VeloVert Camp 2010

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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Ser pecora

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Al confine tra Italia e Francia, nel paese di Monginevro, si sta tenendo la 8^edizione del Velovert Camp, a cui seguirà il 29 e 30 il Velovert Festival aperto a tutti (programma nelle news).

Il velovert camp è un'ottima iniziativa della rivista Velovert http://www.velovert.com/
Che come molti di voi sapranno assomma la più letta rivista del settore in Francia con la più grande comunità online sempre in tema Mtb (o vtt come dicono i cugini transalpini).

Ogni anno organizzano un raduno molto professionale aperto a soli 100 lettori/utenti che vengono selezionati. La partecipazione di marchi, la possibilità di provare i mezzi in un contesto di vera montagna come quello del Monginevro e la convivialità "forumesca" ne fanno un evento che sta prendendo sempre più piede ed ha ottima risonanza in Francia.
In particolare perchè i 100 lettori vengono trasformati in veri "tester" che devono compilare con perizia delle schede delle bici provate. Queste schede vengono poi pubblicate dalla rivista e se ne stila una classifica per categoria. Queste schede sono molto apprezzate anche dagli operatori del settore, che ne traggono delle utili e costruttive indicazioni.

Beh, quest anno ci siamo anche noi di Mtb-Forum.it come invitati :-)

Dopo l'aperitivo di benvenuto e la cena di ieri sera, stamattina un diluvio dalle 7 alle 8 ha fatto temere il peggio. Poi la pioggia è scemata, e seppur con un po' di ritardo si è aperto il camp:
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Poi pero' è uscito il sole e la giornata si è trasformata dando delle condizioni eccezionali per fare della mtb:
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Cosi' ci ho dato dentro provando 2 bici sul percorso "rando" di 20km*700mt di dislivello. Un bel percorso abbastanza vario con discese in bosco e salite abbastanza ripide.
 

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nuova Rocky Slayer
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Agli stand il personale era veramente attento ai suggerimenti ed il dialogo con gli utenti
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senza contare i molti servizi resi, dal cambio gratuito di guaine (Shimano), ai copertoni regalo (Hutchinson), ai gps TwoNav in test, fino agli stimolatori Compex per un massaggio a fine giornata
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bis

Biker augustus
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Prima bici provata la Niner Jet9 2010:
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Questo è l'ultimo modello appena arrivato alla vendita.
Il montaggio non è particolarmente esoterico riguardo la trasmissione, fatto salvo le costosissime ruote in carbonio Edge, reggisella e attacco manubrio della stessa casa.
In ogni caso tutto funzionava alla perfezione, compresi gli eccellenti Avid Ultimate.
La bici in taglia L mi calzava alla perfezione.
La posizione era ottima anche se ho dovuto abituarmi inizialmente a come era montato il manubrio. In ogni caso allo stand consigliano di tenerlo cosi'.
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Forcella la nuova Reba con pp all'avantreno, Fox Rp3 al posteriore.

Nonostante le ruote leggere e la destinazione d'uso non mi è parsa un razzo (o un Jet) nei rilanci, nonostante le ruote particolarmente leggere ed i copertoni "minimal".
I quali non erano particolarmente adatti alle condizioni di oggi, in cui abbondavano radici e sassi umidi.
Il WTB Prowler 2.1 all'anteriore era appena appena sufficiente, tranne che negli appoggi su terreno inclinato dove scivolava inesorabilmente.
Mentre il Karma 2.1 al posteriore era una vera saponetta. E' già la seconda volta che provo una 29er con questi copertoni e l'impressione è sempre la medesima.

In ogni caso la bici si pedala bene. La sospensione è ottima e non serve nemmeno chiudere il pro-pedal. Qualche "toccata" coi pedali, ma non a livello della SC Blur con vpp che uso di solito. in ogni caso stavo sempre col gruppo dei xcisti più ingazzurriti con front e full da xc.

In discesa da un bel senso di sicurezza. Anche se non saprei dire se dia dei reali vantaggi rispetto una 26".
Impressione che aveva già avuto e che non si è totalmente chiarita oggi.
In linea di massima i vantaggi mi pare ci siano a velocità più basse.
Tipo le compressioni da prendere partendo da fermo.
In questi frangenti le ruotone col loro angolo d'attacco sono più favorevoli anche a velocità più basse. Mentre con le 26" ci starebbe un'impuntata.

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Dal punto di vista della manegevolezza nulla da dire. Le varie lentezze dello sterzo di cui ogni tanto si parla o l'interasse più lungo non mi sembrano per niente limitanti. Ed oggi il percorso era a tratti davvero tortuoso in mezzo ad alberi.

Nel complesso un'ottima bici. Anche se piuttosto strana. Non saprei come collocarla come destinazione d'uso. Per gare di xc non la consiglierei decisamente. Per Am nemmeno visto che cmq l'escursione e l'impostazione di guida non sono proprio adatte.
Probabilmente potrebbe essere la scelta giusta per lunghe "all-day epic-rides" o gare molte lunghe tipo transalp o salzkammergut.
Essendo il peso in più non cosi' limitante e dando un po' di margine e sicurezza in più in discesa rispetto un'equivalente 26" la Jet potrebbe essere una scelta saggia.
Anche se forse un po' "schiacciata" nella gamma tra le front da xc-race e la Rip9 più Am.
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Ser pecora

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Seconda bici provata la Cannondale Scalpel 2010.
L'ho provata subito dopo la Jet9 sullo stesso percrso di 20km per 700mt. In questo modo ho voluto avere un raffronto su due bici, che, sulla carta avrebbero più o meno le stesse ambizioni di utilizzo. Oltre che la stessa escursione.

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Un dato importante è che pero' non ho potuto provarla in taglia Xl come sarebbe stato giusto, ma in taglia L. Non piccolissima per me, ma cmq piccola.

Il montaggio è quello tipico proposto da Cann: guarnitura Fsa BB30, Sram per il resto della trasmissione, ruote DtSwiss, Lefty Carbon all'anteriore e Fox Rp3 al post. Copertoni gli ottimi Racing Ralph della Schwalbe.Frenati dagli altrettanto ottimi Avid Elixir.

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Il telaio in carbonio ha una bella finitura. E la colorazione è quella ormai tipica di questi tempi di Cann per la sua alta gamma: nero e verde.

In salita è un vero razzo. Anche se la sospensione bobba abbastanza ed è consigliabile dare almeno un giro di pro-pedal. Per questa tipologia di bici non sarebbe male avere un lockout remoto dell'ammo al manubrio.

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In ogni caso la bici accelera rapidissima sotto ogni colpo di pedale.
La posizione di guida è parecchio race, la quale porta a caricare parecchio l'anteriore rendendolo nervoso.
Nervosismo amplificato dalla lunghezza minimale del manubrio (senza bar-end).
Pessime le manopole originali. Dure come marmo e di spessore minimo. Sembra di prendere in mano il manubrio stesso...
La taglia, un po' piccola per me, amplificava il carico dell'anteriore.
Facendomi arretrare oltremodo sul posteriore penalizzando la precisione di guida, in particolare nei tratti tortuosi.

Nonostante questo la Lefty carbon aiuta tantissimo nel mantenere le traiettorie con la sua rigidità granitica. Aiutata dagli ottimi RR Schwalbe.

La Lefty mi stupisce sempre come forcella. Davvero eccellente. Anche se il pomello per il blocco non ergonomicamente riuscitissimo, essendo un po' "fuorimano" rispetto al poplock RS per es.

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Ad ogni modo in discesa riuscivo ad andare lo stesso dignitosamente. Solo la sensazione di "maggior velocità" rispetto la Jet9 è probabilmente un indizio che in realtà andavo più piano e non più forte.
La vera differenza si vedeva in ogni caso nei rilanci, in particolare dalle uscite di curva da cui si poteva veramente accelerare a cannone.
Una vera macchina da gara, anche se non sfigura in contesti più "ludici" come l'escursione domenicale. Aggiungendo per es. alla Flash (che avevo provato ad Eurobike) maggior trazione sul tecnico in salita ed un po' di comfort e tenuta in più in discesa, senza essere penalizzante per il peso (esiguo) in più.

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Ser pecora

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probabilmente sfalsa l'inquadratura o il posizionamento della biga ma il posteriore davvero non sembre un 29 a tutti gli effetti :nunsacci: ma se il Ser conferma sarà pur vero che è 29....

Si, la bici è messa un pelo obliqua e la ruota davanti è un po' più in alto, ma Niner non si è messa a fare 96ers. Garantito :-)
Stasera se riesco metto le altre bici provate. 29ers stay tuned!
 

ride&rock

Biker ultra
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La posizione era ottima anche se ho dovuto abituarmi inizialmente a come era montato il manubrio. In ogni caso allo stand consigliano di tenerlo cosi'.
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c'è una motivazione particolare per questa posizione del manubrio inusuale????
il consiglio di tenerlo così è dovuto solo a far assumere al biker una posizione ottimale per questa bike o ha dei vantaggi in più????:nunsacci:
 

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c'è una motivazione particolare per questa posizione del manubrio inusuale????
il consiglio di tenerlo così è dovuto solo a far assumere al biker una posizione ottimale per questa bike o ha dei vantaggi in più????:nunsacci:

Si, é per avere una posizione ottimale pur avendo un manubrio particolarmente largo. Chiaro che non è una regola obbligatoria. Volendo si poteva ruotare un po' verso l'alto, ma nonostante qualche perpelssità iniziale devo dire che posizionato cosi' andava bene.
 

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Il secondo giorno mi sono concentrato sul percorso Xc per poter provare più bici. In ogni caso si tratta di un percorso xc piuttosto nervoso di 7km*250mt con molti passagg in sottobosco. Io pero' l'ho allungato infilandomi nella parte finale del percorso enduro, aggiungenddo un paio di km e qualche mt di dislivello, ma soprattutto qualche difficoltà in più (una parte più sassosa -non particolarmente difficile cmq-, e qualche ripidino).
Alla fine della giornata ho cmq accumulato 1000mt di dislivello per 32km su questo percorso.

Prima bici provata la Titus X-Carbon

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105mm al post e 100mm all'anteriore. Il montaggio di questa bici è quello che mi è piaciuto di più. Funzionava davvero tutto alla perfezione, dagli eccellenti freni Avid, perfetti per il mio tocco, alla stupefacente nuova RS Sid, granitica e precisa. Niente a che vedere con le vecchie con gli steli da 28mm, anche come funzionamento. Tanto che faticavo a credere fosse davvero una sid. Niente da dire sulle ruote Crank Brothers e sulla trasmissione Sram regolata a puntino. Nessun sbattimento di catena o rumori molesti. Nota di merito anche per la scelta dei Continental RaceKing 2.2. Ottima tenuta sul percorso e ottimo confort ed assorbimento grazie al volume generoso, anche senza essere penalizzante in peso e scorrevolezza.
Ottima scelta.

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La sospensione posteriore è il collaudato Horst-link assistito dal solito Fox Rp3. In salita l'inserimento del propedal mi è parso consigliabile per prevenire un po' di bobbing. Anche se forse l'ammo era tarato un po' morbido per il mio peso. In compenso in discesa l'assorbimento era eccellente.

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Molto curato e bello esteticamente il telaio (mio gusto), con una verniciatura solo nella parte inferiore ed il carbonio " a vista" sul lato superiore.
Ottime le finiture (congiunzioni non visibili del carbonio, qualità verniciatura, passaggio cavi)

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Nel complesso una bici equilibratissima nel comportamento.
Ottima sia per gare marathon, ma anche xc visto l'ottimo peso. E pure qualche divagazione più ludica.
In ogni caso questo è un bel esempio di come un montaggio ben pensato sia valorizzante nell'insieme della bici.
 

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Altro giro, altra corsa.
Sulla BMC SpeedFox SF01

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Il telaio evidenzia subito molta cura ad un primo sguardo. Bella anodizzazione, molto ricercata la forma dei tubi idroformati. Curati anche certi particolari come il collarino reggisella sagomato.
120mm al posteriore e 120mm all'anteriore tutto Fox.
Trasmissione Sram in tinta, freni Avid Elixir e ruote Mavic ST gommate Rocket Ron by Schwalbe.

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Ottimo il comportamento della sospensione, copia del vpp di Santa. Ottimamente settato dai tecnici BMC. In generale mi è parso più progressivo e meno propenso a "pestare" per terra coi pedali. Pero' questo potrebbe dipendere anche dalla maggiore altezza da terra rispetto la mia solita Blur.

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La posizione in sella di questa bici non mi è piaciuta molto. Troppo alta all'anteriore. Una posizione più Am che Xc nonostante l'escursione non proprio abbondantissima (mi ha ricordato la Kona Abracadabra recentemente testata nel forum)
Questo ovviamente in discesa paga, con una posizione molto adatta e centrata in sella. In compenso si fatica un po' in salita.
Nel complesso una bici un po' strana.
Orientata più all mountain che all'xc-marathon come dichiarato, senza essere particolarmente leggera (o cmq darne l'impressione) e con un'escursione limitata rispetto alla geometria. Insomma niente che la faccia essere preferibile a bici altrettanto leggere, ma con più escursione.
 

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