Simbologia specifica per sentieri mtb...

kikhit

Biker incredibilis
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la relazione di certo 'giolitti' è fatta abbastanza bene, anche se io, dovendo pubblicare la relazione su quel percorso, specificherei che un buon 30% della discesa è OC, se si fa anche il tratto finale. Io un paio di passaggi non li ho chiusi, alla 4 volta che facevo il giro.

A proposito di Gulliver, che ritengo molto utile per skialp (anche se crea l'effetto 'gregge'...tutti che vanno nello stesso posto dopo avere letto una bella recensione, tralasciando molte mete più che valide), e che ritengo invece penoso per la sezione mtb (alla fine la maggior parte sono biker di 'ripiego' che usano la bici solo come sostituto dello sci o come alternativa ogni tanto alla falesia), stavo proprio sollecitando presso l'amministratore l'inserimento della ciclabilità, cosa grave che manca, e una maggiore 'vigilanza' su certe relazioni...che mi si dia la discesa dal Barant al Pra come composta da tornanti tecnici fa ridere...così come vi sono recensioni di percorsi decisamente impegnativi che per boaria vengono classificati MC.

Io, personalemnte, preferisco sempre valutare un pelo più impegnativo il percorso..meglio risultare pessimisti che indurre biker ad affrontare percorsi al di sopra delle proprie possibilità.
 

robobo

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Su internet si trovano più che altro porcherie.
Può essere vero quello che dici ma secondo state sbagliando a colpevolizzare chi le scrive!!!
Non si può pretendere di avere documentazioni perfette su portali tipo gulliver o su qualsiasi altro sito ... e questo vale tanto per la bici quanto per lo scialpinismo!!!
Se pretendete di andare su internet e trovarvi la relazione con gli esatti metri che riuscirete a pedalare, il numero di gradini o di radici in salita e in discesa, la pendenza perfetta al grado, quante pietre ci sono sul sentiero... e chi più ne ha ne metta secondo me state andando fuori strada...
Su internet puoi trovare tante belle idee, ma la gita te la devi studiare a casa sulla carta ...
 

monorotula

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Può essere vero quello che dici ma secondo state sbagliando a colpevolizzare chi le scrive!!!
Non si può pretendere di avere documentazioni perfette su portali tipo gulliver o su qualsiasi altro sito ... e questo vale tanto per la bici quanto per lo scialpinismo!!!
Se pretendete di andare su internet e trovarvi la relazione con gli esatti metri che riuscirete a pedalare, il numero di gradini o di radici in salita e in discesa, la pendenza perfetta al grado, quante pietre ci sono sul sentiero... e chi più ne ha ne metta secondo me state andando fuori strada...
Su internet puoi trovare tante belle idee, ma la gita te la devi studiare a casa sulla carta ...


Io non pretendo niente, stiamo parlando di cose diverse. Non mi riferisco a relazioni povere di informazioni, ma ricche di informazioni fuorvianti, quando va bene. La norma è la traccia registrata durante una gita improvvisata o malstudiata se non addirittura non riuscita, e buttata lì così come esce dal gps. Oppure, come diceva kikhit, la relazione di tipo "emozionale" basata su sensazioni che non potrebbero essere più soggettive e dettate spesso da inesperienza quando non incompetenza (che poi forse è la stessa cosa).
Non colpevolizzo nessuno; sul web ognuno è libero di fare ciò che vuole. Tra l'altro non parliamo solo di singoli o comunque pivati ma anche di istituzioni (vedi la famigerata "marca pinerolese" ad esempio).
 

kikhit

Biker incredibilis
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Io non pretendo niente, stiamo parlando di cose diverse. Non mi riferisco a relazioni povere di informazioni, ma ricche di informazioni fuorvianti, quando va bene. La norma è la traccia registrata durante una gita improvvisata o malstudiata se non addirittura non riuscita, e buttata lì così come esce dal gps. Oppure, come diceva kikhit, la relazione di tipo "emozionale" basata su sensazioni che non potrebbero essere più soggettive e dettate spesso da inesperienza quando non incompetenza (che poi forse è la stessa cosa).
Non colpevolizzo nessuno; sul web ognuno è libero di fare ciò che vuole. Tra l'altro non parliamo solo di singoli o comunque pivati ma anche di istituzioni (vedi la famigerata "marca pinerolese" ad esempio).


pienamente d'accordo. Chissà perché ho pensato anche io agli itinerari della Marca Pinerolese...
 

bikerciuc

Biker infernalis
Un altro problema è che il livello tecnico medio da noi è livellato molto verso il basso, e molti mancano delle nozioni tecniche di base per affrontare dei percorsi medi. ma questo è un problema di apprendimento, scuola di mtb (tutti autodidatti) e scarso livello di molti maestri di mtb. A paragone lo sci è anni luce avanti (circa 100...).

per questo ci sono gli istruttori! :smile:

Su internet si trovano più che altro porcherie.

molti gulliveriani (sono stato uno di loro ai tempi) relazionano perchè cliccando sull'avatar viene fuori il curriculum alpinistico dell'individuo...chi relaziona, sovente non ha idea di cosa sia una relazione e i relazionatori sono generalmente suddivisi in due categorie:

-i bravi per i quali sovente itinerari alpinistici/arrampicatori/scialpinistici/di ghiaccio sono quasi sempre sottogradati
-e quelli della foto di vetta (della quale non può fottere di meno al grande pubblico) che spesso finiscono per scrivere impressioni terrificanti su tratti di sentiero altrimenti affrontabili.


la relazione di certo 'giolitti' è fatta abbastanza bene, anche se io, dovendo pubblicare la relazione su quel percorso, specificherei che un buon 30% della discesa è OC, se si fa anche il tratto finale. Io un paio di passaggi non li ho chiusi, alla 4 volta che facevo il giro.

...che mi si dia la discesa dal Barant al Pra come composta da tornanti tecnici fa ridere...così come vi sono recensioni di percorsi decisamente impegnativi che per boaria vengono classificati MC.

Io, personalemnte, preferisco sempre valutare un pelo più impegnativo il percorso..meglio risultare pessimisti che indurre biker ad affrontare percorsi al di sopra delle proprie possibilità.

Giolitti...è il patron di Gulliver, nonchè G.A., e persona a modo e simpatica, di norma le sue relazioni sono affidabili però essendo l'unico diretur/moderatur del sito non può certo sorvegliare l'intero corpus del sito (forum+relazioni)...e questo è un problema fondamentale perchè spesso là le discussioni assumono un'acredine veramente spessa e molti, come tu hai notato e come anche io ho sottolineato sopra relazionano a MDC (leggasi minkiadicane)



alla fine, la mia teoria è sempre che le relazioni siano al più un'idea, e se nella vostra vita vi siete imbattuti almeno una volta nella descrizione di un itinerario alpinistico fatta da Giancarlo Grassi (pioniere dell'arrampicata su ghiaccio,esimia e compianta Guida Alpina di questo pezzo di Nordovest) sapete cosa intendo...;-)
 

kikhit

Biker incredibilis
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alla fine, la mia teoria è sempre che le relazioni siano al più un'idea, e se nella vostra vita vi siete imbattuti almeno una volta nella descrizione di un itinerario alpinistico fatta da Giancarlo Grassi (pioniere dell'arrampicata su ghiaccio,esimia e compianta Guida Alpina di questo pezzo di Nordovest) sapete cosa intendo...;-)


di nuovo d'accordo con te...! dai che ti offro un panino oggi...però il barolo è finito ieri sera ;-)


il problema è che i principali fruitori delle relazioni sono la stragrande maggioranza che per motivi vari non pianifica un giro, ma segue quello proposto da altri...volenti o nolenti il grosso dei biker fa così, e per forza di cose le relazioni sono non solo lo spunto o un ausilio alla progettazione su carta, ma per molti l'unico strumento di programmazione di un giro. E se sono fuorvianti o scritte a cavolo (e non per la quantità di contenuti...meglio specificare che c'è chi non vuole capire) possono portare a problemi oggettivi quando l'"ingenuo" che le segue si trova perso in bosco alle otto di sera.
Serve a un tubo dire che i giri li si progetta su carta, ecc. (che poi limitarsi alle sole carte ormai è altrettanto "ingenuo", perché vi sono strumenti di integrazioni molto validi e utili, come foto, ortofoto, mappe digitali, relazioni varie anche di gente a piedi, ecc.), perché che facciamo così siamo in pochi.
Se la discussione deve avere un senso deve riguardare ciò che realmente accade nella maggior parte dei fruitori della montagna in bici, non in un ristretto gruppo che per esperienza, cultura alpina, attitudine, passione, capacità e quello che volete ama fare le proprie esperienze senza seguire sempre come gregge ciò che hanno fatto gli altri prima.
 

bikerciuc

Biker infernalis
di nuovo d'accordo con te...! dai che ti offro un panino oggi...però il barolo è finito ieri sera ;-)

Serve a un tubo dire che i giri li si progetta su carta, ecc. (che poi limitarsi alle sole carte ormai è altrettanto "ingenuo", perché vi sono strumenti di integrazioni molto validi e utili, come foto, ortofoto, mappe digitali, relazioni varie anche di gente a piedi, ecc.), perché che facciamo così siamo in pochi.
Se la discussione deve avere un senso deve riguardare ciò che realmente accade nella maggior parte dei fruitori della montagna in bici, non in un ristretto gruppo che per esperienza, cultura alpina, attitudine, passione, capacità e quello che volete ama fare le proprie esperienze senza seguire sempre come gregge ciò che hanno fatto gli altri prima.

be' per il barolo...al bar da Danilo son sicuro che ne troviamo un'altra bottiglia per la felicità dei miei impegni pomeridiani! :medita:

per il resto non tutti nascono esploratori... di Cristoforo Colombo uno ce ne è stato e non aveva nemmeno una relazione a disposizione.
La distinzione non è più tra primi 'salitori' e 'ripetitori' la distinzione sta a mio avviso nella predisposizione del singolo a correre il rischio di affrontare un itinerario più o meno ignoto con il pericolo di 'sprecare' un we per conoscere un angolo di mondo che magari si rivelerà ciclisticamente deludente.
La relazione, la traccia GPS, la foto satellitare e tutti gli strumenti (fantastici) della nostra epoca contemporanea ci aiutano a indirizzare le nostre scelte, a ipotizzare pendenze e difficoltà, a farci 'invaghire' di mete che magari hanno cento metri belli su un giro di una giornata ma secondo me è questo il gioco, questo il bello... il progresso individuale nel livello tecnico è funzionale all'ampliamento degli orizzonti non a 'ripetere pulito' un sentiero come se fosse un tiro di falesia di cui si conoscono a memoria i più piccoli dettagli...quello può essere egualmente gratificante e sportivamente significativo...ma non è più 'avventura'.
 

resina65

Biker grossissimus
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imperia
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secondo me, volente o nolente la maggior parte dei giri si possono anche studiare a casa sulla carta o con altri strumenti però l'idea di base nasce o perché nella zona ci si è già andati e si è visto un sentiero o una traccia o perché qualcuno ci ha messo una pulce nell'orecchio o perché si è letta una relazione da qualche parte (libretto, internet, ...)
Certo è che, a furia di andare in giro, chi ha più esperienza, coscienza, maturità, sa che in genere quello che fanno gli altri va sempre preso con le molle e adattato/modificato alle proprie esigenze.
Però chi relaziona, pubblica, ecc.. dovrebbe avere un minimo di coscienza e cercare di descrivere al meglio ciò che ha combinato e questo non succede soprattutto nei siti dove ci sono tanti iscritti e come giustamente si diceva prima si finisce per scrivere solo per avere il curriculum o per la foto di vetta o per dire "io l'ho fatto".
 

robobo

Biker tremendus
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Io non pretendo niente, stiamo parlando di cose diverse. Non mi riferisco a relazioni povere di informazioni, ma ricche di informazioni fuorvianti, quando va bene. La norma è la traccia registrata durante una gita improvvisata o malstudiata se non addirittura non riuscita, e buttata lì così come esce dal gps. Oppure, come diceva kikhit, la relazione di tipo "emozionale" basata su sensazioni che non potrebbero essere più soggettive e dettate spesso da inesperienza quando non incompetenza (che poi forse è la stessa cosa).
Non colpevolizzo nessuno; sul web ognuno è libero di fare ciò che vuole. Tra l'altro non parliamo solo di singoli o comunque pivati ma anche di istituzioni (vedi la famigerata "marca pinerolese" ad esempio).
Bah!! Probabilmente avrò travisato il senso del vostro discorso ... nello stesso tempo l'impressione che stiate amplificando il problema mi resta ... rimango dell'idea che i vostri "biker ingenui", quelli che senza la dovuta esperienza o capacità, vanno a cacciarsi nei guai seguendo un itinerario mal scritto, prima o poi nei guai ci si vanno a cacciare comunque, sopratutto se si trovano ad affrontare ambienti ostili e non facili tipo la montagna dove le condizioni indipendentemente dalla bontà della descrizione cambiano continuamente...
 

kikhit

Biker incredibilis
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Bah!! Probabilmente avrò travisato il senso del vostro discorso ... nello stesso tempo l'impressione che stiate amplificando il problema mi resta ... rimango dell'idea che i vostri "biker ingenui", quelli che senza la dovuta esperienza o capacità, vanno a cacciarsi nei guai seguendo un itinerario mal scritto, prima o poi nei guai ci si vanno a cacciare comunque, sopratutto se si trovano ad affrontare ambienti ostili e non facili tipo la montagna dove le condizioni indipendentemente dalla bontà della descrizione cambiano continuamente...

nei guai spesso e (poco) volentieri ci si caccia chiunuqe, anche l'esperto e navigato cicloalpinista tanto sicuro di sè e delle sue doti da esploratore.

la questione è un'altra, ed è stata chiaramente espressa su. ;-)
 

robobo

Biker tremendus
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nei guai spesso e (poco) volentieri ci si caccia chiunuqe, anche l'esperto e navigato cicloalpinista tanto sicuro di sè e delle sue doti da esploratore.

la questione è un'altra, ed è stata chiaramente espressa su. ;-)
Il discorso mi sembrava più improntato verso gli sprovveduti, comunque è vero quello che dici nei guai ci si possono cacciare tutti!!! ... c'è da augurarsi che quelli che si definiscono "navigati" ed "esploratori" non si caccino nei guai per colpa di una lettura avventata di un itinerario ... sarebbe un pò un contro senso!!! ;-)
 

bikerciuc

Biker infernalis
la preparazione tecnica (e non solo) però dovrebbe permettere al navigato in cerca di 'rogne' di saper valutare i pericoli oggettivi e le eventuali conseguenze delle proprie scelte. (e quindi anche l'opzione di una 'strategica ritirata')

Al di là di ogni relazione,guida,descrizione,tracciaGPS la personale valutazione sul campo di quanto ci si trova di fronte fa la differenza tra il vero 'sprovveduto' e quello che torna a casa vivo e intero.

Il nostro sistema prevede sempre più la deresponsabilizzazione dell'individuo per individuare altrove colpe che in realtà afferiscono all'imbecillità o all'inadeguatezza dei singoli... mi spiego: se uno va in sandaletti a fare una passeggiata e poi viene morso da una vipera o si sfranteca l'alluce prendendo a calci un sasso non penserà di essere fuori posto, ma penserà con il supporto di avvocati e talvolta di taluni rami istituzionali di far causa all'ente gestore del sentiero, al comune su cui il sentiero insiste, e allora vai di certificazioni, di processi, di lungaggini e di casini immondi per tutti...

Ognuno deve essere responsabile delle proprie azioni e io non ho nessuna difficoltà a vedere come meno dannoso per il 'sistema' l'inesperto pauroso che si spaventa e torna a casa che non lo scafato che dall'alto del suo 'tanto è una cazzata' fa spendere alla collettività centinaia di migliaia di euro per il suo elisoccorso.
 
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resina65

Biker grossissimus
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la preparazione tecnica (e non solo) però dovrebbe permettere al navigato in cerca di 'rogne' di saper valutare i pericoli oggettivi e le eventuali conseguenze delle proprie scelte. (e quindi anche l'opzione di una 'strategica ritirata')
...
...
Ognuno deve essere responsabile delle proprie azioni e io non ho nessuna difficoltà a vedere come meno dannoso per il 'sistema' l'inesperto pauroso che si spaventa e torna a casa che non lo scafato che dall'alto del suo 'tanto è una cazzata' fa spendere alla collettività centinaia di migliaia di euro per il suo elisoccorso.


due passaggi perfetti.
Le difficoltà nascono quando uno si sente troppo navigato e di "troppo navigati" ce ne sono un po' tanti ultimamente;
difficilmente l'inesperto pauroso si mette nei casini



p.s. io ovviamente mi sento ultra navigato
 

bikerciuc

Biker infernalis
chiedi a paola la prossima volta quanto è contenta della mie esplorazioni dove le ho fatto fare divertenti strategiche ritirate bici in spalla in mezzo a rovi, ortiche, boschi, a risalire sentieri che finivano nel nulla...altro che seguire relazioni...:smile:

be' anche la ritirata fa esperienza e cultura della montagna...
se poi è una ritirata strategica deve prevedere per contratto almeno un 45' di portage infido su ciottolami schifidi, un 15' di pioggia battente e così a pioggia....rovi,zanzare e quant'altro possa rendere un giro in bike un inferno.

per una valga la 'ritirata' dall'exploring in val Clarea di questa primavera...:smile:...minkiasecisiamodivertiti....
 

robobo

Biker tremendus
5/12/07
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anche io, ma purtroppo penso che la maggior parte delle volte sia proprio così e sono anche quelli che se invece va tutto bene fanno le relazioni approsimative e sottostimate, perché così diventano ancora più navigati ed esploratori
Azz!!! ... ragazzi che pessimismo!!! ... non vi sembra di esagerare un pochino, a sentirvi siete quasi peggio di giornali e televisione che negli ultimi anni ci marciano sulle tragedie in montagna e criminalizzano senza ritegno i malcapitati di turno (scialpinisti, alpinisti, biker ecc...)!!!
Non lamentiamoci poi se escono fuori divieti assurdi ...
 

Little Eagle

Biker superis
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mannaggia, uno manca una decina di giorni e ti trovi svalangato di post. Meglio così, la discussione si è rianimata. ora provo a recuperare il tempo perduto...

itinerari su internet. tutti sappiamo che internet è un contenitore senza controllo, chiunque può scrivere fesserie e chiunque è libero di prenderle per verità assoluta.
 

Little Eagle

Biker superis
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3. La scala CAI non contempla la percentuale di non ciclabilità che, soprattutto da noi in appennino (mulattiere scassate e sentieri abbandonati) abbonda. In questo senso credo che il sistema di valutazione debba essere implementato: Lunghezza, dislivello, grado di difficoltà salita/discesa, percentuale ciclabilità (sul dislivello?). E' vero che la % è soggettiva ma lo è anche la scala. Meglio averla soggettiva che non averla.

In sintesi ritengo che una scala con tante sfumature è più utile a chi è bravo e in-formato mentre a un novizio o occasionale biker mi sono fatto l'idea che esistono solo due tipi di difficoltà: FACILE vs DIFFICILE. Per cui le relazioni dei giri dovrebbero sempre essere accompagnate, oltre che dalle sigle ufficiali, anche da una semplificazione di questo tipo.

mettere semplicemente "facile" o "difficile" vanifica tutti i nostri sforzi di rendere il più completa e oggettiva possibile la scala cai. perché quel giro è "difficile": per la lunghezza, la pendenza, l'esposizione, il fondo, i tornanti, il freddo, la pioggia?
All'inizio della discussione si è ragionato molto e con dovizia di argomenti sulla oggettività o meno della scala cai. Mi pare di poter riassumere che la scala in quanto tale è oggettiva, mentre è il concetto stesso di "difficoltà" ad essere soggettivo. La soggettività infine è inevitabile nell'applicazione ma questo succede se non si hanno ben chiari i principi ispiratori della scala stessa.
Una relazione descrittiva vale più di ogni sigla: per questo dovremmo applicare gli acronimi secondo un principio di sintesi. Senza però esagerare nella semplificazione.
Non dimentichiamo che la definizione cai si completa con lunghezza e dislivello e - inutile dirlo - con la denominazione della gita. Certo si richiede un minimo di esperienza nel leggerla. Ma se chiedi a un bambino che significa quel triangolo giallo con dentro un fulmine nero difficilmente ti saprà dire che significa corrente elettrica ad alto voltaggio. Non possiamo pretendere di coniare simboli o sigle che siano conosciute per istinto naturale. Se vedo un pallino rosso posso anche immaginare che si tratti di un sentiero vietato...
 

Classifica giornaliera dislivello positivo