Certo che ci sono differenze. Anche io pratico come te scialpinismo e sono perfettamente al corrente delle variazioni regionali. Ma la tendenza è quella del rialzo termico che, se pure più tardi (quanto?) coinvolgerà anche le valli più favorevoli.
demagogo? Boh. Se è demagogia analizzare le serie climatiche e trarre conseguenze non so più come argomentare. Spero sinceramente tu abbia ragione.
Abito in Ticino e ho lavorato tra Alpi, Ande e Himalaya. Ho una discreta visione d’insieme, credo. Ma non ho bisogno di convincere nessuno.
Avrai una visione di insieme, ma ne trai le conclusioni sbagliate.
Esempio:
spero comunque che il futuro economico delle valli non sia affidato solo a questo. Perché mi spiace deluderti, il futuro è già segnato. Prima o poi, o le montagne si alzano, o sulle Alpi non si scia più. Spetta a noi decidere se fare le formiche o le cicale.
Quando arriveremo a non poter nemmeno più sciare in Stubaital, in Piztal, sul Corvatsch, a Zermatt/Cervinia, saremo ben oltre le pezze al culo.
Saremo ad un punto in cui mancherà l'acqua potabile nei principali centri urbani.
Perchè immaginare uno scenario in cui non si scia nemmeno più nella fascia 2000-3000 delle Alpi Centrali, vuol dire immaginare uno scenario in cui il clima è compromesso a livelli inimmaginabili.
Ora, fare le "formiche" non vuol dire smettere quei comprensori per tempo e abbandonare il modello dello sci, (come lasci intendere tu) vuol dire IMPEDIRE che ciò avvenga.
Mantenere quei modelli economici che permettono occupazione ma che minimizzano l'impatto,
E' essere "formiche".
Siamo su MTB-MAG. Tutta la filiera di produzione e distribuzione delle bici
E' impattante.
Mantenerla è essere "cicale"? No, perchè incentiva un modello di sviluppo, mobilità e turismo che è meno impattante delle alternative.
Lo sci è da formiche o da cicale?
Se guardo i dati relativi a ritorno economico, comparato con la "tradizionale" industria diffusa nelle pianure, non ho dubbi: è da formiche, visto che garantisce il minor impatto, considerando l'ambiente in cui si sviluppa.
Ancora: combattere il GW vuol dire analizzare l'impatto delle singole strategie, con visione d'insieme, senza pregiudizi.
E perdonami, ma conoscendo BENE l'ambiente dell'Alpinismo, a cui mi sembra che appartieni, di pregiudizi contro alcune specifiche attività, ve ne sono molti.
Tanto per dire: strali del CAI contro bike park e sci alpino.... Poi apri "la Rivista" ed è tutto un florilegio di spedizioni ai 4 angoli del globo.
Questo inverno ha fatto 3m di neve sull'Etna. I social si sono tappezzati di gente che è corsa ed è salita sul primo aereo...
L'unico modo per far digerire gli inevitabili sacrifici che comporterà nel breve termine la lotta al GW, è basarli su dati oggettivi.
Se li basiamo su valutazioni morali, per definizione SOGGETTIVE, otterremo solo prese di posizione e irrigidimenti.