Zesty 714 my 2013 prime impressioni
Finalmente sono riuscito a provarla, ho cercato un percorso all-mountain con un pò di tutto, è mancata solo una discesa molto scassata.
Pedalabilità su asfalto: con forcella e ammortizzatore in posizione "climb" non c'è alcun fenomeno di bobbing. Forse io sono di aiuto perchè
sono molto leggero e poco potente, ma il carro ha una resa ottima.
Salite nei trail tecnici: la resa è sorprendente perchè l'anteriore non accenna ad impennare, il grip della ruota posteriore è notevole e
tutto ciò rende le salite molto più facili e meno stressanti.
Discese veloci: si percepiscono grandi margini di sicurezza, ma manca un adeguato test.
Discese nei trail tecnici: molto divertente, intuitiva e maneggevole. Se si guida molto puliti la Zesty fa esattamente le traiettorie che hai in mente.
Se alzi il ritmo resta sempre godibile e con un grande potenziale.
Momenti di difficoltà o incomprensione:
1) mai avuto prima un reggisella
telescopico e non ho ben capito l'effettivo utilizzo. Ho abbassato la sella nelle discese più ripide e tecniche
ed effettivamente è più facile indietreggiare al posteriore, ma ormai mi ero talmente abituato a guidare la bici anche con la sella e averla in basso mi fa
sentire quasi insicuro, mi sembra che a volte mi manchi un appoggio. Dove l'ho apprezzata è stato invece in una ripartenza in un punto abbastanza ripido.
Ad ogni modo il comando remoto al manubrio è comodissimo.
2) sistema di frizione del cambio posteriore
Shimano Shadow Plus: utilissimo ma macchinoso da aprire/chiudere.
Forse è molto utile se c'è una discesa lunga, ma nei miei percorsi ci sono molti tratti di saliscendi con discese scassate che richiederebbero
la frizione aperta e poi una breve salita (che la vorrebbero chiusa) e poi ancora discese scassate....
Con la frizione aperta è comunque possibile cambiare, manca solo la rapidità e la precisione che si ha con la frizione chiusa.
3) larghezza del manubrio. 71 cm mi sembrano tanti, per tagliarlo aspetto sicuramente. Devo ammettere che non mi sono trovato per nulla in difficoltà,
ma infilare la bici dentro la macchina non è facile, il manubrio è sempre nel mezzo e poi se taglio tolgo 1 cm da ogni parte non cambierebbe
troppo l'ingombro, quindi per ora resta così.
4) dimensioni carro/passo della bici: non è una bici da funamboli, ma in un tornatino stretto sono dovuto scendere. Non pensiate che sia colpa della Zesty
perchè con nessuna altra bici sono stato in grado di farlo. E' in un difficile tratto di discesa in contropendenza, forse aiuterebbe un "nose-press" ma non
so farlo e non ci sarebbe spazio per far girare la ruota posteriore facendo perno su quella anteriore.
5) freni a disco: mai avuti prima e faccio fatica a dosare bene quello anteriore. Appena premo la leva mi sembra di tirare sempre troppo.
Mi avevano consigliato di usare un solo dito (l'indice) ma non sono ancora pronto. Ancora una volta nessuna colpa al mezzo, ma ai miei limiti tecnici.
A parte la regolazione della distanza della leva dal manubrio non esiste alcuna possibilità, per le mie competenze, di regolare i
Formula R1S.
Cosa mi ha sorpreso di più:
Sicuramente la capacità di arrampicarsi nelle salite più tecniche senza doversi spremere con avanzamenti in punta di sella. E' stupefacente. L'impressione è
quella di avere sotto al culo un carrarmato coi cingoli, ma leggero come una piuma.