Ottimo, possiamo percularli liberamente senza che possano rispondere ahah!
Scherzi a parte, visto che questo è un forum di bici vorrei mettervi a parte di un pensiero che sto facendo ultimamente riguardo le mie convinzioni sulla mountain bike...
Faccio una piccola premessa: io possiedo due biciclette, una trail leggera (una Canyon Nerve del 2014, alla quale ho fatto una marea di upgrades man mano che "consumavo" i componenti originali, montando anche una bella
pike 140 che l'ha resa più cattivella in discesa) e una Canyon Strive 26, classica enduro dei bei tempi senza angolo sterzo eccessivo (al punto che talvolta è stata definita una AM muscolosa)...
La mia convinzione è sempre stata quella di utilizzare queste due bici a seconda del tipo di percorso da fare: la strive per i giri tipicamente AM, con discese tecniche, gradoni, ripidi, conditi spesso e volentieri da km in portage, mentre la Nerve per i giri cosiddetti "pedalati", con passaggi meno difficoltosi, terreni meno impervi e giri generalmente più lunghi.
Ultimamente ho iniziato una lenta riflessione sul mio modo di andare in bici: benché abbia sempre fatto semplice cicloescursionismo, un tempo ero tentato dalla velocità, dal superamento del limite, dall'idea di dimostrarmi continuamente qualcosa, se capite cosa intendo, pur sempre con il gusto di godermi paesaggi, amicizie, fatica e sudore...per questo tipo di approccio ero disposto a sacrificare ore di fatica in salita per pochi minuti in discesa...più peso in spalla, più fatica nei rilanci, più bobbing in pedalata, per avere uno schiacciasassi in discesa che mi aiutasse a mascherare i miei errori di tecnica e capacità di guida. Ora da qualche tempo ho ripreso la bici dopo una lunga inattività (sigh!) e sto iniziando lentamente a sentirmi un pochino "diverso" rispetto a ciò che ritenevo prima. Comincio realmente a chiedermi se con una semplice trail non possa già fare tutto quello che faccio con la enduro, solo andando un po' piano, senza sacrificare il divertimento ma guadagnando tanto anche nei tratti del giro (e temporalmente sono il 90%) dove la discesa sia ancora da conquistare...
Ero un patito delle discussioni sui nuovi ritrovati della tecnica, e ora mi scopro non solo annoiato, ma persino diffidente: ad esempio, del formato boost non so che farmene, così delle
ruote più larghe o del monocorona...se mi chiedessero che upgrades farei comprerei senz'altro tempo e salute per uscire e divertirmi, nient'altro.
Sto iniziando lentamente a rendermi conto di quanto sia facile farsi influenzare dalle pubblicità, dai "miracoli della tecnica" dell'ultima uscita e più in generale dal sentire comune. Chiariamoci, io sono contento dei miei mezzi, con la strive ho fatto una miriade di giri bellissimi e tante volte la sua escursione generosa ha forse salvato la mia schiena malandata (e chissà, magari anche la mia testaccia), però continuo sempre più a pensare che anche con un mezzo più modesto, sia come qualità dei componenti che come generosità di geometrie e sospensioni, avrei comunque vissuto dei bellissimi momenti di divertimento. Insomma, spirito trail con bici trail, senza assilli di tempi e sfide, più bilanciato e pronto a godere tutto il giro, dall'inizio alla fine.
Sto riscoprendo il piacere di pedalare la mia bici come una fedele compagna di avventure, magari un po' maltrattata e messa alla prova, ma contenta di esserlo perché nata per questo...con la mia piccola Nerve sto scoprendo di nuovo il gusto anche di percorsi più impegnativi, ma affrontati con piglio diverso, senza che venga meno la gioia e le soddisfazioni...
Sarà mica che dopo tanti anni sto finalmente diventando un biker? :)
E voi che ne pensate? Come vivete voi la bici?