Ciao ragazzuoli,
oggi un po' di ciclodisagio
Partenza ore 4 con 12 meravigliosi gradi e una salita su asfalto fino a un passo; pendenza media sul 10% ma la fatica è stata mitigata dal fresco, dal silenzio pre-alba e da due bellissime volpi che hanno attraversato la strada proprio davanti a me.
Dal passo primo traverso con bici in spalla su sentiero totalmente inciclabile fino a un bellissimo lago dove magicamente si riesce a pedalare su fantastico sentiero della prima guerra tracciato dagli austriaci.
L'idillio finisce molto presto e la bici torna in spalle per una bella salita fino a una forcella dove durante la guerra era presente la stazione di arrivo di una teleferica; sono ancora presenti i basamenti in cemento e pezzi di travi di ferro.
Dalla forcella l'ambiente si fa grandioso, complice anche la luce radente del sole che si sta alzando nel cielo; il sentiero di guerra è ciclabile in molti punti e questo origina un sorriso permanente sul mio viso.
Alternando tratti ciclabili ad altri con bici a spinta/spalla (siamo pur sempre in Lagorai, non si può pretendere di pedalare sempre) il sentiero militare giunge a un posto particolare ma molto suggestivo; nella grande formazione rocciosa, sopra la bici, si notano i supporti della linea telefonica dell'epoca che servivano il vecchio ospedale militare dove il sentiero finisce.
Da qui è tutta discesa; inizialmente selvaggia e impegnativa per traccia incerta, rocce (fisse e mobili) e ghiaioni. Successivamente diventa un bel sentiero tipico di montagna fino a una piccola forcella.
Da qui si trasforma in un sentiero eroboso che attraversa gli alti pascoli con una traccia stupenda e divertente; poi entra nel bosco dove il tasso tecnico si alza senza diventare mai davvero impegnativo fino a una bellissima malga. Dalla malga sentiero enduro-style su fondo naturale magnifico di radici, rocce e aghi mai troppo tecnico ma sempre super divertente.
In totale circa 28km per circa 1700mt.
Persone incontrate dalla partenza fino alla malga: ZERO.
Dalla malga in giù pochissime, cosi mi sono goduto l'ultima discesa in tutta tranquillità e con estrema goduria.
oggi un po' di ciclodisagio

Partenza ore 4 con 12 meravigliosi gradi e una salita su asfalto fino a un passo; pendenza media sul 10% ma la fatica è stata mitigata dal fresco, dal silenzio pre-alba e da due bellissime volpi che hanno attraversato la strada proprio davanti a me.
Dal passo primo traverso con bici in spalla su sentiero totalmente inciclabile fino a un bellissimo lago dove magicamente si riesce a pedalare su fantastico sentiero della prima guerra tracciato dagli austriaci.

L'idillio finisce molto presto e la bici torna in spalle per una bella salita fino a una forcella dove durante la guerra era presente la stazione di arrivo di una teleferica; sono ancora presenti i basamenti in cemento e pezzi di travi di ferro.
Dalla forcella l'ambiente si fa grandioso, complice anche la luce radente del sole che si sta alzando nel cielo; il sentiero di guerra è ciclabile in molti punti e questo origina un sorriso permanente sul mio viso.


Alternando tratti ciclabili ad altri con bici a spinta/spalla (siamo pur sempre in Lagorai, non si può pretendere di pedalare sempre) il sentiero militare giunge a un posto particolare ma molto suggestivo; nella grande formazione rocciosa, sopra la bici, si notano i supporti della linea telefonica dell'epoca che servivano il vecchio ospedale militare dove il sentiero finisce.


Da qui è tutta discesa; inizialmente selvaggia e impegnativa per traccia incerta, rocce (fisse e mobili) e ghiaioni. Successivamente diventa un bel sentiero tipico di montagna fino a una piccola forcella.

Da qui si trasforma in un sentiero eroboso che attraversa gli alti pascoli con una traccia stupenda e divertente; poi entra nel bosco dove il tasso tecnico si alza senza diventare mai davvero impegnativo fino a una bellissima malga. Dalla malga sentiero enduro-style su fondo naturale magnifico di radici, rocce e aghi mai troppo tecnico ma sempre super divertente.
In totale circa 28km per circa 1700mt.
Persone incontrate dalla partenza fino alla malga: ZERO.
Dalla malga in giù pochissime, cosi mi sono goduto l'ultima discesa in tutta tranquillità e con estrema goduria.