Ciao a tutti, scusate se sono mancato dalla discussione ma ero intento a discutere con il responsabile dell'escursionismo per il CAI Veneto

. Intanto ho scoperto che in Veneto le leggi per la montagna le fanno in accordo con il CAI, il tizio non è proprio morbido ma non è un talebano come quello della SAT e un paio di altri con cuio ho discusso (ma per informazione al convegno degli accompagnatori di escursionismo l'ultima Commissione Centrale Escursionismo è stata completamente sfiduciata tranne negli unici due che appoggiano la MTB Rulfo del Piemonte e Diodati dell'Abruzzo

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Bene ho scoperto che per la legge regionale del veneto tutto ciò che è segnato dal CAI è un "sentiero alpino" indipendentemente dalla quota e dal "tipo" insomma se state a venezia e uno segna il canal grande quello è un sentiero alpino e non ci si passa in bici
bene con la modifica accade che se il sentiero alpino coincide con la carrareccia, o la mulattiera insomma fino a quando la larghezza permette il passaggio contemporaneo di bici e pedone ok, se il sentiero non è segnato non rientra nei sentieri alpini.
Bene io ho cercato di convincerlo a ribaltare la legge nel senso si permete il passaggio e si individua insieme dove la convivenza bici pedone, bici ambiente non è possibile e allora in quel caso si vieta e si potrebbero creare percosi alternativi, lui non è convinto ma vacilla un pelo sulle sue convinzioni, ma una maggiore apertura si è vista sull'idea di individuare sentieri (classificati sentieri alpini) che permettano la chiusura di anelli, traversate insomma giri di ampio respiro e permettere su questi il passaggio delle bici.
Certo in Veneto è dura ma al momento il problema sono loro e il trentino le altre regioni si stanno orientando diversamente (piemonte, liguria, ecc.)
Certo la lotta sarà dura ma alla lunga la vinceremo

, intanto mi hanno invitato in veneto per discuterne insieme... non so quando ma è già un passo avanti.
In Abruzzo ormai la linea di non vietare nel cai è passata... insomma si va avanti.
Ciao