Simbologia specifica per sentieri mtb...

robobo

Biker tremendus
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Transition Scout carbon
eh sì il tempo è una variabile che io tendo a non considerare mai, troppo soggettiva
:omertà:
"Rimontiamo in una splendida mattinata, finalmente libera dalle calure di questa tremenda estate, la "Solita": Pilone, gias Vallonetto, colle di Salsas Blancias... ... Va beh!, in due comode orette siamo all'attacco della sempre splendida strada ex-militare, ridotta a sentiero, che con un fantastico traverso finisce al colle del Vallonetto (2530 m). "

:hail::hail:
:!::!:
Ah!ah!ah!.... mi fischiano le orecchie!!!!:smile:
 

kikhit

Biker incredibilis
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La cosa migliore sarebbe specificare, ma in mancanza di indicazioni darei per scontato che si parli di dislivello, il portage orizzontale è poco frequente.
Il tempo impiegato mi pare un parametro un pò troppo soggettivo.


condivido!

Io in genere mi riferisco al dislivello. Escludendo a priori il tempo, troppo soggettivo, nei giri in mtb e specie in montagna io valuto la lunghezza del giro più con il dislivello che con lo sviluppo chlomentrico, e anche nei vari libri/recensioni il dato messo in evidenza in maniera più rilevante è proprio il dislivello; quindi secondo me è su questo dato che bsogna valutare la ciclabilità, come dice Robobo poi, in base a quanto è il più oggettivamente possibile pedalabile in sella ad una mtb.
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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è passato quasi un mese dall'ultimo post e non sono arrivati interventi da parte di altri, che avevamo auspicato.
Confrontarsi sull'argomento arricchisce tutto il movimento. Per capirsi è necessario parlare la stessa lingua. Magari il frutto della nostra esperienza di percorsi liguri e piemontesi è universalmente valida: ma almeno averne conferma da altre parti d'Italia!
 

capataz

Biker superioris
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Colgo l'invito a contribuire alla discussione.

Dopo due anni di escursioni utilizzando la scala CAI nelle relazioni di presentazione dei giri posso sintetizzare le nostre valutazioni:
1. In pochi leggono le relazioni, figurarsi le sigle della difficoltà. Nel primo giro di stagione classificato MC/OC c'erano 25 persone. Alla prima discesa (non la più difficile) l'hanno fatta TUTTI a piedi. Secondo voi è un problema della scala ? Vi allego la locandina così vi fate un idea.

2. Per questo motivo abbiamo cominciato ad indicare anche con un colore le difficoltà complessive del giro. Convenzionalmente: MC-BLU, BC-ROSSO, OC-NERO. Sicuramente balza più all'occhio ma non saprei misurare l'efficacia.

3. La scala CAI non contempla la percentuale di non ciclabilità che, soprattutto da noi in appennino (mulattiere scassate e sentieri abbandonati) abbonda. In questo senso credo che il sistema di valutazione debba essere implementato: Lunghezza, dislivello, grado di difficoltà salita/discesa, percentuale ciclabilità (sul dislivello?). E' vero che la % è soggettiva ma lo è anche la scala. Meglio averla soggettiva che non averla.

In sintesi ritengo che una scala con tante sfumature è più utile a chi è bravo e in-formato mentre a un novizio o occasionale biker mi sono fatto l'idea che esistono solo due tipi di difficoltà: FACILE vs DIFFICILE. Per cui le relazioni dei giri dovrebbero sempre essere accompagnate, oltre che dalle sigle ufficiali, anche da una semplificazione di questo tipo.

Per quanto riguarda invece l'utilizzo della scala (sigle / colori) sulle paline lungo i sentieri ho le idee meno chiare. E' però un argomento caldo.
Il CAI al momento non si è occupato di mappare percorsi per mtb (purtroppo) anche se nel Dolomiti di Brenta Bike hanno adottato lo standard delle tabelle CAI inserendovi le indicazioni dei due percorsi facile=rosso e difficile=nero ([url]http://www.flickr.com/photos/bikemonkey/5060335477/[/URL]). Penso possa essere una soluzione da approfondire, almeno per la rete sentieristica gestita dal CAI.

Però, non so se lo sapete, ormai molte regioni (Piemonte, Emilia-Romagna) hanno formalmente adottato lo standard CAI per tutti i sentieri escursionistici, per cui se il CAI comincia a segnalare anche i percorsi per MTB la strada è segnata. Se abbiamo idee buone in proposito condividiamole e magari poi qualcuno le potrà estendere a chi di dovere per evitare che qualche genio delle tabelle partorisca qualche obbrobrio.

ciao
pier/capataz
 

Allegati

  • locandina MTB 20100228 Montemarcello.pdf
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resina65

Biker grossissimus
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la locandina secondo me è fatta benissimo: c'è tutto o quasi per rendersi conto del giro che si va ad affrontare.... certo se non si legge è un altro discorso ... c'è anche il richiamo/spiegazione delle difficoltà.

la percentuale di non ciclabilità dovrebbe non essere "tanto soggettiva", e dovrebbe essere relativa al dislivello (così pare l'orientamento emerso alcuni post indietro a mia specifica domanda)

sono scesi TUTTI a piedi per oggettiva impossilibità ??
e il tratto a piedi era lungo o sull'economia del giro ininfluente ??
 

capataz

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....
sono scesi TUTTI a piedi per oggettiva impossilibità ??
e il tratto a piedi era lungo o sull'economia del giro ininfluente ??


Il sentiero era un single track (diciamo 300-400m lineari) nel bosco reso viscido dal bagnato, solo un pò stretto tra gli alberi e un pò ripido ma privo di reali insidie quali rocce affioranti, gradoni o precipizi.
Diciamo che dovendolo valutare come scala CAI gli avrei dato un MC+
Il problema è che:
a. il livello tecnico medio dei biker è basso;
b. nonostante tutte le indicazioni che metti non "leggono" le locandine

ciao
 

monorotula

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Il sentiero era un single track (diciamo 300-400m lineari) nel bosco reso viscido dal bagnato, solo un pò stretto tra gli alberi e un pò ripido ma privo di reali insidie quali rocce affioranti, gradoni o precipizi.
Diciamo che dovendolo valutare come scala CAI gli avrei dato un MC+
Il problema è che:
a. il livello tecnico medio dei biker è basso;
b. nonostante tutte le indicazioni che metti non "leggono" le locandine

ciao

In pratica hai segnalato come OC una discesa MC+? Non so se hai fatto bene, perchè così magari qualcuno di quelli che si è trovato in difficoltà si sentirà abilitato ad affrontare le discese BC.
 

capataz

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In pratica hai segnalato come OC una discesa MC+? ....

Certo che no. Ho solo detto che "quel pezzo" era MC+. Il giro era costituito da altre discese molto più lunghe e tecniche. Che ovviamente hanno affrontato per molti tratti a piedi anch'esse. Ma proprio perchè era la discesa meno complicata l'ho portata ad esempio di come la gente tenda a non interiorizzare le informazioni sulle difficoltà dei percorsi.
In altre parole, avendo classificato il giro come OC mi sarei aspettato che, almeno quel tratto, fosse fatto in scioltezza dalla gran parte dei partecipanti.
Quindi ben vengano sistemi più immediati che integrino la scala CAI come ad esempio i colori, anche sulle tabelle, e, nelle locandine, anche spiegazioni testuali che specifichino ulteriormente il livello di difficoltà.

ciao
pier
 

kikhit

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In pratica hai segnalato come OC una discesa MC+? Non so se hai fatto bene, perchè così magari qualcuno di quelli che si è trovato in difficoltà si sentirà abilitato ad affrontare le discese BC.


sabato rifatto il sentiero dei forestali dal pilone manna su bousson, con fondo bello bagnato...
in riferimento al tuo 'quesito' sulla classificazione...non essendo ripido, avendo il fondo liscio e compatto (salvo qualche radice bagnata..), non richiedendo tecnica trialistica, essendo tutto ciclabile (l'ho fatto tutto su io con il bagnato che ho capacità medie, facendo qualche nose più per sfizio che per necessità), direi non più che MC+, con il + per la pendenza di qualche tornantino, applicando alla lettera la scala cai (alla lettera...forse non ci andrebbe neppure il +).
Lo ritornerò a fare con la front e fondo asciutto, che è più corta e gira ancora meglio. Comunque ottimo sentierino per chi ama il tornantino.
 

monorotula

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Ne deduco che io ho capacità scarse, dato che in condizioni di asciutto ne ho fatto alcuni tratti a piedi. Niente di male, però penso a quelli che lo fanno quasi tutto a piedi, che a questo punto sono fuori scala.
 

kikhit

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Ne deduco che io ho capacità scarse, dato che in condizioni di asciutto ne ho fatto alcuni tratti a piedi. Niente di male, però penso a quelli che lo fanno quasi tutto a piedi, che a questo punto sono fuori scala.

o è la scala ad essere fuori... ;-) Comunque questo è un caso che mette bene in evidenza il limiti della scala...
l'unica difficoltà del percorso sono i tornantini, neppure dei più difficili (quelli che per esempio scendono dall'Aiguille Rouge al Colle della Scala sono molto più difficili, con radici e gradoni di pietra e fondo spesso smosso), e di essi ce n'è forse uno all'inizio esposto che se sbagli fai un bel 'salto'.
nell'affrontarli penso che in questo caso il limite sia più psicologico che tecnico (non serve raticamente mai il nose press se non per sfizio), visto che il pendio è abbsatnza ripido, anche se bello erboso.

La scala però non tiene conto dell'aspetto psicologico, altrimenti la presunta oggettività va a farsi benedire...però...
...però qui per me c'è un ulteriore problema: in fase di recensione ho dato comunque a questo sentiero un BC (e non MC come si dovrebbe interpretando alla lettera la scala cai, ed eventualmente indicando una ciclabilità in discesa non del 100%), proprio tenendo conto del 'blocco' psicologico che può presentare un sentiero che, seppur mai ripido, seppur con fondo compatto e liscio come un bliardo, ha dei tornantini stretti su un pendio di buona pendenza.
 

resina65

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penso che se la scala fosse sempre applicata bene, dopo un bel numero di giri ognuno dovrebbe riuscire a capire le proprie capacità in che ambito sono, cioè se uno è scarsino, bravino, superbravo, ....

invece a volte su certi itinerari ci sentiamo (credo valga per tutti) dei fenomeni e altre dei principianti......
 

monorotula

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Esatto; su un sentiero come quello non ci sono difficoltà legate al fondo o alla pendenza; sorvolando sulla questione esposizione, a mio avviso sono però necessarie capacità di guida perlomeno buone, altrimenti la bici non la giri. Anche perchè si suppone che non si vada giù con la ruota posteriore bloccata.
 

kikhit

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penso che se la scala fosse sempre applicata bene, dopo un bel numero di giri ognuno dovrebbe riuscire a capire le proprie capacità in che ambito sono, cioè se uno è scarsino, bravino, superbravo, ....

invece a volte su certi itinerari ci sentiamo (credo valga per tutti) dei fenomeni e altre dei principianti......

penso sia prioprio qui il cuore della questione...e l'aspetto più difficile...definire poi quale sia il 'biker medio' di riferimento per l'applicazione della scala, e quali tecniche siano richieste per essere qualificati 'biker medio'.
 

kikhit

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Esatto; su un sentiero come quello non ci sono difficoltà legate al fondo o alla pendenza; sorvolando sulla questione esposizione, a mio avviso sono però necessarie capacità di guida perlomeno buone, altrimenti la bici non la giri. Anche perchè si suppone che non si vada giù con la ruota posteriore bloccata.

esatto. però da tutta la discussione mi pare di avere capito che la scala si applica in base al tipo di percorso, e non alle capacità di guida richieste.
Ed è proprio per questo motivo che, in fase di recensione, non ho applicato alla lettera la scala dando un MC, ma un BC.
Anche se i tornantini, ripeto, e specie quelli, non sono oggettivamente difficili da fare, se si ha un po' di equilibrio a velocità molto basse, basse come la sella, ed il coreggio di provare almeno quelli meno esposti, cioè la maggior parte.

Un altro problema è che il livello tecnico medio da noi è livellato molto verso il basso, e molti mancano delle nozioni tecniche di base per affrontare dei percorsi medi. ma questo è un problema di apprendimento, scuola di mtb (tutti autodidatti) e scarso livello di molti maestri di mtb. A paragone lo sci è anni luce avanti (circa 100...).
 

kikhit

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e me lo dici così, senza un minimo di diplomazia :hahaha:


:-) mi ci metto anche io in mezzo. Me la cavo un po' ovunue, ma quando vedo gente brava veramente che scende con tecnica e stile, mi accorgo che il livello qui è basso.

A leggere le recensioni di mtb ad esempio su Gulliver viene da mettersi le mani nei capelli....gente che relaziona una gita sostenendo che è meglio lasciare la bici a casa (es. colle rho-colle valle stretta), o che certi sentieri non sono ciclabili solo perché non sono buoni loro a farli...e parlo di sentieri mediamente definili BC.

E con queste premesse l'applicazione di una seppur buona scala ne risente, perché si va a confondere la bassa capacità generalizzata con lo standard medio di riferimento per l'applicazione di una scala.
 

kikhit

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Su internet si trovano più che altro porcherie.


su questo siamo d'accordo..specie su Gulliver dove scrive chiunque, e vi sono recensioni che fanno venire i capelli dritti per approssimazione ed incompetenza..

Però è proprio internet il canale che la maggior parte dei biker consulta per seguire un giro...salvo quei pochi che se li vanno ad esplorare, senza aspettative e pretese..ma con gran piacere e godimento! ;-)

o per 'porcherie' ti riferisci a tutti i siti hard a libero accesso online? :-)
 

resina65

Biker grossissimus
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..specie su Gulliver dove scrive chiunque, e vi sono recensioni che fanno venire i capelli dritti per approssimazione ed incompetenza..

infatti Gulliver può essere un tantino più affidabile per lo sci.alp, ma per la mtb devi capire chi ha scritto cercando di farti un idea su qualche percorso conosciuto........... la scala sembra essere affidata al sorteggio....e non sempre c'è


però ho visto che qualche recensione buona c'è:
tipo questa: [url]http://www.gulliver.it/index.php?modulo=itinerari&template=dettaglio&id_gita=4058[/URL] :spetteguless:
 

Classifica giornaliera dislivello positivo