Ho riguardato questo topic per dire una curiosità che mi è successa ieri a proposito del manubrio largo-stretto, ma quando ho letto l'ultimo post, non ho resistito.
Un caro saluto a Pippa Middleton.
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Ieri mi sono trovato per la prima volta (forse) in cui il manubrio largo mi penalizzava in una manovra trialistica:
tratto vert S5, tornantino molto chiuso, esposto, sentiero scavato, largo meno di una spanna, con pendio ripido che non lascia girare la ruota dietro in nosepress al momento giusto... (non grandinava come la prima volta in cui mi sono trovato lì e senza pensarci due volte ero sceso a piedi, ma va vabbeh).
Insomma ripido con chiappe sulla ruota post, con in manubrio girato quasi a 90°, il braccio disteso per impugnare la manopola più lontana mi costringeva ad avanzare quel poco che bastava per far uscire il baricentro oltre la ruota davanti.
ormaicapotting
Sta di fatto che fino ad una rotazione di circa 80° del manubrio stavo in equilibrio; appena lo ruotavo quello zic di più per tentare di chiudere la curva, il braccio disteso al massimo non poteva che tirarmi avanti quei pochi millimetri sufficienti per farmi capottare.
Sul momento ho pensato che un manubrio da "solo" 740mm rize 25mm come quello vecchio forse mi avrebbe aiutato a stare un pelo più indietro.
È stato l'unico caso in cui ho pensato che un manubrio largo fosse d'impiccio senza alberi intorno.
Ma a mente lucida potrei accusare altri fattori, non il manubrio: la forca piuttosto corta, l'angolo abbastanza chiuso, la ruota posteriore grande e lo
zaino un po' ingombrante, il casco pesante, i panini alla pancetta nello stomaco, il gomito che non fa contatto col ginocchio...
Forse eh...
Comunque, dopo aver trovato le scuse più fantasiose, non sono riuscito a chiudere quel passaggio. :-P
Da notare l'omogeneità dell'approccio dei miei compagni d'avventura: io i-love-rolling, lo Smilzo pure-XC.
