DECATHLON E LE ALTRE...E...VARIE ED EVENTUALI

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maurosalva

Biker meravigliosus
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Don Chisciotte....può essere, ma vedi ci arrivo che esiste un meccanismo per cui come ti giri sei obbligato a comprare e portare introiti a dalle multinazionali che sfruttano manodopera sottopagata, ecc. non sono mica fesso, dico solo che almeno acquistando dal negoziante almeno si sostiene un minimo l'economia locale, è un piccolo gesto, non ho detto che "salva il mondo" dalla globalizzazione.
Comunque quello che dice @Teo 81 non è sbagliato, a me piace molto il suo primo intervento....questo paese, questa nazione è stata un' eccellenza della produzione artigianale di bici, ai massimi livelli, un punto di riferimento mondiale e lo vediamo tutti come siamo ridotti...è colpa di Decathlon? Ma ovviamente no, però è colpa di un modello politico/aziendale di cui aziende come decathlon fanno parte e ne è pieno esponente.
Sarò un romantico, un sognatore ed a tratti una discreta testa di cavolo, ma sono davvero dispiaciuto di vedere dei ragazzi Italiani per cui tutta questa gloria che aveva il ciclismo italiano, sembra essere solo una palata di merda, basta che la mtb costi 100 euro meno e poi chi se ne frega, boh...secondo me c'è poca passione, io la leggo cosi, mi spiace.
Guarda Veleno, lo sai che buona parte di quel che scrivi lo condivido, anche se a volte fai il bastian contrario a tutti i costi. E a volte ti spingi oltre nell'avere punti di vista particolari.
Ripeto, concordo su tutto il discorso etico delle multinazionali e quanto ne comporta, ma:
1- non siamo gli unici al mondo a "subire" queste situazioni, ma stranamente siamo tra quelli messi peggio... sarà colpa delle multinazionali? O colpa dell'ignoranza che abbiamo e che non ci fa capire una fava di quel che succede tutti i giorni, che comprende questo discorso, ma non solo?
2- gente sfruttata e sottopagata è facile che la trovi anche nel romantico sottoscala dell'artigiano sessantenne, non c'è bisogno di andate tanto lontano...
Che poi con 2 operai sottopagati a libro paga trova a volte (nemmeno tanto raramente) il modo di comprarsi un SUV da 60-80 mila euro con un fatturato assolutamente incompatibile.
3- se uno normale (sistematicamente sottopagato, visti gli stipendi medi italiani) dovesse fare una ragione di vita questa lotta estrema al sistema e quindi scegliere solo romantici artigiani, facilmente non compra una fava, perché a certi prodotti artigianali è facile che non arriva., nemmeno di seconda o terza mano. E non solo parlando di bici...
 
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Danixele

Biker forumensus
29/7/15
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Una bici robusta e una vetusta.
I costi diretti della restituzione dei prodotti sono a carico del CLIENTE. Il costo è stimato essere pari ad un massimo di circa 300,00 (trecento/00) euro.

La merce dovrà essere restituita integra, nella confezione originale, completa in tutte le sue parti (compresi imballo ed eventuale documentazione e dotazione accessoria: manuali, cavi, ecc.) e completo della documentazione fiscale annessa. Fatta salva la facoltà di verificare il rispetto di quanto sopra, DECATHLON provvederà a rimborsare l'importo dei prodotti oggetto del recesso entro un termine massimo di 14 giorni, comprensivo degli eventuali costi di spedizione.

Cioè se vogliono possono far pagare fino a 300€ a chi restituisce un prodotto....
E va riconsegnato completo come quando è stato acquistato.
O, non lo dico io... lo dice Decathlon.

Esatto per resi entro 14 gg dall'acquisto estesi a 30 gg da Decathlon senza motivazione da parte del cliente. Le spese di spedizione sono a carico del cliente. Altrimenti da quanto ho capito può portarla tranquillamente ad un punto vendita qualunque come qualsiasi altro prodotto.
 

Danixele

Biker forumensus
29/7/15
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Una bici robusta e una vetusta.
Botteghe Italiane, sottoscala, cantine impolverate, dove gente del calibro di Umberto Dei sognava di costruire la più bella bici del mondo.. dove Girardengo,Bottecchia &co muovevano i primi passi verso la gloria eterna.. e poi Coppi,Bartali e con con loro i vari corridori divenuti costruttori, o semplicemente geni indiscussi della porno meccanica, marchi come Colnago, De Rosa, Pinarello, Bottecchia, Atala, Legnano, Bianchi ecc ecc ecc.. botteghe, santuari dove chi da piccolo ti prendeva sotto la sua ala, ti insegnava un arte, oltre che una professione. Storie di sangue,sudore,sogni, “banditi e campioni”, vita e morte, miti, leggenda.. Storie di guerre, di speranze, di eroi. Poi senti parlare di Deca.. di pezzi di ferro chiamati Rockrider, di aguzzini che ammazzano neolaureati a 1000€ al mese con contratti trimestarali.. domenica full time. Vedi la merda che producono, le cazzate che raccontano.. gli schiavi che producono.. che comprano. Poi vedi ancora la luce accesa, alle 8 di sera in quel vecchio negozio di quel biciclettaio ottantenne.. passi davanti e sbirciando dal vetro ingiallito dal tempo, tra vecchi poster, ritagli di giornali alle pareti, adesivi scollati e vecchi cartelloni metallici di pubblicità di oli nazionali, vedi impilati sulla parete telai delle più incredibili marche. Nuovi, immacolati.. non in vendita. Perché non sono bici, sono pezzi di lui, sono pezzi della nostra storia.. che hanno fatto la storia. Vorresti entrare, abbracciarlo. Dirgli “le voglio bene”. Ma la porta è chiusa. Lui è dietro che da 70 anni lavora e sogna su le sue bici. Te ne vai pensando a questi mostri sacri che ti lasci alle spalle, con loro se ne andrà un pezzo della nostra storia più gloriosa. Poi guardi i giorni nostri.. ascolti certe stronzate commerciali di questi capitalisti senza arte né parte.. Ripeti a te stesso “sono nato in un tempo sbagliato.. sono nato in un tempo sbagliato”.


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Si per carità, uno avesse i soldi per permettersi un modello artigianale anche vecchio stampo o ne trovassi uno da sistemare la prenderei al volo proprio per la bellezza che indicavi.

"Nato in un tempo sbagliato" bah, come dicevi, in quel tempo c'era anche: milioni e milioni di morti per le due guerre e post guerre, gente che si faceve un culo quadro per sopravvivere, la bici che non era un hobby ma una necessita per chi aveva un pò più di soldi, senò manco quella e via a piedi, farina mischiata alla calce, vestiti rattoppati e via discorrendo. Quindi boh io preferisco vivere nel periodo attuale. ;-)
 

Brema294

Arginbiker Maior
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Ha le ruote
E non ti viene in mente che magari se uno dovesse spendere 1200 euro come prima botta non li spenderebbe mai e mai si appassionerebbe? Io, per esempio, ho fatto così, a suo tempo comperai un'Atala e poi fancxxlo al fango alla polvere e alle boccate e via dicendo, e dopo più di venti anni sono ancora qua.
Non con una Deca, certo, perchè di bici da AM da 29 non ne fanno. Ma ho cominciato con un'Atala BirdC90, Altus 7V rigidfa e cantilever...

Quanto al resto, rispetto la tua opinione sulla GDO e su Decathlon. Per coerenza però non puoi averne una meno negativa sul sistema della delocalizzazione e fare i distinguo tra Cina e Taiwan. Non si può essere incinti a metà o solo un po' :spetteguless:
Condivido il tuo punto di vista e vorrei aggiungere, che quendo si parla di "fare sacrifici" per passare da 500 a 1000/1200 € bisognerebbe avere un po di rispetto nei confronti di chi i sacrifici li fa veramente e non certo per comprare una bicicletta.
Se chi sostiene queste cose e cosi convinto di sapere di cosa sta parlando quando parla di "multinali,lavoro,situazione dei giovani,globalizzazione,ecc ecc..." come fa a parlare di SACRIFICI per comprare una VERA bicicletta...
Che se non hai quella non fai della vera Mtb, allora e meglio che lasci perdere, o al limite passeggi e vai per argini , aggiungendo poi che ognuno e libero di pensarla diversamente...
Si detta cosi sta cosa ,se ci pensi e ripensi puo anche funzionare, ma a me sembra comunque una forzatura.
 

Danixele

Biker forumensus
29/7/15
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Una bici robusta e una vetusta.
ok ma allora la garanzia acquistando un cerchiione cosa compre? e normale che con una bici le ruote dovranno pur girare o no?
non mi sto piu riferendo al caso in questione, ma piu in generale. io domani acquisto una bici, la uso solo su asfalto, andatura da pensionato.....poi ho un problema alla ruota, mettiamo anche i raggi allentati....ma perche non devo avere il diritto alla garanzia?

Forse questa parte può dare una risposta.
TERMINI E CONDIZIONI
La garanzia legale dura due anni, mentre il termine per la denuncia del difetto è di due mesi dalla sua scoperta, per un totale di ventisei mesi dalla consegna del bene (24 mesi per la rilevazione del difetto + 2 mesi per la denuncia).

Se la riparazione del bene avviene durante la validità della garanzia legale, per il pezzo sostituito non decorre un nuovo periodo di garanzia, che quindi terminerà allo scadere dei ventisei mesi dall’acquisto.

Se invece la riparazione avviene oltre il termine della garanzia legale, per il pezzo sostituito inizierà a decorrere una nuova garanzia, della durata di 2 anni a decorrere dalla data d’installazione o di consegna.

Se il difetto di conformità si manifesta entro sei mesi dalla consegna, si presume che tale difetto fosse presente già al momento dell’acquisto.

Se, invece, il difetto di conformità si manifesta oltre i sei mesi ma entro i due anni dalla consegna, il consumatore dovrà dimostrare che il danno è collegato a un vizio esistente al momento della consegna.

Va detto che poi è da capire se nel caso del raggio allentato rientra nel fattore dei dei sei mesi o della normale usura del mezzo nel periodo. Cosa che dovrà decidere un eventuale giudice immagino, non certo Decathlon o l'utente.
 

Minitrek

Biker meravigliosus
27/9/15
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@sembola
@maurosalva
purtroppo quelle situazioni di condizioni lavorative da sfruttati le vedo ogni giorno per lavoro e le ho anche subite.
sono post e post che si sta dicendo questo, anzi dal primo proprio...
il proverbio dice che non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire... ma anche di chi non sente...
o meglio ancora, di fa volutamente finta di non vedere quello che non gli piace...
ed e' una cosa veramente triste nel 2018 in una sociata' che si ritiene evoluta...
 

Koroviev

Il Re dei Troll / Il Signore delle forcelle
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Trollbike senza ruote
Gente che conosco la penserebbe diversamente. Mia cugina che abita in provincia di Bari lavora come bracciante agricola in campagna per una paga che forse, se non ricordo male, varia dai 25€ ai 40€ giornalieri, da cui togliere benzina e auto. Condizioni a dir poco disastrose. Lei, e immagino anche molti altri in condizioni come, peggio o anche migliori delle sue, sarebbe FELICISSIMAAAAAAAAAAAA di farsi sfruttare dalle multinazionali come Decathlon e altre ancora e lavorare come commessa anche per la stessa paga.
 
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Minitrek

Biker meravigliosus
27/9/15
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Gente che conosco la penserebbe diversamente. Mia cugina che abita in provincia di Bari lavora come bracciante agricola in campagna per una paga che forse, se non ricordo male, varia dai 25€ ai 40€ giornalieri, da cui togliere benzina e auto. Condizioni a dir poco disastrose. Lei, e immagino anche molti altri in condizioni come, peggio o anche migliori delle sue, sarebbe FELICISSIMAAAAAAAAAAAA di farsi sfruttare dalle multinazionali come Decathlon e altre ancora e lavorare come commessa anche per la stessa paga.
domanda a tua cugina a che ora si alza la mattina, soprattutto d'estate, quanti km fa per andare o farsi portare sul luogo del lavoro, a che ora ritorna, se lavora tutti i giorni, se e' assunta, cosa fa quando torna a casa visto che li dovra' ancora lavorare...
domandale se ha un minuto per sedersi...
 

Danixele

Biker forumensus
29/7/15
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Una bici robusta e una vetusta.
Ma non volevo parlare neanche di questo, la Colnago è fuori Budget. Quello che volevo esprimere senza offendere i guidatori di "cancelli" è che ci sono ancora tantissimi piccoli produttori, appassionati che anche se il mercato gli è contro danno il culo in ciò che credono. E a costi ancora molto ragionevoli.

Potrebbe essere però più interessante e utile a tutti fare degli esempi e indicare dei modelli per chi ha da spendere (o vuole spendere) < € 800/€1.000 per una bici.
In modo da apliare la scelta oltre sto benedetto Deca.
 

Veleno30

Biker poeticus
31/10/09
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A me sinceramente state facendo davvero ridere, c'è gente che si sta ampiamente rendendo ridicola, perchè vedo questa ennesima discussione, vedo la miseria d'animo di chi schernisce, provoca, stuzzica per perorare la causa di aver comprato una tal mtb, come se poi davvero aver comprato una Specialized piuttosto che una Rockrider sia realmente uno status sociale: alla fine si riduce tutto li:
misero chi si sente "importante" perchè ha una specy piuttosto che il Cayenne ed è un misero chi si fa i complessi di inferiorità per avere una rockrider piuttosto che una Panda....vi metto sullo stesso piano e non nascondetevi dietro un filo d'erba, negando l'evidenza che traspare dai vostri modi.

@maurosalva Non sono io il detrattore delle Rockrider, io ho sempre detto quelle che mi sono piaciute e quelle che ho ritenuto insufficiente o lacunose,con onestà sotto un punto di vista tecnico. I veri detrattori del marchio sono questi bimbiminkia qua, che scrivono montagne di sciocchezze, inventano, improvvisano ed offendono e POI al momento del dunque comprano la Specialized, la Scott o quant'altro e te li senti dire: mica spendo 1000 euro dal decathlon....poi è poco rivendibile (cazzata tra l'altro, se ha un pregio la RR è di essere ben vendibile), lo sai benissimo perchè ne hai visti passare a montagne come me.


@sembola va benissimo che non a tutti la mtb serve per fare XC race, marathon, Enduro, dh,rampage, dirt jump e qualcuno ci fa pure una scampagnata, ma a me continua allora a sfuggire la disanima per analizzare delle mtb da poche centinaia di euro vite per vite, mi sfuggono troppe pippe che vengono fatte.
Cioè se uno venisse qui a dire "ragazzi vorrei fare 4 pedalate nel parco, c'è qualcosa di meglio della bici del mercatone, perchè ci voglio spendere 2 o 300 euro", allora posso capire tanti discorsi, ma quello è MTB o andare a passeggio in bici? Diciamo che è un embrione di mtb, ci può stare.
Ma se quello stesso ragazzo, magari due post o pagine dopo, che gli han detto "vai al deca che è meglio del mercatone" ha già attaccato la solfa del : qual forcella è migliore, cambio Sram o Shimano, 27 o 29, sterzo conico o dritto, eccetera, eccetera....e NO, caro ragazzo se cominciamo a parlare di "meglio o migliore", allora iniziamo a dire che per prendere una MTB su cui ha davvero senso parlare di meglio e migliore, c'è da mettere li un migliaio di euro di budget, poi se uno li vuole spendere al Deca ok, che a me piacciano o meno come azienda, mica ti da bici farlocche...il problema è che tu prova a dirgli di spendere 1000 euro al decathlon...ti rispondono, COSA SPENDERE 1000 PER UNA ROCKRIDER??? Non sarò mica cretino....questo i sostenitori del brand della prima ora....
Lo vedi questi ragazzetti qui sopra quanto sono confusi, un colpo ti scrivono quanto noi siamo tutti invasati che con una bici da pochi euro si può andar per campi e divertirsi benissimo come e più di altri con le bici costose, due ore dopo ti parlano di AM, di drop e di bike park, allora vogliono andare per campi o fare freeride nei bike park? Perchè non è proprio la stessa cosa, nemmeno le stesse bici e men che meno lo stesso budget, oppure non hanno nemmeno idea di cosa stanno parlando, ma parlano uguale e vogliono pure aver ragione a tutti i costi?
 

Brema294

Arginbiker Maior
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Ha le ruote
Molti dei marchi itagliani citati parlando di artigiani li conosco solo di nome/fama. Ma Atala la conosco abbastanza bene Mio padre nel 1982 regalo' (lui si facendo sacrifici veri) 3 biciclette nuove a me e ai miei fratelli due Atala e una Ceriz (che poi e la stessa cosa) di quelle biciclette 2 le conservo tuttora, sono molto affezionato a quelle biciclette erano dei buoni prodotti ne piu ne meno come molte biciclette da 500 € del 2017, ed erano prodotti industriali costruiti da operai non certo da artigiani nella loro bottega. E non mi si venga a dire che gli operai , in questo paese sono adesso come allora una categoria ben tutelata e con una paga sempre adeguata. Si in quegli anni l'Atala e stata anche campione del mondo, ma le sue biciclette (escluse quelle della scuadra corse ovviamente) etano fatte in fabrica. Atala non e piu italiana e non a piu niente a che fare con quello che era in origine da un bel pezzo e la colpa la possiamo cercare nelle scelte sbagliate, nel mercato che cambia, nella politica, nella globalizazione e questo dispiace. Ma raccontare storie sulla bellezza del passato paventando tra l'altro nobili scelte etiche, a volte serve solo a evitare, far finta di vedere le cose come stanno oggi, nella loro interezza e solamente nella parte che ci interessa o che ci fa piu comodo.
 
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Koroviev

Il Re dei Troll / Il Signore delle forcelle
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Trollbike senza ruote
domanda a tua cugina a che ora si alza la mattina, soprattutto d'estate, quanti km fa per andare o farsi portare sul luogo del lavoro, a che ora ritorna, se lavora tutti i giorni, se e' assunta, cosa fa quando torna a casa visto che li dovra' ancora lavorare...
domandale se ha un minuto per sedersi...
Te lo so dire eccome. A fine mese, lavorando tutti i giorni riesce a portarsi a casa, tolte le spese, 700-800€. La mattina, anzi la notte, a volte è costretta ad alzarsi alle 3 e ritorna dopo 12 ore distrutta. Non sempre viene portata, quindi ha le necessità di andare in macchina. Dipende da cosa va a raccogliere e chi la ingaggia. Il terrore più grande: non trovare lavoro per i prossimi 2 mesi o per la raccolta successiva: olive, uva, ciliege ..... Due bambini da mantenere, per lei sarebbe un SACRIFICIO, ammesso che ci riesca, comprare anche solo 1 delle bici più economiche che il deca possa offrire a Natale. Per non parlare della seconda. Che fa spende 200€ e se poi non ha lavoro per la prossima raccolta? I vestiti al più piccolo, spesso glieli comprano i miei genitori. Gelato in estate? Niente o molto raramente! Scarpe nuove? Quando si rompono quelle che ha! E così via ...

Per lei un lavoro sottopagato presso una multinazionale sarebbe un terno al lotto e la salvezza! E io odio le multinazionali, ma la realtà, per lei e tantissimi altri, è più dura di quella che vi ho descritto.
 

Minitrek

Biker meravigliosus
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Te lo so dire eccome. A fine mese, lavorando tutti i giorni riesce a portarsi a casa, tolte le spese, 700-800€. La mattina, anzi la notte, a volte è costretta ad alzarsi alle 3 e ritorna dopo 12 ore distrutta. Non sempre viene portata, quindi ha le necessità di andare in macchina. Dipende da cosa va a raccogliere e chi la ingaggia. Il terrore più grande: non trovare lavoro per i prossimi 2 mesi o per la raccolta successiva: olive, uva, ciliege ..... Due bambini da mantenere, per lei sarebbe un SACRIFICIO, ammesso che ci riesca, comprare anche solo 1 delle bici più economiche che il deca possa offrire a Natale. Per non parlare della seconda. Che fa spende 200€ e se poi non ha lavoro per la prossima raccolta? I vestiti al più piccolo, spesso glieli comprano i miei genitori. Gelato in estate? Niente o molto raramente! Scarpe nuove? Quando si rompono quelle che ha! E così via ...

Per lei un lavoro sottopagato presso una multinazionale sarebbe un terno al lotto e la salvezza! E io odio le multinazionali, ma la realtà, per lei e tantissimi altri, è più dura di quella che vi ho descritto.
eh, ma non lo devi dire a me....
quando ero ragazzino,nei campi dove lavoravo, vedevo donne che ai miei occhi avevano 50-60 anni, ma di anni ne avevano 15-20 in meno...
vallo a spiegare...
 
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Koroviev

Il Re dei Troll / Il Signore delle forcelle
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Trollbike senza ruote
eh, ma non lo devi dire a me....
quando ero ragazzino,nei campi dove lavoravo, vedevo donne che ai miei occhi avevano 50-60 anni, ma di anni ne avevano 15-20 in meno...
vallo a spiegare...
Idem per lei. Ne ha circa 45-46 di anni ma ne dimostra quasi 60.
Ci credo, loro al Deca, come anche mia cugina non ci sarebbero andati/va a comprare. I soldi servono per altro. Però ci lavorerebbero molto volentieri. :-(

A mia cugina ho consigliato, per la nuova bici, di risparmiare ancora un paio di mesi e di non prendere la RR 520 ma una una da 1200€ perchè è migliore e ne vale la pena. Solo 2-3 mesi di sacrificio e fa contento il suo pargolo.
Naturalmente il tutto in tono sarcastico e senza offendere nessuno.


P.S.: Immagino che anche mio padre, che lavorava per una ditta di prefabbricati allora grande per la zona, avrebbe cambiato volentieri con un posto sottopagato, il più sottopagato alla Deca.
 

[maxx]

Biker superis
12/5/13
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A me sinceramente state facendo davvero ridere, c'è gente che si sta ampiamente rendendo ridicola, perchè vedo questa ennesima discussione, vedo la miseria d'animo di chi schernisce, provoca, stuzzica per perorare la causa di aver comprato una tal mtb, come se poi davvero aver comprato una Specialized piuttosto che una Rockrider sia realmente uno status sociale: alla fine si riduce tutto li:
misero chi si sente "importante" perchè ha una specy piuttosto che il Cayenne ed è un misero chi si fa i complessi di inferiorità per avere una rockrider piuttosto che una Panda....vi metto sullo stesso piano e non nascondetevi dietro un filo d'erba, negando l'evidenza che traspare dai vostri modi.
Se è riferito a me, ti faccio notare che la mia ironia arriva in risposta ad opinioni espresse in modi tutt'altro che amichevoli, come del resto fai tu adesso con "ridicoli" e tutto il resto.
Sempre se riferito a me, visto che son l'unico che ha scritto in merito a Specialized, non ho idea di cosa significhi il pistolotto sullo status sociale ed alla miseria di sentirsi o meno importante.
Ripeto, gli unici che argomentano ad insulti, qui, siete tu, spartano, in più aggiungiamo magari chi arriva parlando di "telai del cazzo" perchè (non) si rompono.
Buona bile.
 

Koroviev

Il Re dei Troll / Il Signore delle forcelle
25/8/17
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Trollbike senza ruote
Aggiungo ancora una paio di cose e pi la smetto con gli off topic.

La più chiacchierata per lo "sfruttamento" mi sembra sia la Foxconn. Ma riusciamo a immaginare quante famiglie dipendano dal lavoro dei "sfruttati e sottopagati" della Foxconn? Senza stare a dire si ma ..... si ma... Se non lavorano li, allora non mangiano. Io ci andrei alla velocità della luce a lavorarci con la mia MTB da 2000€. E allora certo che compreranno una bici "made in local" di quarta mano anzichè ordinare una Capra made in Deutschland, anche se più bella e figa e forse migliore.
 

nuraghes

Biker grossissimus
8/9/13
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Sardegna - Deximaputzu / Ovodda / Su Masu
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due bimbe nerovestite, una più magrolina, l'altra più grassoccia
Don Chisciotte....può essere, ma vedi ci arrivo che esiste un meccanismo per cui come ti giri sei obbligato a comprare e portare introiti a dalle multinazionali che sfruttano manodopera sottopagata, ecc. non sono mica fesso, dico solo che almeno acquistando dal negoziante almeno si sostiene un minimo l'economia locale, è un piccolo gesto, non ho detto che "salva il mondo" dalla globalizzazione.
Comunque quello che dice @Teo 81 non è sbagliato, a me piace molto il suo primo intervento....questo paese, questa nazione è stata un' eccellenza della produzione artigianale di bici, ai massimi livelli, un punto di riferimento mondiale e lo vediamo tutti come siamo ridotti...è colpa di Decathlon? Ma ovviamente no, però è colpa di un modello politico/aziendale di cui aziende come decathlon fanno parte e ne è pieno esponente.
Sarò un romantico, un sognatore ed a tratti una discreta testa di cavolo, ma sono davvero dispiaciuto di vedere dei ragazzi Italiani per cui tutta questa gloria che aveva il ciclismo italiano, sembra essere solo una palata di merda, basta che la mtb costi 100 euro meno e poi chi se ne frega, boh...secondo me c'è poca passione, io la leggo cosi, mi spiace.

Vuoi sapere come giudico le entry deca:
La 5.3 non è che te la voglio toccare, ma è davvero l'inizio del declino, la RR8.2 con il senno di poi è una delle bici più equilibrate che ha proposto il deca, tra un prezzo ragionevole, poco meno di una Acid e dei contenuti buoni per iniziare con il piede giusto, con la 5.3 hanno dato via al peggio: hanno preso un telaio semi-onesto (comunque inferiore all'8), ma ragionevole e l'hanno allestito in una maniera insufficiente ad essere accettabile, certo gli cambiavi forcella, ruote, freni e diventava ok, ma non ne valeva la pena, costava troppo per essere una bici da comprare il pane, troppo poco per essere una mtb più che dignitosa come la 8.2, risultato? Un successone...... (spero che i puntini dicano abbastanza)
Da li credo, ed è una mia ipotesi, abbiano capito che svendere lammerda è più produttivo che continuare a sforzarsi di fare buoni prodotti ad un prezzo ragionevole per tutti.
I prodotti attuali di fascia bassa, sono migliorati molto in appeal, si vede che ci stanno investendo in marketing, ma i telai sono scesi ulteriormente di qualità, i montaggi siamo sempre li, sono sotto le aspettative per avere un prodotto che si può definire di un prodotto medio-buono.

Cosa penso dovrebbe fare un principiante? Se non sa, se vuole solo provare ma è insicuro, se non può spendere economicamente, potrebbe benissimo investire su di un usato 250-300 euro, può prendere una 8.2 se trova una RR, o quant'altro trova di accettabile da spendere poco, verosimilmente sarà una 26", intanto mette il culo su una sella, prova, pedala, la smonta, ripara il guasto quando serve e fa esperienza, forse molla tutto, forse si appassiona...
Altrimenti entra nell'ordine di idee che per prendere una front di un livello accettabile, fare realmente un buon acquisto, deve alzare un pò il budget, fare mtb con il nuovo ha un suo costo, come qualsiasi altro sport ha i suoi.
Ma non lo capisco davvero che fighetteria di atteggiamenti c'è in giro nel prendere un usato da battaglia, conosco gente che è arrivata a livelli da paura iniziando da una bici usata, vecchia e scassata. Quasi tutti abbiamo girato con bici che si reggevano con il nastro ed il fango...bah...
L'ho già scritto e lo ripeto, io leggo tanta gente che fa la diffidente con l'usato, ma la realtà è che malgrado non hanno la minima idea di cosa voglia dire impostare una curva, o anche solo scendere un marciapiede, hanno già la testa piena di balle di 27.5, 29, forcella conica, mozzi boost, ed ogni diavoleria che tutti i mesi svecchia il parco bici mondiale, in realtà c'è in giro anche tanta pochezza intellettuale, troppe persone sono più appassionate all'oggetto in se che dall'idea di fare vero mtb riding.

Eccomi Veleno, scusa se ti rispondo solo ora ma ieri il buon Teo mi aveva sfinito e ho preferito andare a dormire...:soffriba:
A proposito di Teo, se vai a guardare non ho attaccato il suo primo post, dove esprimeva un giudizio di tipo etico e nostalgico (in verità secondo me piuttosto idealistico e in parte decisamente parziale, ma andiamo avanti) ma che ho rispettato in quanto un'opinione che esulava dal discorso tecnico sul valore intrinseco dei prodotti Deca.
Direi che invece il tono è stato esasperato di gran lunga nei post successivi, peraltro con attacchi frontali al marchio (e fossi in lui starei anche ben attento ai toni) e senza dare una risposta chiara ad una semplice domanda tecnica.
Aggiungerei, rispetto al suo intervento e al tuo di cui sopra, che la situazione del mercato e i cambiamenti storici in atto per quanto riguarda le aziende italiane (e non solo) troverebbero maggiore soddisfazione nella scheda elettorale piuttosto che in un forum di bici. In altre parole, se non piacciono certe derive bisognerebbe ricordarsene in primo luogo al momento del voto. Perché fondamentalmente questi esiti hanno come responsabilità primaria la gestione politica, le cui conseguenze costringono poi tutti i cittadini a sottostare a certe situazioni, volenti o nolenti, me e te compresi.

Venendo alla tua risposta sulla Deca, hai deciso di prendere a esempio proprio la 5.3.
Benissimo: ti ho visto fare tutto un elenco dei difetti di quella bici, però non ti ho visto propormi delle alternative migliori a quel prezzo. Io ricordo benissimo che qualche anno fa, quando ancora era in produzione la 5.3, nei post dei principianti erano sistematicamente consigliate, e negli stessi post fatalmente comparivano i detrattori, che facevano a sale la 5.3 salvo poi consigliare mezzi che costavano il doppio ed erano montati peggio. E il tutto senza mai spiegare obbiettivamente perché scartassero la deca, la risposta tipica era che il telaio deca si sarebbe aperto come una scatoletta di tonno al primo drop. E dimenticavano che mentre la scatoletta di tonno era garantita a vita, quelle che consigliavano loro tempo un paio d'anni e sarebbe decaduta la garanzia.
Aggiungo anche che io non ho mai visto un solo telaio deca aperto...E' come lo yeti (il mostro, non la bici! :-)), tutti ne parlano ma nessuno l'ha mai visto.
Il discorso soldi, che in modo abbastanza arrogante ha fatto sostenere a Teo che "volendo i soldi si trovano" non meriterebbe nemmeno risposta. Non tutti possono permettersi di spendere cifroni, e basta. E' talmente ovvio che insistere sul contrario lo trovo come minimo irrispettoso. C'è tanta gente che fatica a trovare il tanto per campare, altro che bici con i cavi interni....ridicolaggini.
Sull'usato, ripeto che è una questione di scelte personali: una persona può preferire avere una garanzia, un'altra persona non riesce a fidarsi (anche perché un principiante difficilmente conosce certe differenze, la fregatura è sempre dietro l'angolo), altri certamente, come tu scrivi, sono forse un pò snob, ma da qui a definirli tutti cosi ce ne passa. Guarda poi se parliamo di usato parli con la persona giusta, visto che in vita mia ho comprato una sola bici nuova, tutte le altre le ho prese usate, giusto per capirci. E pensa un pò, a suo tempo comprai addirittura una deca usata, con enorme fatica perché non avevo un soldo da investire ma avevo tanta tanta voglia di iniziare ad andare in bici.
Tornando al post, sperando di aver finalmente chiuso con i discorsi sull'usato, sul mercato globalizzato e sui bei tempi andati, qui si vuole analizzare il valore di una deca rispetto al prezzo a cui viene venduta e rispetto agli altri marchi nell'entry level. E per quanto mi sforzi di chiedere ancora nessuno è riuscito a farmi altri esempi di bici che, allo stesso prezzo, propongano mezzi ugualmente validi.
Continuo ad aspettare...
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Io capisco quello che dice @Veleno30 ed anche @Teo 81 , ed in una qualche misura (certi toni a parte) lo condivido pure.

Mi permetto però di fare qualche osservazione che trovo necessaria di fronte a certi argomenti.

La prima riguarda la questione globalizzazione/multinazionali, che se viene utilizzato VA utilizzato a tutto tondo e non a fasi alterne. No Deca ? Ok, quindi anche No Specialized, Giant, Bianchi etc, visto che il modello di produzione è esattamente identico e cambia solo il segmento di mercato su cui sono posizionate. No Deca? Ok, poi però via lo smartphone che è fatto in Cina con lo stesso meccanismo e che magari avete comprato online (spero non su Amazon), via il PC, via qualsiasi attrezzo elettronico, via l'abbigliamento.
Lo dico in generale, quindi non prendetelo come un attacco personale, ma giocare a fare i puri è pericoloso, come disse Nenni "c'è sempre qualcuno più puro che ti epura".

La seconda è invece più complessa e riguarda la dicotomia artigianale/industriale e la retorica che vi sottende.
Parlare di "cantine" e di "marchi gloriosi" contrapponendole a catene di montaggio asettiche e va da sè "cattive", significa cadere vittime di una mistificazione abbastanza diffusa. L'artigianato come valore ce lo siamo inventato oggi, a posteriori, in un'ottica nostalgica dei "bei tempi andati", in quei tempi non esisteva.
La bici costruita da Martino Rossi, corridore locale negli anni'40 e poi negoziante a Siena era sostanzialmente identica a quella che producevano Legnano o Bianchi in catena di montaggio, la procedura e la tecnica era la stessa per chi faceva una bici su ordinazione e per chi ne produceva migliaia al mese. In epoca Eroica insomma l' "artigiano" non esisteva nel senso che la bici "industriale" era identica, quello che faceva la differenza erano i numeri di produzione. Ma anche dopo fino ad arrivare ai giorni nostri la parola "artigiano" è stata distribuita a casaccio nel nostro settore. L'unica differenza che rimane tra i presunti "artigiani" (in realtà piccoli industriali) ed un prodotto "industriale" è la possibilità di personalizzazione.
Poi si potrebbe ragionare sull'incapacità di molti di questi meravigliosi "artigiani" (ma anche agli "industriali") di adeguarsi ai tempi, tipo quelli (la quasi totalità, Campagnolo in testa) che "la mtb è un'americanata che passerà di moda alla svelta". Che di quella non si può dare colpa ai cinesi.
 

Veleno30

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Gente che conosco la penserebbe diversamente. Mia cugina che abita in provincia di Bari lavora come bracciante agricola in campagna per una paga che forse, se non ricordo male, varia dai 25€ ai 40€ giornalieri, da cui togliere benzina e auto. Condizioni a dir poco disastrose. Lei, e immagino anche molti altri in condizioni come, peggio o anche migliori delle sue, sarebbe FELICISSIMAAAAAAAAAAAA di farsi sfruttare dalle multinazionali come Decathlon e altre ancora e lavorare come commessa anche per la stessa paga.

Capisco perfettamente il punto di vista di tua cugina e mi dispiace leggere queste cose, è ovvio, ma c'è un problema di base: lei si sta già facendo sfruttare da un modello economico da multinazionale (decathlon compreso). Vedi il discorso è che ti guardi in giro e vedi tutti che concorrono alla corsa dei prezzi, le grandi catene di supermercati creano un potere di acquisto sempre maggiore sui grossisti ed abbassano i prezzi pur aumentando i margini, i consumatori impazziscono, comprano all'impazzata pensando di fare ottimi affari, principalmente sulla pelle di chi li fanno questi ottimi affari? Di tua cugina in prima persona.
Eppure qui vedi leggere gente che esulta per gli stessi concetti che portano la coop o l'esselunga svende la frutta, grazie anche a tua cugina si deve spaccare la schiena per cogliere sottopagata e sfruttata, è questa la mia critica se la vuoi capire, prendere atto che difficilmente ci si può sottrarre ad un sistema è una cosa, elogiarlo come una gran cosa per la società è un' altra.
Certo tu mi dirai, ognuno dice, penso a me stesso, compra dove gli conviene di più farlo, cerca il posto di lavoro meno peggio e le condizioni migliori, ognuno coltiva il suo orticello e se ne sbatte i coglioni, non lo sto dicendo a te, non sto criticando te o tua cugina che punterebbe comprensibilmente a salvarsi, chi non lo farebbe, ma bisogna capire che non è con l'individualismo che le cose miglioreranno in questo paese, invece io in questo paese di individualismo ne vedo parecchio, parecchio tanto.
E' tutto un trucco, la maggior parte delle persone sembrano non voler capire, crediamo di importare buoni prodotti da oriente che costano poco, la genialità del trucco è proprio quella, 3/4 delle persone sono convinte che un certo modello politico/economico stia diffondendo benessere, beni di largo consumo a prezzi contenuti, invece stiamo importando un modello sociale devastante: sfruttamento, forbice sociale, non assomiglierà a noi lo stile di vita della Cina, non stiamo esportando il nostro sistema sociale, assomiglieremo noi alla Cina in un futuro prossimo e tua cugina ne è testimone in prima linea, pioniera di quello che sta venendo, il modello economico di decathlon e chi per essi non gli porterà un'opportunità in più, porterà la maggior parte di noi a condividere il tipo di vita di tua cugina.
 
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