Ciao Orma, ho visto le tue intenzioni di salita al Torsoleto per questo sabato.
Allora, vediamo di aggiornare un po:
1)la salita ok come lho descritta nel messaggio lanno scorso (tra laltro lho testata (tardo ottobre 2009) e, a parte qualche breve tratto, si fa tutta in sella (diciamo 90/95% del totale) con buona gamba). Questestate (ad agosto son sempre su almeno 3 settimane) son salito solo fino a Camposecco e devo dire che però il fondo un po è peggiorato.
2)è stata aggiunta (purtroppo) una nuova stardina da malga bassa Val di Scala a malga alta di Val di Scala. La pendenza è notevole (non lho testata in bici visto che era in ultimazione) e il fondo non un granchè. Han detto che probabilmente la si andrà poi a ricoprire (a lavori ultimati, visto che stan risistemando la malga superiore). Quindi ti sconsiglio la discesa che passa su quel tratto. Al massimo puoi usarla in salita facendo il seguente percorso: arrivatndo in auto alle fraz. alte del comune (2 km circa dopo il bivio al 10° km della ex statale (ora provinciale) del Vivione) giri a dx (indicazioni Ardinghelli-Perdonico) con un tornate stretto (nei pressi fontana coperta). Attraversi Ardinghelli, poi Perdonico, poi la strada si riduce a 2 lingue di asfalto con in mezzo sterrato. Continui a salire sulla principale, passi lagriturismo al Plas e, poco oltre, giungi ad un bivio nei pressi di un tornante: tralasci la strada in piano a dx e fai il tornante e poi subito dopo tralasci anche quella sempre in piano a sx contnuando la salita (qui rampa di cemento e sassi). Continui sulla strada con le 2 strisce dasfalto, passi per Baite Perdonico e poi giungi alle baite Casola (qui termina finalmente la parte con le strisce dasfalto). Segui in salita prima ben ripida (cemento e sassi) e poi, dopo il primo tornante, su percorso sterrato più semplice nel bosco. Passati gli ultimi 2 tornanti (breve tratto ancora con cemento e sassi) affronti poi un tratto piano e con ultima salita arrivi alle malghe basse di Val di Scala (bacheca e frecce CAI). Segui la strada in piano e attraversi la valle (devi fare un guado e non andare al ponte in legno in basso a dx della strada (tra laltro sconsiglio il ponte perché poco dopo cè un tratto che è tipo sabbie mobili dal tanto fango che cè (grazie al caz..ne del malghese (naturalmente non camuno) che lascia le mucche senza guardarle (oltre questo ha anche riempito qua e là di filo spinato scassa balle))). Fatto il guado prosegui sulla stradina (che sarebbe la parte nuova sopra citata) che prima con pendenza non durissima e poi via via più impegnativa, ti permette di giungere alle malghe alte di Val di Scala. Attraversi le malghe e segui il sentiero più o meno in piano, abbastanza ben ciclabile (sv. 160b sulla tua carta). Dopo aver attraversato qualche ruscello, superato lultimo di questi, cè un tratto ripido con 2 tornanti (a spinta) che permette di giungere al Lago di Val di Scala.
Qui (cartelli) scegli se seguire il percorso ripido (160a) con circa 250 m di dislivello a spinta fino ad un bivio con nei pressi (leggermente a sx di dove sbuchi) una piccola lapide o se no segui a sx (sempre 160a) in discesa (indicaz. Loveno). Fatti subito 2 tornanti cè un tratto un po esposto (breve tratto a spalla) e poi prosegui in piano fino ad un bivio. Qui ti ritrovi poco sopra malga Camposecco (vedi altro itinerario che ti avevo lasciato). Segui a dx in salita e con il sv. 160 fai una specie di giro (brevi tratti a spinta ma perlopiù ciclabile) sui versanti sud e ovest del monte dei Matti sbucando nuovamente alla lapide prima citata. Da qui con breve salita sempre su antica mulattiera in pochi minuti sei al rifugio
3)per la discesa hai varie opzioni:
3a)se hai la macchina alle frazioni alte la discesa migliore (per fare più sentiero e una discesa più all mountain) per me è questa: rifugio - bivio (presso la lapide) poco sotto - sx su sv. 160a fino ai laghi di Val di Scala dx (direz. Loveno) sempre su sv. 160a fino al bivio con il 160. Segui il 160 brevemente e poi individui a sx un sentiero (ben marcato e segnato bianco rosso ma senza numero e/o cartello) che scende nei prati. Lo imbocchi e ti ritrovi alla bacheca presso le malghe basse di Val di Scala. Alla bacheca prendi la strada che scende alle malghe e in breve vi giungi. Non attraversi il fiume su ponticello in legno ma stai sempre alla sua destra (scendendo). Cè un sentiero (anche qui sv. bianco-rosso) che inizialmente non è marcatissimo (ma si vede- forse cè anche una specie di barriera-cancelletto per le mucche (da passare-scavalcare), ma non so perché non ci passo dallanno scorso) ma poi diventa più tracciato. Inizialmente cè un breve tratto ben tecnico su rocce umide e poi si semplifica e diventa un po flow (come dicono adesso) e lo segui sempre in discesa (o al massimo in piano) (ad eventuali bivi se ci son sentieri che salgono tralasciali). Sbuchi alle baite Perdonico. Prendi le strisce asfaltate a dx in leggera salita-piano e poco dopo, quando riinizia la salita, a sx noti una stradina da trattore che affianca una vecchia rete. Prendila e sei sul sentiero che ti avevo segnalato lanno scorso, quindi ti ricopio parte del messaggio. Il sentiero esce dal bosco, dove si torna a vedere la parte bassa delle baite Casola, si segue in leggera discesa più o meno dritti (e non in salita a destra). A volte è presente un piccolo cancelletto-recinzione per animali da oltrepassare. La discesa acquista poi pendenza (bel e facile single track) fino ad arrivare alla località Curtininega (baite). Si contornano tutte le baite a sinistra e le si costeggia sul lato sud tagliando in mezzacosta sul prato e giungendo in breve ancora ad un altro bel single track (legg, più tecnico del precedente) che con qualche tornantino fa arrivare su un sentiero-stradina più marcato e piano (lasciare alta a sinistra una baita isolata). Da qui il mio consiglio è di attraversarlo e seguire il sentiero che si sviluppa in discesa dritto su prato. Si lascia a sinistra una baita isolata e si giunge ora alla località Gurmellino. Allingresso del piccolo agglomerato si passa fra 2 baite, una a sinistra ben sistemata e una a destra fatiscente, senza tetto (forse la ristruttureranno a breve). Subito dopo seguire dritto e non a destra passando ancora stretti fra 2 baite. Si giunge così su una stradina che si segue a sinistra (sterrata, mentre a destra è cementata). In breve la stradina finisce e si segue il sentiero ripido a destra in discesa che permette di planare sulla chiesa di Grumello. Si segue ora la strada asfaltata in leggera salita a destra che in breve (600 m circa) permette di tornare al punto di partenza (Loveno). Per tornare al tornate con fontana (inizio opzione 2) seguire a sx in piano-legg. discesa e in breve si rientra.
3b)se parti dal basso (Forno dAllione o Cedegolo (occhio che il sentiero-stradina sul lato dx (orografico) dellOglio forse è bloccato dai lavori per il nuovo svincolo della superstrada (località Saletto di Berzo Demo) puoi fare come detto al punto 3a e poi seguire su asfalto sino a Paisco (ma non è il massimo).
Per scendere a Paisco off-road puoi fare come al punto 3a sino alla bacheca delle malghe basse di Val di Scala e poi segui il sentiero delle genziane (sv. 161). Scendi verso le malghe e poi vai ad attraversare il ponte in legno (citato anche al punto 3a). Segui quindi in piano o leggera salita il sentiero (occhio al filo spinato vecchio che a volte a terra non si vede (quando salgo un we devo armarmi di tenaglia e fare un po di pulizia)) che è abbastanza ciclabile. Poi, entrando nel rado bosco, si affronta una discesa (qui cè un breve tratto che ha solitamente erba lunga) e si sbuca su un sentiero più bello e largo. Lo si segue (circa in piano) e si notano delle baite fra i prati (da qui a Paisco parlo per sentito dire visto che non lho mai fatto). Si lascia a dx il sentiero (165) che porta al bacino (tra laltro cè un cartello ma il sentiero 165 è quasi invisibile quindi non dovrebbe neanche trarre in inganno, basta seguire la strada principale) e si raggiungono le baite (credo quelle che sulla Kompass sono quotate 1617 e poco dopo 1581). Da qui cè una stradina che scende a Paisco (fondo credo misto di sterrato-cemento e asfalto. Non sarà il massimo della vita ma piuttosto di una strada a traffico aperto penso sia meglio questa). Rientrato a Paisco segui la strada del Vivione in discesa per circa 1 km oltre il paese. Poco prima di una vecchia casa isolata a sx della strada cè nel bosco in basso un bel sentiero (mi pare con bacheca che indica castagneto didattico). Lo imbocchi e poi ti porta su un tratturo-sentiero (lhan fatto degli amici in MTB e non io direttamente ma non dovrebbe essere male (tipo vecchia mulattiera scassata (ora ricoperta da numerose foglie))) che scende a Forno dAllione (nellultima parte passi il vecchio ponte sul torrente Allione).
4)per salire dal fondovalle la cosa migliore è questa: segui la strada asfaltata principale fino alla località Mignola e poi imbocchi a sx la vecchia strada (lo vedi anche su cartina). Lo sterrato ti permette di tagliare un po di asfalto. Sbucato nuovamente sullasfalto prosegui in salita. Passi Paisco (alla fine leggere discesina).
Quasi un km dopo cè il ponte sulla valle dei Mulini. Lo superi e poco dopo (circa 300 m), in località Sparsinica, cè una strada secondaria a dx (presso una fontana). Se vuoi puoi prenderla. In 2 km tra asfalto, cemento e sterrato sali di oltre 400 m di dislivello (lho fatta una volta in salita e per arrivar su senza fermarmi e senza scendere ti dico che ho faticato non poco). Cè un unico bivio circa a metà dei 2 km, dopo una breve discesina. Tu segui in salita a sx. La strada sbuca presso il bacino enel (vedi anche su cartina quotato 1385). Segui poi in piano a sx fino al bivio poco sopra lagriturismo Plas (citato al punto 2). Segui qui (venendo dal bacino) a dx in salita (tralasciando subito la strada simil asfaltata che scende e subito dopo tralasciando anche la stradina erbosa a sx in piano). Qui sei nuovamente al percorso del punto 2.
In caso tu voglia evitare la salita molto ripida appena citata puoi proseguire su asfalto fino al bivio per Grumello-Loveno. Segui a dx e dopo circa 2 km ti trovi al bivio allinizio del punto 2. Qui puoi scegliere se seguire a dx (punto 2) o proseguire dritto per Loveno (percorso che ti avevo già descritto lanno scorso).
5)Volendo fare un taglia e cuci della salita descritta lanno scorso e quella al punto 2 puoi anche, al bivio poco sopra lagriturismo Plas prendere la stradina a fondo erboso che cè a sx subito dopo il tornante (se provieni dal bacino il tornante non lo fai). Segui quindi la stradina-sentiero che in piano attraversa sopra tutte le frazioni alte. Tralasci ogni bivio a sx e dx seguendo sempre in piano (nel secondo tratto diventa un sentiero vero e proprio e non più simil stradina, entrando nel bosco), attraversando un paio di piccoli guadi. Sbucato nuovamente fuori dal bosco poco dopo una baita (a dx del sentiero) sbuchi su un ripido tratturo con 2 strisce dasfalto. Seguilo a dx in ripida salita e sei sulla salita iniziale dellitinerario che ti avevo descritto lanno scorso.
6)Il segnavia 115 che tu vorresti fare (esplo) mi sa che non sarà il massimo. Mio padre lo fece a piedi qualche anno fa e fatico più volte a trovarlo (tratti ormai imboscati). Entro sera comunque posso postarti in merito qualcosa di più dettagliato.
Spero di esser stato chiaro perché ho scritto un po di getto
Le opzioni comunque ci sono, ora sta a te scegliere. Personalmente per me un bel giro in stile AM (anche se qualche tratto un po XC è inevitabile) sarebbe fare la salita da fondovalle come al punto 4 con variante ripida poi con lopzione 5 ricollegarsi alla salita già descritta lanno scorso e salire. In discesa poi il percorso 3b penso sia il migliore. In totale sono circa 1900 m (forse con le leggere risalite anche qualcosina in più)