Motociclisti vs ciclisti

mtbstefano

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fr_fabry ha scritto:
se devo essere sincero trovo (a dir poco) patetico ke ci sia qlcn ke crede davvero di appartenere ad una categoria esclusiva e ke tutti gli altri siano (ad es. gli enduristi), invasivi fastidiosi e inquinanti.
Io saluto sempre gli enduristi, cerco, per quanto possibile, di rispettarli, ma quando ti sgommano in faccia tirando su un polverone assurdo... beh allora il discorso cambia. Ma il problema non sono i ciclisti che si lamentano, sono i contadini! Non è bello vedere il proprio campo segnato dalla derapata di una moto! Tu ti permetteresti mai di passare su un campo seminato con la bici? Credo di no, come tutti d'altronde. Invece ci sono motociclisti che lo fanno! Se vogliono essere rispettati devono imparare anche loro che non è perchè hanno un motore sotto al c.ulo possono reputarsi i padroni della terra. Tutto qui.
 

marzia

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monorotula ha scritto:
Le considerazioni sull'importanza dell'educazione e del rispetto reciproco, sono importanti, ma un pò scontate. Vorrei sottolineare che il vero rispetto per l'ambiente passa necessariamente attraverso la rinuncia, la privazione della possibilità di fare determinate cose.

che si può espletare più semplicemente attraverso una pianificazione del territorio più efficace (aree dedicate a, aree di divieto), supportata da controlli sul territorio seri e severi..che in italia mancano quasi in toto.


monorotula ha scritto:
Quanti di noi sono disposti a fermarsi davanti a un divieto, quale che sia, che magari ci costringe ad una gita meno avventurosa e divertente?
di questo mi piacerebbe parlare, magari in un altro topic!!
 

fr_fabry

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mtbstefano ha scritto:
Io saluto sempre gli enduristi, cerco, per quanto possibile, di rispettarli, ma quando ti sgommano in faccia tirando su un polverone assurdo... beh allora il discorso cambia. Ma il problema non sono i ciclisti che si lamentano, sono i contadini! Non è bello vedere il proprio campo segnato dalla derapata di una moto! Tu ti permetteresti mai di passare su un campo seminato con la bici? Credo di no, come tutti d'altronde. Invece ci sono motociclisti che lo fanno! Se vogliono essere rispettati devono imparare anche loro che non è perchè hanno un motore sotto al c.ulo possono reputarsi i padroni della terra. Tutto qui.

ho capito ma in questo modo generalizzi e accomuni pochi idioti a tutta una categoria.
per quanto riguarda il rapporto con i contadini ti posso assicurare ke ci sono parecchi bikers ke si comportano esattamente come riportavi tu.
l'altro giorno a finale mi è stato caldamente sconsigliato di percorrere un sentiero di proprietà di un contadino proprio grazie ad alcuni minchionauti ke evidentemente hanno fatto casino. e allora? nn per questo si può affermare ke tutti i bikers sono dei minchionauti. o no?
 

Ryu80

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fr_fabry ha scritto:
trovo (a dir poco) patetico ke ci sia qlcn ke crede davvero di appartenere ad una categoria esclusiva e ke tutti gli altri siano (ad es. gli enduristi), invasivi fastidiosi e inquinanti.
provate a kiedere a ki pratica trekking cosa pensa di 2-4-6 freeraiders ke scendono a tuono in sentieri in mezzo al bosco.....

respect:-?
ma perchè tutto deve essere perforza incompreso; nessuno ha dichiarato guerra agli enduristi o ad altri. come ha detto il saggio monorotula si parla di rinunce in funzione di divieti e di sottointesa educazione. limiti, per chi fa mtb o ancora di + downhill, comunque presenti. forse è il soggetto del topic, se pur discussione interessante, a confondere. viene giustamente da dicutere di coesistenza di chi, pratica la propria disciplina/divertimento in ambienti comuni a passanti e turisti, un confronto tra bikers ed enduristi a mio giudizio può essere privo di conclusioni uguali per tutti; da qui un resoconto di chi può far più danni e chi più si deve limitare. coesistenza resa più difficile a causa di eccezioni di maleducazione conseguenti in pregiudizi dei passanti e proprietari, indotti a fare "di tutta un'erba un fascio" di bikers, motociclisti e chi più ne ha più ne metta. ognuno ha la responsabilità di interferire il meno possibile con l'ambiente esterno limitandosi ma ,a mio parere, per chi in mtb passa davanti ad un contadino è molto più facile accennare un "salve, si può passare di qua? grazie/grazie lo stesso" molto ruffianamente gentile pur sapendo di poter rompere i maroni, o con un semplice "permesso, grazie" se si incontra un gruppo di trekker (star trek?).
 

mtbstefano

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fr_fabry ha scritto:
ho capito ma in questo modo generalizzi e accomuni pochi idioti a tutta una categoria.

si ma sono sempre quei minchioni che si fanno notare, molto più del bravo endurista che ha esplorato un sacco di posti senza far male a nessuno. Quelli non se li filerà nessuno, ma sono loro, con il loro comportamento corretto, a mantenere rispettabile l'enduro
 

Winterhawk

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marzia ha scritto:
che si può espletare più semplicemente attraverso una pianificazione del territorio più efficace (aree dedicate a, aree di divieto), supportata da controlli sul territorio seri e severi..che in italia mancano quasi in toto.

La rinuncia di cui parla monorotula può concretizzarsi -imho- in relazione alla sensibilità personale da parte di chi ha un occhio di riguardo anche nei confronti dell'ambiente in cui si muove, oltre che per la passione che lo spinge a frequentarlo. :-)
La pianificazione e la gestione specifica di cui parla marzia sarebbe bello che si potesse concretizzare. Sono d'accordo sul fatto che in tal senso ci sia ancora poco nel terriotrio nazionale. In presenza di aree specifiche, attrezzate allo scopo, molta gente si riverserebbe come le proverbiali mosche sul miele, come testimoniano, ad esempio, i bike parks istituiti in altre nazioni; in questo modo si otterrebbe un duplice scopo:
1 - una maggiore tutela dell'ambiente;
2 - il concretizzarsi di un'opportunità diversa, più specifica e meno invasiva per chi intende praticare mtb, enduro, guida di quad o quant'altro.
 

monorotula

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Si, io non ne avevo fatto cenno, ma sono d'accordo: pianificare la fruizione compatibile di un ambiente, significa magari proibire, ad esempio, la circolazione su di un sentiero particolare, ma contemporaneamente destinare delle aree e percorsi idoneri e/o dedicati a determinate discipline che non hanno nessun motivo per essere "represse".
 

mtbstefano

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monorotula ha scritto:
Si, io non ne avevo fatto cenno, ma sono d'accordo: pianificare la fruizione compatibile di un ambiente, significa magari proibire, ad esempio, la circolazione su di un sentiero particolare, ma contemporaneamente destinare delle aree e percorsi idoneri e/o dedicati a determinate discipline che non hanno nessun motivo per essere "represse".

Molto interessante.
Io penso che l'unico ente in grado di valutare in anticipo quali zone siano in grado di sopportare il passaggio delle moto, sia la Guardia Forestale; a prescindere dalla frequentazione intensa o esigua del territorio da parte dei motociclisti, è comunque estremamente più arduo predisporre un percorso ad hoc per le moto da enduro, mentre è decisamente più facile nel caso della mtb. Pochi comuni hanno la voglia (e i soldi) di fare ricerche per valutare la compatibilità del mezzo all'interno del sistema ambientale circostante, è decisamente meno oneroso apporre cartelli di divieto. In ogni caso, i vari Moto Club sparsi lungo tutto il territorio propongono molto spesso le cosiddette "motocavalcate", aperte agli enduristi, senza formalità burocratiche e senza competizione, in modo da permettere il passaggio su sentieri e mulattiere generalmente chiusi al transito. Io ho preso parte ad una di queste (col mio aprilia RX 125), e posso dire che la media dei frequentatori, in quanto a rispetto, è elevatissima, chi vi prende parte è gente con anni di moto alle spalle perfettamente consapevole dell'impatto ambientale del suo mezzo e in grado di incanalare la sua passione nel modo a mio avviso migliore
 

monorotula

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mtbstefano ha scritto:
..i vari Moto Club sparsi lungo tutto il territorio propongono molto spesso le cosiddette "motocavalcate", aperte agli enduristi, senza formalità burocratiche e senza competizione, in modo da permettere il passaggio su sentieri e mulattiere generalmente chiusi al transito. Io ho preso parte ad una di queste (col mio aprilia RX 125)..

Vedo che le esperienze nel campo non ti mancano!!!
Comunque sul concetto sono d'accordo, l'importante è tenere alla larga la componente politica.
 

marzia

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mtbstefano ha scritto:
Molto interessante.
Io penso che l'unico ente in grado di valutare in anticipo quali zone siano in grado di sopportare il passaggio delle moto, sia la Guardia Forestale; a prescindere dalla frequentazione intensa o esigua del territorio da parte dei motociclisti, è comunque estremamente più arduo predisporre un percorso ad hoc per le moto da enduro, mentre è decisamente più facile nel caso della mtb.

innanzitutto devo dire che gli strumenti di pianificazione territoriale esistono, ma, come accennavo, spesso non vengono adottati dagli enti, o quanto meno sono disattese le applicazioni.
in lombardia esistono strumenti quali piani territoriali di coordinamento provinciale, piani di indirizzo forestale, piani di coordinamento dei parchi/riserve, ...
peccato che spesso gli amministratori abbiano paura di esporsi con scelte impopolari.......:bleah:
 

Ryu80

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...figuriamoci adesso che ai comuni sono stati tagliati i fondi :azz-se-m:
quello che capita a volte è che chi lavora ad esemprio nei comuni, come un consigliere comunale, sia un'appassionato di tali attività e allora si avanzano proposte. nel biellese cito l'ottimo esempio del comune di Donato dove mi pare sia stato proprio un consigliere a tracciare su cartine (messe sul sito del comune) percorsi per mtb e a posizionare i paletti lungo gli stessi (ottimi tracciati tra l'altro).
 

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Ryu80 ha scritto:
...figuriamoci adesso che ai comuni sono stati tagliati i fondi :azz-se-m:
quello che capita a volte è che chi lavora ad esemprio nei comuni, come un consigliere comunale, sia un'appassionato di tali attività e allora si avanzano proposte. nel biellese cito l'ottimo esempio del comune di Donato dove mi pare sia stato proprio un consigliere a tracciare su cartine (messe sul sito del comune) percorsi per mtb e a posizionare i paletti lungo gli stessi (ottimi tracciati tra l'altro).

E' proprio il pericolo cui facevo cenno: in questo caso per fortuna il consigliere è un appassionato di mtb, ma se fosse stato un quaddista?
Purtroppo conosco molti esempi di pubblici funzionari appassionati di "motoescursionismo", che della mtb se ne fottono, ma fanno stampare depliant per invitare turisti a frotte a scoprire il territorio a bordo i jeep, quad, moto. Uno di questi è il sindaco di un noto paese di una valle olimpica.
 

Ryu80

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monorotula ha scritto:
Purtroppo conosco molti esempi di pubblici funzionari appassionati di "motoescursionismo", che della mtb se ne fottono, ma fanno stampare depliant per invitare turisti a frotte a scoprire il territorio a bordo i jeep, quad, moto. Uno di questi è il sindaco di un noto paese di una valle olimpica.

o cavolo
:ahhh:
dopo questa direi che con la mtb mi sento ecologista
 

mtbstefano

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monorotula ha scritto:
Purtroppo conosco molti esempi di pubblici funzionari appassionati di "motoescursionismo", che della mtb se ne fottono, ma fanno stampare depliant per invitare turisti a frotte a scoprire il territorio a bordo i jeep, quad, moto. Uno di questi è il sindaco di un noto paese di una valle olimpica.

Quale?
 

Wu Ming

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Pragelato, ci sono stato, ho fatto in discesa una "pista" per moto da trial che parte dal Col Basset o giù di lì, onestamente mi è piaciuta l'idea; però non ci ho bazzicato a sufficienza per dare un parere.
 

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monorotula ha scritto:
E' proprio il pericolo cui facevo cenno: in questo caso per fortuna il consigliere è un appassionato di mtb, ma se fosse stato un quaddista?
Purtroppo conosco molti esempi di pubblici funzionari appassionati di "motoescursionismo", che della mtb se ne fottono, ma fanno stampare depliant per invitare turisti a frotte a scoprire il territorio a bordo i jeep, quad, moto. Uno di questi è il sindaco di un noto paese di una valle olimpica.

:!: :bleah:
 

monorotula

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Wu Ming ha scritto:
Pragelato, ci sono stato, ho fatto in discesa una "pista" per moto da trial che parte dal Col Basset o giù di lì, onestamente mi è piaciuta l'idea; però non ci ho bazzicato a sufficienza per dare un parere.

Personalmente non sarei contrario ad una pista per moto sul fianco di una montagna ormai devastata dagli impianti, il fatto è che la zona offrirebbe grandi possibilità anche per chi vuole pedalare, che però non viene considerato. Non credo sia una questione di soldi, perchè alla comunità il motociclista frutta quanto il ciclista (cioè poco da quelle parti).
 

mtbstefano

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monorotula ha scritto:
Non credo sia una questione di soldi, perchè alla comunità il motociclista frutta quanto il ciclista (cioè poco da quelle parti).

Beh direi che frutta di più un motociclista per il fatto che deve far benzina, e poi (ma non in Val Chisone), su alcune strade sterrate (es. Passo del Dordona, Val Brembana, Lombardia) si paga un ticket per l'ingresso, cosa che, oltre a permettere un controllo numerico dei transiti, fa fruttare al comune un bel po' di soldini, da investire eventualmente in miglioramenti della rete viaria a fondo naturale, che di sicuro deve essere sistemata più spesso
 

kikhit

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mtbstefano ha scritto:
Beh direi che frutta di più un motociclista per il fatto che deve far benzina, e poi (ma non in Val Chisone), su alcune strade sterrate (es. Passo del Dordona, Val Brembana, Lombardia) si paga un ticket per l'ingresso, cosa che, oltre a permettere un controllo numerico dei transiti, fa fruttare al comune un bel po' di soldini, da investire eventualmente in miglioramenti della rete viaria a fondo naturale, che di sicuro deve essere sistemata più spesso

se tutti i ciclisti fossero fogne come me frutterebbero di più, ti assicuro, che dopo un giro in bici un paio di birre e un paio di superpanini stile crostone dell'indiano (val chisone..chi sa..sa...) non me li leva nessuno.
 

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