CAI Freeride e Downhill

zeromeno

Biker paradisiacus
31/5/04
6.399
-5
0
Vicino a Padova
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[MENTION=17688]gipipa[/MENTION]: io non ci conterei molto. Fai conto che il CAI ha 300.000 soci, più di quattro volte la FCI, non so se mi spiego...

la fci non è l'unico ente che raccoglie i ciclisti,qui da noi(veneto) la fci è parecchio in decadenza; altri enti hanno certamente + iscritti

non so se la legge del piu' forte(numericamente) parlando sia un confronto cosi' vantaggioso x il cai,senza dubbio rispetto ai bikers hanno una lobby piu' organizzata e piu' integrata...ma se confrontiamo i numeri nonn è certo una supremazia schiacciante
Noi e il cai(tra l'altro io sono anche socio cai) vogliamo le stesse cose, uno scontro frontale sarebbe dannoso -prima di tutto- per la montagna

Purtroppo ''qualcuno'' sfrutta queste ''crociate'' ai propri fini :arrabbiat:
 

zeromeno

Biker paradisiacus
31/5/04
6.399
-5
0
Vicino a Padova
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comunque sarebbe interessante aprine una discussione sulle prospettive future di convivenza bici/pedoni sugli stessi sentieri
credo sarebbe un argomento da analizzare perché negli anni:
- ci sono sempre piu' bici
- con le meccanizzate le bici scendono da luoghi che prima erano impossibili
- le velocita' medie delle bici sono aumentate notevolmente
- il codice NORBA: questo sconosciuto
ricordiamoci che senza una federazione/associazione (e la fcoìi non mi pare propio un ente preposto a tutelare chi fa il nostro sport) siamo ''carne da macello'' nullita' istituzionali
il bersaglio previlegiato di chi vuole cinque minuti di gloria
 

maxilconte

Biker infernalis
8/2/06
1.946
15
0
Trieste
www.triestefreeride.it
Secondo me ci vuole buon senso per salvarci. Per la mia esperienza Rallentare salutare e in qualche caso approfittare per una sosta e scambiare due battute coi pedoni sui sentieri cambia immediatamente l'atteggiamento da astio a ammirazione. garantito!

Molte volte si ma spesso i frustrati scaricano le loro paranoie quando si ritengono, a torto o a ragione, difensori di un qualche diritto: scendendo in assetto fr dai monti che mi stanno vicini (90% sloveni dove c'e' la legge che vieta) mi fermo e saluto sempre. Molte volte mi viene commentato che non si potrebbe, alcune volte mi viene urlato che non si puo', una volta il pedone che avevamo lasciato andare avanti a causa del sentiero stretto ci aveva sbarrato lo stesso con rami e sassi ( ringraziato in inglese col pollice alzato e sorrisi, chissa' se ha colto il sarcasmo) e una volta uno sloveno agitato, dopo che abbiamo aspettato che salisse su un passaggio tecnico, dopo le parole e gli urli ha iniziato a lanciare pietre e rami. C'e' da dire che secondo la legge hanno ragione ma santo Dio non ammazziamo nessuno, vogliamo solo goderci una mattinata in montagna in modo diverso!
 

vinx

Biker cesareus
2/10/05
1.714
27
0
55
Feudo dell'Aquila
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Bike
On-one 45650b; NS Eccentric Cromo
mi è capitato di ascoltare la trasmissione ora su Radio2.....

Io credevo che fosse la trasmissione "28 Minuti" della Palombelli, ma non riesco a trovare il podcast in questione.

n quello di venerdi si parla di precariato giovanile e di fornai.
in quello di giovedi' c'e' il cardinale ruini.
Mercoledi' c'e' l'intervista a Maroni.

boh!
 

Tc70

Entomobiker
20/4/11
27.574
18.169
0
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Provincia di Bs
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Bike
Picola ma carattarastica...
Secondo me ci vuole buon senso per salvarci. Per la mia esperienza Rallentare salutare e in qualche caso approfittare per una sosta e scambiare due battute coi pedoni sui sentieri cambia immediatamente l'atteggiamento da astio a ammirazione. garantito!


Straquoto...è quello che faccio pure io,se si vuole risultati ..'aggirare l'ostacolo se non lo si può superare'...poi il tempo darà ragione a chi ha più pazienza...:celopiùg:
 

solid gas

Biker ciceronis
13/7/05
1.526
87
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Montegrappa
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qua in veneto , penso come in trentino, è tutto vietato .
punto.
vietato ai mezzi meccanizzati ( bici , carriola, sedia a rotelle ), di contro vietati i sentieri.
Insomma stiam bene. e lo dico sinceramente.
Personalmente vale la regola che se è tutto vietato diventa tutto concesso.

E' legalmente e umanamente impossibile vietare e poi far rispettare il divieto su 50000 sentieri.

Come detto gia in precedenza, quando non si riesce, non si vuole, non si è capaci o si è stanchi e vecchi, la via piu semplice è fare una legge tombale.
Inutile e loro lo sanno.
Ma in politica la retorica è cosi' bella !!

Il danno maggiore lo fanno impedendo un business turistico-sportivo sul territorio, costringendoci a emigrare e dare soldi ai bikepark francesi, svizzeri, austriaci. stare li a farci la settimana o il weekend a divertirci, bere birre, tacchinare e spendere soldi in questi paradisi. e tornare a casa pure col pieno di gasolio fatto li che costa meno.

Contenti loro
 

sembola

Moderatur cartesiano
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27/2/03
51.041
9.819
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Siena
www.sembola.it
Bike
una nera e l'altra pure
la fci non è l'unico ente che raccoglie i ciclisti,qui da noi(veneto) la fci è parecchio in decadenza; altri enti hanno certamente + iscritti

Il problema non è (solo) la quantità, ma sopratutto gli intenti. Alla FCI, come all' UISP o all' UDACE del divieto sui sentieri non importa una cippa, tanto i loro tesserati sui sentieri non ci vanno. Per loro l'unica cosa che conto sono le gare, che notoriamente sui sentieri non ci vanno perchè altrimenti si formano code e polemiche.



comunque sarebbe interessante aprine una discussione sulle prospettive future di convivenza bici/pedoni sugli stessi sentieri
credo sarebbe un argomento da analizzare perché negli anni:
- ci sono sempre piu' bici
- con le meccanizzate le bici scendono da luoghi che prima erano impossibili
- le velocita' medie delle bici sono aumentate notevolmente
- il codice NORBA: questo sconosciuto
ricordiamoci che senza una federazione/associazione (e la fcoìi non mi pare propio un ente preposto a tutelare chi fa il nostro sport) siamo ''carne da macello'' nullita' istituzionali
il bersaglio previlegiato di chi vuole cinque minuti di gloria

Concordo con te, una riflessione da parte nostra è necessaria, anche se temo che non sia rilevante in mancanza di una qualche forma di pressione politica, che invece il CAI ha e sa esercitare.
Entrando nel dettaglio, io non credo che ci siano sempre più bici, piuttosto il problema è che c'è la tendenza ad andare tutti nei soliti posti, mentre magari ci sono luoghi altrettanto belli ma deserti perchè meno accessibili. Credo per esempio che la possibilità di risalita meccanica sia particolarmente pericolosa da questo punto di vista.


Fabyker ha scritto:
basterebbe fare leggi apposite...
No, grazie, di altre "leggi apposite" fatte alla pene di segugio che si aggiungano alle migliaia già esistenti (altrettanto inutili) non se ne sente la necessità...:medita:
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
21.482
-48
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Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
basterebbe fare leggi apposite, e le cose cambierebbero.. il proibizionismo assoluto non ha mai portato a niente..
Ma io non la vedo così complicata:

Sui sentieri non si fa ne freeride e ne dh, sali pedalando o sfruttando parzialmente impianti che ti permettano magari di evitare asfalto trafficato o strade di lavoro degli impianti... una volta che sei sui sentieri vai dove vuoi, anche portandoti la mtb sulla schiena per tutti i metri di dislivello che vuoi e poi quando scendi lo fai con criterio, niente velocità di curvature, tagli o salti da red bull rampage :loll:... e quando incontri escursionisti ti fermi se scendi e continui se sali (che poi solo le regole valide per tutti i frequentatori della montagna)

le specialità gravity solo nei bike park o in quei territori dove sono stati creati percorsi dal nulla (vedi la parte alta di Finale Ligure sotto la Base Nato e zona Melogno)

Se una sezione CAI per corsi o voglia di migliorare tecnicamente chi fa mtb vuole farsi una giornata gravity furgonata o di impianti che lo faccia senza problemi... d'altronde chi fa alpinismo non si spara nei mesi invernali we di monotiri o chi fa scialpinismo non fa anche pista? Oh e nessuno si scandalizza

Semplici regole per una semplice e completa fruizione della montagna... però poi tutti dobbiamo dare delle sonore bastonate a chi le tradisce :-)

ps. riprendendo il discorso di [MENTION=351]sembola[/MENTION] nell'andare pedalanti sempre nei soliti posti: concordo con il suo pensiero... basta un pò di ricerca per trovare splendidi trail dove sei isolato anche in pieno ferragosto... se sai che c'è gente (esempio della mia zona Traversata Bonatti-Bertone-Courmayeur) non ci vai nei mesi topici estivi e soprattutto di domenica. Semplice
 
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DR_Balfa

Biker grossissimus
Allora io vorrei un'attimo chiarire la posizione "ufficiale" del CAI riprendendola dall'unica pubblicazione UFFICIALE sul cicloescursionismo ovvero il quaderno n.11 della collana dei "quaderni di escursionismo"

Il cicloescursionismo è la frequentazione dell'ambiente naturale impiegando la mountain bike con finalità escursionistiche su percorsi condivisi con altri fruitori

Poi aggiunge "La bicicletta tipo mountain bike, per le sue caratteristiche tecniche è strumento adatto a compiere escursioni su determinati percorsi" successivamente spiega che i determinati percorsi sono legati alle norme cogenti (se esistono) e a delle scelte "etiche" inoltre nel quaderno si ricorda che, a meno di norme locali, "è permesso il transito della mountain bike per attività cicloescursionistiche sui sentieri costituenti la rete sentieristica regionale, in quanto è legalmente possibile l'uso del patrimonio escursionistico" (esplicitamente sentieri, mulattiere, viabilità minore) con mezzi non motorizzati con finalità escursionistiche (quindi non agonistiche e nè ludiche).

Per le attività agonistiche e ludiche si dice che "devono essere praticate solo su percorsi dedicati, permanenti o no, ad uso esclusivo: bike park, tracciati autorizzati, ma questo deriva dal codice della strada in particolare dall'art. 141 che vieta le competizioni su percorsi "aperti".

Ora dove si apre la discussione non sulle attività agonistiche che si tengono sempre su percorsi "chiusi" siano di xc e di DH ma sulle attività ludiche, anche l'escursionismo a mio parere è un'attività ludica (tralasciamo la lotta con l'alpe che non è più scritta nemmeno sulle tessere CAI, anche se mi manca quella frase...)

Quali sono secondo il CAI le attività ludiche, l'unica che viene fuori è il freeride e qui si apre il discorso cos'è il freeride? lasciamo perdere le definizioni e vediamo cos'è oggi il freeride e come è inteso il freeride "competitivo" è quello del Red Bull rampage, quello dei comuni mortali è il bike park quindi non incide sulla fruizione della montagna in senso stretto, e su questo il CAI dice che è utile e propedeutico anche al cicloescursionismo tanto che autorizza i corsi nei bike park.

Quindi dove sorge il problema? nella definizione "antica" di freeride dove le persone si smazzavano ore di bici in spalla e quindi scendevano su sentieri impervi. Ma torniamo al quaderno e qui troviamo la seguente definizione di cicloalpinismo "con questo termine si intende una frequentazione più impegnativa della montagna, anche a quote relativamente elevate, su percorsi che impongono lunghi tratti di bici a spinta eo di portage e difficoltà tecniche elevate sempre su tracciati esistenti."

Sulle difficoltà da affrontare il grado massimo del CAI è pari a quello Tedesco quindi non vedo differenza da nessuna parte ci si limita alle carrarecce.

Quindi il vecchio spirito del freeride continua ad essere presente, cosa raccomanda il CAI il rispetto per l'ambiente che ci ospita e che quindi non si lascino tracce del proprio passaggio, naturalmente ciò è impossibile, ma è possibile lasciarne il meno possibile, che non si gareggi in velocità essendo il sentiero percorso anche da altri.

Non mi sembrano divieti assurdi ma raccomandazioni sensate che qualsiasi frequentatore della montagna ben conosce sia esso un escursionista, uno sciatore, un alpinista ecc.

Dimenticavo da nessuna parte si vieta l'uso dei mezzi di risalita.

Spero di aver chiarito alcune cose con l'unica voce ufficiale scritta ovvero quella del quaderno, poi che in giro ci siano ancora tromboni che parlino per dare fiato alla bocca e che hanno il cranio per tenere separate le orecchie e far circolare aria ora sapete che dire per zittirli.

Vi ricordo che il CAI è fatto dalle persone che si impegnano in prima linea e se tra queste non c'è nessuno a cui interessa la MTB non se ne viene fuori.

Ciao

PS scusate la lunghezza
 
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maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
(tralasciamo la lotta con l'alpe che non è più scritta nemmeno sulle tessere CAI, anche se mi manca quella frase...)
io ho la tessera ancora con quella scritta :-)

Senza dimenticare che la "montagna è sofferenza" :loll:

Grande Balfa... hai centrato il discorso...

Purtroppo la parola freeride identifica non più lo spirito libero per cui era stata creata... anche se secondo me quando segui un sentiero tanto free non lo sei ma è IMHO ;-) (diversamente dallo scialpinismo con sci o tavole dove li si che sei free almeno fino a quando il pendio non è tutto tritato... allora li sei free-gato)
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
io ho la tessera ancora con quella scritta :-)

Senza dimenticare che la "montagna è sofferenza" :loll:

Grande Balfa... hai centrato il discorso...

Purtroppo la parola freeride identifica non più lo spirito libero per cui era stata creata... anche se secondo me quando segui un sentiero tanto free non lo sei ma è IMHO ;-) (diversamente dallo scialpinismo con sci o tavole dove li si che sei free almeno fino a quando il pendio non è tutto tritato... allora li sei free-gato)

pure io sono vecchio ed ho quella scritta mentre mio figlio ha quelle del nuovo che avanza... avanza come avanzi di galera... :D
 

Classifica giornaliera dislivello positivo