Io la vedo così: la bici va pedalata. Per preservare le articolazioni, bisogna effettuare almeno 70 pedalate al minuto; questa indicazione generale e l'uso che se ne fa della bici obbligano la scelta della rapportatura. Se si percorrono esclusivamente percorsi xc senza pendenze proibitive, credo che meglio del monocorona non ci sia nulla, in quanto non si raggiungono velocità minime e massime eccessive. Se si fa Marathon, AM, la doppia già diventa d'obbligo. Se con la bici si fa di tutto, cioè anche strada, salite ripidissime anche asfaltate, lunghe discese battute, solo la tripla consente di mantenere una cadenza corretta. Gli altri fattori che influiscono sulla scelta sono riconducibili spesso alla moda suggerita dal marketing. Molti, ad es., sono spinti verso il monocorona per sole questioni di peso; mi chiedo: se la rapportatura non è adatta, ma non è come se si volesse andare più veloci a piedi togliendosi le
scarpe? Altri, più saggi, affermano che il mono è il futuro, ma che lo useranno solo quando dietro ci saranno 16 rapporti; anche qui mi chiedo: attendono un pp 9/62? Della verità ce ne si accorge soprattutto andando con la BDC: tutti molto fighi col 53/39 e pacco 11/23, ma a 40 pedalate/min ed un futuro da protesizzati alle anche e alle ginocchia.
Io non sono un fenomeno ma, a piedi, ho corso per anni gare da 10 Km alla mezza maratona, con tempi sui 21 Km di 1:30 circa e, in bici da corsa, sopporto uscite da 150 Km a 25 km/h di media; detto questo, più del 50/34 pp 11/25 non spingo su BDC e su MTB 26" avevo montato tripla 42/32/24 pp 11/36.
In conclusione: sull'onda del marketing, oggi consideriamo fuori moda cose per alcuni indispensabili come le
ruote.