Interessante, grazie per la condivisione.
Per la maggior parte del tempo il sensore al polso reagisce molto rapidamente e va insieme alla fascia, salvo spianare un po' picchi e valli, come è logico aspettarsi.
C'è poi una parte poco dopo la metà traccia dove il valore assoluto si discosta significativamente, e poi solo alla fine si nota un pezzetto in ritardo rispetto alla fascia, ma non così diverso in valore assoluto.
Manca la scala temporale, ma sembra che anche la fascia (specie all'inizio) legga delle variazioni molto ampie e ravvicinate, magari non era ben bagnata e dava un po' i numeri anche lei (parlo di quei tratti all'inizio, in riscaldamento e poi intorno ai 140bpm) finchè non hai iniziato a sudare e il contatto è migliorato.
In generale, secondo me, la perfezione non è di questo mondo. La rilevazione della FC è uno strumento utile, ma i dati vanno presi con le molle e gli va data l'importanza che meritano, senza ossessionarsi se qualcosa va storto, e in ogni caso... come valutazione dello sforzo durante una attività i due tracciati sopra sono entrambe valide descrizioni, fissarsi sulla precisione assoluta è un esercizio secondo me futile.
Altro discorso è se si vogliono fare allenamenti con sforzo tarato principalmente sulla FC, specie su tratti molto brevi, allora la scelta della fascia è secondo me obbligata, a prescindere dal costruttore del sensore ottico da polso.
Su intervalli/ripetute tra i 10'' e il paio di minuti la frustrazione è garantita affidandosi solo a un sensore ottico ed è meglio andare a sensazione in assenza della fascia.