Stamattina, di buon ora, poco dopo il risveglio, inforco la MTB e già fuori la porta del garage icrocio "Der Kommisar"; ci avviamo chiacchierando verso il luogo dell'incontro, alcuni chilometri più a monte.
Ci aspetta una compagnia nata dall'iniziativa dell'Uomo-Vetro chè incederà con verso il Castello di Montecopiolo con meta finale il sempre aspro Palazzolo.
Der Kommisar è preoccupato di arrivare tardi all'appuntamento con il resto della truppa al punto di ritrovo fissato a Mons Cerignonis; giusto al ponte che immette nell'antico borgo, ci supera una strombazzante processione di automezzi gremiti di bikers urlanti e di MTB saldamente ancorate ai mezzi.
I preparativi alla partenza si svolgono velocemente, notiamo il mezzo motorizzato di Miellino che è partito presto, portandosi avanti col lavoro, cercheremo di intercettarlo a metà salita.
Pronti - via!
Si parte (noi RIpartiamo) subito duri, si chiacchiera, ma per poco, affrontiamo la difficile salita di Castelbegni, ripida, sconnessa, piena di rovi e soprattutto Regno dei Tafani. Combattiamo bene con i rovi, scavlchiamo i sassi smossi, perdiamo nettamente la lotta coi tafani: li sentiamo sgranocchiare le nostre carni, si attaccano come fossero sanguisughe, alcuni di noi resteranno momentaneamente sul terreno sanguinanti, presto recupereranno grazie a barrette ottenute con sangue di cavallo condensato e ripartiranno nitrendo.
Ci avviciniamo a Montecopiolo, ora l'aria è fresca, Miellino è pronto e fresco all'appuntamento, sul suo casco svetta una microcamera, sul suo
zaino sono stesi i panni.
Ora ci aspettano i tornantini del Montone; Der Kommisar, che guida, spaventa un branco di caprioli, a metà gruppo si sente il cigolio dell'affettatrice da 29 che procede tranquillamente, poco più dietro svetta la telecamera; il gruppo è ben folto, a contarci tutti non bastano le dita di mani e piedi, si arriva alla spicciolata, dopo l'ultimo ci tuffiamo slalomando tra pini ed ortiche, usciamo dal parco ed ci fermiamo per raggrupparci, ci viene incontro un biker riminese che si ferma quando ci vede, riflette e ..... torna indietro! Invitiamo i meno avvenenti del gruppo a rimanere coperti e ripartiamo.
Ora ci aspettano le vie dei cantautori e, dopo un imprevisto ma veloce errore di percorso, ci approssimiamo alla scalata del Palazzolo.
Il palazzolo è duro, ancor più affrontato da Nord.
Arrivati in vetta e voltati indietro, vediamo il resto della compagnia sfilacciato lungo le ultime rampe, i panorami sono stupendi, il Carpegna a Sud-Ovest, la Valmarecchia a Nord, il mare ad Est; non bastano gli occhi per guardare, peccato dover tornare a casa.
Il mio racconto si ferma qui: il resto del giro ho dovuto affrontarlo da solo, per rispettare i tempi comunicati ai box prima della partenza; ho sentito parlare di Jagermeister, di Umberto Eco e di non so quale altro sentiero, io ho salutato gli altri e me ne sono tornato lungo la via più breve verso casa, il mio 44 esce malconcio dalla discesa della sciovia ma questo ha poca importanza.
Spero qualcuno completerà il mio resoconto.
P.S.
aspettiamo le foto
aspettiamo il video di Miellino