davvero , le scene che si vedono a certe partite di calcio giovanile , sono deprorevoli
Creando una generazione di frustrati: mica tutti diventano campioni.Nella loro mente contorta probabilmente pensano di fargli del bene per "fargli avere successo".
io mi riferivo a quanto invocato da ciclista411.ma la squalifica non la penso proprio, non riesco proprio a concepire come puoi far del male al tuo sangue, altro che squalifica a vita...
ok, ma non dico a mio figlio di fumare.ma detto questo, quanta gente fuma? e quello è noto e sicuro quanto faccia male
non so se c'è chi dice di fumare ai figli, ma di certo c'è ne sono tanti che non possono dirgli di non farlo perché fumano loro stessi.ok, ma non dico a mio figlio di fumare.
veramente, la gente rimbambisce sempre più
........omissis ........passano la vita davanti al televisore a guardare il grande fratello, le culone all'isola dei famosi.....omissis.....ok, ma non dico a mio figlio di fumare.
veramente, la gente rimbambisce sempre più
ciao amici,
come può una famiglia incentivare l'uso di sostanze dopanti ai propri figli?
il riferimento è agli arresti nell'ambito del ciclismo dilettantistico, epilogo delle indagini nate dopo la morte sospetta del ragazzo (non mi va di citare il nome), figlio di un dopato, fratello di uno squalificato per 4 anni, la madre arrestata per detenzione di sostanze...
posso capire un direttore sportivo, il patron, il medico...ma la famiglia...
cosa ne hanno avuto?
un figlio che non c'è più e spero un rimorso che li corroda giorno per giorno.
comunque non riesco a capire nemmeno i primi che ho citato, ma non siamo tutti uguali
mi permetto di far notare che ai tempi di Coppi la tv non c'era ancora ed il doping si...........omissis ........passano la vita davanti al televisore a guardare il grande fratello, le culone all'isola dei famosi.....omissis.....
no e sicuramente per questo che mi riesce difficile capire.Non so se hai corso in bici a livello agonistico. Io ho corso su strada per 10 anni (andavo pure forte) e ne ho visto di tutti i colori....lasciamo perdere![]()
no e sicuramente per questo che mi riesce difficile capire.
o meglio, ripeto, non capisco come inviti tuo figlio a doparti che, anche se non è dimostrato faccia male, chissà quali effetti possa avere a lungo termine
perché c'è chi non si pone il problema, o quando se lo pone sull'altro lato della bilancia mette la possibilità di guadagnare e diventare famoso... o solo di sentirsi qualcuno
per fortuna conosco gente che e' l'opposto, pur volendo il meglio per i figli, sempre sportivamente parlandoSono d'accordo. La volontà di farcela e di far diventare un professionista il proprio figlio che gareggia è una illusione fortissima.
c'è chi, come me, guarda lo sport per passione, per ammirazione, per la bellezza di uno scatto, di un gol, di una garuffa, di un placcaggio senza pensare che chi lo esegue mi stia prendendo in giroNon colpevolizzerei cosi tanto i genitori. Si tratta di debolezza, e vedere perdere il proprio bambino, per alcuni genitori è inammissibile. Sul danno del doping bisognerebbe vedere la mortalità dei ciclisti prof rispetto al resto della popolazione, non credo ci siano dati affidabili. In realtà i mandanti dello sport dopato sono quelli come me che lo guardano e lo sostengono. Se tutti quelli che condannano il doping si limitassero a non fruire più dello sport, il doping cesserebbe, come cesserebbe lo sport professionistico. Personalmente ritengo il doping inevitabile e lo legalizzerei, con l'unico obbligo di dichiarare se si è o non si è dopati. A quel punto credo che saremo noi a decidere se continuare a sostenere lo sport e il suo showbiz, oppure darci al teatro e alla poesia. Io continuerò con la poesia... quella epica ed eroica del ciclismo.
anche se lo sport e importantissimo nella vita, in Italia abbiamo ben altro che non va, il problema è universalela verità è che ormai non c è più dignità per gli spotivi ,amatori , agonisti ecc ecc... lo sport in italia sta morendo, non costruiamo più atleti plioti, ciclisti , calciatori, di livello mondiale,solo mediocri talenti rovinati sul nascere dal sistema sportivo italiano. siamo in balia dei social e della visibilità ad ogni costo, sacrificio perseveranza disciplina allenamenti duri , non esistono più, i tempi dei italiani popolo di sportivi di rilievo a livello mondiale non esiste più , siamo ammosciati invecchiati e non sostenuti dalle federazioni sportive, anche questo è dovuto da una situazione economica e politca penosa che persevera da anni. un es: anno 2006 abbiamo vinto i mondiali calcio, l ultima generazione di vincenti. nei mondiali di calcio 2018 neanche ci siamo classificati!!!!!!! nelle moto vale e cairoli ormai sono over 30 , e hanno vinto pure troppo, lo stesso nibali è over 30 da un bel po, finiti questi ottimi atleti vincitori a livello mondiale, non abbiamo speranza, non c è ricambio generazionale
si certamente, è tutto un malessere collettivo , che si manifesta purtoppo su tutti i fronti, dal sociale all economico ed infine sportivoanche se lo sport e importantissimo nella vita, in Italia abbiamo ben altro che non va, il problema è universale
Io invece ritengo che un'attività sportiva di competizione sia la misura di chi è più bravo in quella data disciplina e non la regola per stabilire chi è il più furbo del quartierino nel doping.Non colpevolizzerei cosi tanto i genitori. Si tratta di debolezza, e vedere perdere il proprio bambino, per alcuni genitori è inammissibile. Sul danno del doping bisognerebbe vedere la mortalità dei ciclisti prof rispetto al resto della popolazione, non credo ci siano dati affidabili. In realtà i mandanti dello sport dopato sono quelli come me che lo guardano e lo sostengono. Se tutti quelli che condannano il doping si limitassero a non fruire più dello sport, il doping cesserebbe, come cesserebbe lo sport professionistico. Personalmente ritengo il doping inevitabile e lo legalizzerei, con l'unico obbligo di dichiarare se si è o non si è dopati. A quel punto credo che saremo noi a decidere se continuare a sostenere lo sport e il suo showbiz, oppure darci al teatro e alla poesia. Io continuerò con la poesia... quella epica ed eroica del ciclismo.