatti ho ovviato con le appendici spirgrip che sono geniali e molto efficaci. Le consiglio. Attenuano la perdita di ergonomia dovuta all'abbandono della piega.
Le appendici attenuano il problema dell'affaticamento dovuto alla posizione delle mani sulla flat bar aggiungendo una posizione, tra l'altro anche più naturale rispetto a quella permessa dal solo manubrio.
Ma per le lunghe distanze e quindi le tante ore in sella una drop bar per me è impagabile, soprattutto se hai un po' di vento contro...
 
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Boro

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Le appendici attenuano il problema dell'affaticamento dovuto alla posizione delle mani sulla flat bar aggiungendo una posizione, tra l'altro anche più naturale rispetto a quella permessa dal solo manubrio.
Ma per le lunghe distanze e quindi le tante ore in sella una drop bar per me è impagabile, soprattutto se hai un po' di vento contro...
Si, su strada nulla è meglio di una piega. Aerodinamica in primis.
 
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pedroz

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Il problema di fondo è che la scelta di una bici è sempre un compromesso tra tutte le esigenze.

Se il problema è il trasferimento su asfalto la gravel lo risolve un po' meglio della front, ma se poi il giro è tecnico o scassato te ne trovi un altro, di problemi. Si preferisce privilegiare il giro vero e proprio o il trasferimento veloce? Senza contare che 20 + giro + 20 si arriva a distanze/tempi/impegno che non sono proprio per tutti.

GCN ha fatto delle prove e sul pavè della Roubaix la front è nettamente più veloce sia della bcd che della gravel. Poi però ci aggiungi 200 km di asfalto e non è più così redditizia complessivamente. (io li ho fatti con la gravel ;-))
Oltre al discorso velocità conta anche la comodità direi.
Non ho mai avuto bici con la piega, però mi trovo molto bene con quella da trekking (Riverside 900) perché ha i "cornini".
Avendo un manubrio più stretto di una mtb moderna (63cm se ricordo bene), nello sterrato utilizzo la presa normale perché più sicura, ma su asfalto molto spesso tengo le mani lateralmente sui corni, purtroppo però non sono raggiungibili i freni.
Tenere le mani con il palmo laterale, "come" nelle bici da corsa, è molto più comodo (e naturale direi), almeno per me.
Oltre a questo è più agile e meno ingombrante della mtb da XC che possiedo.
Trovassi una bici simile ma più seria ci farei un pensierino. Purtroppo però il mercato è più per Gravel e XC.

Comunque sì, dipende dalle scelte di ognuno. La cosa migliore sarebbe scegliere una bici "centrata" sulle proprie esigenze.
Più si ha intenzione di fare giri mtb tosti, più è difficile, perché un minimo di caratteristiche sono necessarie, almeno per sicurezza, ma poi su asfalto è come portarsi dietro un sacco di patate. :D
Se mai comprerò una full, sarà per caricarla in macchina e utilizzarla solo per ciò per cui è pensata o quasi. L'idea di farci comunque 90% asfalto a causa dei trasferimenti mi fa passare la voglia.

L'errore credo sia di pensare le Gravel come "bici tuttofare", a me sembrano molto più versatili le bici da trekking, ma poi ovviamente sei meno figo ecco :D
Le gravel mi sembrano più bici da corsa più comode, mi piacciono molto, almeno su carta, ma probabilmente sono da affiancare a una MTB.
 
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Oltre al discorso velocità conta anche la comodità direi.
Concordo con te su quasi tutto, salvo sulla "versatilità" delle bici trekking, che vanno benissimo quando si tratta di caricarle di borse, un po' (molto) meno nel resto delle situazioni.

Purtroppo la "bici totale" non esiste. Esistono dei buoni compromessi, ma lo sono per qualcuno e non per tutti :prost:


 
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Concordo con te su quasi tutto, salvo sulla "versatilità" delle bici trekking, che vanno benissimo quando si tratta di caricarle di borse, un po' (molto) meno nel resto delle situazioni.

Purtroppo la "bici totale" non esiste. Esistono dei buoni compromessi, ma lo sono per qualcuno e non per tutti :prost:
Forse ho usato il termine in modo improprio, intendo bici ibride tipo appunto la Riverside della Decathlon, che non è adatta ad essere caricata di borse, tra l'altro monta pure una forcella ammortizzata.
Per intenderci metto una foto.

Schermata 2021-11-13 alle 19.20.26.png
 

_Roberto_

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Forse ho usato il termine in modo improprio, intendo bici ibride tipo appunto la Riverside della Decathlon, che non è adatta ad essere caricata di borse, tra l'altro monta pure una forcella ammortizzata.
Per intenderci metto una foto.

Vedi l'allegato 491623
Quelle bici le puoi caricare di bagagli, in generale tutte quelle con telaio in alluminio hanno gli attacchi per portapacchi.
Se escludiamo velleità anche solo lontanamente "agonistiche", la bici universale secondo me è la mtb front con telaio in alluminio. Giocando con il tipo di manubrio, i copertoni e mettendo un portapacchi ci fai più o meno tutto. Io ho una Cannondale Trail che uso in questo modo.
Bici universale vuol dire compromesso, che ci vai ovunque... ma tachimetro e cronometro li devi lasciare a casa.
 

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Forse ho usato il termine in modo improprio, intendo bici ibride tipo appunto la Riverside della Decathlon, che non è adatta ad essere caricata di borse, tra l'altro monta pure una forcella ammortizzata.
Per intenderci metto una foto.
Neanche questa è una "bici totale". Può avere il suo perchè, ma quello che migliori da una parte lo perdi da un'altra.
 
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Diciamo che solo a vederla, la Riverside, non mi sognerei mai di salirci x fare sport.
Per le gite in pineta al mare si, ma per fare una qualche forma di ciclismo sportivo è chiaramente molto lontana da ogni requisito minimo. E la questione manubrio è l'ultimo dei problemi.
 
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Diciamo anche che sono 400/450€ di bici, era per indicare la tipologia di cui parlavo, chi vuol capire capisce...
La bici totale non esiste, chiaro.
 

Boro

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La bici totale era quella che aveva mio nonno perché era l'unico mezzo di locomozione che si poteva permettere.
Aldilà del prezzo, anche ne costasse 1500 con componenti buoni, è l'impostazione il problema. Va bene per passeggiare, non per fare sport. Per me non è una cosa di poco conto. Sembra la versione fitness di una bici olandese.
 
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