Concordo in pieno. Dire le cose schiettamente, per quello che sono, è difficile da accettare e si tende a trovare i distinguo che non esistono. Ho uno studio di progettazione e saltuariamente mi arrivano degli studenti cinesi del Politecnico di Torino; sono dei marziani!
Hanno una capacità di analisi stellare e se non sanno una cosa (tipo usare un dato programma da €18.000), la notte se lo studiano e il giorno dopo ti fanno il progetto usandolo!!
Da parte nostra siamo ancora migliori nella parte artistica ed empatica.
STOP
Ti dirò, dalla stessa fonte di studenti ne ho sentite di tutti i colori. Pure di dottorandi che non si sapeva come avessero preso la laurea visto che non sapevano fare un cerchio con l'ausilio di un bicchiere.
La mia personale opinione è che non sono né meglio né peggio di noi. Hanno gente che studia e ha la testa e gente che non studia e non ce l'ha (e le altre due permutazioni, se servono). Il punto è che sono tanti, perciò di gente intelligente ne hanno numericamente di più. Il resto, e mi fa un po' ridere che quasi nessuno lo dica apertamente e si trinceri dietro iperboli, è che sono una dittatura. A differenza delle altre mirata sulla egemonia commerciale anziché sul nutrire l'ego del suo dittatore.
Io ne vedo arrivare tanti di studenti dove lavoro, anche e soprattutto italiani, e non sono affatto stupidi. Certo l'impiastro può capitare, ma perlopiù è gente con la testa sulle spalle, la voglia, il talento, a prescindere dal colore della pelle o dal taglio degli occhi.
Quanto alla voglia di lavorare le straore al giorno, i giapponesi avrebbero dovuto allora conquistare il mondo. Non mi pare sia successo, e per chi non è abbastanza vecchio ricordo che un tempo erano visti come gli outsider, esattamente come i cinesi di oggi (o meglio, di dieci anni fa). Vale anche per i sud coreani.
Sapete qual è il terrore dei cinesi? Vedersi soffiare il titolo di produttori del mondo. Dall'India, dal Vietnam e compagnia bella. D'altronde, rimanendo nelle bici, pian piano vedrete che tante cose non si faranno più nemmeno il Cina, e già accade. Produttori anche di telai costosi li fanno fare in Vietnam (Yeti, Ibis, etc.). Tanti componenti vengono fatti al di fuori della Cina (
Shimano produce anche in molti altri Stati orientali, ad esempio). Più la Cina sarà ricca e più faticherà a tenere bassi i costi di produzione e sarà dunque meno appetibile come terzista. Se smetterà di esser terzista, allora dovrà alimentare una domanda interna, e prima di tutto crearla, come i Paesi occidentali. Insomma prima o poi si troveranno a un bivio, e per certi aspetti già ci sono.