Non volevo sapere la cadenza ma la velocità di ascesa (e volendo il rapporto utilizzato). 80 pedalate comunque ci può stare io facevo un esempio riferito a BDC.
ah scusa non avevo capito... comunque ai sette massimo otto orari sul 10% di pendenza
Non volevo sapere la cadenza ma la velocità di ascesa (e volendo il rapporto utilizzato). 80 pedalate comunque ci può stare io facevo un esempio riferito a BDC.
si,quello è quando scoppi però,io intendo proprio che se pedalo duro respiro quasi come se fossi a riposo!mentre se pedalo agile (troppo?)mi viene il fiatone.
comunque non sarò proprio allenatissimo,ma i miei 2000 km e 35000 metri di dislivello li ho fatti!
Ripeto che però per me agile (in salita impegnativa) su mtb significa pedalare a circa 70/80 rpm. In effetti se intendi per pedalata agile fare il frullatore allora si che ti capisco.
la intendiamo in maniera diversa, forse perchè tu hai le gambe più muscolose e forti
io adopero rapporti duri anche in salita il rampichino è un eccezione per pochi metri in percorsi molto ripidi e tecnici pendenze 18% , diversamente ho abituato le gambe gradatamente allo sforzo ed attualmente le salite le faccio senza problemi , ritengo che più alleni il muscolo più è in grado di reggere lo sforzo in salite impegnative anche lunghe ovviamente c'è bisogno di tanto allenamento . per allenamento intendo percorsi di 40 km mediamente 4-5 volte a settimana vedrai che gamba !!
Aggiungo alle varie risposte di questo topic solo una cosa: in salita vai con il tuo ritmo, perché se cerchi per esempio di tenere il ritmo di uno a fianco che le salite se le beve senza sentire fatica, bé crollerai molto presto.
Per intenderci, la salita ti spezza se non la fai con il tuo passo.
Secondo me sarebbe un ottimo allenamento 50% pedalata agile e 50% con rapporti duri.
Sincermante uscendo sempre con il mio amico non conosco, o meglio non ho mai paragonato il mio stato fisico con quello di altri biker, ma propio domenica scorsa si è unito un ragazzo incontrato lungo il tragitto. Visivamente era palese, fisico asciutto e gamba enorme, tant'è che stargli dietro per me era impossibile.Arrivati nel bosco dove la salita si faceva tecnica e superiore al 16% era lui che non riusciva a starmi dietro..........
la sua gamba allora era portata esclusivamente per andare agile.. visto che al 16% andare agile è un po' difficile (con la 32 dietro andare agile significa sui 7-8 orari più o meno) si è trovato in difficoltà
8 orari al 16%? Su sterrato? Mandrake?
ho fatto un esempio... appunto perchè è difficile andare agli 8 orari su salite così! volevo dire che appunto per questo non serve più agilità ma entra in gioco la forza della gamba vera e propria ;)
...e per questo io asserivo che pedalare agile può voler dire andare a 70 rpm.....e a volte anche meno
andare agili con pendenze 16 - 18% c'è bisogno di un cuore allenato capace di mantenere battiti sopra i 150-160 al minuto per pompare sangue e quindi zuccheri e ossigeno alle gambe ma inevitabilmente dopo un pò la pompa cardiaca non regge più ed il risultato finale è un calo di prestazione notevole, allenare la gamba invece ad uno sforzo gradatamente maggiore è invece possibile , il cuore pompa sangue senza difficoltà alle gambe con battiti ben al di sotto di quella soglia limite , il risultato fianle sono salite veloci senza stanchezza eccessiva, ma ripeto il muscoolo della gamba va allenato gradatamente , io ho raggiunto un ottima potenza di gambe con alllenamenti graduali e utilizzo di rapporti sempre più duri dopo 14 mesi di allenamento prima in pianura e poi gradatamente in salita e dopo aver percorso in totale in questi mesi circa 6000 km. vi garantisco che è possibile , ho 49 anni ed esco senza problemi con ragazzi che hanno meno di trent' anni e che seguendo il mio ritmo sono migliorati dopo diverse uscite con loro grande stupore !!Pensa che io invece più mi alleno e più tendo ad andare agile invece che tirare rapportoni.....
andare agili con pendenze 16 - 18% c'è bisogno di un cuore allenato capace di mantenere battiti sopra i 150-160 al minuto per pompare sangue e quindi zuccheri e ossigeno alle gambe ma inevitabilmente dopo un pò la pompa cardiaca non regge più ed il risultato finale è un calo di prestazione notevole, allenare la gamba invece ad uno sforzo gradatamente maggiore è invece possibile , il cuore pompa sangue senza difficoltà alle gambe con battiti ben al di sotto di quella soglia limite , il risultato fianle sono salite veloci senza stanchezza eccessiva, ma ripeto il muscoolo della gamba va allenato gradatamente , io ho raggiunto un ottima potenza di gambe con alllenamenti graduali e utilizzo di rapporti sempre più duri dopo 14 mesi di allenamento prima in pianura e poi gradatamente in salita e dopo aver percorso in totale in questi mesi circa 6000 km. vi garantisco che è possibile , ho 49 anni ed esco senza problemi con ragazzi che hanno meno di trent' anni e che seguendo il mio ritmo sono migliorati dopo diverse uscite con loro grande stupore !!
penso che andare in mountain bike oltre che una passione e sapere che a differenza degli appassionati di bici da corsa nel nostro caso i percorsi in mezzo alla natura e senza traffico ci permettono di allenare cuore e mente con la conseguenza di ritornare a casa stanchi per le salite impegnative ma con polmoni che si riempiono di ossigeno e cervello che impressiona paesaggi e bellezze della natura che aiutano a superare lo stress lavorativo e cittadino che purtroppo quotidianamente ci affligge !
io ho scoperto tutte le proprietà benefiche che la mountain bike regala, si cresce molto se gli allenamenti sono costanti ma senza affaticare molto muscoli alla ricerca di prestazioni esagerate, ogni fisico ha i propri tempi di recupero ed è in grado di eseguire sforzi altrettanto graduali , la mia più grande soddisfazione è che oggi percorsi di 40 KM (di media ) con pendenze che partono dal 4-5% fino a raggiungere 18% li percorro tornando a casa stanco ma mai con muscoli che il giorno seguente risentono di accumulo di acido lattico o stanchezza eccessiva . ripeto solo un allenamento graduale e di mesi permette una crescita del muscolo alla resistenza e allo sforzo . gli stessi percorsi vanno ripetuti più volte cercando di crescere in velocità e adoperando rapporti gradatamente più duri , ma senza mai chiedere al nostro fisico prestazioni esagerate. insomma tornare a casa con una bella fame , una discreta stanchezza e tanta serenità d'animo .