grazie dei consigli!
come pressione fin'ora anche con altre coperture non sono mai sceso sotto i 2 bar! non che abbia un manometro precisissimo (anzi spesso lo sgonfiaggio è fatto a tatto!) ma a quella pressione sentirei il copertone completamente diverso. considera che quando salgo, parto a 3 e per scendere sgonfio un po' ma solo un po'!
non ho ancora capito se i miei TT sono single o double ply. sul sito
maxxis riporta due modelli di 2,35 a cerchietto da 60tpi senza alcuna specifica.
come pressione il max è 4,5 bar cmq vado a sgonfiarlo un po'!

ciao
PS OT: dai qualche info sulla Val Sessera? interessa!
Sgonfia, sgonfia.... non stresserei le tele inutilmente.
1 o 2 ply: guarda bene. .se non c'è scritto "2ply casing downhill" in grigio o qlc del genere, allora è il 1ply.
Val Sessera: giro molto duro, da non fare in questa stagione a causa della vegetazione rigogliosissima, del caldo e delle bestiacce che pungono e mordono. Io l'ho fatto la scorsa settimana e mi è andata benissimo come tempo e temperature.. zero zanzare, taffani e serpenti (complice la serie di temporaloni notturni della sera prima), ma la jungla che c'era ha fatto quasi raddoppiare il tempo del pezzo a spinta, oltre a rendere il sentiero praticamente invisibile sia all'attacco, sia durante il suo sviluppo con possibilità di cadute a valle. In pratica da 60 minuti pause comprese, ce ne abbiamo messi 100. Stavamo schiattando.
Come lo faccio io, il periplo è lungo 45 km, con ca 1300mt di dislivello.
E' un giro molto duro, ci vanno ottime gambe (ricorda l'ora a spinta/spalla) ed è ricco di strappi nella parte centrale, di cui uno assurdo. Nella parte conclusiva bisogna esserci ancora di testa e gambe per passare tutti i pezzi tecnici in leggera salita in single track, per non parlare poi degli ultimi 10 di discesa.
Consiglio pedali flat al posto degli spd per essere più agevoli nei pezzi misto trial e a spinta, altrimenti diventa un calvario in cui la parte meno faticosa (!) è la salita.
Le foto dell'ultima sgambata le vedi nel mio blog al link.. e se ravani nella sezione "blog", trovi i due passaggi dell'anno scorso, a marzo e novembre.
Consigliata biga sui 130/160 mm,
ruote scorrevoli, assetto enduro/FR, calzettoni lunghi antirovi (cìè da rovinarsi le gambe nel pezzo a spinta) o
ginocchiere lunhge da FR, taaaanta acqua+
integratori salini (nei primi 17km ho bevuto 1.7 litri di gatorade con sacca da 2 lt), pedali flat, e almeno (se sudi molto) 2/3 maglie di ricambio. L'esposizione varia molte volte e beccarsi un'accidente è facilissimo per via dei diversi pezzi in falsopiano/discesa in ombra che si trovano.
Mangiare tanto e fare diverse pause anche se piccole è fondamentale per chiudere in tranquillità il giro.
E' uno dei più bei giri enduro che conosco.. testa e gambe devono essere al massino perchè solo per arrivare al 17mo km (dopo aver spinto), viene voglia di darsi al campionato di scala40.
E il bello deve ancora venire.............