etna marathon

giok68

Biker urlandum
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palermo
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Il ghiaccio non andrebbe utilizzato per oltre 10min di seguito.


Mah!:nunsacci:
io l'ho sempre usato così, peraltro consigliato anche da esperti in materia, ortopedici e preparatori
E' chiaro, che se applichiamo i cubetti di ghiaccio direttamente sulla parte, allora concordo con Glandia, che ti ustioni
ma se viene usato il ghiaccio sintetico, venduto in farmacia, o in alternativa la borsa di ghiaccio, credo che il problema non ci sia
 

DANDEE87

Biker perfektus
15/12/07
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Bike
Kona wheelhouse
Che io sappia il ghiaccio va tenuto per un quarto d'ora e intervalli di egual durata......questo per infiammazioni o simili....per distorsioni e traumi vari ed eventuali più si tiene meglio è.....anche tutta la notte......
 

giok68

Biker urlandum
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I benefici del ghiaccio

L'articolo completo su RW n.7 Agosto 2006
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Contro i dolori e gli infortuni il ghiaccio è probabilmente l’arma più efficace, pratica e a buon mercato nelle mani di un corridore. Già 2000 anni fa i Romani avevano compreso che il caldo e il freddo erano in grado di agire sul dolore. Le antiche terme, molte delle quali ancora oggi in funzione, offrivano un genere di cure basato proprio su questo principio. Appoggiando una pietra calda, del fango fumante o del fieno in fermentazione sulla pelle è possibile “condurre” il calore in profondità. In modo analogo, immergendo una parte del corpo in acqua fredda o mettendo a contatto della pelle un pezzo di ghiaccio è possibile “raffreddare” in profondità. Il freddo, in particolare, è molto utile al runner perché ha un effetto anestetico ed è un’ottima cura nella fase acuta degli infortuni, specie se di origine traumatica. Pensate che i mezzofondisti francesi degli anni ‘60, quando avvertivano dei dolori ai tendini - i primi segnali di un’infiammazione - erano soliti curarsi marciando a piedi nudi nei freddi torrenti di Font Romeu, la località montana sui Pirenei dove effettuavano gli allenamenti in altura. In tal modo risolvevano le loro tendiniti in tempi brevi. Passiamo quindi a formulare una strategia vincente per la guerra fredda da scatenare quando le nostre gambe sono in crisi o addirittura ko.
QUANDO APPPLICARLO
Nelle prime 48 ore di un qualsiasi infortunio sportivo. Il freddo va assolutamente applicato in caso di:
> strappo muscolare
> distorsione articolare (quella della caviglia è la più frequente nel corridore)
> tendinite (allo stato iniziale)
> contusione

Ricordati di abbinarlo a un bendaggio compressivo (troppo spesso trascurato!), al riposo e all’elevazione della zona infortunata. Un uso altrettanto importante del ghiaccio avviene al termine delle sedute di riabilitazione dopo un infortunio muscolo- scheletrico o dopo un intervento chirurgico. In questo caso applicare la borsa del ghiaccio o i suoi sostituti vari serve a ridurre la possibilità di infi ammazione e/o di gonfi ore articolare.
COME
Un sacchetto di plastica con dei cubetti di ghiaccio, magari rimediato in un bar vicino al campo sportivo, è il metodo più semplice. Il sacchetto va avvolto in un asciugamano o in una maglietta e messo a contatto della pelle o dell’eventuale bendaggio sopra la zona infortunata. È vero che il tessuto ridurrà la sensazione di freddo ma permetterà comunque al ghiaccio di svolgere la sua azione terapeutica senza danneggiare la pelle. Non va tenuto per più di mezz’ora. Oltre questo tempo si rischierebbe di procurarsi un’ustione - quasi come nel caso di un eccessivo calore - e, soprattutto, di creare disturbi ai nervi (neuropraxia, ossia disturbi nella conduzione del nervo periferico). L’applicazione va però ripetuta 3-4 volte al giorno. Un’alternativa meno spartana e più sicura del sacchetto di plastica è la classica borsa del ghiaccio, che generalmente fa parte della dotazione casalinga di ciascuno di noi. A essere molto previdenti si potrebbe sempre averne una in macchina o nella borsa sportiva. Dove, per avere il “freddo” sempre a portata di mano, può essere una buona idea tenere uno di quei sacchetti raffreddanti che si attivano comprimendoli in maniera energica - sono più costosi del ghiaccio ma sono molto efficaci - oppure uno spray raffreddante a base di cloruro di etile (quelli che vengono utilizzati nelle partite di calcio o basket) a cui ricorrere nei primissimi momenti, avendo l’avvertenza, una volta utilizzato, di non insistere per salvaguardare la pelle. In commercio si trovano anche dei sacchetti di gel da riporre nel freezer, che hanno il vantaggio di mantenersi morbidi e quindi, anche “congelati”, adattabili alla forma della parte colpita. Sono sempre provvisti di una bustina protettiva e in alcuni casi anche di tiranti con applicazioni in velcro per un’applicazione stabile sulla parte. Negli spogliatoi di alcuni campi sportivi o nei centri di riabilitazione si possono trovare infine dei macchinari di crioterapia che, tramite una sorta di tubo, producono aria gelida con cui trattare la zona colpita. Sono utilissimi in rieducazione, sempre con l’attenzione di mantenere la giusta distanza tra la pelle e la zona di fuoriuscita dell’aria. Solo in caso di massaggio col cubetto di ghiaccio vi può essere un’applicazione diretta, in quanto il cubetto va continuamente fatto scorrere sulla zona dolente con movimenti circolari e senza mai soffermarsi.
PERCHÉ
La risposta più semplice è che l’infiammazione genera calore e vasodilatazione, e che il freddo, con la sua azione vasocostrittrice e raffreddante, contrasta tale fenomeno. In una contusione, in uno strappo o in una distorsione, il ghiaccio riduce la possibilità di sanguinamento nella zona infortunata, accorciando i tempi di guarigione. Applicato sulla pelle, tramite il meccanismo fisico della conduzione riesce ad abbassare la temperatura corporea fino a 2 centimetri di profondità (Halvorson 1989). Anche quando si viene ingessati, la borsa del ghiaccio, applicata direttamente sopra il bendaggio, riesce a raffreddare l’articolazione e la si può mantenere anche un’ora, perché l’azione sui nervi è molto limitata. Il freddo ha poi un’importante azione anestetica. Inibendo l’azione dei nervi, impedisce che il sintomo del dolore sia trasmesso dalla periferia al cervello e che quindi sia percepito. Questa anestesia locale indotta è particolarmente vantaggiosa nelle ore che seguono l’infortunio, quando il dolore è più vivo, e di notte, quando il male non consente di prendere sonno. In quest’ultimo caso bisogna però fare attenzione a non addormentarsi con il ghiaccio applicato alla parte dolente e superare così la mezz’ora di trattamento Per il recupero della fatica e del dolore muscolare il bagno ghiacciato è un ottimo rimedio. I più esperti sono i nordici (finlandesi e svedesi). Nei loro campi sportivi è sempre presente una sauna e una vasca di acqua gelida, talvolta addizionata di cubetti di ghiaccio. Dopo gli allenamenti impegnativi, specie se effettuati al freddo, gli atleti fanno la doccia, entrano in sauna (aria secca alla temperatura di 80-100° C) dove si rilassano, quindi escono e si buttano nell’acqua gelida tonificandosi ed eliminando ogni dolore. Ho visto atleti effettuare tale pratica in un lago ghiacciato dove, preventivamente, veniva fatto un buco nel ghiaccio per consentire l’immersione e i risultati, vi posso garantire, erano estremamente positivi. Un’alternativa è la vasca di camminamento (stretta, ma lunga qualche metro, e di altezza tale da permettere l’immersione delle gambe sino all’inguine) dove s’introduce acqua e ghiaccio e si cammina per 1 o 2 minuti (più volte) dopo l’allenamento.
http://www.runnersworld.it/edisport/Runners/Notizie.nsf/07.gif?OpenImageResource[/IMG]
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[SIZE=3][B]Come sempre, quando si parla di medicina, ci sono le scuole di pensiero...[/B][/SIZE]
[SIZE=3][B]in ogni caso, a prescindere dai 10-15-20 e più min. di applicazione, si evince che la modalità di utilizzo è importante ai fine dell'efficacia, ma anche per prevenire eventuali piccole ustioni, poi sulla sua bontà terapeutica, non ci sono dubbi per nessuno[/B][/SIZE]
 
Mi permetto di pubblicare il commento sull'Etna marathon del presidente della Panormus bike, nell'attesa della risoluzione dei problemi tecnici che sinora ne hanno impedito l'accesso presso questo Forum.


Etna Marathon 2008

AVVENTURA SULL’ETNA





Si è svolta Domenica 04. maggio la 2° edizione dell’Etna Marathon , 60 km con partenza ed arrivo a Milo, ridente paesino sito alle pendici del vulcano piu’ alto d’Europa. Grande partecipazione per una delle piu’ belle gare che si disputano sulla sulla ns. regione, circa 200 atleti si sono sfidati su un percorso duro e selettivo che ha messo sa dura prova la resistenza nelle impervie salite e la tecnica sui 10 km. finali di discesa che si possono definire entusiasmanti per la varietà i cambi di pendenza e i passaggi ricavati nel bosco che porta a Milo. A vincere è stato il forte atleta del Team Bike Ragusa Di pasquale Carmelo, secondo è arrivato Belluardo Giovanni del Bikestore ed a completare il podio è stato il nostro caro amico Davide Guzzetta del Bici Shop Racing Team che conferma il su valore e quello di tutto il suo Team che sono gli unici a tenere alto il nome della città di Palermo nel campionato di Coppa Sicilia della Fci.


Se lo scorso anno noi della Panormus siamo stati la squadra piu’ numerosa di tutte quelle presenti, in questa edizione solo due sono stati i nostri rappresentanti’ che hanno comunque onorato la bella gara organizzata dal Mongibello Team capitanati da Maurizio Scalia . Di seguito riporto le impressioni di Giovanni Messina che insieme a Piero Caruso sono stati i nostri porta colori .


Gara dura e bella. Partenza ed arrivo a Milo, con il nostro Piero Caruso a prodigarsi a trovare una ruota per un amico che altrimenti non avrebbe potuto gareggiare.


Andiamo alla gara: Temperatura gradevole, prima salita in basolato, già ai primi chilometri, seguita, a breve distanza, da quella ben più impegnativa di Ripa della Naca al 20%, con successivo passaggio dentro il bosco della cernita, passato il quale si sono susseguite su fondo sabbioso e roccia vulcanica brevi salite discese prima della salita di Monte Cresimo con attraversamento colata lavica del 2002 con le ruote che affondavano quasi venissero inghiottite dal terreno, successiva discesa prima della salita della grotta delle palombe, arrivata prima della successiva che portava a passare dal rifugio conti, dopo un’altra serie di saliscendi, anche su asfalto, ecco arrivare la famosa discesa finale del “Citelli” composta da tratti sabbiosi su pista forestale e single – track da brividi che non lasciavano un attimo di respiro, vedere alla fine lo striscione del traguardo è stato il giusto premio per essere arrivati sani e salvi.


Un augurio di pronta guarigione all’amico Fabio Dovis dell’Etna Free Bike compagno di tante battaglie.


Questa giornata ti lascia dentro un senso di benessere indescrivibile, poiché le visioni da mozzafiato sono uniche al mondo con una varietà di paesaggi che variano dalle distese di lava ai boschi di pini , castagni e betulle.


Concludendo mi auguro che il prossimo anno potremo ripresentarci in tanti alla terza edizione della Etna Marathon e non solo quella.


Il Presidente
 

mauro68trek

Biker novus
17/7/06
21
0
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CATANIA
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Salve ragazzi,
a nome di tutto il Mongibello Team volevo ringraziarvi per i complimenti in queso topic da parte di chi ha partecipato. Dopo tanto lavoro i messaggi di apprezzamento che abbiamo ricevuto sono motivo di orgoglio e soddisfazione da parte nostra. Dobbiamo comunque migliorare certi aspetti e già ci stiamo muovendo per l'edizione del 2009. Abbiamo bisogno anche di un vostro feedback e vi preghiamo di indicarci cos'è che vorreste migliorato e/o modificato per la prossima edizione. Vi posso sin d'ora dire che faremo di tutto per avere il sistema di cronometraggio con chip. Certo, il costo di tale servizio è importante (oltre 1.000 euro)per una manifestazione con un piccolo budget come la nostra, soprattutto se viene rapportato al numero degli iscritti, ma siamo molto fiduciosi che con la collaborazione di tutti (partecipanti compresi) riusciremo a fornirlo. A tal proposito vi porto come esempio la Conca D'oro, gara alla quale ho partecipato la scorsa domenica: grossa manifestazione (oltre 1500 iscritti), organizzazione perfetta, cronometraggio Championchip, costo del noleggio del chip € 3!
Stiamo anche cercando di modificare leggermente il percorso per renderlo meno soggetto alla siccità (leggi: sabbia!). Cicciopeloso è già andato in avanscoperta per i sentieri etnei e ci ha riferito che vi sono diverse alternative da valutare. Vi terremo informati.
Nel frattempo rimaniamo in attesa di vostre indicazioni, grazie ancora.
Maurizio e tutto il Mongibello MTB Team
 

Pantanino

Biker ciceronis
Salve ragazzi,
a nome di tutto il Mongibello Team volevo ringraziarvi per i complimenti in queso topic da parte di chi ha partecipato. Dopo tanto lavoro i messaggi di apprezzamento che abbiamo ricevuto sono motivo di orgoglio e soddisfazione da parte nostra. Dobbiamo comunque migliorare certi aspetti e già ci stiamo muovendo per l'edizione del 2009. Abbiamo bisogno anche di un vostro feedback e vi preghiamo di indicarci cos'è che vorreste migliorato e/o modificato per la prossima edizione. Vi posso sin d'ora dire che faremo di tutto per avere il sistema di cronometraggio con chip. Certo, il costo di tale servizio è importante (oltre 1.000 euro)per una manifestazione con un piccolo budget come la nostra, soprattutto se viene rapportato al numero degli iscritti, ma siamo molto fiduciosi che con la collaborazione di tutti (partecipanti compresi) riusciremo a fornirlo. A tal proposito vi porto come esempio la Conca D'oro, gara alla quale ho partecipato la scorsa domenica: grossa manifestazione (oltre 1500 iscritti), organizzazione perfetta, cronometraggio Championchip, costo del noleggio del chip € 3!
Stiamo anche cercando di modificare leggermente il percorso per renderlo meno soggetto alla siccità (leggi: sabbia!). Cicciopeloso è già andato in avanscoperta per i sentieri etnei e ci ha riferito che vi sono diverse alternative da valutare. Vi terremo informati.
Nel frattempo rimaniamo in attesa di vostre indicazioni, grazie ancora.
Maurizio e tutto il Mongibello MTB Team
:bum-bum-:
 

tacito

Biker imperialis
23/9/04
10.769
5
0
63
Catania
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per la prossima edizione proporrei di spianare qualche salita e discesa....
ponpon gilrs ai bivi.... costate ripiene e vinello ai ristori.... e soprattutto un consulente spirituale per tutte le visioni mistiche....
 

Classifica giornaliera dislivello positivo