Etimologie sulcitane. Bidd''e Moris o Bidd''e Morus?

Amos Cardia

Sardinia Biking
16/6/08
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Ciao,
oggi sono stato a piedi a fare il giro, diventato un classico del trekking, di Medau de Spanniolu, Strintu de Antoni Sanna, Bidda Mores (così in IGM), Arcu de su Ludu, Arcu Cadaletu, Canale is Scillaras e nuovamente Medau de Spanniolu.

Così mi sono imbattuto nuovamente nel toponimo IGM Bidda Mores, che per me esisteva soltanto riferito al ruscello e allo sterratino davanti alla caserma forestale di Gùturu Mannu (ex dispensa Gambarussa).

Invece esiste anche qui a Monti Nieddu e anche questa volta pone lo stesso interrogativo. Preso atto che l'uscita in -es in campidanese non esiste e che si tratta di un errore del compilatore della carta, quale è il toponimo corretto?

Io propenderei per Bidd''e Moris (< Bidda 'e Moris < Bidda de Moris), per due ragioni:
1. il plurale logudorese -es corrisponde al campidanese -is (sos canes / is canis);
2. significherebbe Villaggio (nei pressi) di Sentieri, nome calzante sia a Gùturu Mannu che a Monti Nieddu;
3. è facile che il compilatore abbia alterato moris in mores, per influenza sia del logudorese che del nominativo plurale latino;
4. Bidd''e Morus si trova in Sardegna (per esempio a Burcei), ma è certo più difficile che ci fosse un insediamento di immigrati africani rispetto a un insediamento lungo i sentieri.

Che ne pensate?
Se condividete, io propongo di chiamare entrambe le località Bidd''e Moris, perché quei Bidda Mores o, peggio che mai, Villa Moras dell'IGM non significano niente, funt strupiaduras de is chi no sciiant su Sardu!

A SI BIRI
 

su sforzu

Biker tremendus
9/10/07
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gutturu mannu
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Concordo pienamente con il tuo ragionamento, ma sarà difficile ad abituarsi, al limite si potrebbe chidere la modifica delle carte con le prossime ristampe, ma penso che sarà molto difficile.
Ciao
 

Amos Cardia

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Concordo pienamente con il tuo ragionamento, ma sarà difficile ad abituarsi, al limite si potrebbe chidere la modifica delle carte con le prossime ristampe, ma penso che sarà molto difficile.
Ciao

E io concordo con te, Corrado, anziché perdere tempo con l'IGM meglio farci gli affari nostri con OSM. Vi segnalo questo bell'articolo di Andrea Zedda su toponomi in sardo e mappe open: [url]http://sardiniaopendata.org/2013/10/22/bilinguismo-web-e-nuove-tecnologie-ce-molto-da-lavorare/[/URL]

Ciao
 

camarillobrillo75

Biker immensus
Quello che segue è un estratto ricavato da alcune vecchie fotocopie risalenti al 2004, relative ad una escursione realizzata dal CAI nelle zone interessate dalla disamina etimologica.
Ovviamente le parole non sono mie ma del grande Salvatore Dedola, già presidente CAI Sardegna, Glottologo ecc ecc ecc ecc.
Dico solo che il suo Sentiero Sardegna, sulla falsariga del quale proliferarono fiumi di transardinie, transoceaniche tranviarie in moto, in skate ed in bici, resta - per me - una della più belle fonti di ispirazione per progetti, percorsi ed itinerari, ricchi di cenni di storia, antropologia ecc ecc ecc ecc della nostra Sardegna.
Amen.


Bidda Mores
Le notizie sull'area non sono molte e derivano tutte dall'osservazione diretta del sottoscritto. Oltre alla solita presenza dei Nuragici, si notano ceramiche romane: segno che l'area fu frequentata da sempre. Altre frequentazioni sono rilevabili per il secolo XIX, grazie alle numerosissime piazzuole dei carbonari che vivevano in simbiosi con i forestali toscani, i quali hanno eretto qua e là misere casupole squadrate quali dispense di cibi e materiale per gli operai.
Il toponimo è avvolto nel mistero. Le contorsioni ed i meandri di queste gole montane hanno creato il sito meno adatto all'erezione d'un villaggio. E tuttavia l'area è nota come Bidda Mores (o Moras) che alcuni traducono come "villaggio dei Mori", che poi sarebbero i soliti musulmani infestatori delle coste sarde, pervicaci e sanguinari, che dimoravano spesso lungo le coste, alquanto lungi dalle città (come appunto in quel di Sarrok), e nell'attesa di qualche colpo utile a riempire di schiavi qualche nave, approfittavano per entrare e dimorare pro tempore dentro le valli ed i canaloni montani. Non era una forma di villeggiatura, beninteso; è che traevano carbone e legna utile alle costruzioni navali (in Africa la penuria di boschi è proverbiale). Ma per far ciò, poche capanne di frasche o addirittura le spelonche gli erano sufficienti.

Mores (anticamente Moras) è pure un ridente paese del Logudoro, ch'ebbe il nome in epoca bizantina, allorché il segreto della seta era stato oramai carpito ai Cinesi e pure in Sardegna si cominciava (VI secolo dell'era volgare) a coltivare i mori, delle cui foglie il baco è ghiotto.

Non è da pensare che fossero i Mori a coltivare i...mori nelle gole di Bidda Mores. Anzi, l'idea che i predatori maghrebini si dedicassero ad operazioni agrarie fa sorridere. Se allora nessun moro (albero) vide la nascita tra le pareti rocciose, è perché il nome deriva dall'antico ebraico moreh, che significa "piogge d'autunno". E nessuno più dei frequentatori delle montagne sa come queste gole siccitose inizino a sorridere non appena ricevono le piogge dell'Atlantico. E&#8217; proprio allora ce nascono i funghi, che rigermogliano i lecci e tutta la gamma delle sclerofille. Persino i licheni si gonfiano e diventano lucentissimi. I ghiandiferi lasciano cadere gran copia di frutti, e la fauna, grata, si riproduce in massa. E&#8217; il momento in cui la natura, turgida d&#8217;acqua, diventa malleabile e può ricevere la scure; passata l&#8217;estate a far carbone con legna totalmente disidratata e indurita, l&#8217;autunno era la stagione per tagliare gli alberi e per fare il pieno dei licheni che sarebbero serviti alle donne berbere a tingere tappeti sgargianti.
 

Cirronis

Biker novus
16/5/08
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Ciao, sono Andrea quello dell'articolo.
Qualche giro in bici lo faccio anche io e mi oriento usando una app per android chiamata orux maps. è figo perché uso le mappa di openstreetmap nella versione opencyclemap che mi fa vedere i dislivelli, poi differenzio le strade tra asfaltate, mulattiere e single track. Poi volendo si segnalano mille altre cose come le sorgenti, le piste ciclabili le officine di riparazione.
Più gente ci mette gli occhi meglio si mappa il territorio.
ciau
 

Amos Cardia

Sardinia Biking
16/6/08
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Su Salvatore Dedola babu mannu delle traversate a piedi della Sardegna (e non solo) non ci piove ma, a dire la verità, la prima opera pubblicata non è sua ma di Mario Pappacoda (Torre delle Stelle - Santa Teresa di Gallura, in direzione sud - nord) nel 1991 (Edizioni Mare).
Che io ricordi il Sentiero Sardegna fu presentato non prima del 1994, con una dispensa, poi il libro arrivò soltanto nel 2001.

Sul toponimo mores la sua è una ipotesi affascinante, in parte corretta nel suo stesso Toponomastica sarda del 2004, quando a pag. 349 scrive:

"Respingiamo i tentativi un po' forzati di chi vede in questo sito la gola dei Mori. Non solo perché l'esito che ci saremmo attesi è Morus ma perché qualcuno dovrebbe spiegare, con dati storici e principalmente geografici. quali ragioni avessero avuto i mori (ossia i pirati musulmani) a stanziarsi ed imbiozzolarsi in una gola che è un cul de sac, l'ideale per essere braccati e sterminati. Come se agli incursori del Maghreb non siano bastate le numerose batoste ricevute dai Sardi in situazioni meno improvvide".

Quindi rimane in campo solo l'ipotesi della pioggia autunnale, ma non si capisce perché questa radice non abbia prodotto almeno una parola anche nel sardo corrente né si capisce perché, unica, avrebbe dovuto vincere la fonetica campidanese che rifiuta qualunque uscita in -es.

Mi parit circhendi sa cosa a illargus (su semìticu moreh), candu dda tenit acanta (su sardu moris). Po biri a chini tenit arrexoni estis a depi domandai a is bècius sarrochesus e asseminesus-udesus (chi no apant mai lìgiu una IGM) cumenti ddi narànt a cussu logu, chena de ddu pronuntziai mancu bosatrus, po no ddus insullai a ddu nai de una manera o de s'atra.
Es. 1. "Ita ddi nant a cussu gùturu chi partit de sa domu de Gambarussa e nci artziat faci a Capeddu?"
2. "Ita ddi nant a cussu gùturu chi partit de Medau de Spanniolu e nci artziat fintzas a su Strintu de Antoni Sanna?"
 

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