Il problema di fondo in realtà è uno ed uno solo, ovvero che l'uomo si è eletto a padrone e giudice amministratore del pianeta intero grazie al fatto che con la sua capacità intellettuale ed ingegno è riuscito per mezzo appunto di invenzioni ed escamotage a creare gli artefatti che gli hanno permesso do ottenere il predominio, intelligenza che personalmente metterei in discussione in quanto nella storia ha sempre dimostrato di saperla usare quasi esclusivamente per scopi negativi se non addirittura malefici ed autolesionisti.
Detto ciò, dopo aver antropizzato tutte le aree più pratiche al proprio sviluppo ha per così dire riscoperto il piacere e la necessità della natura dato che dove abita normalmente ve ne rimane ben poca, si è dato quindi vita da parte purtroppo di troppi pochi ad un impegno per tutelare quel poco di salvabile che è rimasto, molti altri però purtroppo si sono resi conto che tale risvolto poteva essere un vero e proprio business (e già, purtroppo alla fine il dio denaro ha sempre la meglio su tutto) e da lì è partita un ulteriore antropizzazione che ha coinvolto quelle aree da sempre poco abitate perché impervie che invece nei secoli passati pian piano si erano lentamente svuotate o ridotte comunque di popolamento, andando non solo a ri popolarle per non dire sovrappopolare, cementificare, industrializzare, delimitare, ma insediandosi oltretutto ancor più in profondità rispetto a dove una volta si fermava la presenza umana.
Aggiungiamoci poi la mancanza di regole e discernimento che ha fatto si che in passato intere razze e specie animali e vegetali venissero letteralmente sterminate, così che ora l'uomo si sente in tutto e per tutto padrone anche di tali aree, direi del mondo intero, ed in ogni luogo dove si prova a effettuare una reintroduzione delle specie meno docili l'invasore che sicuramente non è l'animale ma l'essere umano si sente depredato; peccato però che in realtà furono in passato proprio la natura ed i suoi animali ad esserlo per mano dell'uomo.
Ognuno può dire ciò che vuole, ma la realtà è una sola, se la pianura oramai è in mano all'essere umano almeno la montagna dovrebbe tornare ad essere della natura e chi nelle sue regole vi vuole vivere e sopravvivere, per tutti gli altri ci sono le adeguatissime città, perché è troppo comodo voler vivere nel verde, nel bosco, nei monti, in località paradisiache ma al contempo poter godere di tutti gli agi e le sicurezze della metropoli.
Non si obbliga nessuno a trasferirsi o permanere a vivere in montagna o a ridosso se non addirittura dentro quelle poche oasi ancora limitatamente contaminate, e chi decide di farlo dovrebbe almeno avere l'onestà e la sensibilità di farlo adeguandosi alle regole della natura e cercando di rispettarla quanto più possibile.
Se orsi e lupi scendono fino agli agglomerati umani un motivo c'è ed è semplice, la nostra presenza e la nostra interazione con i luoghi dove loro potrebbero vivere ha fatto si che le loro naturali prede siano grandemente ridotte in numero e che lo spazio a loro disposizione sia sempre più piccolo, se poi ci mettiamo che gente stolta, ignorante ed impreparata vi ci si reca in modo del tutto casuale comportandosi inadeguatamente...