Orsa Kj2 abbattuta in Trentino

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Questo purtroppo è uno dei veri punti dolenti, quando l'intervento si rende realmente necessario e con che mezzi intervenire se non ne si può fare a meno?
Troppo spesso difatti le situazioni che fanno pensare ad un pericolo o comunque alla necessità di riequilibrare l'ecosistema sono create ad arte da coloro che poi ottengono il via libera per andare a divertirsi a sparare...
Nel caso della Toscana e per i caprioli non è così. Per i cinghiali sì, come ho spiegato, fermo restando che si è trattato di colpa e non di dolo (nessuno si immaginava che etc. etc.)

Se poi devo esprimere il mio parere personale il riequilibrio della fauna dovrebbe esser esclusivo compito di corpi statali, purtroppo non abbiamo più la buona vecchia forestale che se ne possa occupare, così da garantire quanto più possibile un lavoro ad hoc ed eseguito solo se realmente necessario.
Impossibile quando hai a che fare con un numero di animali a sette cifre.

Basterebbe semplicemente adottare una filosofia mediana, ovvero ...
Quoto al 100%.

Il mio "propendo" era quasi ironico, e aveva il senso di:
di fronte al disastro che l'uomo ha causato nella natura rubando territorio ad ogni altra specie, costruendo fin in riva al mare e fin in cima alle montagne, depredando le risorse naturali in ogni dove e di fatto distruggendo il proprio ecosistema, io sto dalla parte dell'ecosistema ( ho usato "bambi " come simbolo), ma in maniera ragionata e argomentata.
Ed aggiungo io, razionale.

Per quanto riguarda le specie fuori controllo io spesso faccio trekking in appennino ma tutti questi animali invadenti e pullulanti non li vedo
Vieni a girare nelle mie zone così puoi vedere coi tuoi occhi. Si spingono perfino in città, e fai conto che parliamo di più di 100.000 capi abbattuti ogni anno...
 

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Il punto della questione è tutto qua: si "propende", si fa il tifo se vogliamo, anzichè partire dalla conoscenza di risorse, obiettivi e metodi, oppure in base alle convenienze del (breve) periodo.

Non sto dicendo che io "propendo" per un'uso indiscriminato della natura. Dico che qualsiasi intervento sugli ecosistemi (sui sistemi tout court, direi) non può prescindere dalla "realtà delle cose", da quello che esiste concretamente e dai meccanismi di interazione.

Faccio un esempio di casa mia: i cinghiali ed i caprioli.
Entrambi con popolazioni fuori controllo, con capi che si spingono fino nei centri abitati.
Dei primi la responsabilità è del partito delle doppiette, che alcuni decenni fa ha effettuato ripopolamenti abusivi con animali più veloci nel crescere e nel riprodursi. Per i secondi invece si tratta di una "normale" dinamica di una popolazione senza nemici naturali.
Che cosa facciamo? siccome sono dei "poveri bambi" lasciamo che i boschi vengano rasati nei germogli, danneggiando la biodiversità? Continuiamo con la logica delle recinzioni, che mettono nei guai tutto il resto della fauna presente che non può più spostarsi? Oppure siccome i cacciatori sono (stati) cattivi gli vietiamo di abbattere i cinghiali, col risultato che cresceranno di numero sempre di più?
A me la caccia non piace. Ma razionalmente non posso negare che è uno strumento per limitare (perlomeno) i danni, anche se contesto il modo in cui viene gestita (a fini elettorali, anche qua).
Il mio "propendo" era quasi ironico, e aveva il senso di:
di fronte al disastro che l'uomo ha causato nella natura rubando territorio ad ogni altra specie, costruendo fin in riva al mare e fin in cima alle montagne, depredando le risorse naturali in ogni dove e di fatto distruggendo il proprio ecosistema, io sto dalla parte dell'ecosistema ( di bambi, ma in maniera ragionata e argomentata). Per quanto riguarda le specie fuori controllo io spesso faccio trekking in appennino ma tutti questi animali invadenti e pullulanti non li vedo. Mi ricordo che qualche anno fa c'era stata la questione della caccia in tana alle volpi, con relativa protesta degli animalisti(la caccia in tana dovrebbe essere chiamata giustamente mattanza e basta ) mi sa proprio dalle tue parti. Ma veramente esisteva un problema volpi? O forse anche lì bisogna dare un contentino politico a delle fasce di elettori cui prudeva il dito sul grilletto o a cui piaceva vedere anche cuccioli sbranati dai cani?
Nel caso della Toscana e per i caprioli non è così. Per i cinghiali sì, come ho spiegato, fermo restando che si è trattato di colpa e non di dolo (nessuno si immaginava che etc. etc.)


Impossibile quando hai a che fare con un numero di animali a sette cifre.


Quoto al 100%.


Ed aggiungo io, razionale.


Vieni a girare nelle mie zone così puoi vedere coi tuoi occhi. Si spingono perfino in città, e fai conto che parliamo di più di 100.000 capi abbattuti ogni anno...
Centomila, ma solo cinghiali e caprioli e solo nella tua zona? Mi sembra un numero spropositato....ma devo ammettere che non ho dati
 

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Centomila, ma solo cinghiali e caprioli e solo nella tua zona? Mi sembra un numero spropositato....ma devo ammettere che non ho dati
Centomila cinghiali abbattuti in tutta la Toscana nell'anno 2016. Dati ufficiali della regione, che stimano la popolazione intorno ai 200mila e ai 250mila per gli ungulati.
 

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Ancora non capisco perché l'orsa invece che sedata e trasferita in un parco, sia stata uccisa. Evidentemente al signorotto locale serviva sporcarsi un po' le mani di sangue per far presa sull'elettorato che è al suo livello.

Consiglio i trentini, invece di terrorizzarsi, di farsi consigliare e prendere esempio dagli abruzzesi, che con lupi ed orsi ci convivono da sempre.
 

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Centomila cinghiali abbattuti in tutta la Toscana nell'anno 2016. Dati ufficiali della regione, che stimano la popolazione intorno ai 200mila e ai 250mila per gli ungulati.
Mi sembra palese che la caccia da sola e come è organizzata non risolve il problema degli ungulati (se no era già risolto. Inoltre i cacciatori non hanno alcun interesse a risolverlo, per ovvi motivi).
Inoltre leggevo tempo fa uno studio francese che affermava che il prelievo molto intenso, uccidendo le femmine capo branco che regolano i gruppi, aumenta in maniera consistente la prolificità dei superstiti!
 
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Beh in Abruzzo di orsi morti avvelenati ce ne sono stati parecchi in verita'...
Anche di lupi con la testa mozzata ecc. Ma nessuno ha paura di lupi od orsi e le due specie, nonostante il bracconaggio, prosperano.
Gran parte dei pastori e allevatori adottano precauzioni...certo se in Trentino si vuole continuare a lasciare abbandonate le greggi e le mandrie negli alpeggi senza alcun controllo, i problemi proseguiranno.
O se le persone continueranno a prendere a bastonate gli orsi...
:nunsacci:
 
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Centomila cinghiali abbattuti in tutta la Toscana nell'anno 2016. Dati ufficiali della regione, che stimano la popolazione intorno ai 200mila e ai 250mila per gli ungulati.
Ma con un prelievo così intenso cioè uno su due , la specie resiste? Vabbè qui ci vorrebbe veramente un esperto (di biologia o di dinamica delle popolazioni selvatiche).
inoltre leggevo tempo fa uno studio francese che affermava che il prelievo molto intenso, uccidendo le femmine capo branco che regolano i gruppi, aumenta in maniera consistente la prolificità dei superstiti!
Anche io ho letto la stessa cosa e in pratica si sosteneva che se non ci fosse stata la caccia( si parlava di cinghiali), ad un certo punto sarebbe intervenuto un meccanismo di autoregolazione, e la popolazione sarebbe crollata.
Ma anche qui ci vorrebbe un biologo, e inoltre non ne avremo mai la prova perchè siamo ben lungi dall'attuare una strategia simile....
Vabbè comunque uomo stermina, uomo reinserisce, uomo ristermina,... a me il responsabile di sto casino sembra abbastanza evidente...
 

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Consiglio i trentini, invece di terrorizzarsi, di farsi consigliare e prendere esempio dagli abruzzesi, che con lupi ed orsi ci convivono da sempre.
Non da sempre e non senza problemi, l' esistenza stessa del parco nazionale (o meglio, dei vincoli conseguenti) è stata largamente e lungamente contestata dagli abitanti dei luoghi interessati. Fenomeno abbastanza comune e per questo oggetto di studi e ricerche a livello internazionale.

Detto questo è però vero che in Abruzzo in casi simili (orsi che "scoprivano" la facilità di procurarsi il cibo nei paesi) si è agito in modo diverso, catturandoli e ricollocandoli in altre aree.

Quanto ai lupi, siamo ben lontani da una "convivenza", e questo nonostante che si siano moltiplicati e diffusi in maniera naturale e non a seguito di ripopolamenti (nonostante quello che dica una certa vulgata) come per l'orso trentino.
 
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Mi sembra palese che la caccia da sola e come è organizzata non risolve il problema degli ungulati (se no era già risolto. Inoltre i cacciatori non hanno alcun interesse a risolverlo, per ovvi motivi).
Inoltre leggevo tempo fa uno studio francese che affermava che il prelievo molto intenso, uccidendo le femmine capo branco che regolano i gruppi, aumenta in maniera consistente la prolificità dei superstiti!
Ne abbiamo parlato in altra sede.
I cacciatori non hanno alcun interesse a risolvere il problema, sono d'accordo con te e l'ho già scritto.
Il problema è che soluzioni diverse, reali ed efficaci, allo stato attuale non ce ne sono.


Ma con un prelievo così intenso cioè uno su due , la specie resiste? Vabbè qui ci vorrebbe veramente un esperto (di biologia o di dinamica delle popolazioni selvatiche).
Abbiamo un ambiente ricchissimo di cibo, nessun nemico naturale e, in annate calde come questa, due cucciolate per circa 10-15 maialini.

Vabbè comunque uomo stermina, uomo reinserisce, uomo ristermina,... a me il responsabile di sto casino sembra abbastanza evidente...
In questo caso non c'è alcun dubbio di chi sia la responsabilità, mentre per gli ungulati si tratta di dinamiche "naturali" (salvo qualche colonia di mufloni, introdotti a caso, non ci sono stati ripopolamenti di capi alloctoni).
 
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A mio parere la differenza principale è che nell'Appennino in epoca recente l'orso è sempre stato presente, seppur in numeri molto piccoli, mentre in Trentino è stato reintrodotto da pochi anni. Le conseguenze sono sia di tipo "pratico" (maggiore abitudine su cosa fare/non fare) che di tipo "politico" (percezione di una tradizione vs di una costrizione).

Poi ce ne sono altre, come la diversa struttura socioeconomica delle due aree e la specie diverse di animali (quello marsicano è meno aggressivo rispetto a quello rilasciato in Trentino).
 

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Forse perché non ci sono elezioni a breve?
Premesso che in TAA le elezioni regionali ci sono l'anno prossimo ed in Abruzzo l'anno dopo, non mi risultano azioni simili in Abruzzo neanche in periodi preelettorali.
A mio parere l'argomento elettorale è fondato ma c'è altro (vedi sopra).

Occhio però a glorificare l'Abruzzo per dare addosso al Trentino. Nel rapporto 2016 del Parco Nazionale sull' orso marsicano risulta che il 42% degli orsi morti sono stati vittima di armi da fuoco o veleno.Come dire, forse semplicemente c'è chi abbatte legalmente e chi di straforo.
 
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Premesso che in TAA le elezioni regionali ci sono l'anno prossimo ed in Abruzzo l'anno dopo, non mi risultano azioni simili in Abruzzo neanche in periodi preelettorali. Ci sono state resistenze contro i Parchi, oggi in gran parte superate, ma grossi problemi no. A mio parere l'argomento elettorale è fondato ma c'è altro (vedi sopra).

A pensar male si fa peccato ma spesso s'indovina....In ogni caso oramai non si può fare più nulla.Speriamo che il caos creato e la morte dell'Orsa e probabilmente dei suoi piccoli serva almeno ed evitare il ripetersi di situazioni del genere sia per gli abitanti che per gli animali...
 

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Ho modificato il post nel mentre mi rispondevi, perchè mi ero accorto di non aver argomentato in maniera soddisfacente. Leggi la cosa del numero di orsi morti in Abruzzo :spetteguless:
In realtà io non ho mai parlato male o bene dei Trenitini né degli Abruzzesi.Quello che le cifre dicono sono zero morti(per fortuna) tra le persone e centinai tra gli animali per cause ricondubili direttamente all'uomo o alle sue attivita....Mi sembra inutile aggiungere altro se non che mi sembra un atteggiamento nei confronti della natura e degli animali poco lungimirante e degno di Attila...
 

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A mio parere la differenza principale è che nell'Appennino in epoca recente l'orso è sempre stato presente, seppur in numeri molto piccoli, mentre in Trentino è stato reintrodotto da pochi anni. Le conseguenze sono sia di tipo "pratico" (maggiore abitudine su cosa fare/non fare) che di tipo "politico" (percezione di una tradizione vs di una costrizione).

Poi ce ne sono altre, come la diversa struttura socioeconomica delle due aree e la specie diverse di animali (quello marsicano è meno aggressivo rispetto a quello rilasciato in Trentino).

Ok...ma era solo per far vedere come si comporta un orso e come la popolazione locale che è "conscia" dell' esistenza dell' animale.
Poi ci saranno casi e casi da distinguere...per carità...però un pensierino ti viene da farlo...:balla-co:
 
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@Velocity @gargasecca
Quello che volevo dire è che occorre stare attenti alle apparenze e a scambiarle per la realtà.
E' vero che nessuno ha invocato la pena di morte per Amarena (almeno non pubblicamente), ma è vero anche che quasi un orso su due di quelli morti nel parco nazionale dell'Abruzzo negli ultimi quarant'anni sono stati ammazzati deliberatamente ed illegalmente. i

Ripeto quanto ho scritto prima, delle differenze ce ne sono. Ma potrebbero essere meno rilevanti di quello che appaiono.
 

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forse non succede nulla perché quell'orso non ha un nome da "arma letale" !un orsa che si chiama amarena che vuoi mai che faccia??!:°°(: almeno si "diverte" a "raidare" la scalinata!:-|:i-want-t:al di là della battuta si vede che era terrorizzata più lei ..e cercava un varco x fuggire da quella situazione!

poi ripeto se nel bosco avessero il cibo di certo non scorrazzerebbero x paese in cerca di quest'ultimo!
 
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