Nel settore bike succede più spesso che in altri di essere coperti dall'azienda anche oltre i termini di garanzia, talvolta anche molto oltre.
Può darsi (magari no, ipotizzo) che sia legato al fatto che il materiale di per sè abbia un costo talmente basso rispetto al prezzo da rendere poco faticoso per l'azienda gestire l'assistenza con questo approccio.
Magari in questo caso non copriranno, non sto dicendo che sia molto probabile. Vedremo.
Di fatto però non è scritto da nessuna parte che il venditore abbia degli obblighi di correttezza o serietà, al di là di quelli siglati nel contratto di vendita (nel commercio al dettaglio quindi la garanzia legata all'oggetto)
Starei attento a indignarmi ogni volta che incontro un difetto o un danno che non è tipico o frequente, o che non rientra in ciò che comunemente avrei considerato "tipico" per l'utilizzo. Mettersi qui a discriminare quanto abbiano pesato tutti gli elementi che possono aver contribuito a quel risultato (stress previsti per il suo utilizzo, stress non previsti per il suo utilizzo, manutenzione, condizioni di stoccaggio, giusto per inventarmene un po' di generici) non è banale, e stabilire che questo o quel failure non è "giustificato" ed è indice di difetto pregresso nel materiale, che a sua volta è dimostrazione di aver ricevuto all'atto dell'acquisto un prodotto che conteneva un difetto intrinseco di manifattura o di progettazione, è tutt'altro che facile.
Il componente ha funzionato per diversi anni, nel contesto di utilizzo previsto, soggetto a cure e manutenzioni più o meno ignote.
Può darsi che non sia eterno, può darsi che sia un po' fragile, può darsi che abbia tradito qualche aspettativa, ma prima di dimostrare che qui ci dovrebbe essere un obbligo del produttore a sostituirlo in quanto "anomalo" ce ne passa parecchio (secondo me).
Vale la pena di giocarsi la carta del "mi aspettavo di più", è sempre lecita: le aspettative non sono (quasi mai) soggette a condizioni contrattuali
