Dischi, bash-ring e corone artigianali

marcopelle75

Biker ciceronis
20/11/06
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mariano comense
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non ti fidare di quello lì....ha già la bici in plastica, non dargli altri pezzi, che poi se gli prende fuoco intossica tutta la provincia!!!!
Passa pure all'ala, che son certo non avrà problemi!!!!

maledetto Igor!!! era l'arma segreta per il 2009, intossicazione da plastica bruciata in partenza e via......comunque sia il bash e' una bomba, EXPLORER ha fatto un lavoro con i fiocchi, a mio parere irrinunciabile sulla doppia con il 36 se non si usa l'apposito deragliatore (e non ci penso minimamente a mettere un slx)!!!

superflys9001ln7.jpg
 

Zebrauno

Biker novus
22/9/08
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torino
www.zebrauno.com
Per Explorer: BRAVO!
Come spettatore del forum da anni ho deciso di scrivere il primo post descrivendo brevemente una delle realizzazioni di Paolo, che mi sta dando molte soddisfazioni nelle ultime settimane.
Si tratta di un disco in acciaio Aisi 430F, tagliato mediante idroerosione.
Lo sviluppo del disco ha attraversato circa 20 fasi di verifica che hanno portato alla forma finale passando per 4 differenti approcci geometrici, tutti affinati sino al loro limite strutturale prima di essere abbandonati verso una nuova forma.
Tutte le verifiche si sono svolte mediante simulazione per elementi finiti, basandomi su dei modelli che negli anni avevo costruito a partire da alcune note case (Avid e Magura tra tutte).
Trovati i limiti strutturali di alcuni dischi presi come riferimento sono partito con l'idea di creare qualcosa di nuovo, basandomi sull'ottimo acciaio che Paolo mi ha proposto, cercando di soddisfare i requisiti per l'uso che intendevo farne.
L'esperienza di Paolo nel settore waterjet ed anche come rider sono state determinanti per affrontare i problemi scartando strade che avrebbero richiesto un tempo di lavorazione inutilmente lungo.

Nel gruppo di 4 dischi notate i due Avid (sulla destra) presi come riferimento per l'impostazione del modello di studio finale e per i paragoni strutturali e termici sul diametro di 203 mm.
Sulla sinistra vedete un recente disco da freeride realizzato da Explorer (Paolo, dischi Zeta) risultato molto promettente in tutte le simulazioni, ed in basso il disegno a 7 razze che ho studiato per il mio utilizzo.

4_r.jpg


dett_r.jpg


tot_r.jpg



La bici è di poco interesse in un forum del genere, essendo vocata principalmente alla strada e pensata per il cicloturismo (carichi da mulo, manutenzione vicina allo zero).
Niente dischi sul retro per via del cambio nel mozzo (il rohloff costa troppo, l'Alfine pesa troppo). Sull'anteriore non uso un freno idraulico per due motivi: il manubrio non accetta le classiche leve con serbatoio e comunque non voglio portarmi olio e siringoni in viaggio :)
Il diametro di 203 mm e' risultato l'unica scelta possibile per fermare me (85kg) la bici (12kg) ed i bagagli (15-20kg) con quelle ruote da 29".

Su strada il sistema frenante si e' dimostrato molto modulabile ed efficace (pur con le ridicole levette da 50gr che vedete in foto) e l'effetto ABS (il singhiozzo in frenata) non si è mai presentato, pur considerando la struttura della forcella a stantuffo singolo (con il Roundagon il singhiozzo c'era sempre).
Il disco e' stato battezzato lungo la discesa dal Colle di Superga (TO), dove ogni ciclista della zona collauda i propri freni lungo gli impervi tornanti verso Sassi.
All'arrivo il disco si poteva ancora toccare con mano e la brunitura era completa ed uniforme. Poco tempo prima la stessa discesa, con un impianto Avid Juicy 7 185mm, all'arrivo aveva prodotto un disco intoccabile per alcuni minuti ed un principio di vetrificazione (pastiglie metalliche su disco Poligon).
Ultimamente ho affrontanto la stessa discesa con staccate molto più violente e improvvise, per provare anche le nuove Big Apple liteskin, e sono giunto a Sassi potendo ancora toccare il disco, senza alcun decadimento della frenata (la temperatura e' pero' scesa bruscamente in questi gg).
Ho sentito dei fischi solo il primo giorno, con il disco appena montato, e solo oggi mi son reso conto di non averne piu' sentiti, nemmeno sotto la pioggia.

Avendo simulato quel disegno con altri materiali, è curioso notare che:

- con un acciaio 410 o 420 (quello usato su dischi commerciali) la resistenza a carico di punta si riduce al 70-75%
- se il disco fosse di Titanio, collasserebbe ad un carico pari al 30% di quello che ora puo' sostenere; essendo un isolante termico porterebbe inoltre alla vetrificazione le pastiglie in 1/5 del tempo stimato attualmente; la maggiore elasticita' su diametri elevati lo rende inoltre inadeguato a disegni alleggeriti o con poche razze.
- in Alluminio il limite scende al 23% dell'attuale; il raffreddamento migliora ma lo stress meccanico lo porterebbe a cedere in modo inaspettato anche per valori di carico molto ridotti
(questo per ricollegarmi alle altre discussioni sui dischi nel forum)

Un saluto a tutti i ciclisti
Cristian Luca
 

BOBBYES30

Biker spectacularis
19/9/03
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BULÀGNA da una vita!
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che dischi monti ora? non credo + piccoli di 160 no?
o adesso hai i v-brakes?

ma soprattutto che utilizzo!?? per un utilizzo xc vanno bene i 160, se fai AM meglio almeno un 180 all'anteriore,
infine se fai cose hard tipo DH o FR almeno il 203 anteriore (sarebbe meglio 203 davanti e dietro...)

oink o-o
 

mellory

Biker tremendus
6/5/05
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Lugo di Vicenza
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Per Explorer: BRAVO!
Come spettatore del forum da anni ho deciso di scrivere il primo post descrivendo brevemente una delle realizzazioni di Paolo, che mi sta dando molte soddisfazioni nelle ultime settimane.
Si tratta di un disco in acciaio Aisi 430F, tagliato mediante idroerosione.
Lo sviluppo del disco ha attraversato circa 20 fasi di verifica che hanno portato alla forma finale passando per 4 differenti approcci geometrici, tutti affinati sino al loro limite strutturale prima di essere abbandonati verso una nuova forma.
Tutte le verifiche si sono svolte mediante simulazione per elementi finiti, basandomi su dei modelli che negli anni avevo costruito a partire da alcune note case (Avid e Magura tra tutte).
Trovati i limiti strutturali di alcuni dischi presi come riferimento sono partito con l'idea di creare qualcosa di nuovo, basandomi sull'ottimo acciaio che Paolo mi ha proposto, cercando di soddisfare i requisiti per l'uso che intendevo farne.
L'esperienza di Paolo nel settore waterjet ed anche come rider sono state determinanti per affrontare i problemi scartando strade che avrebbero richiesto un tempo di lavorazione inutilmente lungo.

Nel gruppo di 4 dischi notate i due Avid (sulla destra) presi come riferimento per l'impostazione del modello di studio finale e per i paragoni strutturali e termici sul diametro di 203 mm.
Sulla sinistra vedete un recente disco da freeride realizzato da Explorer (Paolo, dischi Zeta) risultato molto promettente in tutte le simulazioni, ed in basso il disegno a 7 razze che ho studiato per il mio utilizzo.

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La bici è di poco interesse in un forum del genere, essendo vocata principalmente alla strada e pensata per il cicloturismo (carichi da mulo, manutenzione vicina allo zero).
Niente dischi sul retro per via del cambio nel mozzo (il rohloff costa troppo, l'Alfine pesa troppo). Sull'anteriore non uso un freno idraulico per due motivi: il manubrio non accetta le classiche leve con serbatoio e comunque non voglio portarmi olio e siringoni in viaggio :)
Il diametro di 203 mm e' risultato l'unica scelta possibile per fermare me (85kg) la bici (12kg) ed i bagagli (15-20kg) con quelle ruote da 29".

Su strada il sistema frenante si e' dimostrato molto modulabile ed efficace (pur con le ridicole levette da 50gr che vedete in foto) e l'effetto ABS (il singhiozzo in frenata) non si è mai presentato, pur considerando la struttura della forcella a stantuffo singolo (con il Roundagon il singhiozzo c'era sempre).
Il disco e' stato battezzato lungo la discesa dal Colle di Superga (TO), dove ogni ciclista della zona collauda i propri freni lungo gli impervi tornanti verso Sassi.
All'arrivo il disco si poteva ancora toccare con mano e la brunitura era completa ed uniforme. Poco tempo prima la stessa discesa, con un impianto Avid Juicy 7 185mm, all'arrivo aveva prodotto un disco intoccabile per alcuni minuti ed un principio di vetrificazione (pastiglie metalliche su disco Poligon).
Ultimamente ho affrontanto la stessa discesa con staccate molto più violente e improvvise, per provare anche le nuove Big Apple liteskin, e sono giunto a Sassi potendo ancora toccare il disco, senza alcun decadimento della frenata (la temperatura e' pero' scesa bruscamente in questi gg).
Ho sentito dei fischi solo il primo giorno, con il disco appena montato, e solo oggi mi son reso conto di non averne piu' sentiti, nemmeno sotto la pioggia.

Avendo simulato quel disegno con altri materiali, è curioso notare che:

- con un acciaio 410 o 420 (quello usato su dischi commerciali) la resistenza a carico di punta si riduce al 70-75%
- se il disco fosse di Titanio, collasserebbe ad un carico pari al 30% di quello che ora puo' sostenere; essendo un isolante termico porterebbe inoltre alla vetrificazione le pastiglie in 1/5 del tempo stimato attualmente; la maggiore elasticita' su diametri elevati lo rende inoltre inadeguato a disegni alleggeriti o con poche razze.
- in Alluminio il limite scende al 23% dell'attuale; il raffreddamento migliora ma lo stress meccanico lo porterebbe a cedere in modo inaspettato anche per valori di carico molto ridotti
(questo per ricollegarmi alle altre discussioni sui dischi nel forum)

Un saluto a tutti i ciclisti
Cristian Luca


Ciao, si puo' sapere che software hai usato per analizzare i carichi?....
 
Buongiorno a tutti avrei bisogno di una informazione per i miei 100 kg conviene montare i dischi da 160:i-want-t:

Ciao,
tutto è in funzione dal tipo di uso che ne fai. Certo fermare il tuo peso in maniera sicura non è semplice, partirei da 180 davanti 160 dietro anche se fai xc, poi ci sono tante variabili e devi trovare il tuo assetto con il quale ti senti sicuro.
Ciao
Paolo
 

Mitzkal

Biker augustus
Maaaaaaaa io ho omesso una cosuccia... il bash in carbonchio mi servirebbe in modalità FR/DH... Hai in mente anche questa versione, o solo quella xcistica?

P.S.: nel caso si riuscirebbe anche a fare il boomerang del tendicatena in carbonchio, replicando l'originale RaceFace?
 
Maaaaaaaa io ho omesso una cosuccia... il bash in carbonchio mi servirebbe in modalità FR/DH... Hai in mente anche questa versione, o solo quella xcistica?

P.S.: nel caso si riuscirebbe anche a fare il boomerang del tendicatena in carbonchio, replicando l'originale RaceFace?

Ciao,
ho in mente di fare alcune prove con il carbonio anche in chiave FR/DH, sia per quanto riguarda il bash che il braccio per tendicatena, c'è solo un piccolissimo problema... non ho mai abbastanza tempo per sviluppare velocemente le idee, ci vuole un po' di pazienza ma arriverò anche a quello.
Ciao
Paolo
 

Mitzkal

Biker augustus
Ciao,
ho in mente di fare alcune prove con il carbonio anche in chiave FR/DH, sia per quanto riguarda il bash che il braccio per tendicatena, c'è solo un piccolissimo problema... non ho mai abbastanza tempo per sviluppare velocemente le idee, ci vuole un po' di pazienza ma arriverò anche a quello.
Ciao
Paolo

Ah, io non ho fretta :spetteguless:

Grazie in anticipo :-)
 
mah, sinceramente ho amici anche di 110 chili che usano dischi da 160 normalmente in xc...
se l'impianto è buono non c'è problema, chiaro che i dischi si scaldano se corri forte in discesa...

oink o-o

...come ho detto ci sono molte variabili, considerando che anche in xc ci sono delle belle discese in cui bisogna avere i ferri adatti, senza sapere molto sul tipo di mezzo e utilizzo di federex preferisco consigliare per eccesso che per difetto.
o-oo-o
 

GIUIO10

Biker marathonensis
8/9/03
4.086
344
0
65
treviso
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Bike
Sx Trail '09 e '11; RM Powerplay
I materiali per bash-ring devono essere elastici, per sopportare i traumi nel FR o DH, realizzati in composito di carbonio e resina epossidica sottoposti ad urto violento si frantumeranno! Potrebbe venir utilizzato un composito carbonio o aramidica e policarbonato, usati per oggetti che richiedono funzione estetica e non strutturale, ma non credo esitano lastre commercializate.
Non per niente i prodotti in commercio sono in nylon plastificato (i più scadenti), policarbonato modificato (lexan e analoghi), alluminio, tutti materiali "duttili", duri ma non rigidi.
 

BOBBYES30

Biker spectacularis
19/9/03
22.152
1
0
59
BULÀGNA da una vita!
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esatto, anche secondo me non regge... ci sono esempi di bash e guidacatena in carbonio ma sono + che altro per AM o FR leggero, oppure DH agonistico dove non importa se spacchi tutto tanto paga lo sponsor...

12395_0.jpg

un esempio esoterico :OOO:

oink o-o
 
ma infatti il primo prototipo sarà per un uso più light, per verificarne le capacità di ritenuta della catena.....

...esatto, qui si tratta di prototipi e di studiare vari materiali, anche apparentemente non idonei, su cui fare ricerca,sviluppo e test. Quindi evitiamo di fare tanti discorsi senza sapere come vengono sviluppate certe idee. Piuttosto ben vengano scambi di informazioni di natura tecnica come ho detto nel primo post di questo topic.
o-oo-o
Ciao
Paolo
 

Classifica giornaliera dislivello positivo