Ovvìa...finalmente ho qualche minuto per buttare giù qualche riga sulla nuova creatura "di un bel verde".
Premetto subito che, e ve ne sarete accorti, piovendo ininterrottamente (almeno nei WE...) da diverse settimane, non ho potuto fare un vero e proprio test sull'asciutto, ma sempre su sentieri zuppi, o almeno parzialmente bagnati. Ho fatto ad oggi solo 4 uscite brevi, fra le 2 e le 3 ore...non appena le bacinelle dal cielo si fermano spero di poter fare un vero test per quello che poi sarà il mio vero utilizzo della bici, quindi giri domenicali sopra le 4 ore...
Inevitabile il confronto con la mia "vecchia" tracer...che ho pedalato fino a 2 mesetti fa.
Intanto le geometrie e le misure...pur essendo la BLT nominalmente mezzo pollice più corta di tubo orizzontale rispetto alla intense (ho avuto paura fino all'ultimo che fosse un po' "precisina", ma la L mi sembrava decisamente UN TRENO !), salendoci, con attacco da 70mm, l'ho sentita vestire abbastanza comoda...alla fine mi trovo in posizione come sulla tracer, con addirittura una lieve sensazione di essere più allungato, anche se devo forse ritoccare un filo l'avanzamento della sella.
In pedalata si avverte decisamente la leggerezza e soprattutto la rigidezza...ero piuttosto scettico da questo punto di vista, ma devo dire che la resistenza alla flessione laterale dell'insieme telaio+guarnitura in carbonio quando si spinge forte sui pedali è incredibilmente "misurabile" mentre si pedala. Si ha veramente la sensazione che la scatola del movimento centrale non si muova trasversalmente di un mm...che poi questo si traduca in un vero guadagno prestazionale non so dirlo, ma posso dire che si avverte in modo molto evidente. Questo fa si che su asfalto la bici rende molto più propensi ad alzarsi sui pedali.
E' chiaro, una bici più leggera in salita va meglio...sono sceso di quasi 1 kg e si avverte, questo mi piacerà sui giri lunghi, soprattutto col caldo...
Il carro in pedalata funziona alla grande, come nel caso del tracer, non avevo MAI utilizzato il propedal di là, non l'ho ancora utilizzato sulla blur...
Il VPP della blur mi sembra più fermo in pedalata (però l'ammo nuovo è veramente legnoso rispetto al mio vecchio rodato...questa sensazione è da rivedere fra un po') e mi pare che si senta un filo di più il pedal kick del carro negli ostacoli in salita. Direi però che complessivamente la bici in salita si comporta un po' meglio del tracer...che per inciso è una bici eccellente. Ho avuto quella sensazione hce si ha a volte, di poter andare sulla stessa salita con un dente o due in meno.
Fino a che le pendenze rimangono umane, la bici si pedala bene con la forcella a 160. Sul ripidissimo la tendenza a impennarsi leggermente è più accentuata che sul tracer, complice forse il carro più corto e la maggior leggerezza dell'anteriore...anche su questo devo vedere però la posizione in sella, come dicevo prima forse da avanzare un pelo. Ho così utilizzato un paio di volte la talas a 120, sistemando le cose. Non credo che monterei un BLT con forcella da 160 non abbassabile, soprattutto se si intende farci 1500m di dislivello con lunghi tratti ripidi...
Venendo a quello che ci interessa, la discesa...beh, avevo già guidato il BLT in alluminio e posso confermare, con questa, che i VPP di SC e Intense, e i feeling di guida, dati da schema sospensivo e geometrie, siano abbastanza diversi.
Sintetizzando, non so se conti l'ammortizzatore più lungo per escursione addirittura inferiore, ma laddove la Intense è un cavallo di razza quasi imbizzarrito, più difficile (ma comunque divertentissimo) da domare, la blur è decisamente più facile e rassicurante. Il VPP intense a mio avviso è più brusco e "scalciante", quello di SC nella sua azione è più "flow", tanto che sul tracer frenavo molto di più il ritorno e sul blur invece è quasi tutto aperto, pochi click...credo sia questione di gusti fondamentalmente...ma devo dire che per il mio attuale modo di andare in bici, blur mi piace di più. Sul roccioso ripido è molto più facile tenere su l'anteriore, e questo affatica decisamente meno. La leggerezza e la rigidezza dell'insieme permettono di mettere le
ruote veramente dove uno vuole, e di tenere la traiettoria anche dove sembrerebbe molto più difficile farlo.
Rimandata a settembre la Talas 2011...più che altro perchè l'idraulica lavora in modo molto diverso dalle vecchie RC2 e non sono ancora riuscito a trovare un compromesso valido: la forcella è più scorrevole già da nuova rispetto alle 2009 e 2010 che avevo, questo porta a richiedere o un filo di pressione in più o un filo di compressione alle basse per evitare l'affondamento sul ripiido, la compressione mi pare però molto più "invadente" sulla guida rispetto alle vecchie, quindi devo un po' rivedere.
Che dire...è chiaro che si tratta di una bici incredibile, come già incredibile mi era sembrata la tracer la prima volta che l'ho guidata...è una bella lotta...io intanto mi godo questa.
