non sono assolutamente daccordo.... con la prima parte regressiva, la bici è ipersensibilissima nella prima parte di corsa, in che comporta di sicura una bella efficenza per quanto riguarda capacità di assorbimento in certi frangenti, ma per il resto si corre il rischio di un carro che si siede troppo sia nella guida che nella capacità di assorbimento di urti durante la fase di pedalata...
non è assolutamente detto che i vpp ed i "parallelogrammi imperfetti" abbiano tali caratteristiche (e non mi rifate tirar fuori i grafici, sennò faccio la parte dell'isterico)
ok, allora va bene andare in divergenza di opinioni. Il mio analisi è solamente dal punto de vista teorico.
avevo scritto in precedenza che: (secondo me) il miglior telaio AM/EN dovrebbe avere un comportamento del carro caratteristico del tipo regressivo-progressivo. Più aumenterà la corsa alla ruota più dovrà essere importante la seconda parte del comportamento (ossia la progressività) e continuo a sostenere questa ipotesi
di fatto, un carro bi-ammortizzato da XC vorrà essere efficente in pedalata, quindi idealmente regressivo mentre un carro da DH efficente in discesa e quindi progressivo.
il telaio di AM deve per forza avere entrambe caratteristiche ma più aumenterà la sua corsa alla ruota più dovrà essere la progressività la parte del leverage ratio più importante del comportamento.
Siccome se parla di 150-160 alla ruota, per AM diciamo circa un 30% max di SAG che al massimo sono 48mm. Se vuoi antisquat durante questa fase un carro regressivo ti da questo comportamento. Non ho detto che altri sistemi non lo facciamo, solamente che secondo me i vpp e i parallelogrammi imperfetti hanno propio, intermine di progettazione, questa caratteristica in un sistema unico... è questa la ragione che me li fà preferire
invece per i grafici credo che li dovresti rivedere:
- un vpp regressivo progressivo: santa-cruz (blur/nomad), intense (tracer/uzzi)
- un parallelogrammo imperfetto: yeti (ASR-575 /ASR-7)