NOSTALGIA: NON SO COSA SIA (quando si sta insieme)

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Rockyluca

Biker velocissimus
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Leonessa d'Italia
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la Rossa
Speriamo servino davvero a qualcosa un giorno. Io vorrei vedermi realizzato, avere un lavoro creativo, direi dall'etica artigiana, un uomo demiourgoi. Vedere il mio lavoro ripagato per la qualità e non la quantità, trovare stimoli sempre nuovi. Non mi fa paura la precarietà verso la quale questo paese inevitabilmente si sta inabissando. La precarietà oltre ad essere un elemento atavico nella vita umana è indispensabile per renderci insofferenti alla routine, alle imposizioni sociali di stampo classico, alla subordinarietà delle proprie esigenze. Vedo il lavoro come un processo inevitabile di carattere comunitario, denso di ricchezza immateriale prima che meramente lucrativo. Un modo per confrontarsi con il mondo, di immergersi nel mondo. Non sei davvero homo faber se non hai immesso qualcosa di tuo nel proprio lavoro; una virgola, un intaglio, una miglioria, un nuovo platform. Oggigiorno la logica capitalistica cerca di ricreare nell uomo la serialità della macchina, tanto quanto in era fordista, ove il Taylorismo era visto come un modo per trovare uomini e donne di basso rilievo, contadini immigrati e persone dalle poche pretese. Invogliati dalle tabelle di produzione ricadevano in uno spossessamento dell artefatto, un anomia della propria figura. Un tempo si diceva "Io sono in Fiat", non importava che tu fossi un operaio, un caporeparto, ingegnere o designer. C era una fierezza, un orgoglio di fondo, un intelaiatura di fiducia e rispetto vero il proprio datore di lavoro. L Italia è patria dell artigianato, la storia lo racconta e il contemporaneo lo dimentica, ogni giorno. [MENTION=16624]La Strega[/MENTION] grazie :)

grazie a te Lecs! anche se con termini meno forbiti (perdonate la mia 'gnoranza lessicale) io stesso avrei espresso un pensiero non molto dissimile dal tuo... identificarsi in quello che fai, l'orgoglio dell'appartenenza, la fierezza di fare qualcosa di utile (il lavoro, nello specifico di questo discorso....ma in generale in tutte le attività del quotidiano) è segno di una personalità"superiore" dell'individuo. che non si presta quindi alle logiche "omologate" di questa società moderna.
:celopiùg:
 

lecs

Biker superis
28/12/12
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[MENTION=37793]Rockyluca[/MENTION] sto studiando proprio adesso le dinamiche del lavoro industriale e artigianale e non posso che metter in atto ciò che apprendo, è più forte di me :).
Sono scaturiti discorsi molto interessanti e mi accingo a dire la mia. La new economy ha impresso un solco tra essa e il sistema economico e prodduttivo precedente. In particolar modo su due punti:
1) Estrema specializzazione e accenni di ritorno alla divisione del lavoro. Questo ha portato a differenziare troppo gli stipendi da una "classe" all altra.
La porzione di ricchezza accumulata dall azienda non viene distribuita come premio su tutte le fasce di lavoratori. Nel 1974 il direttore generale di un azienda americana guadagnava 30 volte più di un dipendente intermedio. Nel 2004 guadagnava 350/400 volte più delle stesso dipendente.
2) Durante la generazione precedente a questa l anzianità aveva ancora un valore, sia esperienziale che valoriale. Nella new economy si preferisce prendere giovani alla prima esperienza anziché anziani da far progredire con notevoli costi. Questo è un problema molto sentito da chi lavora con linguaggi software e strumenti digitali (quelli della Silicon Valley ad esempio, ci sono decine di interviste), tanto da spingere i lavoratori con un età avanzata ad iper specializzarsi in un determinato campo, precludendo, di fatto, la propria conoscenza a se stesso o a pochi altri. La sua esperienza è insomma persa nell oblio.
Nel modello giapponese si parla spesso di lavoro orizzontale, ossia l annientamento di andamenti dall alto verso il basso, ma l incentivo al bottom up, alla condivisione del pensiero dal basso verso l'alto. Le riunioni si allargano, l operaio non è più stigmatizzato e perde l omertà da sottoposto, si sente parte di un progetto e si sacrifica per esso. Questo tipo di regolamentazione del lavoro è adottato ormai dalle migliori aziende al mondo e rende i suoi frutti da almeno 50 anni. In Italia siamo rimasti al paternalismo, al proprietario inarrivabile, sconosciuto, inumano. Questo non vale per tutti ovviamente, ci sono brillanti casi di aziende "orizzontali", ma è chiaro che sia una minoranza.
Bisogna sgravare da leggi e sotto-articoli le industrie come dice [MENTION=53970]ottomilainsu[/MENTION] , tutelare e rendere partecipe il lavoratore dall inizio alla fine ( [MENTION=912]panzer division[/MENTION] ), accellerare e razionalizzare le pratiche legali, DISTRUGGERE Equitalia e tutte quelle forme di riscossione delle tasse ESTERNI allo Stato (oggi ci sono stati 2 arresti a Napoli, una casualità...), renderci competitivi nell export e smetterla di importare pure le arance e le prugne. Siamo a livelli di deficit comparabili a quelli di CIPRO, perfino la Grecia ci ha sorpassato...
 

Tc70

Entomobiker
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Picola ma carattarastica...
[MENTION=37793]Rockyluca[/MENTION] sto studiando proprio adesso le dinamiche del lavoro industriale e artigianale e non posso che metter in atto ciò che apprendo, è più forte di me :).
Sono scaturiti discorsi molto interessanti e mi accingo a dire la mia. La new economy ha impresso un solco tra essa e il sistema economico e prodduttivo precedente. In particolar modo su due punti:
1) Estrema specializzazione e divisione del lavoro. Questo ha portato a differenziare troppo gli stipendi da una "classe" all altra.
La porzione di ricchezza accumulata dall azienda non viene distribuita come premio su tutte le fasce di lavoratori. Nel 1974 il direttore generale di un azienda americana guadagnava 30 volte più di un dipendente intermedio. Nel 2004 guadagnava 350/400 volte più delle stesso dipendente.
2) Durante la generazione precedente a questa l anzianità aveva ancora un valore, sia esperienziale che valoriale. Nella new economy si preferisce prendere giovani alla prima esperienza anziché anziani da far progredire con notevoli costi. Questo è un problema molto sentito da chi lavora con linguaggi software e strumenti digitali (quelli della Silicon Valley ad esempio, ci sono decine di interviste), tanto da spingere i lavoratori con un età avanzata ad iper specializzarsi in un determinato campo, precludendo, di fatto, la propria conoscenza a se stesso o a pochi altri. La sua esperienza è insomma persa nell oblio.
Nel modello giapponese si parla spesso di lavoro orizzontale, ossia l annientamento di andamenti dall alto verso il basso, ma l incentivo al bottom up, alla condivisione del pensiero dal basso verso l'alto. Le riunioni si allargano, l operaio non è più stigmatizzato e perde l omertà da sottoposto, si sente parte di un progetto e si sacrifica per esso. Questo tipo di regolamentazione del lavoro è adottato ormai dalle migliori aziende al mondo e rende i suoi frutti da almeno 50 anni. In Italia siamo rimasti al paternalismo, al proprietario inarrivabile, sconosciuto, inumano. Questo non vale per tutti ovviamente, ci sono brillanti casi di aziende "orizzontali", ma è chiaro che sia una minoranza.
Biosgna sgravare da leggi e sotto-articoli le industrie come dice [MENTION=53970]ottomilainsu[/MENTION] , tutelare e rendere partecile il lavoratore dall inizio alla fine ( [MENTION=912]panzer division[/MENTION] ), accellerare e razionalizzare le pratiche legali, DISTRUGGERE Equitalia e tutte quelle forme di riscoccione delle tasse ESTERNI allo Stato (oggi ci sono stati 2 arresti a Napoli, una casualità...), renderci competitivi nell export e smetterla di importare pure le arance e le prugne. Siamo a livelli di deficit comparabili a quelli di CIPRO, perfino la Grecia ci ha sorpassato...



Vero ciò che dici,ma abbiamo voluto l'unione europea,con mercati liberi...quindi i commercianti prendono arance dalla Spagna che costano meno,per fare più guadagno...è solo un esempio...ma si è obbligati se si vuol restare in Europe...poi buttiamo tutti gli anni tonnellate di arance nostrane...ancora mi chiedo che ci stiamo a fare in Europa...tanti mi direbbero : se no n lo si fa c'è rischio di esser tagliati fuori e di fallire...e mi verrebbe da rispondere:perchè ora come ora che siamo in Europe come saremo poi messi?? :celopiùg:
 

lecs

Biker superis
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[MENTION=80923]Tc70[/MENTION] il tuo è un esempio semplice ma molto complesso. La Germania ha fatto un +0.3 con le esportazioni (e noi la aiutiamo sbavando su bici teutoniche) ma prima di tutto riesce a valorizzare il suo mercato. Non esiste nulla che nasca prettamente con il solo intento di esportare. Se andate in un allevamento di bufali ti diranno che il 98% del prodotto viene esportato, RIDICOLO. Magari poi trovo la mozarella Di Francia romena e il salame Beretta tedesco. Questo perché da noi ci sono rotture di -------- di ogni tipo che nella stessa Europa o non esistono o non vengono rispettate, abbassando i prezzi e mandando a fanculo la benedettissima legge sull Antitrust e la concorrenza leale.
Europa un bel -----, si è visto quel cane di Juncker che fine ha fatto, 12 minuti di ricerca nel web e si è dimostrato per quello che è, una piattola!
 

Tc70

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Picola ma carattarastica...
Buonasera a tutti: oggi, con 5 giorni di anticipo sulla tabella di marcia, ha visto il mondo, anzi il mondo ha visto 3790 gr di Emanuele:celopiùg::celopiùg:



Caspita che figura che stavo facendo,mi stava per sfuggire la stupenda notizia...1000 e + 1000 auguri a te alla tua donna e un bacione al piccolo Emanuele...:}}}: :}}}: :prost::prost::prost::prost: :celopiùg::celopiùg:
 

Rockyluca

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la Rossa
qui pure.... fantastico!
stamattina sono di corvè ramazza, oggi la vedo dura (per pranzo brasato con polenta annaffiato da barolo), però.....dopo il "pisolino" potrei fare una notturna
 

andrea1966

Biker incredibilis
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TREK FULL STACHE 8 e specialized enduro comp 26'
anche da me giornata splendida, primaverile. partito alle 9 con 11° e arrivato dopo le 12 con 17°

si fa fatica ad azzeccare l' abbigliamento giusto :medita:
 

La Strega

Biker serius
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Beati voi... qui grandina addirittura! Avevo in programma un giretto con l'allievo ma mi sa che....

Grandine? :omertà: Che roba fastidiosa...
Ah però quì si sta annuvolando e dalle 18 è prevista pioggia...bah...
cmq le pecore sono uscite dai recinti ed è stato praticamente impossibile bere il caffè in centro stamattina. TUTTI fuori a intasare il traffico con i suv... ma io dico, verrà freddo così la gente si rintana in casa ed io posso uscire senza rompimenti?:rosik:
 

Tc70

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Picola ma carattarastica...
qui pure.... fantastico!
stamattina sono di corvè ramazza, oggi la vedo dura (per pranzo brasato con polenta annaffiato da barolo), però.....dopo il "pisolino" potrei fare una notturna

:spetteguless:...stamattina quasi 50km...kattivi tanta salita,ma anche tanta discesa...io e l'amico [MENTION=142402]GBTista[/MENTION] siamo arrivati a casa color del forum...poi arrivato...io doccia...stinco e Amarone...comincio ora a vederci chiaro...:smile:
 

Tc70

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anche da me giornata splendida, primaverile. partito alle 9 con 11° e arrivato dopo le 12 con 17°

si fa fatica ad azzeccare l' abbigliamento giusto :medita:

Idem anche qui...per l'abbigliamento con questo tipo di tempo credo che vestirsi a cipolla sia l'unica,anche se rompe un pò le balls...comunque che divertita dopo quasi 20 giorni ne avevo bisogno...:celopiùg::celopiùg:
 
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