Scusate la domanda (forse stupida...) ,potete dirmi se tra dislivello totale di una gara e ascesa totale di una gara c'è differenza o si parla della stessa medesima cosa?
quindi l'ascesa totale è superiore (sempre) al dislivello totale? quando nel programma di una gara leggo ad esempio 800 metri di dislivello totale non significa 800 metri di ascesa,o sbaglio?
Mi sembra che si stia facendo confusione.Scusate la domanda (forse stupida...) ,potete dirmi se tra dislivello totale di una gara e ascesa totale di una gara c'è differenza o si parla della stessa medesima cosa?
Mi sembra che si stia facendo confusione.
Il dislivello è senz'altro la differenza di altitudine tra due punti.
Ma se leggo che il dislivello in una gara è di 800 metri mi sembra ovvio che non ci si riferisca al dislivello tra il punto di partenza e il punto di arrivo, bensì al dislivello totale in salita, ovvero alla somma di tutti i dislivelli tra due punti a diverse altitudini.
In questa accezione il dislivello totale in salita equivale all'ascesa totale.
Claudio
Sono un sostenitore della teoria applicata alla realtà, non delle definizioni fini a sé stesse.Non sono d'accordo.
In un percorso "chiuso", inevitabilmente punto di partenza e di arrivo coincidono, ma non per questo il dislivello totale dovrebbe essere zero.
Il dislivello è la differenza di altitudine tra punto più alto e punto più basso del tracciato.
L'ascesa (o la discesa) totale è la somma di tutte le variazioni positive (o negative) di altitudine che si verificano durante un percorso.
Un percorso "ondulatorio", ad esempio, composto da una serie ininterrotta di cunette alte 1mt avrà un dislivello totale pari a 1mt, ma chi lo percorre registrerà un'ascesa totale pari al numero di cunette per l'altitudine di ciascuna (1mt).
Sono un sostenitore della teoria applicata alla realtà, non delle definizioni fini a sé stesse.
Nel post iniziale il nostro amico ha chiesto cosa significa il dislivello che legge sulla descrizione di una gara.
Ecco, quel dislivello non può essere la differenza in metri tra punto di partenza e punto di arrivo, perché sarebbe da idioti se così fosse.
Il dislivello in un percorso dunque, detto anche dislivello totale, è la somma di tutti i dislivelli esistenti nel percorso stesso e, mi ripeto, equivale all'ascesa.
Se nel tuo esempio chi descrive il tuo percorso tutto cunette scrivesse dislivello complessivo un metro sarebbe semplicemente un idiota.
Infine quando scrivi che il dislivello è la differenza di altitudine tra punto più alto e punto più basso del tracciato sbagli al di fuori di ogni interpretazione, in quanto la differenza da te descritta è semplicemente la differenza tra i due punti da te individuati, non esiste da nessuna parte la convenzione che equipara il dislivello da te indicato come dislivello del tracciato.
Claudio
Non so, mi sono perso, eppure il mio concetto è semplice: se gli occhi di un ciclista leggono sulla descrizione di un percorso DISLIVELLO = 800 metri questo significa che puoi anche recitare i vespri in aramaico ma dovrai avvicinarti al cielo di 800 metri.Non è per contestare, ma solo per avere maggiore chiarezza: esiste qualche fonte autorevole, in tal senso?
Non è per contestare, ma solo per avere maggiore chiarezza: esiste qualche fonte autorevole, in tal senso?
le tue gambe.
comunque, se ti fermi sul significato oggettivo delle parole DISLIVELLO è la differenza di altezza tra un punto e un altro, mentre ASCESA ( di solito si aggiunge "totale" perchè è una somma ) TOTALE è la somma di tutti i dislivelli positivi che fai durante il percorso, fossero anche pochi centimetri di salita contribuiscono al conto totale.
Per la descrizione delle gare si usa dire dislivello ma in realtà ci si riferisce all'ascesa totale.
Corretto, è proprio questo il punto, ma in questo thread pare sia più facile fare un'affermazione convinta che fornire un riferimento oggettivo.
Se nelle gare é convenzione utilizzare la parola dislivello per definire l'ascesa totale mi sta bene, ma dire che é logico mi sembra la risposta del padre al figlio che fa domande alle quali non sa rispondere.
Ho letto la definizione su wikipedia, ma francamente sono in disaccordo anche con quella, dato che sul dizionario della lingua italiana la questione é diversa...
dislivello[di-sli-vèl-lo] s.m.
Differente altezza di due punti rispetto a un piano orizzontale di riferimento; differenza di quota: un d. di cinque metri
Dislivello e ascesa non sono sinonimi!
Giusto per chiarezza, può anche andarmi benissimo la tua spiegazione, ma resta il punto che con "dislivello totale" di una gara e "ascesa totale" si intende ad ogni fine pratico e in ogni opuscolo di gara o pagina Internet che io abbia visto esattamente la stessa cosa. Questo era il quesito e mi pare che abbiamo risposto, il resto sono dissertazioni linguistiche, benvenute per quanto mi riguarda, ma ininfluenti per chi vuole capire quanta salita avrà davanti. Sia chiaro che non lo dico per puntiglio personale ma perchè credo che questa sia la risposta che aiuta il nostro amico.
Giusto per chiarezza, può anche andarmi benissimo la tua spiegazione, ma resta il punto che con "dislivello totale" di una gara e "ascesa totale" si intende ad ogni fine pratico e in ogni opuscolo di gara o pagina Internet che io abbia visto esattamente la stessa cosa. Questo era il quesito e mi pare che abbiamo risposto, il resto sono dissertazioni linguistiche, benvenute per quanto mi riguarda, ma ininfluenti per chi vuole capire quanta salita avrà davanti. Sia chiaro che non lo dico per puntiglio personale ma perchè credo che questa sia la risposta che aiuta il nostro amico.
Dunque, io faccio un uso pratico delle cose, te l'ho premesso.Corretto, è proprio questo il punto, ma in questo thread pare sia più facile fare un'affermazione convinta che fornire un riferimento oggettivo.
Se nelle gare é convenzione utilizzare la parola dislivello per definire l'ascesa totale mi sta bene, ma dire che é logico mi sembra la risposta del padre al figlio che fa domande alle quali non sa rispondere.
Ho letto la definizione su wikipedia, ma francamente sono in disaccordo anche con quella, dato che sul dizionario della lingua italiana la questione é diversa...
dislivello[di-sli-vèl-lo] s.m.
Differente altezza di due punti rispetto a un piano orizzontale di riferimento; differenza di quota: un d. di cinque metri
Dislivello e ascesa non sono sinonimi!
Dunque, io faccio un uso pratico delle cose, te l'ho premesso.
In un forum come questo cerco di dare un contributo pratico, non che mi faccia schifo la teoria, ma quella si può cercare in tanti modi, io semplicemente rispondo a un quesito.
Il quesito era cosa vuol dire dislivello quando si riferisce ad un percorso (non a due punti, ad un percorso, perché è scritto sotto al disegnino di un percorso).
Ecco, in questo contesto dislivello significa ascesa totale positiva.
Tutto qui, chi ha scritto dislivello invece di ascesa totale positiva ha banalizzato nella speranza di essere capito.
Io l'ho capito, non ci ho messo molto visto che i percorsi finiscono quasi sempre dove cominciano e dal momento che non c'è scritto dislivello 0 (zero) ho azzardato che si riferisse al dislivello totale, ovvero alla differenza tra due punti ogni volta che questi due simpatici punti individuano una salita.
L'ho capito (perché è così, mica è un ipotesi) e l'ho spiegato al nostro amico.
Se il nostro amico avesse chiesto la definizione della parola dislivello sul dizionario della lingua italiana avrei scritto quella che hai scritto tu, ma mi sento di escludere che fosse quella la richiesta del nostro amico, perché altrimenti l'avrebbe cercata come hai fatto tu, mentre lui ha chiesto una interpretazione a chi ha esperienza in una cosa.
Ti aggiungo infine che dislivello e ascesa senz'altro non sono sinonimi, l'ascesa è un'azione e il dislivello un dato, ma se alla parola dislivello aggiungi le fondamentali paroline totale positivo e alla parola ascesa aggiungi la parola totale, ridiventano sinonimi.
Ora, mi sembra che convieni che uno può dire dislivello senza attaccare la sega che ho attaccato io, mi sembra che convieni che tutti lo capiscano, mi sembra che prendi atto del fatto che quello che dico io è scritto in due righe sulla enciclopedia più letta del mondo, ma non convieni che sia anche logico.
Ti risulta che i lettori di riviste sulla mtb detestino la logica aristotelica e amino ragionare per assurdo?