Ho perso i post di mezzo e visti i primi e gli ultimi,
(sono talmente tanti ormai)
quindi spero di non ripetere un concetto già espresso,
ma penso valga la pena di correre il rischio.
Il problema non penso che sia quello di una reale
grande quantità di saccenti profesorali spocchiosi
bykers, ma delle qualità che pare siano insite in ognuno di questi.
Faccio un esempio: ho un amico che da pochi mesi pratica il pugilato:
da subito ci si è gettato a capofitto, si sta comprando ogni sorta di possibile indumento, attrezzo, orpello idiota "tecnico" che il mercato offre,non parla d'altro. Si fa sentire, ha voglia di far capire che può buttare giù le pareti e insegnare a tutti come si fa. Dispensa consigli su attrezzature e discute animatamente (anche in rete) su chi è più bravo al momento, sui guanti migliori e cazzi e mazzi. Se ci metti affianco, lui risulta il pugile professionista,io il ragazzo posato e pacifico.
Ma la verità è un'altra: io sono un pugile con esperienza, lui è un novizio.
La voce che sentirai, però, sarà la sua, perchè tende ad alzarla,
vuole che si senta, è forse una cosa inconscia, ma lo fa. Se si fosse appassionato di bici, ora sarebbe in questo forum e parlerebbe come se fosse
il Padreeterno in persona, parlerebbe di salti, sospensioni, telai in assoluto migliori, disprezzerebbe i novizi che iniziano con pochi mezzi e
in sordina, muti in attesa di imparare bene prima di poter parlare, contesterebbe energicamente i più esperti che, stanchi, lo lascerebbero perdere.
Sarebbe il classico albero che fa rumore mentre cade, coprendo il silenzio della foresta che cresce, ossia un casinista che copre la maggioranza di persone serie e di qualita, ma meno in ansia da prima donna.
bikerciuc Penso che abbia sentito le poche voci alte, tralasciando le tante più discrete ma migliori. Tappando un momento solo le orecchie, e aprendo gli occhi, vedrebbe la foresta che cresce silenziosa,e che qui mi pare ben presente...