Certamente che esiste, ma come già detto da Mariels, l'ultima parte ha caratteristiche alpinistiche.
Per sommi capi eccoti l'itinerario. Partenza da Morterasch m 1900 (la stazioncina del trenino), infilarsi sul ghiacciaio e risalire seguendo la palinatura del tracciato di discesa dal diavolezza. Dopo una paccata di km con poco dislivello e dopo avere lasciata alla propia destra la deviazione per la capanna Boval, abbandonare le tracce che scendono dal Diavolezza-Palù e proseguire in direzione sud sino ai piedi di un ghiacciaio tormentato con seraccate apparentemente infattibili. Risalire il ghiacciaio restando sulla sinistra (senso di marcia) sino ad un affiormanto roccioso.
ra inizia il tratto delicato con il superamento delle seracate del BUCH (il ventre del ghiacciaio) non tutti gli anni è fattibile. Ci si abbassa verso destra sotto uno sperone roccioso e si risale con ripide inversioni zigzagando tra crepacci e seracchi, meglio se imbragati e legati. Ci si porta verso destra e si entra nell'ampio vallone glaciale che punta alla sella tra il bernina ed il crest'aguzza (grandi crepacci ma evidenti) ora due sono le opzioni, io lo scorso hanno ho puntato alle seraccate che sostengono la sella tra Argient e Zupo e a 100 metri dala vetta sono collassato (ma ladiscesa è stata superlativa con polvere finissima)
Chi vuole andare al Bernina procede sul fondo del vallone sino al rif Marco Rosa e risale i ripidi pendii sudest sino alla cresta rocciosa che sostiene la vetta italiana.
Buon divertimento
Dimenticavo ... in discesa mai scostarsi dalle tracce di salita e al BUCH noi ci siamo nuovamente rilegati e abbiamo sciato in cordata.
Per sommi capi eccoti l'itinerario. Partenza da Morterasch m 1900 (la stazioncina del trenino), infilarsi sul ghiacciaio e risalire seguendo la palinatura del tracciato di discesa dal diavolezza. Dopo una paccata di km con poco dislivello e dopo avere lasciata alla propia destra la deviazione per la capanna Boval, abbandonare le tracce che scendono dal Diavolezza-Palù e proseguire in direzione sud sino ai piedi di un ghiacciaio tormentato con seraccate apparentemente infattibili. Risalire il ghiacciaio restando sulla sinistra (senso di marcia) sino ad un affiormanto roccioso.
ra inizia il tratto delicato con il superamento delle seracate del BUCH (il ventre del ghiacciaio) non tutti gli anni è fattibile. Ci si abbassa verso destra sotto uno sperone roccioso e si risale con ripide inversioni zigzagando tra crepacci e seracchi, meglio se imbragati e legati. Ci si porta verso destra e si entra nell'ampio vallone glaciale che punta alla sella tra il bernina ed il crest'aguzza (grandi crepacci ma evidenti) ora due sono le opzioni, io lo scorso hanno ho puntato alle seraccate che sostengono la sella tra Argient e Zupo e a 100 metri dala vetta sono collassato (ma ladiscesa è stata superlativa con polvere finissima)
Chi vuole andare al Bernina procede sul fondo del vallone sino al rif Marco Rosa e risale i ripidi pendii sudest sino alla cresta rocciosa che sostiene la vetta italiana.
Buon divertimento
Dimenticavo ... in discesa mai scostarsi dalle tracce di salita e al BUCH noi ci siamo nuovamente rilegati e abbiamo sciato in cordata.