Campionato italiano DH Madesimo 2025 cancellato per mancanza ambulanze???

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Biker tremendus
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è una tua supposizione o sei a conoscenza di cosa dice e cosa prevede il regolamento/normative in merito?
So benissimo cosa dice il regolamento ho abbiamo organizzato un regionale di enduro in mese fa... Ma quello che dicevo che essendo un campionato italiano dove si assegnano le maglie e visto che la gara costava 80€ a testa e avendo 400 partenti ,non sarebbe stata una cattiva idea investire qualche centinaio di € in un ambulanza in più
 

Maiella

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EMAIL dell' organizzatore giunta adesso ai team partecipanti alla gara:
copio/incollo integralmente



Buongiorno a tutti,

A seguito delle tante cose che leggo, che sento e che non rispecchiano la verità, credo che sia doveroso da parte nostra come organizzatori della gara fare una breve relazione per quanto è accaduto questo fine settimana a Madesimo a riguardo della questione sanitaria/soccorso in pista.

Sul posto erano presenti:

2 ambulanze

Medico di gara

sul tracciato

Medico aggiuntivo

Soccorso alpino

Soccorso guardia di finanza

Mezzi di soccorso fuoristrada

In tutte le gare e in ogni situazione come la nostra (il dh si svolge solitamente in luoghi di montagna) in caso di infortunio grave si procede da parte del soccorso in pista a richiedere intervento di elisoccorso.

In altri casi si trasporta l’infortunato dalla pista all’ambulanza, solitamente situata in zona arrivo, e il Medico di Gara valuta la situazione (i tempi di fermo pista vengono determinati dalla facilità o meno di evacuare il rider in sicurezza).

Tutto il personale presente, dai medici, ai soccorritori, alle ambulanze è “nostro personale”, pagato dall’organizzazione che chiaramente fa capo alla centrale del 118 (numero emergenze sanitarie); ripeto staff pagato dall’organizzatore, ma sul quale la stessa organizzazione e il DOF non possono interferire in nessuna decisione.

Un’ambulanza DEVE sempre restare sul posto (zona arrivo gara) con un medico, non possono mai andare via, altrimenti si deve fermare la corsa.

Per questo vengono prese ambulanze e squadre “privatamente”, che devono essere presenti dal briefing della mattina fino al termine gara.

Quando il medico visita un infortunato decide la tipologia di trasporto e chiama la centrale e fa intervenire un’ambulanza, se la situazione è seria (ma non da intervento elisoccorso) può decidere di far partire una delle 2 ambulanze e solitamente se ne fa intervenire un’altra, in modo tale da avere sempre 2 ambulanze sul posto (così che se un’altra dovesse partire, si è sempre “coperti”).

Nel fine settimana della gara crediamo che in Valtellina sia successo qualche cosa di particolare e sabato ho avuto una telefonata di oltre 30 minuti con il responsabile del 118 a seguito di un accaduto proprio presso Madesimo (non di gara, ma che ci ha coinvolti) spiegando quale era la nostra situazione e le nostre necessità di manifestazione.

Domenica verso l’inizio dell’ultima categoria, c’è stato un infortunio lieve di un rider e una volta imbarcato in ambulanza doveva fare “lo scambio” con altro mezzo di soccorso sul tragitto e rientrare sul campo gara nel minor tempo possibile, purtroppo invece questo non è avvenuto per problematiche di mezzi 118 e ha dovuto proseguire verso l’ospedale più vicino (a circa 30 minuti, ma essendo minorenne è stato “dirottato” ad altro ospedale più lontano per poi rientrare subito).

Abbiamo proseguito avendo entrambi i medici, ambulanza e le squadre di soccorso tutte lungo il tracciato.

Purtroppo un altro ragazzo è caduto riportando una brutta frattura ad un braccio che richiedeva il trasporto in ospedale, il medico ha cercato di far intervenire altro mezzo di soccorso ma non ci è stata data la possibilità per troppi interventi su altre località, a questo punto il medico di gara per l’incolumità del ragazzo ha deciso di farlo trasportare con la seconda ambulanza e da quel momento, come da regolamento e per la sicurezza di tutti, abbiamo dovuto sospendere le discese, nonostante 2 medici ancora presenti sul campo gara e le squadre di soccorso posizionate sul e tracciato di gara con altro mezzo di soccorso (non adeguato a lunghi tragitti).

Una situazione (e chi ha organizzato gare credo la comprenda benissimo), mai accaduta non solo in questi 5 anni da quando organizziamo il DH, ma in tantissime altre manifestazioni sportive a cui ho preso parte a vario titolo.

Da quando abbiamo deciso di organizzare le gare non abbiamo mai fatto una manifestazione senza i soccorsi che garantissero l’incolumità di tutti al 100%, con equipaggi e mezzi preposti ad operare in montagna con tutte le attrezzature necessarie, ma pare che questo in condizioni di emergenze locali come l’ultimo fine settimana non basti.

Di certo ci porta a fare tante riflessioni e considerazioni in merito.

Queste righe hanno il solo scopo di spiegare ai team in modo chiaro cosa è accaduto.

Anche per noi è stato complicato, non solo gestire il tutto, ma soprattutto concludere il Campionato Italiano assegnando 2 maglie, come da regolamento, sulla base delle prove del sabato.

Credo sia abbastanza facile comprendere che avremmo voluto che andasse in altro modo, ma lo sport (come la vita) mi insegna che tutto può accadere sempre e cambiare le carte in tavola in pochi minuti, la differenza la fa la capacità di comprendere e comportarsi in modo adeguato.

Adesso ci prendiamo un momento di pausa non solo per valutare le necessità di questo ambiente sportivo in crescita, ma anche di atteggiamenti che abbiamo visto ancora una volta durante la manifestazione, comportamenti soprattutto nei confronti dell’evento stesso, di autorità locali e nostro personale, che tutto erano tranne che sportivi.

Resto come sempre a disposizione di tutti.

Un caro saluto
L'organizzatore ha applicato ciò che prevede leggi e regolamenti per cui può starsene tranquillo. Ha fatto ciò che doveva e ha fatto bene.
Rimane la perplessità per quanto accaduto in ordine alla questione organizzativa. Due ambulanze sono poche per così tanti atleti.
Per curiosità, ho verificato le gare su strada dei professionisti e di norma ci sono 5 ambulanze al seguito dei corridori.
Al Giro d'Italia, ad esempio, per 180 corridori alla partenza (tappa dopo tappa ci sono i ritiri) dalla prima all'ultima tappa le ambulanze al seguito sono 5.
È capitato anche più di una volta che alcune gare dei prof. sono state annullate in seguito a cadute che hanno impegnato tutte le ambulanze al seguito: ricordo qualche tappa al Tour de France, al Giro d'Italia, al Giro dei Paesi Baschi, ecc..
Per cui ai campionati italiani DH è accaduto un fatto normale e io personalmente, dopo aver letto quanto da lui scritto, sto con l'organizzatore. Rimango molto male nell'apprendere, anche da cose lette altrove, che sono stati i team i primi a esprimere malumori.
 

gattobastardo

Biker cesareus
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Rimango molto male nell'apprendere, anche da cose lette altrove, che sono stati i team i primi a esprimere malumori.
Confermo, ero al traguardo a sentirli personalmente lamentarsi con Simone Tartana CT della nazionale e lo spettacolo è stato indegno; un caos degno di un mercato del pesce.
Io credo che ogni rimostranza (lecita o meno, non sta a me giudicare) andrebbe fatta in sede opportuna, a mente fredda e con tutti i coinvolti; mentre domenica, c'era solamente del gran casino; team manager che schiamazzavano con il CT, atleti in cima alla pista che scalpitavano e si lamentavano con i giudici di gara, l'organizzatore sotto che assieme ai giudici di gara telefonava e girava come una trottola per le diecimila richieste d'attenzione che gli pervenivano
...e giusto perchè sia chiaro (oramai conosco gli atleti e come ragionano e si relazionano) io son tutto tranne che un buon amico dell' organizzatore; ma quantomeno, cerco di mettermi nei suoi panni e di capire le difficoltà che deve gestire
 

VinciTrail

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Confermo, ero al traguardo a sentirli personalmente lamentarsi con Simone Tartana CT della nazionale e lo spettacolo è stato indegno; un caos degno di un mercato del pesce.
Io credo che ogni rimostranza (lecita o meno, non sta a me giudicare) andrebbe fatta in sede opportuna, a mente fredda e con tutti i coinvolti; mentre domenica, c'era solamente del gran casino; team manager che schiamazzavano con il CT, atleti in cima alla pista che scalpitavano e si lamentavano con i giudici di gara, l'organizzatore sotto che assieme ai giudici di gara telefonava e girava come una trottola per le diecimila richieste d'attenzione che gli pervenivano
...e giusto perchè sia chiaro (oramai conosco gli atleti e come ragionano e si relazionano) io son tutto tranne che un buon amico dell' organizzatore; ma quantomeno, cerco di mettermi nei suoi panni e di capire le difficoltà che deve gestire
un grande applauso per questa frase!
Tutti noi (inteso atleti biker che partecipano alle gare) forse dovremmo avere un attimo più di pazienza e di comprensione verso chi organizza le gare, qualsiasi esse siano, senza sbraitare o fare polemica per ogni cosa che non ci aggrada o magari è diversa da come ce l'aspettavamo!
Poi se effettivamente c'è qualcosa che non và o c'è qualche disservizio importante è giusto farlo presente, ma come scritto sopra da @gattobastardo ci sono le sedi opportune.

brevissimo aneddoto:
Granfondo TreValli a Tregnago (VR) nel marzo 2021, quindi in pieno periodo COVID.
Sabato pomeriggio mi reco nella palestra a fianco della zona partenza/arrivo, per ritirare il numero e pacco gara.
In un area esterna avevano allestito un piccolo gazebo per ritirare le autocertificazioni (quelle di "buona salute".. che non avevi sintomi COVID ecc..) ed effettuare un controllo dei dati personali con un documento d'identità. (ovviamente mi viene da dire)
La fila scorre abbastanza veloce fino a che non è il turno del solito cogl...e che si mette a fare polemica, perchè NON aveva i documenti per poter verificare i dati scritti sull'autocertificazione, ma pretendeva di poter proseguire lo stesso.. che aveva fatto iscrizione con Ksport ecc..

Adesso io dico: ma quanto devi essere cogl..o per metterti a fare casino (sarà andato avanti a far polemica e casino buoni 10/15min.. che infatti volevo quasi intervenire) per una tua mancanza. Tra l'altro in un momento "storico" molto difficile e con l'organizzazione gara che avrà fatto i salti mortali per riuscire a mettere in piedi la GF nonostante i protocolli COVID ecc.. Sarebbe stato da stare zitti e già solo ringraziare perchè si erano sbattuti e dedicati!
 
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lorenzom89

Biker paradisiacus
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emilia romagna
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Per curiosità, ho verificato le gare su strada dei professionisti e di norma ci sono 5 ambulanze al seguito dei corridori.
Al Giro d'Italia, ad esempio, per 180 corridori alla partenza (tappa dopo tappa ci sono i ritiri) dalla prima all'ultima tappa le ambulanze al seguito sono 5.
Dai però non puoi paragonare un organizzatore potentissimo come RCS con le centinaia di addetti ai lavori, i diritti tv e la quantità enorme di soldi che ci girano attorno col campionato italiano dh che (con tutto il rispetto) ha un organizzazione della grandezza di una granfondo amatoriale e che in tv è già tanto se danno un trafiletto di 1minuto al tg regionale.
 

ilgiuorge

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10 anni fa, sulla Streghe di Madesimo, ho lasciato due costole fratturate!

Oggi, da soccorritore volontario, vedo le cose anche da un'altra prospettiva: quella di chi si prende cura quando le cose si mettono male.
In Lombardia esiste una cosa che in pochi conoscono ma che funziona maledettamente bene: si chiama G.A.M.E.S., il protocollo che obbliga ogni evento pubblico, dalla sagra del pesciolino rosso fino al GP di Monza, a concordare il piano sanitario con il 118.

La regola è semplice:

L'organizzatore può solo migliorare l'assistenza sanitaria. Il minimo necessario è stabilito dal sistema di emergenza territoriale.

Quando vedete un’ambulanza, un defibrillatore, o un medico lungo il percorso, non è un caso. È frutto di un sistema che c’è, funziona, e salva vite.
 

Maiella

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Poi se effettivamente c'è qualcosa che non và o c'è qualche disservizio importante è giusto farlo presente, ma come scritto sopra da @gattobastardo ci sono le sedi opportune.
Non serve. L'organizzatore ha seguito il protocollo per cui c'è poco da sindacare. Diverso il discorso, in effetti più opportunistico, sul numero di ambulanze presenti. E qui ho detto la mia cioè che su 400 atleti forse due mezzi sono pochi.
Non è ammissibile però che i team e gli atleti contro ogni logica si mettono a protestare per un fatto del genere.
Dai però non puoi paragonare un organizzatore potentissimo come RCS con le centinaia di addetti ai lavori, i diritti tv e la quantità enorme di soldi che ci girano attorno col campionato italiano dh che (con tutto il rispetto) ha un organizzazione della grandezza di una granfondo amatoriale e che in tv è già tanto se danno un trafiletto di 1minuto al tg regionale.
Certamente, nessun paragone ma fornisci un altro tema su cui discutere: organizzazioni diverse per forza economica, ambito diverso professionisti/amatori, però stesso identico regolamento in termini di assistenza sanitaria con sospensione delle competizioni se viene a mancare l'ambulanza. È giusto? È anomalo?
Io dico la mia: quando si attacca un numero sulla schiena si diventa atleti, di conseguenza è necessario che siano garantite tutte le misure di sicurezza.
 
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miscia

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Certamente, nessun paragone ma fornisci un altro tema su cui discutere: organizzazioni diverse per forza economica, ambito diverso professionisti/amatori, però stesso identico regolamento in termini di assistenza sanitaria con sospensione delle competizioni se viene a mancare l'ambulanza. È giusto? È anomalo?
Io dico la mia: quando si attacca un numero sulla schiena si diventa atleti, di conseguenza è necessario che siano garantite tutte le misure di sicurezza.

Ma infatti è così... solo che nel caso del giro hanno 5 ambulanze perché non si può fermare il carrozzone causa mancanza di assistenza sanitaria, mentre al campionato italiano DH, che non interessa a nessuno se non a chi ci corre, due ambulanze bastano e in caso fermano la gara, come hanno effettivamente fatto :))):
 

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Ma infatti è così... solo che nel caso del giro hanno 5 ambulanze perché non si può fermare il carrozzone causa mancanza di assistenza sanitaria, mentre al campionato italiano DH, che non interessa a nessuno se non a chi ci corre, due ambulanze bastano e in caso fermano la gara, come hanno effettivamente fatto :))):

Alcuni esempi di tappe di gare professionistiche neutralizzate a causa di cadute e della conseguente mancanza di ambulanze disponibili per garantire la sicurezza della corsa:

Giro del Delfinato 2024, 5ª tappa: Questa tappa è stata neutralizzata a seguito di una maxi caduta a circa 21 km dal traguardo, che ha coinvolto numerosi corridori di spicco come Primoz Roglic e Remco Evenepoel. La decisione di neutralizzare la corsa è stata presa dalla direzione di gara a causa della mancanza di ambulanze al seguito, tutte impegnate a soccorrere gli infortunati, rendendo impossibile proseguire in sicurezza.

Giro d'Italia 2025, 6ª tappa: A seguito di una maxi caduta che ha coinvolto numerosi corridori, tra cui Jai Hindley (costretto al ritiro e portato via in ambulanza), la giuria ha neutralizzato la corsa perché tutte le ambulanze disponibili erano impegnate a dare assistenza ai feriti. Non si poteva riprendere senza una adeguata copertura medica. In questo caso, i tempi della classifica generale sono stati neutralizzati.

Tour de France 2023, 14ª tappa: Una maxi caduta dopo pochi chilometri di corsa ha portato gli organizzatori a neutralizzare la tappa. La ripartenza è avvenuta solo dopo che i mezzi di soccorso avevano terminato gli interventi per soccorrere i corridori rimasti a terra, liberando le ambulanze necessarie per seguire il gruppo.

Giro dei Paesi Baschi 2024, 4ª tappa: Una terribile caduta che ha coinvolto big come Jonas Vingegaard, Primoz Roglic e Remco Evenepoel ha costretto l'organizzazione a "neutralizzare" momentaneamente la tappa. Anche in questo caso, la motivazione principale era il fatto che tutti i mezzi di soccorso risultavano impegnati sul luogo dell'incidente, rendendo impossibile proseguire in sicurezza.
 

miscia

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Alcuni esempi di tappe di gare professionistiche neutralizzate a causa di cadute e della conseguente mancanza di ambulanze disponibili per garantire la sicurezza della corsa:

Giro del Delfinato 2024, 5ª tappa: Questa tappa è stata neutralizzata a seguito di una maxi caduta a circa 21 km dal traguardo, che ha coinvolto numerosi corridori di spicco come Primoz Roglic e Remco Evenepoel. La decisione di neutralizzare la corsa è stata presa dalla direzione di gara a causa della mancanza di ambulanze al seguito, tutte impegnate a soccorrere gli infortunati, rendendo impossibile proseguire in sicurezza.

Giro d'Italia 2025, 6ª tappa: A seguito di una maxi caduta che ha coinvolto numerosi corridori, tra cui Jai Hindley (costretto al ritiro e portato via in ambulanza), la giuria ha neutralizzato la corsa perché tutte le ambulanze disponibili erano impegnate a dare assistenza ai feriti. Non si poteva riprendere senza una adeguata copertura medica. In questo caso, i tempi della classifica generale sono stati neutralizzati.

Tour de France 2023, 14ª tappa: Una maxi caduta dopo pochi chilometri di corsa ha portato gli organizzatori a neutralizzare la tappa. La ripartenza è avvenuta solo dopo che i mezzi di soccorso avevano terminato gli interventi per soccorrere i corridori rimasti a terra, liberando le ambulanze necessarie per seguire il gruppo.

Giro dei Paesi Baschi 2024, 4ª tappa: Una terribile caduta che ha coinvolto big come Jonas Vingegaard, Primoz Roglic e Remco Evenepoel ha costretto l'organizzazione a "neutralizzare" momentaneamente la tappa. Anche in questo caso, la motivazione principale era il fatto che tutti i mezzi di soccorso risultavano impegnati sul luogo dell'incidente, rendendo impossibile proseguire in sicurezza.

E quindi? Sono casi rari... ovvio che se si arrocca mezzo gruppo e si fanno male seriamente in tanti, si neutralizza la tappa.

Rimane il fatto che per il nazionale DH, 2 ambulanze bastano visto la portata dell'evento e la mediaticità :mrgreen:
 

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E quindi? Sono casi rari... ovvio che se si arrocca mezzo gruppo e si fanno male seriamente in tanti, si neutralizza la tappa.

Rimane il fatto che per il nazionale DH, 2 ambulanze bastano visto la portata dell'evento e la mediaticità :mrgreen:
Rari ma non è impossibile che possano accadere. Anzi, purtroppo su strada le tappe neutralizzate per le cadute gravi sono in aumento a causa delle velocità che raggiungono i prof. in seguito a una serie di miglioramenti che li rendono più performanti.

Quanto al nazionale DH non capisco il tuo ragionamento: che significa che 2 ambulanze bastano perché l'evento non è mediatico? Perchè è una gara meno mediatica si fanno meno male in caso di caduta?

Ciò che è accaduto non si presta ad interpretazione. Due partecipanti sono caduti a stretto giro, e le ambulanze hanno dovuto prestare servizio allontanandosi dalla zona di gara. Di conseguenza la direzione di gara ha dovuto giustamente applicare il regolamento della neutralizzazione con buona pace delle altre decine di bikers che sono stati fermati e che a torto si sono lamentati.
 
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miscia

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Rari ma non è impossibile che possano accadere. Anzi, purtroppo su strada le tappe neutralizzate per le cadute gravi sono in aumento a causa delle velocità che raggiungono i prof. in seguito a una serie di miglioramenti che li rendono più performanti.

Quanto al nazionale DH non capisco il tuo ragionamento: che significa che 2 ambulanze bastano perché l'evento non è mediatico? Perchè è una gara meno mediatica si fanno meno male in caso di caduta?

Ciò che è accaduto non si presta ad interpretazione. Due partecipanti sono caduti a stretto giro, e le ambulanze hanno dovuto prestare servizio allontanandosi dalla zona di gara. Di conseguenza la direzione di gara ha dovuto giustamente applicare il regolamento della neutralizzazione con buona pace delle altre decine di bikers che sono stati fermati e che a torto si sono lamentati.

Allora stiamo dicendo la stessa cosa... quello che intendo io è che mi sembra normale e giusto avere 5 ambulanze al giro e solo 2 all'italiano DH.
Ergo le probabilità di fermare sono diverse e appropriate in base alla portata dell'evento.

Poi sono assolutamente d'accordo a fermare se non ci sono ambulanze disponibili, ci mancherebbe solo!
 
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lorenzom89

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Io dico la mia: quando si attacca un numero sulla schiena si diventa atleti, di conseguenza è necessario che siano garantite tutte le misure di sicurezza.
come ti hanno detto la sicurezza è sempre la priorità, infatti la competizione è stata fermata

comunque bisogna capire che le ambulanze presenti sul percorso per tutta la giornata di gara "in teoria" non dovrebbero servire a trasportare gli atleti agli ospedali, quindi teoricamente non si dovrebbero mai allontanare, devono fornire assistenza di primo soccorso e stabilizzare il traumatizzato, poi in un secondo momento l'atleta ferito potrà recarsi all'ospedale o con propri mezzi o con ambulanze esterne.

il problema nasce quando serve un trasporto rapido verso l'ospedale e l'atleta ci deve andare in barella, ecco in quel caso si chiama il 118 e viene un ambulanza esterna, quando però chiami e ti rispondono che non hanno ambulanze disponibili (perchè appunto la sanità è in crisi nera) ecco che usi l'ambulanza presente in gara.
 

Vietto

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Secondo me si tralascia il problema logistico, Madesimo è in cima a un monte, non ricordo se ha una CRI o PA in loco o la prima è a Campo Dolcino o ancora più giù a Chiavenna, è impensabile chiamare una terza ambulanza per lasciare le due presenti il loco in caso di emergenza. IMHO ovviamente!
 

Maiella

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comunque bisogna capire che le ambulanze presenti sul percorso per tutta la giornata di gara "in teoria" non dovrebbero servire a trasportare gli atleti agli ospedali, quindi teoricamente non si dovrebbero mai allontanare, devono fornire assistenza di primo soccorso e stabilizzare il traumatizzato, poi in un secondo momento l'atleta ferito potrà recarsi all'ospedale o con propri mezzi o con ambulanze esterne.

il problema nasce quando serve un trasporto rapido verso l'ospedale e l'atleta ci deve andare in barella, ecco in quel caso si chiama il 118 e viene un ambulanza esterna, quando però chiami e ti rispondono che non hanno ambulanze disponibili (perchè appunto la sanità è in crisi nera) ecco che usi l'ambulanza presente in gara.
Mi dispiace, ma tutto ciò non corrisponde al vero.
 

gattobastardo

Biker cesareus
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Per completezza d'informazione, email arrivata ieri sera

Buonasera a tutti,
leggo tanti commenti sui social a seguito della gara di Madesimo, anche da parte di persone che non avrei mai pensato perché le reputo “addette ai lavori”.

Alleghiamo alla presente i comunicati stampa ufficiali dell’associazione di volontariato presente, di Valtellina Soccorso e di downhill Italia.

Non le comprendo, sono state fate illazioni nei nostri confronti e non mi capacito partendo dal fatto che non capisco come non ci renda conto del danno che creano e hanno creato a tutto l’ambiente; disciplina dove molti degli stessi “commentatori” hanno interessi e che, così facendo, hanno leso la credibilità di tutti, anche dello stesso sport dove lavorano.

Per dimostrare cosa? Per ottenere quale consenso? Quale vittoria?

Organizzare le gare, come del resto correre e avere un team, non credo sia una cosa semplice (soprattutto negli ultimi anni), ma ognuno ci prova per ciò che può e sa fare.

Ho imparato a ringraziare e apprezzare sempre chi si mette in gioco, chi trova il coraggio di fare.

Lo definisco degno di rispetto!

Che sia un rider, un manager o un organizzatore, figure che se non esistessero non ci sarebbero le gare.

Ho sempre valutato dove e con chi accompagnarmi, sia per semplice passione sia per andare a provare a vincere un mondiale o supportare qualcuno a provare a farlo… e per fortuna i risultati si conquistano sul campo e non sui social; vedo quasi con un filo di tristezza “parlare-scrivere” chi ci ha provato/ci prova e sa quanto sia difficile fare certe cose, ma va dietro alla massa per guadagnare qualche like, magari fingendosi “lungimirante” e spinto da non si sa quale “missione” educativa nei confronti del prossimo.

Non sopporto la presunzione e mi pongo domande, quindi prendo atto che qualche cosa sia da cambiare e lo farò, lo faremo e lo facciamo già da anni, anche per quelli che oggi ci criticano senza guardare indietro di poco… basta ricordare da dove siamo partiti e dove siamo oggi.

A coloro che pensano che tutto debba essere come un mondiale, che basti un “tac tac tac” e tutto appaia come per incanto con una bacchetta magica e che i problemi esistano solo qui in Italia, voglio ricordare che per la mia esperienza così non è e soprattutto in questi anni tutto sembra incredibilmente più complicato.

I mondiali sono i mondiali, le altre gare sono le altre gare... chi vuole fare coppa del mondo vada li a confrontarsi e lasci tranquilli quelli che vivono di passione e vogliono andare a vedere i mondiali, non farli.

Poi se si vuole la polemica, la strada la si trova sempre, ma sono e restano solo parole.

Io resto per lo sport e la passione, non inseguo sogni e non devo nulla a nessuno!

Se non alla mia famiglia.

Per questo abbiamo deciso che già quest’anno non organizzeremo quella che pensavo fosse una bella iniziativa per l’ambiente del dh nazionale ad alto livello, così è annullata la richiesta di gara internazionale all’UCI per l’ultima prova di Coppa Italia.

Per il futuro vedremo cosa fare e come farlo, ma soprattutto se lo faremo nel downhill; per fortuna di opportunità ne abbiamo tante, anche se non mi piace mai “scappare”, ma preferisco uscire di scena.

Per chi se lo augura, che noi di Downhill Italia lasciamo campo libero, dico di stare sereni… lo sport è sempre sopravvissuto a tutti gli organizzatori, come a tutti i campioni (più o meno da tastiera) e a tutti i team manager.

Ne ho visti tanti andarsene e tanti arrivare… lo sport è sempre li!

Sinceramente mi auguro per il 2026 di vedere un calendario ricco di richieste internazionali in Italia da parte dei tantissimi competenti di cui ho letto commenti sui social in queste settimane… gare con ambulanze presenti in numero elevato ed elicotteri a bordo pista e capacità di dialogare con enti nazionali superiori in momenti critici.

Ricordo con piacere che tutte le prove del sabato si sono svolte regolarmente (sul tempo meteo purtroppo con tutta la volontà non si può ancora fare nulla)… per la domenica vi ricordo che 22 delle 24 maglie sono state assegnate sulla manche della domenica che si sono svolte regolarmente, purtroppo solo 2 si sono dovute sospendere e assegnare, come da decisione del collegio di giuria, sulla base delle prove della domenica.

Un cordiale saluto
Riccardo Tagliabue

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marco

Herr Kaleu
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Buonasera a tutti,
leggo tanti commenti sui social a seguito della gara di Madesimo, anche da parte di persone che non avrei mai pensato perché le reputo “addette ai lavori”.

Alleghiamo alla presente i comunicati stampa ufficiali dell’associazione di volontariato presente, di Valtellina Soccorso e di downhill Italia.

Non le comprendo, sono state fate illazioni nei nostri confronti e non mi capacito partendo dal fatto che non capisco come non ci renda conto del danno che creano e hanno creato a tutto l’ambiente; disciplina dove molti degli stessi “commentatori” hanno interessi e che, così facendo, hanno leso la credibilità di tutti, anche dello stesso sport dove lavorano.

Per dimostrare cosa? Per ottenere quale consenso? Quale vittoria?

Organizzare le gare, come del resto correre e avere un team, non credo sia una cosa semplice (soprattutto negli ultimi anni), ma ognuno ci prova per ciò che può e sa fare.

Ho imparato a ringraziare e apprezzare sempre chi si mette in gioco, chi trova il coraggio di fare.

Lo definisco degno di rispetto!

Che sia un rider, un manager o un organizzatore, figure che se non esistessero non ci sarebbero le gare.

Ho sempre valutato dove e con chi accompagnarmi, sia per semplice passione sia per andare a provare a vincere un mondiale o supportare qualcuno a provare a farlo… e per fortuna i risultati si conquistano sul campo e non sui social; vedo quasi con un filo di tristezza “parlare-scrivere” chi ci ha provato/ci prova e sa quanto sia difficile fare certe cose, ma va dietro alla massa per guadagnare qualche like, magari fingendosi “lungimirante” e spinto da non si sa quale “missione” educativa nei confronti del prossimo.

Non sopporto la presunzione e mi pongo domande, quindi prendo atto che qualche cosa sia da cambiare e lo farò, lo faremo e lo facciamo già da anni, anche per quelli che oggi ci criticano senza guardare indietro di poco… basta ricordare da dove siamo partiti e dove siamo oggi.

A coloro che pensano che tutto debba essere come un mondiale, che basti un “tac tac tac” e tutto appaia come per incanto con una bacchetta magica e che i problemi esistano solo qui in Italia, voglio ricordare che per la mia esperienza così non è e soprattutto in questi anni tutto sembra incredibilmente più complicato.

I mondiali sono i mondiali, le altre gare sono le altre gare... chi vuole fare coppa del mondo vada li a confrontarsi e lasci tranquilli quelli che vivono di passione e vogliono andare a vedere i mondiali, non farli.

Poi se si vuole la polemica, la strada la si trova sempre, ma sono e restano solo parole.

Io resto per lo sport e la passione, non inseguo sogni e non devo nulla a nessuno!

Se non alla mia famiglia.

Per questo abbiamo deciso che già quest’anno non organizzeremo quella che pensavo fosse una bella iniziativa per l’ambiente del dh nazionale ad alto livello, così è annullata la richiesta di gara internazionale all’UCI per l’ultima prova di Coppa Italia.

Per il futuro vedremo cosa fare e come farlo, ma soprattutto se lo faremo nel downhill; per fortuna di opportunità ne abbiamo tante, anche se non mi piace mai “scappare”, ma preferisco uscire di scena.

Per chi se lo augura, che noi di Downhill Italia lasciamo campo libero, dico di stare sereni… lo sport è sempre sopravvissuto a tutti gli organizzatori, come a tutti i campioni (più o meno da tastiera) e a tutti i team manager.

Ne ho visti tanti andarsene e tanti arrivare… lo sport è sempre li!

Sinceramente mi auguro per il 2026 di vedere un calendario ricco di richieste internazionali in Italia da parte dei tantissimi competenti di cui ho letto commenti sui social in queste settimane… gare con ambulanze presenti in numero elevato ed elicotteri a bordo pista e capacità di dialogare con enti nazionali superiori in momenti critici.

Ricordo con piacere che tutte le prove del sabato si sono svolte regolarmente (sul tempo meteo purtroppo con tutta la volontà non si può ancora fare nulla)… per la domenica vi ricordo che 22 delle 24 maglie sono state assegnate sulla manche della domenica che si sono svolte regolarmente, purtroppo solo 2 si sono dovute sospendere e assegnare, come da decisione del collegio di giuria, sulla base delle prove della domenica.

Un cordiale saluto
Riccardo Tagliabue

Vedi l'allegato 693454
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A quali team manager si riferisce?
 

gattobastardo

Biker cesareus
9/7/10
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0
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...il comune dei "prati lunghi"
Visita sito
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commencal supreme DH V5/lapierre spicy fit 8.0
A quali team manager si riferisce?
...perdonami Marco, ma non lo dirò mai, non mi voglio infilare in questo tritacarne mediatico che han voluto mettere in piedi e che stà svaccando l'unico campionato che abbiamo.
Poi lamentiamoci che il downhill è morto, stikazzi, lo stanno uccidendo da dentro
 

marco

Herr Kaleu
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...perdonami Marco, ma non lo dirò mai, non mi voglio infilare in questo tritacarne mediatico che han voluto mettere in piedi e che stà svaccando l'unico campionato che abbiamo.
Poi lamentiamoci che il downhill è morto, stikazzi, lo stanno uccidendo da dentro

ok ma non è tutto pubblico sui social, o ho capito male io?
 

gattobastardo

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...il comune dei "prati lunghi"
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ok ma non è tutto pubblico sui social, o ho capito male io?
Guarda, onestamente nemmeno io ho letto ciò a cui si riferisce l'organizzatore; ho cercato di starne fuori sin dall' inizio
Mi limito (visto che mi hai tirato dentro tu :mrgreen: all' inizio del post) a riportare le notizie ufficiali che mi arrivano
 

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