Nuovo Codice della Strada.

Andrea80bz

Biker ciceronis
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Bolzano
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Giant Fathom, Cannondale Topstone, Specialized Demo DH, NoName Cr-Mo
E' sul punto di essere approvato il nuovo codice della strada.
Quindi: obbligo di casco, targa e assicurazione solo per i monopattini.

BICI E MONOPATTINI - Più tutele per i ciclisti: oltre all'aumento delle piste ciclabili scatta l'obbligo per gli automobilisti di mantenere un metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta. Per i monopattini scatta l'obbligo di targa, casco e assicurazione. Il ddl impone il divieto di circolazione contromano e circolazione solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h.
 
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greatkingrat

Biker superis
14/12/20
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Perugia
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Wilier 101x
"Più tutele per i ciclisti: oltre all'aumento delle piste ciclabili scatta l'obbligo per gli automobilisti di mantenere un metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta"
Concordo con avalonice, sulla carta sarebbe bellissimo, in pratica su molte strade che ho percorso sia in auto che in bici non verrà applicata a meno che non ci sia sempre una pattuglia dei vigili o della polizia a fare da safety car perché un camion che percorre tutta la Salaria da Monterotondo a Settebagni dietro ad una bicicletta non ce lo vedo proprio.
 
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VinciTrail

Biker poeticus
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Tesero - Val di Fiemme
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Orbea OIZ M-Team
La solita fuffa.
Del codice delle strada mi frega poco, voglio la polizia sulla strada che controlla e multi tutti i comportamenti pericolosi e illeciti il resto sono solo chiacchere.
concordo, ma c'è il rovescio della medaglia..
"ahhh quelli stronzi di poliziotti.. stanno lì solo a fare multe per fare cassa!!!!!! :rosik:"
Dimmi se non è vero che questo sarebbe lo stra-classico commento che nascerebbe se si palesasse uno scenario in cui ci sono più controlli e multe!!

Che per amor di Dio, sarebbe più che giusto!! Ma siamo in ItaGlia e quindi fare troppe multe crea disagi e malumori..

Fermo restando che il Codice della Strada viene rispettato o maggiormente rispettato solo in una parte d'Italia.. e potete dirmi quello che volete, non mi frega..
 

Fermo80

Biker scrausissimus
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Scarsa
Perché al solito in Italia mancano i controlli, ma per farsi belli anziché farli si pensa a inasprire le pene.
Il problema rimane, ma hai mostrato i muscoli. Sarà almeno il decimo "giro di vite" promosso dal ministro di turno di cui ho memoria.

La regola del metro e mezzo in quei termini però per me resta una cazzata inapplicabile (e anch'essa puramente demagogica), lo penso fin dall'inizio.
 

Eraclitus

biker semi-serio
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San Gemini
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full dagli occhi a mandorla e monster (Stambek gravelizzata)
Perché al solito in Italia mancano i controlli, ma per farsi belli anziché farli si pensa a inasprire le pene.
Il problema rimane, ma hai mostrato i muscoli. Sarà almeno il decimo "giro di vite" promosso dal ministro di turno di cui ho memoria.

La regola del metro e mezzo in quei termini però per me resta una cazzata inapplicabile (e anch'essa puramente demagogica), lo penso fin dall'inizio.
Sulla prima parte sono d'accordo con te: più facile (ed a costo zero) cambiare una norma piuttosto che rimpinguare i ranghi delle forze dell'ordine o, ancora più difficile, riformare un intero ordinamento (che ne avrebbe un gran bisogno).
Sulla seconda parte, invece, c'è da dire che, in primis, è un buon inizio nella direzione di una maggior tutela dell'utente "debole" della strada e poi, (magra consolazione) quando verremo investiti :-?: (perché da quel lato non cambierà nulla), le compagnie di assicurazione avranno una difficoltà in più nel tutelare i loro clienti automobilisti (se mi arroti eri a meno di 150 cm, in linea di massima c'è poco da discutere... Anche se i nostri avvocati sono dei grandi virtuosi della supercazzola e spesso trovano anche chi li ascolta...:omertà:)
 

Fermo80

Biker scrausissimus
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Scarsa
Il problema è che si tratta di una norma in alcuni casi non rispettabile (e andrebbe quindi contestualizzata in un insieme di diritti/doveri che riguardano TUTTI gli utenti della strada, basata su un sempre più sconosciuto concetto di RECIPROCO rispetto, in opposizione al "faccio quel che caxxo voglio io e gli altri si attaccano" tanto in voga al giorno d'oggi), in altri di difficile valutazione in assenza di un riferimento chiaro, il cui unico effetto è quello di stangare il "colpevole" ex-post (però intanto l'investito è morto, e forse era meglio evitare che accadesse questo, piuttosto che andare in giro con dei fantomatici righelli).
E' un po' come i 100 metri tra veicoli richiesti ad esempio in alcune gallerie, che nessuno ma proprio nessuno rispetta anche perché ben pochi, a spanne, sanno valutare quanti sono 100 metri.
In più apre anche ad altri problemi sul come si debbano calcolare quei 150 cm, perché se è il ciclista che all'improvviso si sposta che succede (*)?
In soldoni andrà a finire che le assicurazioni gongoleranno perché non dovranno più rimborsare nessuno, ma per il resto non mi aspetto grandi cambiamenti...:-|
In sostanza, il concetto che vuole far passare è giusto, ma come al solito lo applica in maniera burocratica.

*: al netto del fatto che, lapalissianamente, se investi uno la distanza era insuficente, se non lo investi era sufficiente, ma se succede una concausa di eventi per la quale la distanza non è la causa dell'incidente ma dall valutazioni risulta che era insufficiente perché eri a 120 cm...
 

albatros_la

Biker dantescus
25/6/09
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Il problema è che si tratta di una norma in alcuni casi non rispettabile (e andrebbe quindi contestualizzata in un insieme di diritti/doveri che riguardano TUTTI gli utenti della strada, basata su un sempre più sconosciuto concetto di RECIPROCO rispetto, in opposizione al "faccio quel che caxxo voglio io e gli altri si attaccano" tanto in voga al giorno d'oggi), in altri di difficile valutazione in assenza di un riferimento chiaro, il cui unico effetto è quello di stangare il "colpevole" ex-post (però intanto l'investito è morto, e forse era meglio evitare che accadesse questo, piuttosto che andare in giro con dei fantomatici righelli).
E' un po' come i 100 metri tra veicoli richiesti ad esempio in alcune gallerie, che nessuno ma proprio nessuno rispetta anche perché ben pochi, a spanne, sanno valutare quanti sono 100 metri.
In più apre anche ad altri problemi sul come si debbano calcolare quei 150 cm, perché se è il ciclista che all'improvviso si sposta che succede (*)?
In soldoni andrà a finire che le assicurazioni gongoleranno perché non dovranno più rimborsare nessuno, ma per il resto non mi aspetto grandi cambiamenti...:-|
In sostanza, il concetto che vuole far passare è giusto, ma come al solito lo applica in maniera burocratica.

*: al netto del fatto che, lapalissianamente, se investi uno la distanza era insuficente, se non lo investi era sufficiente, ma se succede una concausa di eventi per la quale la distanza non è la causa dell'incidente ma dall valutazioni risulta che era insufficiente perché eri a 120 cm...
Quella dei 150 cm, o di una qualsiasi distanza, è chiaramente una norma inapplicabile, perché non c'è modo di controllarla. Certo se qualcuno ti viene addosso è palese che non l'ha rispettata ma dubito funga da aggravante: ti ha preso. Peraltro visto che le forze dell'ordine non girano con strumenti fotogrammetrici è impossibile che elevino una qualsiasi contravvenzione visto che non possono dimostrare che la distanza era inferiore a quella di legge.
Più che mostrare i muscoli, come ha detto qualcuno, l'esimio ministro ha mostrato la panza.
 

Nitros

..more Up..wonderful Down!
7/2/22
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Cüny
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Cube stereo 150tm
..qui cito:

"Più tutele per i ciclisti: oltre all'aumento delle piste ciclabili scatta l'obbligo per gli automobilisti di mantenere un metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta."

..e nel mio dico e reputo essendo sia ciclista che automobilista ma anche pedone in base alle evenienze..:puo esser buona l idea del metro o del metro e mezzo..garantendo sicurezza ma anche come forma di rispetto che l automobilista possa aver nei confronti di chi e a piedi o in bici..
ma aggiungo anche che lo stesso rispetto lo deve mostrare il pedone,ma ancor piu il ciclista..viaggiando in sicurezza e tenendo alla propria sicurezza..tenendosi il piu vicino possibile a bordo strada,senza necessariamente occupare meta della corsia viaggiando a un metro dalla banchina..ma anche,rendendosi visibile con almeno una luce posteriore
.Detto cio..sono pro al rispetto degli utenti della strada ma produrrei sanzioni adeguate a chi non fornisce rispetto agli altri..che sia pedo e,ciclista o automobilista..
 
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spiri

Biker celestialis
17/4/10
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treviglio
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liberazione, ettore, la meravigliosa, celestina
Sono considerate piste ciclabili anche quelle corsie urbane senza marciapiede, strisce e pavimentazione ad hoc: sarà sufficiente un cartello a definirle

In fondo si tratta di "definire" una pista ciclabile ed immediatamente l'Italia avrà il 100% di ciclabile. Voilà. Un pò come dire che 2+2=5 d'ora in poi (cit. 1984)

 
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quorthon

Biker cesareus
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scott spark 60/720/RC Team Black, bianchi
Siamo su un forum di biciclette e, benché sia il "bar del forum", è anche ovvio che si parli di biciclette, ma se vogliamo discutere il resto del nuovo codice con relative sanzioni , quello che riguarda la bicicletta è indubbiamente, e senza discutere, la cosa meno irragionevole.
Tuttavia ritornando al discorso delle piste ciclabili con la promessa dell'aumento delle stesse, la vedo come una minaccia.
Fuori la città, soprattutto in montagna, non le ho mai viste bene in quanto snaturano il paesaggio e, poi, se vogliamo parlare di mtb pura, sappiamo tutti che non sono i percorsi più ambiti o almeno per molti che scrivono e leggono questo forum e abbiamo visto come queste vengano realizzate su percorsi a volte single track, e all'improvviso ti ci trovi il piattume, il cavallo, la famiglia che passeggia.
In città poi, fermate, almeno io parlo per Roma. Le piste ciclabili, a parte quando siano promiscue, un ciclista è obbligato a percorrerle quando presenti (Art. 182 Cds) e questo si traduce in un incubo perché comunque ti ci trovi di tutto, persone, cani famiglie intere con i bambini e passeggini e, nella migliore delle ipotesi, altri ciclisti più lenti di te (succede anche questo pure per i pipponi come me). Pertanto, se non vuoi trasformare la tua uscita in una disgrazia ovvero in un dito in c**o con l'unghia, la pista ciclabile non la percorri. E potresti venire sanzionato.
 

quorthon

Biker cesareus
1/9/08
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scott spark 60/720/RC Team Black, bianchi
dove hai trovato una pista ciclabile al posto di un single track montano???
Ok, single trak di 60 cm di larghezza no, ma 1 metro o poco più si, scassato pieno di sassi e curve, scalini e tratti in pendenza, al monte artemisio, colli Albani. Ora cè una strada che ci possono passare 2 auto, panchine, fondo gravel misto terra. Uno scempio, poi a molti piace, a noi che andiamo in mtb non cé piaciuto per nulla. Questo è uno. Ma io discorso delle ciclabili che faccio io è cmq altro, è riferito principalmente alla città. Se ci sono le devi usare altrimenti rischi sanzione, ma vabbè non te la fa nessuno, ma sicuramente se ti arrotano o altro se stai su strada e cè una ciclabile non ti paga nessuno.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo