I Piani Venatori vengo redatti in base ai dati dei censimenti effettuati dai "selecontrollori" ovvero dai cacciatori stessi i quali potrebbero (non dico che lo facciano) avere interesse a "gonfiare" il numero dei capi presenti in una certa zona (per essere sicuri che a tutti i cacciatori tocci un capo o due da abbattere) inoltre andrebbero studiate con attenzione certe "migrazioni" dovute ad eventi eccezionali come la siccità di quest'anno che potrebbe aver creato un aumento di densità dei capi nelle zone agricole dove è presente acqua e vegetazione verde assente altrove per la siccità, falsando però la stima della consistenza reale della popolazione, insomma i fattori sono tali e tanti da far almeno dubitare della bontà di certe iniziative come quella della Regione Piemonte.
@ Skwattrinated: seguivo i corsi di zoologia venatoria del Prof. Casanova (uno dei miei pochi 30) quando studiavo scienze forestali alla facoltà di agraria di Firenze tra la fine degli anni 80 e l'inizio degli anni 90, non è che magari ci conosciamo?
@Lampo13: ti sei affezionato molto alla tua teoria ma, perdonami la critica, seppure sia una frase d'effetto non è sostenibile, l'allevamento è una cosa la gestione della Fauna Selvatica e dell'Ambiente è un'altra ( altrimenti seguendo la tua logica si arriva a giustificare il cannibalismo) le mucche dell'allevamento vengono macellate per nutrire l'uomo:magna: , i selvatici per il divertimento di chi li uccide e dire che caccia e allevamento sono la stessa cosa vuol dire (senza offesa) scambiare lucciole per lanterne, l'evoluzione stessa dell'uomo è cambiata quandogli uomini primitivi da cacciatori sono diventati allevatori.
Se ti piace la polenta col capriolo sappi che esistono aziende faunistico venatorie che allevano ungulati allo stato brado (in grandi recinti) per poi macellarli, e trovo che sia un metodo di allevamento meno crudele di quello intensivo industriale usato per i bovini, e che disapprovo forse anche più della caccia, personalmente penso che si dovrebbe recuperare quel rispetto verso le forme di vita dalle quali dipendiamo per la nostra sopravvivenza che abbiamo perso, ma qui ... altro che off siamo off-off topic
@ Skwattrinated: seguivo i corsi di zoologia venatoria del Prof. Casanova (uno dei miei pochi 30) quando studiavo scienze forestali alla facoltà di agraria di Firenze tra la fine degli anni 80 e l'inizio degli anni 90, non è che magari ci conosciamo?
@Lampo13: ti sei affezionato molto alla tua teoria ma, perdonami la critica, seppure sia una frase d'effetto non è sostenibile, l'allevamento è una cosa la gestione della Fauna Selvatica e dell'Ambiente è un'altra ( altrimenti seguendo la tua logica si arriva a giustificare il cannibalismo) le mucche dell'allevamento vengono macellate per nutrire l'uomo:magna: , i selvatici per il divertimento di chi li uccide
Se ti piace la polenta col capriolo sappi che esistono aziende faunistico venatorie che allevano ungulati allo stato brado (in grandi recinti) per poi macellarli, e trovo che sia un metodo di allevamento meno crudele di quello intensivo industriale usato per i bovini, e che disapprovo forse anche più della caccia, personalmente penso che si dovrebbe recuperare quel rispetto verso le forme di vita dalle quali dipendiamo per la nostra sopravvivenza che abbiamo perso, ma qui ... altro che off siamo off-off topic