Sui percorsi permessi... Siamo in un regime di consapevole zona di grigi. Prima venivano esplicitamente vietati, adesso si è creato il registro dei sentieri ciclabili e, in teoria, gli altri sarebbero vietati. Ma da quello che so la Provincia non ha mai fatto il decreto attuativo per vietare attivamente i non inclusi, ma si è limitati a dire che quelli lì sono quelli promossi. E' una scelta voluta. La vicinanza dei Grigioni ha insegnato che lasciare percorribili i sentieri è una bella attrattiva.
Comunque, i sentieri "ufficiali" MTB nella zona di Pederù, segnati in verde:
PS: nella zona della Val Venosta, ben altra situazione. Holy Hansen, Stoanbruck, Sunnytrail, Propain... tutti ufficiali e riconosciuti.
Sul bivacco hai ragione. E' permesso dal tramonto all'alba. Ma se becchi quello stronzo sta lì a controllare che non pianti nulla fino all'imbrunire e ti viene a cacciare fuori a piegare la tenda che c'è ancora la bruma sul prato.
Guardate che siamo tutti d'accordo che LA DIRIGENZA del CAI ha una visione limitata, vecchia e reazionaria.
Daltronde sono per il 90% vecchi bacucchi e/o più realisti del re. Dato che per prendere quell'impegno o sei in pensione o ci tieni proprio a fare politica. O entrambe.
Già se si guardano agli iscritti della varie sezioni è diverso. Nella mia vecchia sezione tutti, ripeto, TUTTI i giovani istruttori di skialp fanno freeride con gli impianti e MTB sui trail in estate. Ma sullo Scarpone leggi quello che leggi, e tutti muti che i delegati sono gli incartapecoriti.
E non c'è verso di smuoverli, l'unica manleva potrebbe essere qualche "interesse" diretto dei locali. Ma parlando pragmaticamente, dal turismo bikepaking del disagio non si cava chissà che rendita economica, per cui non aspettiamoci di avere supporto dagli operatori. Voi avete dormito allo Ju de Limo, a 10min dal rifugio Fanes. Se vi avessero vietato il bivacco, il rifugio avrebbe guadagnato 4 pernotti. Quello che ottiene consenso è l'attività nei bikepark. Tra impianti, alloggio e ristorazione, sono quelli i biker che piacciono ai locals. E infatti il CAI viene messo a tacere quando prova a lamentarsi che viene tracciato un sentiero dedicato alle bici a Kronplatz o alla Plose.
Sul tema dell'istruzione ed educazione....
Sono molto disilluso. Il grosso dell'utenza ormai fa enduro assistito o turismo forestale/malgaro assistito. Chi pedala fa XC mentre chi fa ciclodisagio è una minoranza della minoranza. Gli utenti premiano i contenuti adrenalinici e quelli "consumisticamente" ludici.
C'è chi si lamenterà già a leggere questo pippone, figuriamoci sedersi e ragionare sul non arrotare i pedoni mentre si insegue il KOM o si fa l'ennesimo filmato autoreferenziale e onanistico con la
GoPro...