doping!!!!!!!!!

luc74

Biker ciceronis
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p.s. in una maratona alle olimpiadi di 10-15 anni fa un'atleta arrivo al traguardo stremata e dopo averlo passato stramazzò a terra. io vi assicuro che mi colpì + lei che la vincitrice. il tutto x dire che vedere una tappa in cui un basso si ferma sfinito a bordo strada e viene passato da un nibali leggermente + fresco ma ugualmente sfinito mi gaserebbe + che non vedere degli x-men con cosce stile ben jhonson che non mollano mai e che al traguardo non sono neanche sudati.
ma è vero!!! ma perchè non hanno il fiatone?? cioè si fanno 200km con 4.000m di dislivello, arrivo in salita e sprint finale... ..... e non sono neanche affannati!! e sono già pronti a parlare al giornalista! boh
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Sono convinto anch'io che se ci fosse un livellamento prestazionale verso il basso, lo spettacolo globale ne gioverebbe... :yeah!: :-?
Ovviamente allo sponsor interessa solo che il proprio nome venga inquadrato sul podio dei vincitori... :mavadaviaiciapp:
 

GOLDRAKE

Biker dantescus
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Schio ( Vicenza )
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....per il discorso del fiatone , :spetteguless:credo che non lo abbiano perche' non si fanno 5,6,7 ore fuori soglia , magari solo lo sprint .....se c'e'.
Il fatto e' che hanno prestazioni impensabili per un comune mortale:arrabbiat:
 

Altair

Biker superioris
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non hanno il fiatone??? ne ho visto più di uno che all'arrivo dei una tappa gli si avvicina il giornalista e questo manco riesce a dire "ciao!"...:nunsacci:
 

Altair

Biker superioris
15/4/09
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PD
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Più che condannare gli atleti deferiti non vedo cosa possa fare.
A meno che il problema non siano i ladri ma le guardie, come spesso accade in Italia quando disturbano gli affari di lorsignori.

Vedi sopra. Il danno d'immagine lo fa chi si dopa o chi lo scopre?

Voglio dire che è difficile sostenere che si tratta di una questione di "mele marce" e non di una pratica diffusa, visto che vengono beccati capitani e gregar

Torri deve continuare a fare i lsuo lavoro e non rilasciare dichiarazioni ad effetto e poi nascondersi dietro "è stato uno sfogo"... perché una dichiarazione così fa anche pensare che effettivamente il problema siano ANCHE le guardie e non solo in Italia...
 

GOLDRAKE

Biker dantescus
15/11/04
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Schio ( Vicenza )
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oggi ( pedalando ) mi domandavo : ma ...possibile che nessun corridore si sia ribellato pubblicamente dopo una tale accusa dal vertice??!!!!!:nunsacci:
SE io fossi un professionista o giu' di li mi sarei scagliato contro Torri ,tirandomi fuori scandalizzato da una accusa del genere!
....:spetteguless:coda di paglia generale?
 

Peter Griffin

Biker velocissimus
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oggi ( pedalando ) mi domandavo : ma ...possibile che nessun corridore si sia ribellato pubblicamente dopo una tale accusa dal vertice??!!!!!:nunsacci:
SE io fossi un professionista o giu' di li mi sarei scagliato contro Torri ,tirandomi fuori scandalizzato da una accusa del genere!
....:spetteguless:coda di paglia generale?



tranqui...


Comunicato:

"L’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI) congiuntamente all’Associazione Internazionale dei Corridori (CPA), all’Associazione Direttori Sportivi Professionisti Italiani (ADISPRO) e all’Associazione Italiana Medici del Ciclismo (A.I.Me.C.)richiede al Coni di intervenire nei confronti del Procuratore Torri, in seguito alle sue dichiarazioni lesive per l’intero movimento ciclistico."
 

Zakknero

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L'unico con le palle per dire le cose come stanno e tutti a tirargli addosso...bah????..peccato che abbia dovuto addolcire la pillola ma il concetto che ha espresso è condivisibile.
Pensate che uno di 80 anni che ha fatto per tutta la vita il magistrato abbia goduto nel dire che ha fallito nel suo lavoro?forse ha sparato grosso sul 99 su 100 ma se avesse detto che 80%fa uso di sostanza illecite avrebbe centrato il bersaglio...tra i professionisti è un macello e già nelle gare amatoriali quando si sente odore di gente del coni c'è il fuggifuggi...ma dai se poi si vuole credere che Gesù Cristo è morto dal freddo ai piedi fate pure..
 
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Comunicato:

"L’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI) congiuntamente all’Associazione Internazionale dei Corridori (CPA), all’Associazione Direttori Sportivi Professionisti Italiani (ADISPRO) e all’Associazione Italiana Medici del Ciclismo (A.I.Me.C.)richiede al Coni di intervenire nei confronti del Procuratore Torri, in seguito alle sue dichiarazioni lesive per l’intero movimento ciclistico."

ma di questa ACCPI fanno parte anche quelli che vanno davanti ai microfoni a dire che non capiscono come mai siano risultati positivi ai controlli? e che poi si sono visti ritirata la medaglia olimpica? o sono stati esclusi dal Tour?... o altro?
e magari nella ADISPRO ci sono anche i direttori sportivi che fanno punture di "vitamine" a ragazzi di 16 anni?... ovviamente sotto controllo di medici della A.I.Me.C.

Ma fatemi il piacere... certo che non sono tutti dopati, forse l'ultimo del ranking UCI non lo è di sicuro, ma nemmeno è vero il contrario.... magari certi medici della A.I.Me.C. sono più bravi di altri a trattare i propri assistiti...
Ovvio che dichiarazioni così categoriche sono criticabili perchè "non si può fare di tutte le erbe un fascio", ma citando anche un'altra massima popolare "a pensar male si fa peccato, ma di solito ci si azzecca".
 

xtrncpb

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Si, però se il Capo della Procura del CONI se ne esce con queste affermazioni, vuol dire che l'intera struttura da lui diretta non è in grado di eliminare il fenomeno. :roll:
Perchè? :nunsacci:
Forse perchè nessuno lo destituirà dal suo incarico, anche se i suoi sottoposti lavorano "chiudendo un occhio" (o magari entrambi... :ronf: )
Se venisse eliminato completamente il doping, che lavoro farebbe il personale dell'antidoping ???? (e mi sa che non sono "4 gatti" a farlo...)
 

Zakknero

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Si, però se il Capo della Procura del CONI se ne esce con queste affermazioni, vuol dire che l'intera struttura da lui diretta non è in grado di eliminare il fenomeno. :roll:
Perchè? :nunsacci:
Forse perchè nessuno lo destituirà dal suo incarico, anche se i suoi sottoposti lavorano "chiudendo un occhio" (o magari entrambi... :ronf: )
Se venisse eliminato completamente il doping, che lavoro farebbe il personale dell'antidoping ???? (e mi sa che non sono "4 gatti" a farlo...)

il doping nel ciclismo è come la mafia radicata e strutturata all' interno della società è per questo che è molto difficile estirpare il fenomeno(anzi impossibile) e fin tanto che ci sarà sempre qualcuno che si crederà più furbo e vorrà fare di più faticando di meno penso che la sotira nn finirà mai.
Io credo che se il coni impiegasse molto più personale facendo in modo di avere commissari che regorlamente controllano un tot di gare ogni weekend il problema potrebbe essere ridimensionato facilmente.:celopiùg:
 

sembola

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Si, però se il Capo della Procura del CONI se ne esce con queste affermazioni, vuol dire che l'intera struttura da lui diretta non è in grado di eliminare il fenomeno. :roll:
Perchè? :nunsacci:
Forse perchè nessuno lo destituirà dal suo incarico, anche se i suoi sottoposti lavorano "chiudendo un occhio" (o magari entrambi... :ronf: )
Se venisse eliminato completamente il doping, che lavoro farebbe il personale dell'antidoping ???? (e mi sa che non sono "4 gatti" a farlo...)

Al di là delle opinioni personali, è chiaro che c'è in giro un certa ignoranza sugli ordinamenti sportivi e sul loro funzionamento.

La procura del CONI si occupa solo ed esclusivamente delle procedure di sanzione relative alle infrazioni ai regolamenti sportivi, comprese le violazioni alle regole antidoping. Non dispone analisi, nè detta le regole sui farmaci, nè può decidere di cambiare l'entità massima delle sanzioni: si limita ad esaminare i fatti ed a comminare delle pene o a mandare assolti gli atleti deferiti, nel rispetto dei regolamenti sportivi e nei limiti di questi.

Non ha i poteri dell'autorità giudiziaria, non può disporre perquisizioni nè indagini di qualsiasi tipo. Non per nulla moltissime sanzioni sono state irrogate a seguito dell'analisi di atti tramessi dalle autorità di polizia giudiziaria, come è successo nel caso di Valverde.

Se ce la vogliamo prendere con Torri per quello che ha detto ne possiamo parlare. Se vogliamo accusarlo di non fare il suo dovere, mi sa che pisciamo sull' albero sbagliato.:medita:
 

sembola

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Sembole, il RE dei modi di dire!! :-)

;-)

Seriamente: la procura del CONI non decide i farmaci proibiti e quelli consentiti (CIO), non decide l'entità delle sanzioni (UCI), non dispone i prelievi (UCI o FCI), non esegue le analisi (laboratori interni ed esterni), neppure decide i calendari o ha voce in capitolo sulla affiliazione dei team o il tesseramento degli atleti o dei ds (UCI - FCI).

Nonostante questo è riuscita a far squalificare anche gente che non era mai stata trovata positiva, ma il cui coinvolgimento in azioni sportivamente illecite è stato provato.

Insomma, mi pare ingeneroso ed illogico scaricare sulla procura del CONI il problema, o ipotizzare che ci sia interesse a non risolverlo.
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Però, forse, la Procura del CONI potrebbe aumentare ragionevolmente le pene, perchè 2 anni in prima istanza sono qualcosa di assolutamente ridicolo... :hahaha:
Ne comminano di più a chi ruba le caramelle del supermercato... :arrabbiat:
E perdona la mia ignoranza, sembola.
 

xtrncpb

Biker imperialis
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Che squallore... :roll:

A Padova, pateggiano ciclisti e tecnici

Si è concluso un importante troncone delle tante inchieste avviate sul doping nel mondo del ciclismo dal pubblico ministero padovano Benedetto Roberti. Sei imputati - tra atleti, dirigenti e un farmacista - hanno chiuso il conto con la legge, patteggiando la pena ed evitando così la pubblicità di un processo: tra loro il ciclista colombiano Julian David Giraldo Munôz, ventisettenne ex corridore professionista per Hadimec con residenza a Corinaldo (Ancona), oggi tornato a gareggiare per una squadra del suo paese, la Une Epm.

Perquisizioni, sequestri, intercettazioni telefoniche e confessioni suffragate da perizie tossicologiche: è stato lungo e complesso il lavoro degli investigatori - gli uomini della Guardia di Finanza padovana coordinati dal pm Roberti - per ricostruire, tassello su tassello, il quadro di un mercato clandestino di sostanze vietate impiegate, senza limiti e controlli medici, per «gonfiare» le prestazioni atletiche e raggiungere i vertici della classifica. Anche a discapito della salute, rispetto alla quale sono ancora conosciuti gli effetti a medio e lungo termine di quelle «medicine».

Così davanti al gup Mariella Fino hanno patteggiato Julian David Giarldo Munôz (6 mesi di carcere e 3.000 euro di multa); Marco Ghiselli, 28 anni di Urbana, ex Massi Team poi Hadimec Nazionale elettronica affiliata alla Federazione ciclistica nazionale (11 mesi, 10 giorni e 366 euro di multa); Francesco Rivera, 27, di Isola dei Liri (Frosinone), professionista per la squadra Aeronautica militare Amica Chips-Knauf (8 mesi e 3000 euro di multa); Armando Camelo, 29 di Sant'Omero (Teramo), ex team Massi poi Hadimec (10 mesi, 20 giorni e 2150 euro di multa); Donato Giuliani, 54 anni di Pineto (Teramo), direttore sportivo prima di Massi poi della società Hadimec (1 anno, 4 mesi e 4000 euro di multa); Daniele Ricci, 24 anni di Cappelle sul Tavo (Pescara), ciclista élite under 23 del team Massi e di Aran Cucine (10 mesi, 20 giorni e 2150 euro di multa). A tutti è stata concessa la sospensione condizionale della pena.
Quattro le posizioni stralciate e trasmesse per competenza ad altri tribunali: quelle di Paolo Bonin, 31 anni di Castello di Godego, cicloamatore ex dilettante (sarà giudicato a Treviso); del ciclista già di Massi e successivamente di Hadimec Americo Novembrini, 24 anni di Celano (del suo caso se ne occuperà il tribunale di Avezzano); del farmacista Danilo Carloni, 53 anni di Senigallia (sarà giudicato dal tribunale della cittadina marchigiana di residenza) e, infine, del dirigente della società amatoriale «Pedale Fermano» Rolando Severino Navigli, 63 di Porto San Giorgio (il suo fascicolo è stato trasmesso al tribunale di Osimo). Tra le sostanze comprate o vendute l'Eprex e il Mircera, l'eritropoietina di ultima generazione.
 

Classifica giornaliera dislivello positivo