Intetessante, però ero rimasto ad esempio all'annuncio dei 7 bimbi in intensiva che avevano il covid. Epperò è venuto fuori che erano in intensiva già da prima.
Cioè, da noi, scrivono, ce ne sarebbero 250.000 circa che hanno incontrato il covid (te lo dico, sinceramente mi paiono pure pochi avendo avuto esperienza della trasmissibilità dei vari virus nei nidi), e di questi 14 ne sono morti. Le domande sono: quei 14 erano davvero bambini sani o avevano già un piede abbastanza dentro nella fossa da far venire il dubbio che anche ad averli vaccinati tutti e 250.000 non si sarebbero salvati?
E gli altri 250.000 (e rotti meno 14), avrebbero avuto un decorso più favorevole se vaccinati?
Perché che un bambino (come anche un vaccinato doppia dose Pfizer 18 enne) possa incontrare il virus ci sta eccome. Ma appunto mi si dovrebbe dimostrare che, sotto quella età per cui "non ne finisce in intensiva nessuno" (oh, così dicevano fino a sette/otto mesi fa anche i Crisanti/Burioni/etc in tv), vaccinare porta ai vaccinati un vantaggio.
Prima che tu prenda in mano il kalashnikov, ribadisco che sono favorevole ai vaccini obbligatori, per questo anche ma da una certa età in su. Sotto quell'età infatti mi domando se abbia senso al di fuori di casi particolari, ovvero se quando hanno detto che i bambini e gli adolescenti sani non finivano in ospedale per il covid l'han detto tutti in tutto il mondo solo per farci stare sereni