Ragazzi... sono veramente dispiaciuto... per chi è rimasto a casa!
Alla fine il gruppo era discretamente numeroso (20 partecipanti, come ha giustamente detto Robjumper) ed alquanto vario.
Partiti con molta calma visto che il tempo sembrava promettere il peggio (invece ci è andata alla grande visto che non ha buttato giù nemmeno una goccia e la temperatura era fin troppo calda!) e visto che URON non si decideva a salire in sella (ogni volta che ci provava aveva dimenticato qualcosa: ha chiuso e riaperto la macchina almeno 20 volte

). Finalmente si parte e dopo la prima fase interlocutoria arriviamo all'incrocio per Perda Niedda dove inizia l'asfalto (aaarrgghh... e pensare che sono pure allergico) E LA SALITA! E' stata dura, ma chiaccherando con i vari componenti del gruppo me la sono fatta passare. Arrivati all'agriturismo finisce l'asfalto e si comincia finalmente su starrato. Si sale ancora per arrivare ai 750 mt di Su Baracconi e poi gli 815 di Sa Tellura. Fino a qui i frontisti la fanno da padrone (Mopino, Scusce & Co. non fanno altro che sgommare a destra e a manca dimostrando di averne tanto... ma tanto...), ma una volta scollinato cominciano a guardarci storto vedendoci allungare le forcelle ed indossare le
protezioni...
A questo punto iniziano le danze (almeno per gli amanti della discesa più che della salita): si parte a manetta prima sulla sterrata e poi sul tunnel nel bosco, si prosegue in discesa con un po' di pietre (ma manco le sento) per arrivare al tratto saliscendi tutto da guidare che porta fin sopra Arenas. I frontisti più dotati (Scusce già lo conoscevo, ma anche Mopino non è andato per niente male!) tengono discretamente il passo, ma ora c'è una discesa in pietraia da fare "a tottu pompa" e qui le distanze con le front aumentano. MadMarious paga dazio forando per ben 2 volte nel giro di 200 mt... non è giornata... Arrivati ad Arenas Mopino e l'amico ci lasciano per puntare verso San Benedetto. Noi proseguiamo fino a Tinì per poi scendere verso Sa Duchessa fino a quota 550. Da li parte un single (che io avevo fatto per la prima volta qualche settimana fa quando facemmo Rio Maccioni) prima in salita (sempre più ripida tanto da scendere a piedi per un bel tratto) ma una volta scollinato intorno a quota 650 si abbassano le selle (è talmente ripido da doversi sedere nel mozzo posteriore

) e ci si butta giù a capofitto. E' uno splendido single in mezzo al bosco, inizialmente ripido e tortuoso, tutto da guidare di fino, ma poi la pendenza lentamente scema, ma diventa sempre più veloce e da guidare in modo "ignorante": molla i
freni e vai! Scusce mi rimane attaccato (pagando solo in qualche punto pietroso, dove la sua frontina di più proprio non può) continuando a riprendermi con la telecamerina... non vedo l'ora di vedere le immagini! Arriviamo a valle con i peli dritti dall'adrenalina (e se si addrizzano i miei...) e MadMarious buca per la terza volta... decidendo di aggregarsi ad altri 3 che per problemi di orario (e coronarie!) decidono di rientrare, visto che le macchine sono a meno di un quarto d'ora. Noi invece risaliamo da Sa Duchessa a Tinì (che dura ragazzi! ormai ero cotto... e non solo io... e poi l'effetto dell'antinfiammatorio cominciava a svanire ed il dolore intercostale che mi affligge da qualche giorno cominciava a diventare insopportabile... che palle!). Arrivati a Tinì ci fermiamo alla fonte a fare rifornimento (ed ammirare il Linas in lontananza), poi proseguiamo fino a raggiungere Sa Tellura e poi Su Baracconi. Qui si rientra prima in un double-track abbastanza tecnico ma veloce e Scusce ci fa vedere tutto il suo repertorio rischiando per ben 2 volte il "dritto" su dei tornanti (la seconda volta... l'ho visto prorio male... mamma mia!)... Arrivati a Perda Niedda ci immettiamo in un tunnel nel bosco che ci porta ad agganciare il famoso single dei 5 km che percorriamo solo per qualche centinaia di mt... peccato, ma a quel punto eravamo troppo cotti per affrontare roba così tecnica e diventava pericoloso. Piccola sosta per sistemare la foratura di Giovanni (e per vedere alcuni, che non si sono accorti di un dosso che finiva con un salto, droppare chi più chi meno involontariamente) si riparte; molliamo il single dei 5 km svoltando a destra verso Sa Duchessa con un bel ripidone in mezzo al bosco tutto da guidare, con dei bei tronchi messi li apposta per fermarci... ma non ci hanno fermato... qualche "ollatina" e via! Arriviamo al punto più tecnico di tutto il giro (10 mt sul letto roccioso di un torrente, per fortuna secco... altrimenti viscidissimo!) e come al solito mi pianto nell'ultimo metro... li mortacci sua... è la terza volta che ci provo e non c'è verso di chiuderlo... alla prossima. Arriviamo a Sa Duchessa dove facciamo una piccola divertente variante per poi scendere esausti ma felici alle macchine. Il tempo di caricare le bici in macchina, metterci addosso qualcosa di più comodo ed assaggiare i dolcetti di URON ed è tempo di salutarci...

già finito?... si fa per dire... oltre 5 ore in bici per 36 km e 1332 mt di guadagno in salita!!!
Concludo (mentre guardo le foto di Mastro marino) dicendo che gli assenti hanno sempre torto (anche se avranno avuto le loro ragioni... per carità!) e si sono persi un'uscita DA NON PERDERE.