Opinione La bici da argine 2.0

ide84

Biker superis
11/12/12
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Garlasco
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Specialized epic s-works
Son orgoglioso di essere "un figlio degli argini" !! In piena pianura padana, dove il dislivello massimo si trova scendendo al parco del Ticino! Dove il drop più alto è un tronco caduto! Ma è stato bellissimo imparare a non metter giù il piede nei single track tangenti al Ticino, ore e ore di piattume sotto il sole ( a adesso in pieno vento, Pavia ormai è come Trieste ). E da lì passare poi in Oltrepò, dove inizi a capire cos'è la mountain bike e poi andare in montagna davvero e rompersi anche qualche osso per "farsi le ossa". E poi in Liguria, che è "qui dietro".
Ma senza mai dimenticare gli argini, quelli belli.
Dove tutto è nato.
Da dove tutto dovrebbe partire.
Dove nessuno può essere impreparato.
Fiero di esserne figlio.
Vai via, ma poi sempre torni da loro per il giretto da un'ora.
Grazie argini, mi avete dato più di quanto sperassi. Argini is a style of life.
 

stec1612

Biker superioris
26/6/07
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Roma
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Canyon Grizl
Considerato che non tutti hanno le Dolomiti dietro casa ... Avete mai provato a fare qualcosa di più impegnativo degli argini con bici di quel genere?
Vi sorprenderebbero....
Voglio dire.... Nelle mie zone di percorsi esclusivamente adatti a full aggressive non ce ne sono molti e sto scoprendo che uscite sempre fatte in MTB, usando qualche cautela ed evitando alcuni passaggi, hanno il loro perché anche con la gravel.... Anzi, danno un nuovo spirito a percorsi conosciuti a memoria... Insomma, roba che ho sempre fatto con bici da XC ora sembra normale incontrarci full elettriche con caschi da DH, ma con bici molto più light il divertimento è nel sopperire con la tecnica e la gamba a quello che manca alla biga.... Sono contro tendenza? :ueh:
Io quando sono passato da una XC ad una gravel ho continuato a fare praticamente gli stessi percorsi, andando però un po' più piano ed evitando solo pochi tratti troppo tecnici. Ero l'unico che girava con una gravel, ed io sono una vera pippa tecnicamente.
C'è da dire però che la concentrazione doveva essere massima, dato il mio livello di pippaggine la minima distrazione non veniva perdonata. Motivo per cui ho gradualmente semplificato sempre più i percorsi.
 

greatkingrat

Biker superis
14/12/20
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Perugia
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Wilier 101x
Do per scontato il tono volutamente provocatorio dell'articolo ma mi chiedo veramente se una bici del genere abbia senso; dubito che qualcuno spenderebbe quasi 7000 euro per una bici da argine, ma dubito anche che qualcuno la utilizzerebbe mai come mountain bike preferendola ad una full di pari valore.
E non credo possa andare neanche per fare bike packing.
Come sempre il mio è solo un semplice ed opinabile parere.
 

Matteo_Harlock

Biker serius
12/8/24
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Alto Adige
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MTB
Ma poi ecco il demonio. Ella! La trasmissione senza forcellino, per di più wireless con la satanica batteria che vuole essere ricaricata ogni tanto. Tonnellate di peso, milioni di Euro, e alla prima caduta il telaio si spezzerà come un grissino perché non c’è il componente più bello e meglio ingegnerizzato della storia della bici: il forcellino!
Che tristezza quando ci si riduce a fomentare il flame pur di generare interazioni.

Rivaluto i clickbait di fanpage.
 

officialsm

Biker tremendus
10/6/09
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Milano
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Protek Gravel
Io dopo più di 15-20 anni di MTB sono passato alla gravel. Mai avrei voluto ma da quasi 1 anni vivo a Milano, trasferito da Roma. A Roma era più facile avere vicino dei percorsi mtb con qualche centinaio dimetri di dislivello. Anche solo girando per i parchi pubblici o lungo la via Appia antica fai 4-500 metri di dislivello per sentieri.
A Milano la prima salita (e discesa) decente e a decine di chilometri. Per anni mi sono svegliato all'alba per andare a fare i trail nei dintorni (Como, Varese, Lago Maggiore...) ma ora mi sono stufato e sono passato alla gravel.
La gravel è tremendamente meno divertente della MTB ma essendo in pianura mi consente di uscire da casa e fare qualche ora di allenamento. Qualche sterratino si trova e poi qualche giorno di bike packing viene di conseguenza.
 
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ant

Biker poeticus
4/6/04
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
dico la mia, da ex-possessore di ben due gravel poi vendute. Una anche spettacolare, una Wilier special edition nella colorazione ramata!
a chi piace, l'argine (o il piattume) hanno i loro perchè. dipende anche da dove vivi.

Detto ciò, secondo me una bici di quella tipologia dev'essere più "set and forget": no batterie da ricaricare, forcelle da revisionare, lattice da rabboccare ecc.
Dev'essere una bici che hai sempre pronta in garage (al massimo gonfi le ruote) e quando hai voglia la inforchi. Portapacchi sempre montato che se sabato ti viene di dormire fuori carichi le borse e parti due giorni.
Io la vedo così.
 

Matteo_Harlock

Biker serius
12/8/24
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Alto Adige
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MTB
Si raccoglie ciò che si semina.
Un moderatore che flamma (inutilmente) si troverà un livello di discussione che sarà quel che sarà.
Contento tu.

La bici è anche interessante, e se si guardano le ciclabili svizzere e altoatesine, sempre più spesso ghiaiate, avrebbe tantissimo senso in ottica bikepaking, senza quell'inutile sospensione anteriore e magari prediligendo soluzioni tecnologicamente meno avanzate ma comunque sufficienti per l'ambito di utilizzo.

Che è poi l'intelligente e costruttiva obiezione che è stata fatta allo SRAM T-type.
Perchè devo spendere un patrimonio per non avere il forcellino, se con il UDH mi basta portarmelo dietro come ricambio e un economico e affidabile Shimano XT/SLX basta e avanza?

Ma tu no, non ne vuoi sapere. Se si è contro il T-type si è ignoranti e reazionari.
 
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sideman

Biker pazzescus
19/9/05
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Firenze/Castelfranco di Sopra
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Giant e.Trance SX0
Cannondale ha sempre fatto mosse azzardate e rivoluzionarie nella sua storia, ricordiamoci la Lefty, il Dyad nelle sue 2 differenti versioni, la stessa prima Moterra era tanto brutta (o bella) quanto rivoluzionaria e via dicendo...
E fu la prima a pensare di montare una lefty downgradata su una bici Gravel, anni ed anni fa (se non erro l'aveva il mitico Scratera)

Ora hanno ancora estremizzato quella bici, aggiungendo le lenticolari ed il cambio elettronico, estremizzata nemmeno loro sanno in quale direzione, ma l'importante è estremizzare e fare un mezzo completamente differente che attiri l'attenzione.

Non è una critica, la bici è assolutamente interessante, è solo una constatazione
sid
 

marco

Herr Kaleu
Membro dello Staff
Diretur
29/10/02
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113
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Monte Bar
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TC
KM Percorsi
Bike
Diverse
Si raccoglie ciò che si semina.
Un moderatore che flamma (inutilmente) si troverà un livello di discussione che sarà quel che sarà.
Contento tu.

La bici è anche interessante, e se si guardano le ciclabili svizzere e altoatesine, sempre più spesso ghiaiate, avrebbe tantissimo senso in ottica bikepaking, senza quell'inutile sospensione anteriore e magari prediligendo soluzioni tecnologicamente meno avanzate ma comunque sufficienti per l'ambito di utilizzo.

Che è poi l'intelligente e costruttiva obiezione che è stata fatta allo SRAM T-type.
Perchè devo spendere un patrimonio per non avere il forcellino, se con il UDH mi basta portarmelo dietro come ricambio e un economico e affidabile Shimano XT/SLX basta e avanza?

Ma tu no, non ne vuoi sapere. Se si è contro il T-type si è ignoranti e reazionari.

grazie per la paternale, però non era così difficile notare il tono ironico dell'articolo.
 
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greatkingrat

Biker superis
14/12/20
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Wilier 101x
Io dopo più di 15-20 anni di MTB sono passato alla gravel. Mai avrei voluto ma da quasi 1 anni vivo a Milano, trasferito da Roma. A Roma era più facile avere vicino dei percorsi mtb con qualche centinaio dimetri di dislivello. Anche solo girando per i parchi pubblici o lungo la via Appia antica fai 4-500 metri di dislivello per sentieri.
A Milano la prima salita (e discesa) decente e a decine di chilometri. Per anni mi sono svegliato all'alba per andare a fare i trail nei dintorni (Como, Varese, Lago Maggiore...) ma ora mi sono stufato e sono passato alla gravel.
La gravel è tremendamente meno divertente della MTB ma essendo in pianura mi consente di uscire da casa e fare qualche ora di allenamento. Qualche sterratino si trova e poi qualche giorno di bike packing viene di conseguenza.
Leggendo il tuo post mi hai ricordato che uno dei giri più belli fatti quando abitavo a Monterotondo, poco fuori Roma, lungo la Salaria (a beneficio di chi legge da fuori), l'ho fatto partendo da casa attraversando i parchi urbani, 73 km e 823 di dislivello girando dentro Roma con un passaggio nella riserva della Marcigliana.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo