1^ Tappa
Sassuolo (120 m) - Pavullo nel Frignano (682 m)
Lunghezza: km 42
Dislivello: +1430 m
Descrizione: la prima tappa prende il via nella pianura modenese cominciando ad affrontare le prime ondulazioni del Frignano. Un paesaggio tranquillo, "liscio" che contrasta con quello ripido dell'ultima tappa. Dal Palazzo ducale di Sassuolo ci si dirige verso le prime alture appenniniche lasciando alla proprie il panorama della pianura industrializzata e della valle del Fiume Secchia. Le pendenze sono accentuate e il fondo presenta ampi tratti asfaltati. Si arriva A Campodollio di Varana è si prosegue in direzione del Casone (antica borgata e stazione di sosta lungo la Vandelli) oltre il quale si trovano i boschi della Carbonara con il primo tratto di strada che presente la lastricatura originale. Si prosegue poi verso lantico borgo di Faeto (867 m), al centro di boschi di cerri e castagni, è il punto più alto della tappa e dove si può ammirare lintero arco appenninico che spazia dal massiccio del Monte Cusna al Monte Cimone.
Da Faeto si raggiunge Serramazzoni, noto centro di villeggiatura posto in posizione panoramica e soleggiata, ci dirigiamo verso i boschi della Fondaccia e da li si evita la via Giardini fino a Pavullo, meta della tappa, utilizzando mulattiere dellantica viabilità secondaria disseminate di maestà (edicole votive) che univa le storiche borgate della zona. A Pavullo termina la tappa e si può visitare la Città capoluogo del Frignano: il palazzo residenza estiva dei Duchi estensi famoso per il suo giardino botanico realizzato da Francesco Iv dEste del 1830. Il giardino è pubblico e tra le diverse specie di alberi spicca il Pinone un monumentale Cedro del Libano.
Sassuolo (120 m) - Pavullo nel Frignano (682 m)
Lunghezza: km 42
Dislivello: +1430 m
Descrizione: la prima tappa prende il via nella pianura modenese cominciando ad affrontare le prime ondulazioni del Frignano. Un paesaggio tranquillo, "liscio" che contrasta con quello ripido dell'ultima tappa. Dal Palazzo ducale di Sassuolo ci si dirige verso le prime alture appenniniche lasciando alla proprie il panorama della pianura industrializzata e della valle del Fiume Secchia. Le pendenze sono accentuate e il fondo presenta ampi tratti asfaltati. Si arriva A Campodollio di Varana è si prosegue in direzione del Casone (antica borgata e stazione di sosta lungo la Vandelli) oltre il quale si trovano i boschi della Carbonara con il primo tratto di strada che presente la lastricatura originale. Si prosegue poi verso lantico borgo di Faeto (867 m), al centro di boschi di cerri e castagni, è il punto più alto della tappa e dove si può ammirare lintero arco appenninico che spazia dal massiccio del Monte Cusna al Monte Cimone.
Da Faeto si raggiunge Serramazzoni, noto centro di villeggiatura posto in posizione panoramica e soleggiata, ci dirigiamo verso i boschi della Fondaccia e da li si evita la via Giardini fino a Pavullo, meta della tappa, utilizzando mulattiere dellantica viabilità secondaria disseminate di maestà (edicole votive) che univa le storiche borgate della zona. A Pavullo termina la tappa e si può visitare la Città capoluogo del Frignano: il palazzo residenza estiva dei Duchi estensi famoso per il suo giardino botanico realizzato da Francesco Iv dEste del 1830. Il giardino è pubblico e tra le diverse specie di alberi spicca il Pinone un monumentale Cedro del Libano.