Divieti Veneto proposta di modifica legge

sembola

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volevo dire che se è un sentiero cai con il segnavia è un sentiero alpino quindi vietato
Questo non è detto. Un segnavia CAI può marcare anche un qualcosa di diverso da un sentiero, per esempio una mulattiera od una carrareccia; ancora, non è detto che tutti i sentieri marcati dal CAI siano "alpini" così come definiti dalla LR.

in ogni caso io continuerò a cercare single tracks e a farli, nel rispetto dei pedoni e cercando di rovinarli il meno possibile
:prost:
 

enry

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Questo non è detto. Un segnavia CAI può marcare anche un qualcosa di diverso da un sentiero, per esempio una mulattiera od una carrareccia; ancora, non è detto che tutti i sentieri marcati dal CAI siano "alpini" così come definiti dalla LR.


:prost:

uff...certe volte sui forum è difficile farsi capire

se è un sentiero (non una mulattiera o una carrareccia) e ha il segnavia CAI credo che al 99,9% rientrerà nella definizione di sentiero alpino come definito dalla LR 14/92
 

nonnocarb

Redazione
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Merano
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uff...certe volte sui forum è difficile farsi capire

se è un sentiero (non una mulattiera o una carrareccia) e ha il segnavia CAI credo che al 99,9% rientrerà nella definizione di sentiero alpino come definito dalla LR 14/92
Caro enry qua bisogna stare attenti e mettere i puntini sulle i, i forumendoli sono attenti a tutto!:rosik:
Comunque dovrebbero essere vietati i sentieri sopra i mille metri mi sembra:nunsacci:
 

G0p1uM

Biker serius
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Purtroppo, temo che il problema fondamentale sia sempre lo stesso qui in Italia, ovvero l'interpretabilità delle leggi e la non chiarezza.

Facessero una lista dei sentieri praticabili in mtb, allora non ci sarebbero problemi, se vai su quelli sei ok, se sgarri e ti beccano la multa te la pigli.

Poi se becchi quello della forestale che vuole per forza farti la multa, te la fa e basta, poi sei te che ti sbatti per contestarla anche se hai ragione.

Dovremmo imitare i francesi che in questo campo come in altri sport sono molto più avanti di noi e regolamentano in maniera chiara.
 

maxgastone

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Purtroppo, temo che il problema fondamentale sia sempre lo stesso qui in Italia, ovvero l'interpretabilità delle leggi e la non chiarezza.

Facessero una lista dei sentieri praticabili in mtb, allora non ci sarebbero problemi, se vai su quelli sei ok, se sgarri e ti beccano la multa te la pigli.

...

Dovremmo imitare i francesi che in questo campo come in altri sport sono molto più avanti di noi e regolamentano in maniera chiara.
Troppo facile, troppo facile :omertà:
 

capataz

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Francamente ho letto l'articolo sullo scarpone tre volte prima di comprendere bene il contenuto (e già questo mi ha fatto inc...are).
Sono d'accordo con Sembola, la sostanza non sposta di una virgola lo stato di fatto. Un piccolo valore lo riscontro nella volontà di muovere un passo verso un movimento, quello della MTB, che ormai nel CAI non possono più fare a meno di ignorare.
Tuttavia il punto di partenza per me è sbagliato. Il principio della regolamentazione deve essere applicato a casi specifici e basta. Una legge omnicomprensiva non potrà mai cogliere tutte le sfaccettature della realtà e lascerà sempre spazio a dubbi. E soprattutto tendenzialmente sono leggi imposte da lobby e non poggiate su fatti concreti

Molto meglio dire che sui sentieri si può andare rispettando gli altri utenti (che tra l'altro mi sembra anche un messaggio educativo).
E se un sentiero è troppo pericoloso o troppo affollato o troppo delicato si vieta SOLO QUELLO. Si mette un bel cartello chiaro in cima e uno in basso e STOP. Fine dei dubbi da parte di tutti. E se ti beccano è inutile piangere.
Se poi la categoria esclusa (qualunque) avrà qualcosa da ridire dovrà impegnarsi per dimostrare nelle opportune sedi che quel divieto è sbagliato. Molto più facile che non dover dimostrare sempre a tutto il mondo che la MTB non danneggia l'ambiente e gli altri utenti.

Poi esistono le vie di mezzo che qui in Italia secondo me sono impensabili vista la nostra mentalità da Guelfi e Ghibellini: l'accesso regolamentato. Al sabato vai a piedi e la domenica in bici (a weekend alternati. Durante la settimana no problem). Questo è realtà in altri paesi.
 
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Cercamine

Biker novus
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qua e là..
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Io scommetto che la soluzione si troverà obbligando la tessera CAI per l'accesso a certe aree o sentieri: il CAI è contento perchè fa "cassa", tutti sono contenti perchè ci saranno i fondi per la manutenzione dei sentieri e i mogugni dei pedoni potrebbero essere attenuati dall'utilizzo delle risorse in più per il miglioramento o la creazione di aree dedicate.I problemi di convivenza si risolverebbero semplicemente vietando alcuni sentieri troppo trafficati la domenica.
Altro vantaggio sarebbe che c'è una copertura assicurativa a coprire il costo sociale degli infortuni e soccorsi ai biker.
Non sarebbe una soluzione + semplice ed equa per tutti?
 

tagliatelle

Biker superis
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modena
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Io scommetto che la soluzione si troverà obbligando la tessera CAI per l'accesso a certe aree o sentieri: il CAI è contento perchè fa "cassa", tutti sono contenti perchè ci saranno i fondi per la manutenzione dei sentieri e i mogugni dei pedoni potrebbero essere attenuati dall'utilizzo delle risorse in più per il miglioramento o la creazione di aree dedicate.I problemi di convivenza si risolverebbero semplicemente vietando alcuni sentieri troppo trafficati la domenica.
Altro vantaggio sarebbe che c'è una copertura assicurativa a coprire il costo sociale degli infortuni e soccorsi ai biker.
Non sarebbe una soluzione + semplice ed equa per tutti?



anche secondo me' cosi' potrebbe funzionare .
 

sembola

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se è un sentiero (non una mulattiera o una carrareccia) e ha il segnavia CAI credo che al 99,9% rientrerà nella definizione di sentiero alpino come definito dalla LR 14/92
Se è un sentiero in un'area montana allora sì, probabilmente rientra nella definizione di legge. :prost: Quello che dev'essere chiaro è che la presenza del segnavie non significa automaticamente "sentiero alpino". Il fatto stesso che la proposta di modifica della legge parli di sentieri "coincidenti" con strade silvopastorali dimostra che qualche problema interpretativo c'è.

Comunque dovrebbero essere vietati i sentieri sopra i mille metri mi sembra:nunsacci:
No, quella era la "vecchia" definizione, quella in vigore attualmente l'ho citata al messaggio 14: per certi versi è più chiara, per altri meno...

Poi esistono le vie di mezzo che qui in Italia secondo me sono impensabili vista la nostra mentalità da Guelfi e Ghibellini: l'accesso regolamentato. Al sabato vai a piedi e la domenica in bici (a weekend alternati. Durante la settimana no problem)
Oppure ancora, se ci sono problemi legati alla natura dell'ambiente attraversato, a numero chiuso. Purtroppo è vero, ragionare secondo buonsenso talvolta sembra un'utopia.

ua per tutti?[Io scommetto che la soluzione si troverà obbligando la tessera CAI per l'accesso a certe aree o sentieri...
Dal punto di vista legale è praticamente impossibile.
 

lumerennù

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Visto che il discorso è un po' relativo a tutta Italia...
Io, fino ad oggi, ignoravo la questione (pensavo fosse confinata a pochi percorsi nel nord Italia), ma siccome sabato scorso, durante il mio ultimo giro in bike sui Sibillini, mi sono ritrovato ad attraversare una zona delimitata da cartelli che degnalavno divieto di passaggio (inizialmente pensavo riferito alle moto), ho poi approfondito la questione, recependo che, siccome si fa riferimento a "mezzi meccanici", ero incluso pure io.
Cercando chiarimenti e approfondimenti (non avevo ancora certezza al 100% a cosa fosse effettivamente riferito il termine "mezzi meccanici") mi sono imbattuto in una lunga discussione, che partendo dalle moto ha poi convolto pure le mtb (a cui ho pure scritto in data odierna), che eventualmente gli interessati trovano qui:
[URL="http://www.mountainblog.it/?p=48#comment-2826"][URL="http://www.mountainblog.it/?p=48#comment-2826"][url]http://www.mountainblog.it/?p=48#comment-2826[/URL][/URL][/URL]
frequento i sibillini da tanti anni, prima a piedi e negli ultimi 4-5 in mountain bike, ma non ho mai visto divieti per mtb. Penso che per "mezzi meccanici" si intenda mezzi a motore. Dove hai visto quei cartelli?
 

giamma

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Francamente ho letto l'articolo sullo scarpone tre volte prima di comprendere bene il contenuto (e già questo mi ha fatto inc...are).
Sono d'accordo con Sembola, la sostanza non sposta di una virgola lo stato di fatto. Un piccolo valore lo riscontro nella volontà di muovere un passo verso un movimento, quello della MTB, che ormai nel CAI non possono più fare a meno di ignorare.
Tuttavia il punto di partenza per me è sbagliato. Il principio della regolamentazione deve essere applicato a casi specifici e basta. Una legge omnicomprensiva non potrà mai cogliere tutte le sfaccettature della realtà e lascerà sempre spazio a dubbi. E soprattutto tendenzialmente sono leggi imposte da lobby e non poggiate su fatti concreti

Molto meglio dire che sui sentieri si può andare rispettando gli altri utenti (che tra l'altro mi sembra anche un messaggio educativo).
E se un sentiero è troppo pericoloso o troppo affollato o troppo delicato si vieta SOLO QUELLO. Si mette un bel cartello chiaro in cima e uno in basso e STOP. Fine dei dubbi da parte di tutti. E se ti beccano è inutile piangere.
Se poi la categoria esclusa (qualunque) avrà qualcosa da ridire dovrà impegnarsi per dimostrare nelle opportune sedi che quel divieto è sbagliato. Molto più facile che non dover dimostrare sempre a tutto il mondo che la MTB non danneggia l'ambiente e gli altri utenti.

Poi esistono le vie di mezzo che qui in Italia secondo me sono impensabili vista la nostra mentalità da Guelfi e Ghibellini: l'accesso regolamentato. Al sabato vai a piedi e la domenica in bici (a weekend alternati. Durante la settimana no problem). Questo è realtà in altri paesi.

Per la verità qualcosa c'è anche da noi. Nel parco di Portofino, ad esempio, che prima era vietato, è stato introdotto un regolamento a periodi. No bici nei periodi di frequentazione massima e no bici sabato e festivi. E perorribilità limitata ad alcuni sentieri.
E' venuta fuori una cosa abbastanza sensata e facilmente gestibile.
 

capataz

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Per la verità qualcosa c'è anche da noi. Nel parco di Portofino, ad esempio, che prima era vietato, è stato introdotto un regolamento a periodi. No bici nei periodi di frequentazione massima e no bici sabato e festivi. E perorribilità limitata ad alcuni sentieri.
E' venuta fuori una cosa abbastanza sensata e facilmente gestibile.
Ottimo segnale (anche se abbastanza penalizzante non poter mai andare nei weekend...).
A Parma addirittura hanno realizzato un percorso dedicato ESCLUSIVAMENTE alla MTB nel parco regionale Boschi di Carrega(dove fino a pochi anni fa le bici erano offlimits). Sono gocce nel mare ma preziose come l'oro. E noi bikers abbiamo il compito di parlarne più possibile per farle conoscere e per fare comprendere che le soluzioni ci sono per andare tutti d'accordo.
 

DR_Balfa

Biker grossissimus
Ciao a tutti, scusate se sono mancato dalla discussione ma ero intento a discutere con il responsabile dell'escursionismo per il CAI Veneto :-). Intanto ho scoperto che in Veneto le leggi per la montagna le fanno in accordo con il CAI, il tizio non è proprio morbido ma non è un talebano come quello della SAT e un paio di altri con cuio ho discusso (ma per informazione al convegno degli accompagnatori di escursionismo l'ultima Commissione Centrale Escursionismo è stata completamente sfiduciata tranne negli unici due che appoggiano la MTB Rulfo del Piemonte e Diodati dell'Abruzzo :-)...

Bene ho scoperto che per la legge regionale del veneto tutto ciò che è segnato dal CAI è un "sentiero alpino" indipendentemente dalla quota e dal "tipo" insomma se state a venezia e uno segna il canal grande quello è un sentiero alpino e non ci si passa in bici :-(

bene con la modifica accade che se il sentiero alpino coincide con la carrareccia, o la mulattiera insomma fino a quando la larghezza permette il passaggio contemporaneo di bici e pedone ok, se il sentiero non è segnato non rientra nei sentieri alpini.

Bene io ho cercato di convincerlo a ribaltare la legge nel senso si permete il passaggio e si individua insieme dove la convivenza bici pedone, bici ambiente non è possibile e allora in quel caso si vieta e si potrebbero creare percosi alternativi, lui non è convinto ma vacilla un pelo sulle sue convinzioni, ma una maggiore apertura si è vista sull'idea di individuare sentieri (classificati sentieri alpini) che permettano la chiusura di anelli, traversate insomma giri di ampio respiro e permettere su questi il passaggio delle bici.

Certo in Veneto è dura ma al momento il problema sono loro e il trentino le altre regioni si stanno orientando diversamente (piemonte, liguria, ecc.)

Certo la lotta sarà dura ma alla lunga la vinceremo :-), intanto mi hanno invitato in veneto per discuterne insieme... non so quando ma è già un passo avanti.

In Abruzzo ormai la linea di non vietare nel cai è passata... insomma si va avanti.

Ciao
 

sembola

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Bene ho scoperto che per la legge regionale del veneto tutto ciò che è segnato dal CAI è un "sentiero alpino" indipendentemente dalla quota e dal "tipo" insomma se state a venezia e uno segna il canal grande quello è un sentiero alpino e non ci si passa in bici :-(
Permettimi, questa è un'interpretazione di parte (MOLTO di parte) che non è suffragata dal testo della legge: i sentieri alpini sono i "percorsi pedonali che consentono un agevole e sicuro movimento di alpinisti e di escursionisti in zone di montagna al di fuori dei centri abitati, per l'accesso a rifugi alpini, rifugi escursionistici, bivacchi fissi di alta quota o luoghi di particolare interesse alpinistico, turistico, storico, naturalistico e ambientale". Come vedi le condizioni per cui in percorso sia classificabile come "sentiero alpino" sono piuttosto chiare (non chiarissime: cosa significa "in zone di montagna?" :nunsacci:) e non parlano assolutamente di tracciatura e segnavie. Dalla formulazione della legge si deduce che i sentieri alpini sono vietati, quelli non alpini no, indifferentemente dalla presenza di un segnavie bianco/rosso o di qualunque altro colore.

Come ho già scritto, il fatto che sia stata proposta una modifica alla legge è sintomo che c'è in effetti una difficoltà di interpretazione che potrebbe impedire (e probabilmente impedisce) di far rispettare la legge con sanzioni amministrative. Non mi meraviglierei che qualche sanzione fosse stata annullata in autotutela o dal giudice di pace e che ci si sia resi conto della incoerenza della norma.
 

sembola

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diciamo anche che il 99% dei sentieri (cai e non) in Veneto sono situati in aree montane poi se vogliamo disquisire dove è collina e dove montagna.....possiamo anche fare notte ma ..... http://www.eim.gov.it/drupal5/files/uploads/La_definizione_di_montagna_in_europa.pdf
Le definizioni non sono una questione di lana caprina, ma di sostanza visto che da esse dipende l'applicazione di una legge. Nel pdf che alleghi per esempio non c'è la fonte di tale "definizione", chi lo dice che 600 metri è il limite per essere considerata "montagna"? La regione Veneto per esempio nella vecchia formulazione della legge in questione considerava 1000 metri come limite.
 

enry

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possiamo andare avanti fino all’infinito a discutere…ma se in Veneto domani applicano la legge in pratica multano praticamente tutti quelli che vanno in bici sui sentieri…ecco magari sui colli Euganei e Berici o sul Montello no….che non sono certo montagne……..ma già sulle prealpi mi sa che ci sarebbe il rischio
 

sembola

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possiamo andare avanti fino all’infinito a discutere…ma se in Veneto domani applicano la legge in pratica multano praticamente tutti quelli che vanno in bici sui sentieri…ecco magari sui colli Euganei e Berici o sul Montello no….che non sono certo montagne……..ma già sulle prealpi mi sa che ci sarebbe il rischio

Mi sembra evidente che la legge non è applicata... forse perchè la Forestale e la Polizia Provinciale hanno problemi un po' più seri cui prestare attenzione ;-)
Quello che volevo dire è che la formulazione della definizione di sentiero alpino non è univoca e chiara al 100%. E' come se nella legge trentina ci fosse scritto "non sono percorribili i sentieri troppo stretti": stretti quanto? :nunsacci:
 

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