Opinione Arrivano i cinesi!

federic000

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la schiavitù. Una schiavitù che produce, insieme all'India, i migliori ingegneri informatici, tanto che Apple non si può permettere di "tornare" a produrre negli Stati Uniti perché NON hanno un tale numero di gente qualificata in quel campo.

 

Badorx

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Ti dirò, dalla stessa fonte di studenti ne ho sentite di tutti i colori. Pure di dottorandi che non si sapeva come avessero preso la laurea visto che non sapevano fare un cerchio con l'ausilio di un bicchiere.
La mia personale opinione è che non sono né meglio né peggio di noi. Hanno gente che studia e ha la testa e gente che non studia e non ce l'ha (e le altre due permutazioni, se servono). Il punto è che sono tanti, perciò di gente intelligente ne hanno numericamente di più. Il resto, e mi fa un po' ridere che quasi nessuno lo dica apertamente e si trinceri dietro iperboli, è che sono una dittatura. A differenza delle altre mirata sulla egemonia commerciale anziché sul nutrire l'ego del suo dittatore.
Io ne vedo arrivare tanti di studenti dove lavoro, anche e soprattutto italiani, e non sono affatto stupidi. Certo l'impiastro può capitare, ma perlopiù è gente con la testa sulle spalle, la voglia, il talento, a prescindere dal colore della pelle o dal taglio degli occhi.
Quanto alla voglia di lavorare le straore al giorno, i giapponesi avrebbero dovuto allora conquistare il mondo. Non mi pare sia successo, e per chi non è abbastanza vecchio ricordo che un tempo erano visti come gli outsider, esattamente come i cinesi di oggi (o meglio, di dieci anni fa). Vale anche per i sud coreani.
Sapete qual è il terrore dei cinesi? Vedersi soffiare il titolo di produttori del mondo. Dall'India, dal Vietnam e compagnia bella. D'altronde, rimanendo nelle bici, pian piano vedrete che tante cose non si faranno più nemmeno il Cina, e già accade. Produttori anche di telai costosi li fanno fare in Vietnam (Yeti, Ibis, etc.). Tanti componenti vengono fatti al di fuori della Cina (Shimano produce anche in molti altri Stati orientali, ad esempio). Più la Cina sarà ricca e più faticherà a tenere bassi i costi di produzione e sarà dunque meno appetibile come terzista. Se smetterà di esser terzista, allora dovrà alimentare una domanda interna, e prima di tutto crearla, come i Paesi occidentali. Insomma prima o poi si troveranno a un bivio, e per certi aspetti già ci sono.
Finalmente uno che dice le cose come stanno, sono una dittatura punto.
Il peggio del comunismo e del capitalismo fuso in un unico sistema.
E c'è chi li invidia pure!
Auguri!
 

marco

Herr Kaleu
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Ti dirò, dalla stessa fonte di studenti ne ho sentite di tutti i colori. Pure di dottorandi che non si sapeva come avessero preso la laurea visto che non sapevano fare un cerchio con l'ausilio di un bicchiere.
La mia personale opinione è che non sono né meglio né peggio di noi. Hanno gente che studia e ha la testa e gente che non studia e non ce l'ha (e le altre due permutazioni, se servono). Il punto è che sono tanti, perciò di gente intelligente ne hanno numericamente di più. Il resto, e mi fa un po' ridere che quasi nessuno lo dica apertamente e si trinceri dietro iperboli, è che sono una dittatura. A differenza delle altre mirata sulla egemonia commerciale anziché sul nutrire l'ego del suo dittatore.
Io ne vedo arrivare tanti di studenti dove lavoro, anche e soprattutto italiani, e non sono affatto stupidi. Certo l'impiastro può capitare, ma perlopiù è gente con la testa sulle spalle, la voglia, il talento, a prescindere dal colore della pelle o dal taglio degli occhi.
Quanto alla voglia di lavorare le straore al giorno, i giapponesi avrebbero dovuto allora conquistare il mondo. Non mi pare sia successo, e per chi non è abbastanza vecchio ricordo che un tempo erano visti come gli outsider, esattamente come i cinesi di oggi (o meglio, di dieci anni fa). Vale anche per i sud coreani.
Sapete qual è il terrore dei cinesi? Vedersi soffiare il titolo di produttori del mondo. Dall'India, dal Vietnam e compagnia bella. D'altronde, rimanendo nelle bici, pian piano vedrete che tante cose non si faranno più nemmeno il Cina, e già accade. Produttori anche di telai costosi li fanno fare in Vietnam (Yeti, Ibis, etc.). Tanti componenti vengono fatti al di fuori della Cina (Shimano produce anche in molti altri Stati orientali, ad esempio). Più la Cina sarà ricca e più faticherà a tenere bassi i costi di produzione e sarà dunque meno appetibile come terzista. Se smetterà di esser terzista, allora dovrà alimentare una domanda interna, e prima di tutto crearla, come i Paesi occidentali. Insomma prima o poi si troveranno a un bivio, e per certi aspetti già ci sono.
Manca un nesso però: le ditte che producono in Vietnam sono cinesi. Avevano spostato la produzione per evitare i dazi americani sulla Cina. Adesso andranno altrove, visto che i dazi sono arrivati anche lì.
 

Pietro.68

...estiqaatsi...
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due...
Finalmente uno che dice le cose come stanno, sono una dittatura punto.
Il peggio del comunismo e del capitalismo fuso in un unico sistema.
E c'è chi li invidia pure!
Auguri!
E quindi?
Il fatto che sono una dittatura cosa cambia rispetto a quello che dice l'articolo di apertura?
Niente!
Ci stanno fottendo in tutti i campi e in tutti i settori e noi come contro mossa affermiamo col mento e col ditino sollevati che sono una dittatura? Esticazzi!
 

marco

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albatros_la

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Manca un nesso però: le ditte che producono in Vietnam sono cinesi. Avevano spostato la produzione per evitare i dazi americani sulla Cina. Adesso andranno altrove, visto che i dazi sono arrivati anche lì.
È così in alcuni casi e non è così in altri. Cioè anche gli occidentali non cercano di andare a produrre in Cina a tutti i costi ormai, perché sanno che ci sono alternative meno costose.

L'altro punto è che se anche i cinesi hanno cominciato ad esternalizzare la produzione, altro non hanno fatto che imboccare la stessa strada che abbiamo imboccato noi qualche decennio fa andando a produrre da loro. Ciò non cambierà le nostre sorti nell'immediato, sia chiaro, per quello ci vuole un riassetto del nostro mercato del lavoro e del commercio, ma cambierà anche le loro sorti.
In altre parole: riusciranno a diventare lo Stato di riferimento del Mondo intero sul piano economico e geopolitico senza aumentare il benessere e i diritti del proprio popolo e pertanto rimanendo impantanati nelle stesse logiche economiche e sociali di ogni qualsiasi altro Stato occidentale?
Ci sono grossi dubbi che un modello come il loro possa funzionare all'infinito e loro vanno veloci anche verso la transizione nella quale dovranno spendere tanto per dare da mangiare a loro stessi.

La nostra difficoltà è trovare un equilibrio commerciale in tutto questo, perché non è praticamente possibile competere ora come ora. E in tutto questo, in ogni caso e fino a prova contraria, l'economia degli Stati Uniti rimane quella più forte e determinante sui mercati mondiali.

Fino ad ora non si sono visti modelli economici di Stati del Primo Mondo che non siano andati verso una esternalizzazione del settore produttivo. Farlo nel modo più vantaggioso, cambiando l'assetto del proprio mercato del lavoro è ciò che ha fatto sopravvivere l'Occidente fino ad ora.
Però nessuno sa cosa accadrà quando finiranno gli Stati a cui fa produrre le cose bene e a basso costo e anche la Cina avrà lo stesso problema di tutti gli altri.

Ma siamo su un forum di bici e lo sai bene, quindi di nuovo: avremo tutti delle bici a marchio cinese e con componenti a marchio cinese? Sinceramente, ne dubito. Certo ce ne sarà un certo numero, come oggi vediamo tante Kia e Hyundai, e prima e ancora oggi tante Toyota e Mazda tra le auto (non cito Mitsubishi e Nissan perché hanno fatto la fine che possono fare altri marchi quando anche loro "saranno arrivati al dunque"). E a differenza del mercato dell'auto, e di quello delle e-bike, quello delle bici è sempre più una quota minoritaria, quindi manca in parte anche l'interesse dell'offerta ad impegnarsi ed investire per una domanda che non è enorme.
 
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Badorx

Biker velocissimus
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E quindi?
Il fatto che sono una dittatura cosa cambia rispetto a quello che dice l'articolo di apertura?
Niente!
Ci stanno fottendo in tutti i campi e in tutti i settori e noi come contro mossa affermiamo col mento e col ditino sollevati che sono una dittatura? Esticazzi!
E quindi per loro è più facile fotterci, semplice!
È stato già detto, complici sono stati anche i nostri politici, imprenditori e le politiche UE.
L' hai detto anche tu che un tempo chi criticava l'apertura alla cina veniva considerato un idiota, e lo ricordo anch'io.
Lo avrebbero capito anche i sassi che sarebbe andata così.
 
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E quindi per loro è più facile fotterci, semplice!
È stato già detto, complici sono stati anche i nostri politici, imprenditori e le politiche UE.
L' hai detto anche tu che un tempo chi criticava l'apertura alla cina veniva considerato un idiota, e lo ricordo anch'io.
Lo avrebbero capito anche i sassi che sarebbe andata così.
Ok. Dal tuo commento avevo capito volessi dire altro.
 

ant

Biker poeticus
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Cmq occorre anche coerenza nelle affermazioni eh?
A inizio post qualcuno vantava l'assistenza clienti dell'ingegnere che di sabato ti rispondeva e ti mandava il nuovo firmware.

Poi due pagine dopo è tutta un'invettiva verso il fatto che sono schiavi e pure in una dittatura.

Le due cose sono la stessa identica cosa, o due facce della stessa medaglia.

Chi interpreta questo come un "oh mio Dio sogno per mio figlio una vita così" non ha capito il senso dei post. Nessuno sano di mente sogna una vita da manifattura cinese.

Ma il fatto che il business è una guerra e non un trattato di sociologia è un dato di fatto.
E le guerre si vincono con tutte le armi, inclusa quella della schiavitù.

Abbiamo già perso molte battaglie, il giorno che avremo perso del tutto la guerra ricordarci che noi però eravamo più civili servirà a poco

Servirebbero strumenti politici, prima che commerciali.
 

marco

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Cmq occorre anche coerenza nelle affermazioni eh?
A inizio post qualcuno vantava l'assistenza clienti dell'ingegnere che di sabato ti rispondeva e ti mandava il nuovo firmware.

Poi due pagine dopo è tutta un'invettiva verso il fatto che sono schiavi e pure in una dittatura.

Le due cose sono la stessa identica cosa, o due facce della stessa medaglia.

Chi interpreta questo come un "oh mio Dio sogno per mio figlio una vita così" non ha capito il senso dei post. Nessuno sano di mente sogna una vita da manifattura cinese.

Ma il fatto che il business è una guerra e non un trattato di sociologia è un dato di fatto.
E le guerre si vincono con tutte le armi, inclusa quella della schiavitù.

Abbiamo già perso molte battaglie, il giorno che avremo perso del tutto la guerra ricordarci che noi però eravamo più civili servirà a poco

Servirebbero strumenti politici, prima che commerciali.

non serve la schiavitù, servono gli investimenti. Sul Sole 24 ore di qualche giorno fa è stato pubblicato uno studio della Sapienza che indicava come la capacità industriale italiana, in questo secolo, sia calata di 1/5. Per me è un dato mostruoso di cui non si parla abbastanza.
Bisogna attrarre le aziende, non i riccastri con la flat tax o meglio, non solo loro. Perchà Tesla ha creato una fabbrica in Germania e non in Italia? O, nel nostro piccolo, perché si fanno grandi proclami su "fabbriche" di bici nuove, che altro non sono che centri di assemblaggio e al massimo di verniciatura?
Facciamoci queste domande. Invece si vegeta usando i patrimoni ereditati. Bruciati quelli, cosa si fa? Hai voglia a dire che la Cina è la cattivona, quando il dato di fatto è che qui rimaniamo in mutande farneticando di giornate lavorative di 6 ore
 
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La produzione industriale è scesa ovunque, pure in Asia, Cina compresa negli ultimi 5 anni, continuerà a farlo, vi invito a leggere “Il Capitale del 21 secolo” dì Piketty. Le ragioni sono in primis demografiche oltre che di ordine tecnico, unico continente in trend positivo l’Africa, si ho detto l’Africa.
 

jajamtb

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Centomila messaggi ma non leggo di tutta sta gente che usa Amflow & C. - ancora tutti succubi di Specy, Trek, Santa & C. e vi dirò una cosa ... più si è "discesisti" e più si avrà difficoltà a staccarsi dal "brand' perché le soluzioni tecnologiche, i reach infiniti, i leveraggi magici, insomma le balle da marketing le sparano ancora meglio gli occidentali, yankees in testa. Invece più si va verso il frontino, o la bdc, insomma la bici per faticare, più è facile comprendere che per un comune mortale tra la Colnago del Pogi e la Xds del team Astana, la differenza è minima e forse a forse addirittura a favore della Xds che magari produce pure la Colnago...
 

ant

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non serve la schiavitù, servono gli investimenti. Sul Sole 24 ore di qualche giorno fa è stato pubblicato uno studio della Sapienza che indicava come la capacità industriale italiana, in questo secolo, sia calata di 1/5. Per me è un dato mostruoso di cui non si parla abbastanza.
Bisogna attrarre le aziende, non i riccastri con la flat tax o meglio, non solo loro. Perchà Tesla ha creato una fabbrica in Germania e non in Italia? O, nel nostro piccolo, perché si fanno grandi proclami su "fabbriche" di bici nuove, che altro non sono che centri di assemblaggio e al massimo di verniciatura?
Facciamoci queste domande. Invece si vegeta usando i patrimoni ereditati. Bruciati quelli, cosa si fa? Hai voglia a dire che la Cina è la cattivona, quando il dato di fatto è che qui rimaniamo in mutande farneticando di giornate lavorative di 6 ore

Cito sempre il caso di un mio amico, compagno di università (ing). Project manager per la realizzazione di un centro ricerca per idrocarburi, gruppo leader mondiale della Malesia.
Progetto che alla fine è arrivato in fondo con un ritardo di un decennio, già monco perché doveva essere pronto molto prima.

Motivi: burocrazia (soprattutto edilizia e urbanistica, di un paese da 4 anime nel mezzo della orrenda e anonima pianura padana) norme non chiare e balzelli di ogni sorta. Il mio amico ha rischiato il licenziamento almeno tre volte.

Da Kuala Lumpur facevano fatica a comprendere, sai com' è
 

lupeaq

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Rdr Ares
Centomila messaggi ma non leggo di tutta sta gente che usa Amflow & C. - ancora tutti succubi di Specy, Trek, Santa & C. e vi dirò una cosa ... più si è "discesisti" e più si avrà difficoltà a staccarsi dal "brand' perché le soluzioni tecnologiche, i reach infiniti, i leveraggi magici, insomma le balle da marketing le sparano ancora meglio gli occidentali, yankees in testa. Invece più si va verso il frontino, o la bdc, insomma la bici per faticare, più è facile comprendere che per un comune mortale tra la Colnago del Pogi e la Xds del team Astana, la differenza è minima e forse a forse addirittura a favore della Xds che magari produce pure la Colnago...
Amflow dalle mie parti ha preso piede. Non conosco le e-bike ma dal negozio di fiducia, le cinesi si vendono di più
 

lupeaq

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la schiavitù. Una schiavitù che produce, insieme all'India, i migliori ingegneri informatici, tanto che Apple non si può permettere di "tornare" a produrre negli Stati Uniti perché NON hanno un tale numero di gente qualificata in quel campo.
Di certo la Cina non è un Paese democratico, ma qui stiamo confondendo quanto un Paese sia avanti tecnologicamente e commercialmente con la politica della cricca al potere. Basta che ti giri verso ovest e vedi la feccia a capo degli USA, con un parlamento completamente alla mercé di un vecchio inacidito analfabeta.
Concentriamoci sulla tecnologia, su che tipo di laureati producono le università cinesi, sui loro prodotti che sono più all'avanguardia ed economici dei nostri. Ma cosa vogliamo contrapporre, Salvini? Un fuoricorso che gira con i braccialetti e la panza di fuori mentre bene spritz in spiaggia e non sa di cosa parla?
Inutile vantarsi delle 6 ore di lavoro al giorno quando i concorrenti ne lavorano il doppio, studiano il doppio, producono il doppio e ci passano sulle orecchie.
Meglio Salvini che la Salis o la Shlein, ricordatelo..:bacetto:
 
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Le due cose sono la stessa identica cosa, o due facce della stessa medaglia.

Chi interpreta questo come un "oh mio Dio sogno per mio figlio una vita così" non ha capito il senso dei post. Nessuno sano di mente sogna una vita da manifattura cinese.

Ma il fatto che il business è una guerra e non un trattato di sociologia è un dato di fatto.
E le guerre si vincono con tutte le armi, inclusa quella della schiavitù.

Abbiamo già perso molte battaglie, il giorno che avremo perso del tutto la guerra ricordarci che noi però eravamo più civili servirà a poco

Servirebbero strumenti politici, prima che commerciali.
È vero, e tra l’altro la Cina è anche questo, tra le altre cose:

quando si parla, da parte delle forze dell’ordine, del fatto che sia mancato un dato oggettivo di collaborazione, la dice lunga su come le cose vadano a finire in circostanze come quelle e simili .
 

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