Esatto. Il vaccino come ogni farmaco non ha una copertura al 100%. di seguito il link sul rapporto italiano aifa rapporto aifa italiaPer quanto mi riguarda, vista la quantità di informazioni presenti in rete (spesso non verificabili, parziali o talvolta manomesse) cerco anche di ragionare sui dati.
Nel mio caso faccio riferimento alla svizzera (visto che è la mia nazione).
Nei giorni scorsi sono stati pubblicati i dati dei contagi (anche tra i vaccinati).
Riporto un trafiletto riassuntivo Vedi l'allegato 471582
Naturalmente bisogna tener conto del fatto che la percentuale di vaccinati è partita (al 27 gennaio) da una percentuale bassa per poi crescere nei mesi successivi.
I dati sono comunque confortanti e ben illustrano il fatto che il vaccino rappresenta un'ottima difesa.
Come ben si sa la copertura non è del 100% ma del 94/95% e quindi contagi tra i vaccinati sono sempre possibili.
Le persone vaccinate decedute sono tutte over 80 tranne una nella fascia 50-59.
Boh, a me sembra conveniente vaccinarsi, però ognuno ha la sua idea.
Come si suol dire 100 teste, 100 idee...
PS: ora scrivi pure quello che vuoi, ma non ti garantisco che risponderò, visto il tuo livello.
Il consenso informato esime il medico vaccinatore da responsabilità nella misura in cui ha effettuato la valutazione anamnestica necessaria a verificare la condizione di vaccinabilità del candidato. La valutazione è predisposta dalla stessa casa farmaceutica che indica anche come deve essere effettuata, il medico può riservarsi accertamenti, ecc.. Ecco perché lo fanno firmare!quando leggo certe cose...
ma secondo te il CONSENSO INFORMATO per quale motivo te lo fanno firmare?
Solo la tabella vale tutta la discussione
Esatto, in realtà oggi è esteso e raccomandato ad attività socio sanitarie e socio assistenziali, in quanto circostanzia gli effetti di una qualsiasi attività. Nel caso del vaccino per covid i confini del suo utilizzo sono quelli da me indicati. Il tema è che di solito il consenso informato deriva da un attività "clinica" nel rapporto tra medico e cliente, nel caso del vax le cose sembrano diverse solo perché si tratta di un azione straordinaria di salute pubblica in stato di emergenza.Il consenso informato è una autorizzazione che deve essere espressa per qualunque trattamento sanitario.
Sia che si tratti di una ecografia, di una radiografia, che di una qualsiasi terapia medica.
Non si capisce come si possa pensare che sia stato introdotto con la vaccinazione covid, visto che si tratta di una pratica in vigore da anni
Ma non è così? la mia è una domanda, sia chiaro. Ho sempre sentito parlare di virus che mutano per adattarsi e sopravvivere nel caso in cui trovino sbarramenti alla loro replicazione, non sarebbe quindi così?CTS quando diede ad intendere che la mutazione del virus è dovuta al suo tentativo di sopravvivere.
Quindi il CTS e la stragrande maggioranza dei media ha detto una castroneria. Nel frattempo ho trovato un articolo a riguardo di un importante testata scentifica ed ho colmato la mia lacuna: il virus muta di continuo e non perchè viene "attaccato" o trova sbarramenti alla sua replicazione.I microrganismi mutano in continuazione.
Indipendentemente da qualsiasi fattore.
Trattandosi di miliardi di organismi la mutazione anche di uno ogni X milioni avviene con una relativa rapidità.
Quindi ne deve essere limitato il più possibile il numero, affinché le mutazioni risultino statisticamente meno rilevanti
Secondo voi, la fonte è complottista?
(estratti dell'articolo)
L’impatto della vaccinazione di massa: scommessa al buio?
L’attuale fase dell’emergenza Covid rischia di trasformarsi in una sorta di “guerra civile” tra fronti contrapposti rappresentati strumentalmente come “pro vax” e “no vax”.
Un tema che riguarda direttamente anche la sicurezza nazionale e il futuro dell’Italia e dell’Occidente ed è paradossale che nessuno sembri occuparsene, specie in un contesto in cui propaganda (o se preferite Info Ops e Psy Ops) sembrano avere il sopravvento in gran parte del panorama politico e mediatico, non solo in Italia.
Rischio calcolato o incalcolabile?
Strano che non si prendano in esame i rischi potenziali insiti nell’inoculazione di massa di vaccini, sviluppati in emergenza e utilizzabili solo in tale condizione, dei quali nessuno, neppure le aziende produttrici, conoscono gli effetti indesiderati che si potrebbero manifestare in futuro nè si assumono responsabilità in proposito.
Quelli a brevissimo termine cominciano a essere molti e non certo simpatici ma se tra 3, 5 o 10 anni dovessero emergere complicazioni gravi e inabilitanti in percentuali significative delle popolazioni vaccinate l’impatto sanitario, sociale ed economico potrebbe risultare di dimensioni mai viste e forse ingestibile.
Inoltre non è secondario valutare che le categorie a cui il vaccino è stato di fatto quasi imposto sono di valenza strategica per la tenuta di ogni nazione: militari, forze dell’ordine, personale scolastico e sanitari, con questi ultimi peraltro già in buona parte colpiti e guariti dal virus.
Pur tralasciando teorie complottiste non si può non notare che il tema dei rischi potenziali legati alle conseguenze accidentali e indesiderate delle inoculazioni di massa di vaccini non sperimentati per il tempo solitamente necessario non venga neppure preso in considerazione nel dibattito politico e mediatico.
Come quella di puntare decisamente su cure (che pure esistono ma tardano a venire omologate) e assistenza a domicilio dei malati per non rischiare più di intasare gli ospedali, incoraggiando la vaccinazione solo dei cittadini più anziani e fragili maggiormente esposti agli effetti del Covid, preservando al tempo stesso da rischi a medio e lungo termine giovanissimi, giovani e adulti.
Dubbi leciti
Del resto le grandi aziende farmaceutiche che producono i vaccini si sono cautelate da ogni rischio di risarcimento come dimostrano i contratti segretati (con ampie parti oscurate nelle copie mostrate ad alcuni europarlamentari) siglati con l’Unione Europea e i singoli stati o le numerose firme che ogni cittadino deve apporre per sollevare tutti da ogni responsabilità per gli effetti collaterali del vaccino che gli stanno inoculando.
Sappiamo che questi vaccini non rendono immuni dal Covid, non impediscono di contagiarsi e contagiare ma vengono distribuiti, proposti e imposti, direttamente o indirettamente, con crescente facilità a tutti e spesso senza accurate verifiche preliminari, neppure per verificare con un test sierologico la presenza degli anticorpi del Covid.
All’ospedale Herzog di Gerusalemme il 95% dei pazienti gravi è vaccinato con doppia dose come l’85/90 per cento dei ricoverati, ha riferito all’emittente Canale 13 il dottor Kobi Haviv direttore generale dell’ospedale (nella foto sotto).
In base a questi e altri elementi non c’è bisogno di essere complottisti per trovare difficile credere che il business sanitario non abbia un’influenza determinante sulle strategie adottate dagli stati e imposte ai cittadini.
Del resto l’OMS aveva sconsigliato vaccinazioni di massa durante l’epidemia perché avrebbero favorito la comparsa di varianti, oggi a quanto pare più diffuse proprio nelle nazioni a più alto tasso di vaccinazioni.
Discriminare per persuadere?
Per essere efficace la comunicazione istituzionale deve essere il più possibile trasparente e credibile ma nella vicenda del Covid, dei vaccini sperimentali e del Green Pass l’impressione è che la trasparenza sia stata affondata fin da subito e non solo dai “misteri cinesi” (in Italia dal “siamo prontissimi” di Giuseppe Conte, dalle mascherine acquistate a peso d’oro che non proteggevano dal virus distribuite ai sanitari, dai verbali segretati del Comitato tecnico-scientifico, dai contratti segretati con le aziende farmaceutiche e la lista sarebbe ancora lunghissima…….).
Anche se non immunizzano e non garantiscono da malattia, ricovero e contagio di altre persone, si punta a inoculare vaccini sperimentali a tutti (anche ai bambini cominciano a dire al CTS ) …e chi obietta o pone dubbi viene etichettato come “no vax” che equivale a ignorante, “terrapiattista” e diffusore di fake news o addirittura pazzo.
Pur senza gridare al regime è meglio porre molta attenzione a questi aspetti legati agli effetti della propaganda e del bombardamento mediatico perché di lotta alle fake news si occupa anche una recente legge cinese che mira a far tacere i dissidenti mentre di persone definite “pazze” per le loro idee erano pieni i manicomi in Unione Sovietica, Cina e altri “paradisi comunisti”.
Impossibile non domandarsi perché uno stato pronto a limitare la libertà dei suoi cittadini nel nome della lotta al Covid continui, nonostante lo stato d’emergenza, a tenere spalancate porte e porti a decine di migliaia di clandestini (31 mila sbarcati da inizio anno) provenienti da paesi in cui il virus dilaga e che, benchè positivi, tendono a fuggire alla prima occasione dai centri d’accoglienza che li ospitano.
La mancanza di risposte credibili delle istituzioni a queste domande e il ricorso all’autoritarismo (che spesso mal rimpiazza la carenza di autorevolezza) genera inevitabilmente sfiducia nelle istituzioni e scollamento sociale.
Un metodo “cambogiano”, ricordando come i khmer rossi indottrinassero gli studenti per indurli a denunciare i genitori che tra le mura domestiche criticavano il regime, che sembra puntare a indurre il ragazzo a premere sui genitori per farsi vaccinare ed essere così accettato dal gruppo.
Green Pass e Psy Ops
Il Green Pass, come il prolungato bombardamento mediatico, sembra quindi rappresentare uno strumento idoneo alle operazioni psicologiche, branca militare tesa a influenzare percezioni e comportamenti dell’opinione pubblica (ma di solito quella del nemico….).
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L’impatto della vaccinazione di massa: scommessa al buio? – Analisi Difesa
www.analisidifesa.it
Secondo voi, la fonte è complottista?
(estratti dell'articolo)
L’impatto della vaccinazione di massa: scommessa al buio?
L’attuale fase dell’emergenza Covid rischia di trasformarsi in una sorta di “guerra civile” tra fronti contrapposti rappresentati strumentalmente come “pro vax” e “no vax”.
Un tema che riguarda direttamente anche la sicurezza nazionale e il futuro dell’Italia e dell’Occidente ed è paradossale che nessuno sembri occuparsene, specie in un contesto in cui propaganda (o se preferite Info Ops e Psy Ops) sembrano avere il sopravvento in gran parte del panorama politico e mediatico, non solo in Italia.
Rischio calcolato o incalcolabile?
Strano che non si prendano in esame i rischi potenziali insiti nell’inoculazione di massa di vaccini, sviluppati in emergenza e utilizzabili solo in tale condizione, dei quali nessuno, neppure le aziende produttrici, conoscono gli effetti indesiderati che si potrebbero manifestare in futuro nè si assumono responsabilità in proposito.
Nessun vaccino è particolarmente sperimentato quello dell'influenza varia di anno in anno, e nessuno ha mai tirato fuori tutte queste storie. Inoltre la tecnologia dei vaccini è piuttosto antica e collaudata.Quelli a brevissimo termine cominciano a essere molti e non certo simpatici ma se tra 3, 5 o 10 anni dovessero emergere complicazioni gravi e inabilitanti in percentuali significative delle popolazioni vaccinate l’impatto sanitario, sociale ed economico potrebbe risultare di dimensioni mai viste e forse ingestibile.
Inoltre non è secondario valutare che le categorie a cui il vaccino è stato di fatto quasi imposto sono di valenza strategica per la tenuta di ogni nazione: militari, forze dell’ordine, personale scolastico e sanitari, con questi ultimi peraltro già in buona parte colpiti e guariti dal virus.
Pur tralasciando teorie complottiste non si può non notare che il tema dei rischi potenziali legati alle conseguenze accidentali e indesiderate delle inoculazioni di massa di vaccini non sperimentati per il tempo solitamente necessario non venga neppure preso in considerazione nel dibattito politico e mediatico.
Le cure che esistono sono comunque farmaci e se non sono omologate significa che sono ancora più sperimentali e rischiose. Sull'assistenza domiciliare è vero, in particolare la Lombardia l'ha smantellata a favore di una visione ospedalecentrica, che fino al covid aveva dato risultati eccellenti. Oggi si sa che fu una scelta ottima per quanto riguarda la medicina ad alta specialità, ma qui siamo nel campo della medicina generale e prima di ricostruire un sistema territoriale decente serviranno anni. E visto che gli operatori sanitarie del territorio e la cultura dell'assistenza territoriale non si fa in qualche settimana, il vaccino è certamente il rimedio rapido migliore. Non dimentichiamo che se i pochi operatori sanitari si ammalano, poi buona notte a chi assiste gli altri, territorio o non territorio.Come quella di puntare decisamente su cure (che pure esistono ma tardano a venire omologate) e assistenza a domicilio dei malati per non rischiare più di intasare gli ospedali, incoraggiando la vaccinazione solo dei cittadini più anziani e fragili maggiormente esposti agli effetti del Covid, preservando al tempo stesso da rischi a medio e lungo termine giovanissimi, giovani e adulti.
Nessun vaccino rende immune, dipende da nostro sistema immunitario. Lo scarico di responsabilità è legittimo e naturale, perché gli stati ci mettono un quarto d'ora a rovinarti.Dubbi leciti
Del resto le grandi aziende farmaceutiche che producono i vaccini si sono cautelate da ogni rischio di risarcimento come dimostrano i contratti segretati (con ampie parti oscurate nelle copie mostrate ad alcuni europarlamentari) siglati con l’Unione Europea e i singoli stati o le numerose firme che ogni cittadino deve apporre per sollevare tutti da ogni responsabilità per gli effetti collaterali del vaccino che gli stanno inoculando.
Sappiamo che questi vaccini non rendono immuni dal Covid, non impediscono di contagiarsi e contagiare ma vengono distribuiti, proposti e imposti, direttamente o indirettamente, con crescente facilità a tutti e spesso senza accurate verifiche preliminari, neppure per verificare con un test sierologico la presenza degli anticorpi del Covid.
Beh per forza essendo il 95% di israeliani vaccinati, è naturale che la stessa percentuale si trovi anche nei malati, dal momento il vaccino non fa miracoli, ma diciamo stimola, addestra, il sistema immunitario. Ma se uno ha un sistema immunitario fragile può darsi che non funzioni. Il dato che va guardato sono la rispettiva incidenza di malati gravi su vaccinati e non vaccinati, e non in generale. Cioè se abbiamo vaccino 94 persone se 100 e troviamo che il 50% dei malati è vaccinato, secondo te che significa? che ci sono 3 vaccinati e 3 non vaccinati. Però i 3 vaccinati rappresentano il 3,2% dei vaccinati, mentre 3 non vaccinati sono il 50% dei non vaccinati. E oggi negli ospedali si vede questo. E' difficile da spiegare e quindi il risultato è un informazione no corretta.All’ospedale Herzog di Gerusalemme il 95% dei pazienti gravi è vaccinato con doppia dose come l’85/90 per cento dei ricoverati, ha riferito all’emittente Canale 13 il dottor Kobi Haviv direttore generale dell’ospedale (nella foto sotto).
Altra stupidagine: le varianti ci sono sempre, certo se schiatti prima non fanno a tempo a comparire. Il raffreddore è un virus con centinaia di varianti, ed è per questo che non c'è il vaccino. L'ipotesi è che domani anche il SARS-CoV2 venga trattato come il raffreddore che stermino un sacco di nativi del continente americano.In base a questi e altri elementi non c’è bisogno di essere complottisti per trovare difficile credere che il business sanitario non abbia un’influenza determinante sulle strategie adottate dagli stati e imposte ai cittadini.
Del resto l’OMS aveva sconsigliato vaccinazioni di massa durante l’epidemia perché avrebbero favorito la comparsa di varianti, oggi a quanto pare più diffuse proprio nelle nazioni a più alto tasso di vaccinazioni.
Su questo tema in effetti c'è una qualche ragione, e credo che si tratti di azioni più pedagogiche e persuasive, quindi comunque politiche piuttosto che realmente razionali. Ma bisogna pensarci bene prima di giungere a conclusioni.Discriminare per persuadere?
Per essere efficace la comunicazione istituzionale deve essere il più possibile trasparente e credibile ma nella vicenda del Covid, dei vaccini sperimentali e del Green Pass l’impressione è che la trasparenza sia stata affondata fin da subito e non solo dai “misteri cinesi” (in Italia dal “siamo prontissimi” di Giuseppe Conte, dalle mascherine acquistate a peso d’oro che non proteggevano dal virus distribuite ai sanitari, dai verbali segretati del Comitato tecnico-scientifico, dai contratti segretati con le aziende farmaceutiche e la lista sarebbe ancora lunghissima…….).
Anche se non immunizzano e non garantiscono da malattia, ricovero e contagio di altre persone, si punta a inoculare vaccini sperimentali a tutti (anche ai bambini cominciano a dire al CTS ) …e chi obietta o pone dubbi viene etichettato come “no vax” che equivale a ignorante, “terrapiattista” e diffusore di fake news o addirittura pazzo.
Qui faccio fatica e seguire. Un tema è il vaccinare, un altro è l'immigrazione clandestina. Qui si entra di nuovo nel dibattito politico che poco ha a che fare con il tema di natura scientifica.Pur senza gridare al regime è meglio porre molta attenzione a questi aspetti legati agli effetti della propaganda e del bombardamento mediatico perché di lotta alle fake news si occupa anche una recente legge cinese che mira a far tacere i dissidenti mentre di persone definite “pazze” per le loro idee erano pieni i manicomi in Unione Sovietica, Cina e altri “paradisi comunisti”.
Impossibile non domandarsi perché uno stato pronto a limitare la libertà dei suoi cittadini nel nome della lotta al Covid continui, nonostante lo stato d’emergenza, a tenere spalancate porte e porti a decine di migliaia di clandestini (31 mila sbarcati da inizio anno) provenienti da paesi in cui il virus dilaga e che, benchè positivi, tendono a fuggire alla prima occasione dai centri d’accoglienza che li ospitano.
Non ho visto fosse comuni di criticoni in stile khmer. Però se io sono un operatore sanitario e quindi accetto di lavorare nel sistema sanitario, che è governato dall'ISS, e critico le sue decisioni fino al punto di contrastarle forse forse devo cambia mestiere. E' giusto e sacrosanto esporre opinioni anche critiche nei confronti delle autorità tecnico scientifiche, ma fino a quando si opera al loro interno ci si deve adattare. Ma di fosse non ce ne sono anzi, mi sembra che la libertà di parola sia più che garantita.La mancanza di risposte credibili delle istituzioni a queste domande e il ricorso all’autoritarismo (che spesso mal rimpiazza la carenza di autorevolezza) genera inevitabilmente sfiducia nelle istituzioni e scollamento sociale.
Un metodo “cambogiano”, ricordando come i khmer rossi indottrinassero gli studenti per indurli a denunciare i genitori che tra le mura domestiche criticavano il regime, che sembra puntare a indurre il ragazzo a premere sui genitori per farsi vaccinare ed essere così accettato dal gruppo.
Si il green pass è un azione nasce per gestire la cosa pubblica. Riconosco che non vedo un particolare acume nel dibattito in relazione al suo utilizzo, ma questo nulla ha a che vedere la il fatto che il vaccino non sia più che opportuno, almeno nelle fasce di età sensibili allo sviluppo di malattia grave.Green Pass e Psy Ops
Il Green Pass, come il prolungato bombardamento mediatico, sembra quindi rappresentare uno strumento idoneo alle operazioni psicologiche, branca militare tesa a influenzare percezioni e comportamenti dell’opinione pubblica (ma di solito quella del nemico….).
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L’impatto della vaccinazione di massa: scommessa al buio? – Analisi Difesa
www.analisidifesa.it
Quindi il CTS e la stragrande maggioranza dei media ha detto una castroneria. Nel frattempo ho trovato un articolo a riguardo di un importante testata scentifica ed ho colmato la mia lacuna: il virus muta di continuo e non perchè viene "attaccato" o trova sbarramenti alla sua replicazione.
A questo punto mi chiedo perchè i media mainstream, ma sopratutto il CTS, avrebbero proferito una simile vaccata.
I media scrivono vaccate anche quando si tratta delle previsioni del tempo.Quindi il CTS e la stragrande maggioranza dei media ha detto una castroneria. Nel frattempo ho trovato un articolo a riguardo di un importante testata scentifica ed ho colmato la mia lacuna: il virus muta di continuo e non perchè viene "attaccato" o trova sbarramenti alla sua replicazione.
A questo punto mi chiedo perchè i media mainstream, ma sopratutto il CTS, avrebbero proferito una simile vaccata.
No, il virus non vive né sopravvive. Non rientra nella logica degli esseri viventi. Succede questo, i virus non hanno metabolismo e non si riproducono. I virus si replicano, come i cristalli o le bolle di aminoacidi nel brodo, con sembianze e proprietà relativamente omogenee. La differenza è che mentre la struttura dei cristalli o degli aminoacidi è dovuta a una tendenza, detta frattale, alla replicazione delle forme in natura, nel caso del virus esiste una sorta di matrice chimica che informa la struttura stessa. Questa matrice assembla molecole organiche secondo un certo schema. Alcune volte lo schema non è esattamente uguale al precedente, e questo produce una mutazione. Per quale motivo allora il vaccino incentiva le mutazioni? perché più noi resistiamo al virus, più questo sopravvive insieme a noi e diventa come il raffreddore, e siccome più noi sopravviviamo, proprio come il raffreddore, più lui muta. Perché il miglior modo per cancellare un virus è schiattare. Se schiattiamo tutti il SARS-CoV2 non muta più. Se ci vacciniamo tutti si riduce riduce la trasmissibilità di un ceppo virale, e magari a un certo punto un altro trova la strada, del tutto casualmente, per riprendere la replicazione. Oppure no il caso gli volta le spalle e bye bye virus.Ma non è così? la mia è una domanda, sia chiaro. Ho sempre sentito parlare di virus che mutano per adattarsi e sopravvivere nel caso in cui trovino sbarramenti alla loro replicazione, non sarebbe quindi così?
Grazie Hot per il like, ma spero sia per l'affermazione: sentieri liberi alle mtb sempre!!!!I media scrivono vaccate anche quando si tratta delle previsioni del tempo.
Su come certe boiate escano dal CTS è più difficile da spiegare.
Ma di boiate ne abbiamo lette, purtroppo, molte nell'ultimo anno, da tutte le provenienze.
Ovvio, ma non soltantoGrazie Hot per il like, ma spero sia per l'affermazione: sentieri liberi alle mtb sempre!!!!
Secondo me si replica per più tempo nel corpo di un non vaccinato che nel corpo di un vaccinato, e più tempo ha a disposizione più probabilità ci sono di avere mutazioni.No, il virus non vive né sopravvive. Non rientra nella logica degli esseri viventi. Succede questo, i virus non hanno metabolismo e non si riproducono. I virus si replicano, come i cristalli o le bolle di aminoacidi nel brodo, con sembianze e proprietà relativamente omogenee. La differenza è che mentre la struttura dei cristalli o degli aminoacidi è dovuta a una tendenza, detta frattale, alla replicazione delle forme in natura, nel caso del virus esiste una sorta di matrice chimica che informa la struttura stessa. Questa matrice assembla molecole organiche secondo un certo schema. Alcune volte lo schema non è esattamente uguale al precedente, e questo produce una mutazione. Per quale motivo allora il vaccino incentiva le mutazioni? perché più noi resistiamo al virus, più questo sopravvive insieme a noi e diventa come il raffreddore, e siccome più noi sopravviviamo, proprio come il raffreddore, più lui muta. Perché il miglior modo per cancellare un virus è schiattare. Se schiattiamo tutti il SARS-CoV2 non muta più. Se ci vacciniamo tutti si riduce riduce la trasmissibilità di un ceppo virale, e magari a un certo punto un altro trova la strada, del tutto casualmente, per riprendere la replicazione. Oppure no il caso gli volta le spalle e bye bye virus.