Per gli assenti posto solo una parte del resoconto gara che potrete leggere sui siti di 24hpassion.it
ed endurancetour.com
.........................................................................................................
..Mio nonno lo diceva sempre :
<
mai fidarsi troppo dei biker di pianura
.hanno sempre un asso nella manica
..>
Ed i ragazzi di Orzinuovi, domenica mattina lo hanno calato con tutto il resto dei carichi che avevano tenuto per lultima mano
.la bella!!!!
Uno splendido sole oserei dire più primaverile che autunnale, ha salutato i 350 biker che si sono dati appuntamento per lultima gara dellENDURANCE TOUR 2009, spazzando le poche nubi che transitavano nel cielo.
Alle ore 11:00 puntualissima la gara ha preso il via nelle campagne bresciane, animando di fatto la frazione di Barco che altrimenti si sarebbe risvegliata con i soliti ritmi dettati dalla campagna.
Con il collaudatissimo stile Le Mans, i concorrenti (anche se a noi del tour piace definirli semplicemente amici in gara con il loro io) sono sfilati sotto larco gonfiabile rosso che segnava linizio delle ostilitàcorrendo verso le loro bici che li aspettavano in fremente attesa, desiderose di essere accompagnate lungo il percorso.
La partenza è stata disegnata in un pratone allinterno del quale con il fettucciato gli Urcis boys avevano disegnato con una gimcana,una sorta di passerella trionfale dove poter essere ammirati e sostenuti dal folto pubblico, che si è diviso fra qui e la zona cambio ricavata proprio nel centro del paese.
I concorrenti seguivano poi una strada sterrata, che li conduceva nella zona bassa del paesino dove dopo una curva a gomito, proseguivano per un piccolo strappo su asfalto che li portava alla zona cambio, proprio al centro del paese , tagliandolo di fatto in due.
Gli organizzatori con le loro sapienti mani, hanno creato per unire la zona cambio con il punto ristoro,una passerella volante fatta con quei tubi che usano i muratori nelle loro impalcature,evitando di fatto qualsiasi scambio atleti/pubblico in questa delicata zona.
Fantastico seguire gli avvenimenti da lassù.
Uscendo dal paese si sfiorava la zona dedicata ai gazebo e tende,infilandosi nel cortile di una fattoria, si proseguiva costeggiando il fiume passando per una zona corta ma tutta da guidare in quanto il fondo era composto da sassi, si arrivava alla zona più amata da tutti:
un single track lungo circa un paio di chilometri, mai noioso in quanto era tutto da guidare con continui cambi di pendenza e di direzione in mezzo al boschetto.
Il percorso dopo parecchi chilometri ripiegava lungo un argine per tornare verso il pratone, passando dapprima sotto tre magnifiche croci, che i maligni avevano decretato essere la zona podio, ma in realtà teatro di una via crucis pasquale tra le più importanti della bassa bresciana.
Per la felicità di tutti i concorrenti gli Urcis boys , (mi piace definirli così perché si trattava di due associazioni: G.S. Croce Verde e Pedale Orceano, che hanno lavorato in perfetta simbiosi), hanno disegnato un percorso di pianura si, ma mai e ribadisco mai noioso, della lunghezza record per queste manifestazioni di ben 12 chilometri, mentre lo standard ormai è 6/7 chilometri per tutti.
Questa lunghezza ha fatto si che nessuno provasse la sindrome del criceto, tanto odiata quanto temuta sia dai singoli che dalle squadre.
Come diceva prima il nonno
..gare in pianura, mai sottovalutarle.
Il primo giro, il secondo li puoi fare a tutta
..ma poi devi mollare se non vuoi avere quei maledetti crampi alle gambe che convincono la tua testa a fermarti; questo è stato il comune pensiero di molti intervistati.............
...........................................................................................................................