Ma perchè mettete il copertone a sezione maggiorata all'anteriore?

Su questo non sono molto d'accordo,specie in ambito mtb.
Comunque dubito che la stessa gomma,in misura ad esempio 2.1 e 2.3 possa essere più scorrevole nella misura maggiore,che,oltretutto,pesa anche di più.

Quoto in pieno.
Ringrazio tutti quelli che sono intervenuti per illuminarmi al riguardo, sempre in debito!!!!!!!
 
E

evander

Ospite
Su questo non sono molto d'accordo,specie in ambito mtb.
Prima di tutto bisognerebbe aggiungere,a quello che hai scritto,che il confronto sarebbe da fare solo tra due gomme identiche,con mescola identica,differenti solo per sezione e montate sullo stesso cerchio.Altrimenti viene a cadere completamente perchè disegno,mescola e/o mix di mescole non permettono di paragonare gomme diverse,considerando inoltre che raramente due gomme di sezione dichiarata uguale di case diverse sono realmente larghe uguali.Inoltre prova a montare la stessa gomma su cerchi con 3 mm di differenza di canale e vedrai,a parità di pressione,che differenza di profilo avrai.
Comunque dubito che la stessa gomma,in misura ad esempio 2.1 e 2.3 possa essere più scorrevole nella misura maggiore,che,oltretutto,pesa anche di più.
Tornando in topic mi sembra che ormai l'uso di una gomma di sezione maggiore all'anteriore,specie in ambito AM,sia abbastanza consolidato e con motivi sufficientemente validi per continuare a farlo:davanti cerco grip per la discesa e la "gommona" anteriore mi penalizza poco in salita; dietro cerco scorrevolezza per salire con grip sufficiente e poi non mi faccio il problema se in discesa non è incollata. Diverso il discorso per DH,dove si cerca il massimo grip o XC,dove viceversa di vuole essere scorrevoli,anche se poi la valutazione deve essere fatta in base ai singoli percorsi per entrambe le specialità
Non l'ho solo scritto, è la fisica.
E poi, scusami e senza alcuna offesa, che significa la precisazione a parità di gomma: è ovvio che se paragoniamo uno slik racing con un rinforzato supertassellato il paragone non ha senso.
La risposta poi è pienamente in tema topic: si usa una gomma più larga perchè:
1- se gonfiata a pari pressione dello pneumatico più stretto, rimane più rotonda e scorre di più;
2-se sgonfiata in una determinata misura rispetto allo pneumatico più stretto, ti consente di viaggiare con una pressione più bassa a parità di attrito, con tutti i benefici conseguenti.
Ciao.
 

GPA

Biker dantescus
24/1/06
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Non l'ho solo scritto, è la fisica
.



Io sono figlio di due matematici,che insegnavano anche fisica e che mi hanno insegnato ad essere rigoroso e pragmatico all'inverosimile. Il link che hai inserito nel tuo post successivo è interessante,ma il concetto non tiene conto delle deformazioni che si hanno con una gomma ampiamente tassellata,tipica del nostro uso e della quale si parla nel nostro topic



E poi, scusami e senza alcuna offesa, che significa la precisazione a parità di gomma: è ovvio che se paragoniamo uno slik racing con un rinforzato supertassellato il paragone non ha senso.




Qui in effetti sono io che devo dire "senza offesa" a te,perchè ho fatto una precisazione che per te era ovvia,ma che ritenevo semplicemente doverosa nell'ambito della discussione




La risposta poi è pienamente in tema topic: si usa una gomma più larga perchè:
1- se gonfiata a pari pressione dello pneumatico più stretto, rimane più rotonda e scorre di più;
2-se sgonfiata in una determinata misura rispetto allo pneumatico più stretto, ti consente di viaggiare con una pressione più bassa a parità di attrito, con tutti i benefici conseguenti.
Ciao.




E qui,personalmente,dissento,in quanto mi baso non sulla fisica teorica da laboratorio ma sulla sensazione personale,che ritengo più importante e veritiera.
Per me tra due gomme uguali,montate sullo stesso cerchio,solo di misura diversa,tenendo a pressione più bassa quella più larga ho comunque un attrito maggiore.
Molto probabilmente esiste un "punto di pareggio" ovvero una pressione per la gomma A e una per la B che le portano ad avere lo stesso coefficiente di rotolamento,ma questo non è generalizzabile,variando in base al disegno,alla mescola ed al rapporto gomma/cerchio.
Insomma,in questo caso,a mio personale giudizio,vale di più l'empirismo.
Detto questo,la discussione è interessante e quindi ti sarei grato se volessi proseguirla.Grazie
 

federicocolombini

Biker perfektus
1/8/08
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Di queste cose si e' gia' parlato -
Su terreni accidentati, sezioni piu' larghe offrono una minor resistenza al rotolamento. Idem, pressioni piu' basse.
[url]http://www.bicicletta.co.za/Downloadable%20docs/Rolling%20Resistance%20Eng%20illustrated.pdf[/URL]

Resto convinto dell'esatto contrario..... :omertà:

Le sezioni larghe avranno al limite più aderenza ma sicuramente più resistenza al rotolamento.......:il-saggi:
E poi non hai mai provato a fare un sentiero (salita o discesa che sia) con le gomme a 3.5 bar per poi sgonfiarle a 2 bar??????
Noterai qualche piccola (!) differenza...
 

bis

Biker augustus
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Resto convinto dell'esatto contrario..... :omertà:

Le sezioni larghe avranno al limite più aderenza ma sicuramente più resistenza al rotolamento.......:il-saggi:
E poi non hai mai provato a fare un sentiero (salita o discesa che sia) con le gomme a 3.5 bar per poi sgonfiarle a 2 bar??????
Noterai qualche piccola (!) differenza...
Ovviamente, facendo confronti estremi, (pressione troppo bassa vs. troppo alta) le cose cambiano ma, in condizioni "normali" la gomma meno gonfia copia il terreno meglio ed e' sicrunamente inferiore l'energia spesa per deformazione che non quella necessaria per sollevare di un cm l'insieme bici, quando la gomma e' troppo dura da assorbire l'ostacolo.

Comunque, se leggi l'articolo, spiega come anche sperimentalmente siano arrivati a questo risultato.
 
E

evander

Ospite
.



Io sono figlio di due matematici,che insegnavano anche fisica e che mi hanno insegnato ad essere rigoroso e pragmatico all'inverosimile. Il link che hai inserito nel tuo post successivo è interessante,ma il concetto non tiene conto delle deformazioni che si hanno con una gomma ampiamente tassellata,tipica del nostro uso e della quale si parla nel nostro topic








Qui in effetti sono io che devo dire "senza offesa" a te,perchè ho fatto una precisazione che per te era ovvia,ma che ritenevo semplicemente doverosa nell'ambito della discussione









E qui,personalmente,dissento,in quanto mi baso non sulla fisica teorica da laboratorio ma sulla sensazione personale,che ritengo più importante e veritiera.
Per me tra due gomme uguali,montate sullo stesso cerchio,solo di misura diversa,tenendo a pressione più bassa quella più larga ho comunque un attrito maggiore.
Molto probabilmente esiste un "punto di pareggio" ovvero una pressione per la gomma A e una per la B che le portano ad avere lo stesso coefficiente di rotolamento,ma questo non è generalizzabile,variando in base al disegno,alla mescola ed al rapporto gomma/cerchio.
Insomma,in questo caso,a mio personale giudizio,vale di più l'empirismo.
Detto questo,la discussione è interessante e quindi ti sarei grato se volessi proseguirla.Grazie
Una lode sincera all spirito con cui stai affrontando la discussione.
Detto questo, prese due gomme della stessa marca e modello ma di sezioni diverse, a parità di pressione la gomma più larga rimarrà più rotonda in quanto il peso su di essa gravante sarà distribuito su di una superficie maggiore; conseguentemente l'impronta a terra della gomma più larga non sarà, con riguardo a differenze di pochi mm, più grande rispetto a quella lasciata dalla gomma più piccola e, soprattutto sarà di una forma diversa, meno penalizzante il rotolamento.
Il dazio di una gomma più larga sta nel maggior peso delle masse rotanti e nella maggiore resistenza aerodinamica; ma per le velocità raggiunte in MTB e parlando di una differenza sulla sezione di 5mm, risulta evidente che si tratta di parametri quasi irrilevanti.
Ciao.
 

GPA

Biker dantescus
24/1/06
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Vado Ligure
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prese due gomme della stessa marca e modello ma di sezioni diverse, a parità di pressione la gomma più larga rimarrà più rotonda in quanto il peso su di essa gravante sarà distribuito su di una superficie maggiore; conseguentemente l'impronta a terra della gomma più larga non sarà, con riguardo a differenze di pochi mm, più grande rispetto a quella lasciata dalla gomma più piccola e, soprattutto sarà di una forma diversa, meno penalizzante il rotolamento.
Il dazio di una gomma più larga sta nel maggior peso delle masse rotanti e nella maggiore resistenza aerodinamica; ma per le velocità raggiunte in MTB e parlando di una differenza sulla sezione di 5mm, risulta evidente che si tratta di parametri quasi irrilevanti.
Ciao.

Perfetto :il-saggi:.
Questa è una spiegazione scientifica e assolutamente razionale,anche se sarai d'accordo con me che non tiene conto delle numerose variabili della marcia in fuoristrada,tipo ad esempio la salita liscia,dove inequivocabilmente la minor impronta a terra,che sia per sezione di base o per aumento di pressione,favorisce la pedalata,mentre per contro,come ricordava bis,sull'accidentato si fa meno fatica a far passare una gomma sgonfia voluminosa che una stretta a pressione maggiore. Tutto questo per dire che poi in realtà,quando parliamo di rotolamento,non lo consideriamo dal punto di vista scientifico e astratto come hai fatto tu,fornendo dati di fisica pura,ma per il biker "resistenza al rotolamento" viene tradotto con "resistenza che ravviso nelle gambe":specc:,portando al concetto che avevo già espresso per cui l'empirismo,cioè la sensazione soggettiva,in questo caso travalica la scienza "esatta".
Per rientrare in topic quindi confermo,a mio avviso,la validità dell'utilizzo di una gomma di sezione maggiore all'anteriore specie su bici votate ad un uso disinvolto in discesa,con tanto di pressione alta per la salita su asfalto,media per la salita su terra e bassa per la discesa.
Ringrazio te e bis per il contributo prettamente scientifico che avete dato alla discussione sperando di aver chiarito al meglio quanto volevo esprimere inizialmente.
Ce ne fossero di discussioni così! :prost:
 
E

evander

Ospite
Perfetto :il-saggi:.
Questa è una spiegazione scientifica e assolutamente razionale,anche se sarai d'accordo con me che non tiene conto delle numerose variabili della marcia in fuoristrada,tipo ad esempio la salita liscia,dove inequivocabilmente la minor impronta a terra,che sia per sezione di base o per aumento di pressione,favorisce la pedalata,mentre per contro,come ricordava bis,sull'accidentato si fa meno fatica a far passare una gomma sgonfia voluminosa che una stretta a pressione maggiore. Tutto questo per dire che poi in realtà,quando parliamo di rotolamento,non lo consideriamo dal punto di vista scientifico e astratto come hai fatto tu,fornendo dati di fisica pura,ma per il biker "resistenza al rotolamento" viene tradotto con "resistenza che ravviso nelle gambe":specc:,portando al concetto che avevo già espresso per cui l'empirismo,cioè la sensazione soggettiva,in questo caso travalica la scienza "esatta".
Per rientrare in topic quindi confermo,a mio avviso,la validità dell'utilizzo di una gomma di sezione maggiore all'anteriore specie su bici votate ad un uso disinvolto in discesa,con tanto di pressione alta per la salita su asfalto,media per la salita su terra e bassa per la discesa.
Ringrazio te e bis per il contributo prettamente scientifico che avete dato alla discussione sperando di aver chiarito al meglio quanto volevo esprimere inizialmente.
Ce ne fossero di discussioni così! :prost:
Scusami, ma non vedo quali siano gli agenti esterni che possano inficiare le conclusioni della fisica; la conclusione unica e univoca è che su MTB montare la gomma di sezione più larga consentita dal costruttore è sempre più vantaggioso, almeno fino a quando parametri come il maggior peso e la maggiore superficie frontale non diventino preponderanti rispetto ai vantaggi sopra elecati; su BDC è evidente che la gomma più stretta, potendo essere gonfiata a 10 bar, comporta il vantaggio del minor peso, minore resistenza aerodinamica ma, soprattutto, consente la costruzione di una bici tutta più filante e leggera.
Ora se io ho una MTB e non supero i 20 Km/h di media nell'xc, non è che montando una gomma più stretta il telaio mi si ritira; la bici rimane quella e montando una gomma 5 mm più larga ne sfrutto i vantaggi sempre ed ovunque e quindi, per rifarmi ai tuoi esempi, sia in salita liscia che fuoristrada: l'impronta a terra infatti rimane più o meno della stessa entità, ma varia la forma, quindi la perdita di energia per l'affondamento sarà all'incirca identica; semmai potrebbe esserci una impercettibile peggiore copiatura delle asperità, dovuta alla maggiore rotondità, ma c'è anche , a parità di grip un minore attrito; se poi abbasso la pressione posso ancora migliorare la prestazione della gomma.
Sulla BDC, la gomma piccola, più leggera e aerodinamica e meno gravante sulla struttura tutta della bici, tanto da poter consentire la costruzione di un telaio più snello, la deformazione della gomma più stretta può essere recuperata con pressioni altissime, dato che si tratta di un mezzo che va solo su asfalto.
Comunque sostanzialmente credo che io, te e Bis stiamo dicendo la stessa cosa, forse con l'unica differenza che, per me, i vantaggi di una gomma più larga, sempre nei limiti consentiti dal costruttore della bici e del cerchio, sono tali che conviene montarla avanti e dietro anche per un sui terreni più cedevoli e, soprattutto, per un uso polivalente.
Ciao.
 

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