Cai di Schio: i ciclisti rovinano i sentieri - !?

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sembola

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Vorrei chiedervi, se mi date qualche legge vi ringrazio, dov'è scritto che la montagna è del CAI? ovvero solo loro possono tracciare sentieri e farci passare solo le persone a piedi.

La montagna è di tutti e non certo del CAI, ma in Veneto la legge regionale vieta il transito alle bici su tutti i sentieri alpini. La legge regionale, non il CAI, che evidentemente la condivide.

Il problema non è tanto il CAI, che fa (bene o male) il suo, ma la mancanza di un interlocutore in grado di parlare a nome dei biker. Fosse esistita una cosa simile alla IMBA avrebbe potuto chiedere il diritto di replica e fare sentire anche le nostre ragioni.
 
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LAcek

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La montagna è di tutti e non certo del CAI, ma in Veneto la legge regionale vieta il transito alle bici su tutti i sentieri alpini. La legge regionale, non il CAI, che evidentemente la condivide.

Il problema non è tanto il CAI, che fa (bene o male) il suo, ma la mancanza di un interlocutore in grado di parlare a nome dei biker. Fosse esistita una cosa simile alla IMBA avrebbe potuto chiedere il diritto di replica e fare sentire anche le nostre ragioni.

Infatti, non siamo rappresentati né dentro il Cai né tantomeno fuori...
 

sembola

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Infatti, non siamo rappresentati né dentro il Cai né tantomeno fuori...

Veramente dentro il CAI ci sono organi ufficiali e soprattutto praticanti: chiedi a Maxgastone o DrBalfa... quindi non è del tutto vero. Senza contare che non è detto che la parte più visibile sia quella più numerosa.

Resta il fatto comunque che un'organizzazione in grado di avere credibilità e volontà di fare advocacy esclusivamente per la mtb non c'è, alla FIAB interessano solo le piste ciclabili e alla FCI solo le gare. E non è colpa loro nè del CAI.
 
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Veramente dentro il CAI ci sono organi ufficiali e soprattutto praticanti: chiedi a Maxgastone o DrBalfa... quindi non è del tutto vero. Senza contare che non è detto che la parte più visibile sia quella più numerosa.

Resta il fatto comunque che un'organizzazione in grado di avere credibilità e volontà di fare advocacy esclusivamente per la mtb non c'è, alla FIAB interessano solo le piste ciclabili e alla FCI solo le gare. E non è colpa loro nè del CAI.

Sì ci sono organi nazioanli ufficiali ([url]http://www.mtbcai.it[/URL]) ma in ambito locale (nel vicentino, intendo) non c'è nulla...

Molto bene: non siam pochi ed abbiamo almeno un opinel, se non un vero coltello, dalla parte del manico, siamo o no noi MTBikers elettori? Basterebbe solo ci muovessimo in massa...

fossero anche pochi, ma ben determinati e organizzati, sarebbe già qualcosa
 

sembola

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Sì ci sono organi nazioanli ufficiali ([url]http://www.mtbcai.it[/URL]) ma in ambito locale (nel vicentino, intendo) non c'è nulla...
Lo capisco, ma il CAI è un'associazione basata sul volontariato. Sarebbe come lamentarsi con la Federazione che in una certa zona non ci sono granfondo...

fossero anche pochi, ma ben determinati e organizzati, sarebbe già qualcosa
Sarebbe meglio di niente, ma sarebbe troppo poco lo stesso. Quando davanti ad una commissione di una giunta regionale si siede il rappresentante di una associazione che fa 300.000 soci non basta essere determinati, occorre mettere sul piatto qualcosa di più pesante e reale, per esempio la volontà degli operatori economici, ammesso che ci sia e che sia sufficientemente pesante.
 

micheleriello

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La montagna è di tutti e non certo del CAI, ma in Veneto la legge regionale vieta il transito alle bici su tutti i sentieri alpini. La legge regionale, non il CAI, che evidentemente la condivide.

Il problema non è tanto il CAI, che fa (bene o male) il suo, ma la mancanza di un interlocutore in grado di parlare a nome dei biker. Fosse esistita una cosa simile alla IMBA avrebbe potuto chiedere il diritto di replica e fare sentire anche le nostre ragioni.

Grazie anche a te mod toscanicus per confermare quello che ho sempre pensato ma con cui mi sono sempre scontrato negativamente

Sì ci sono organi nazioanli ufficiali ([url]http://www.mtbcai.it[/URL]) ma in ambito locale (nel vicentino, intendo) non c'è nulla...

fossero anche pochi, ma ben determinati e organizzati, sarebbe già qualcosa

Vebbè Vabbè oltre alle risalite mi fai fare anche questo dammi 1 mesetto e cerco di rompere le scatole anche in questo senso a sto punto ci tengo che anche noi oltre ai DOVERI possiamo avere anche dei DIRITTI

Le sedi cai di Valdagno e Arzignano, hanno il proprio gruppo di mtb, girano anche in divesi, e hanno anche maestri di mtb titolati:il-saggi:

confermo e di sicuro 1 è iscritto anche qui nel forum li ho trovati penso tutti salendo al toraro in estate e ci ho parlato assieme, almeno con loro si puù parlare, evidentemente sono persone intelligenti.
 

maxgastone

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Veramente dentro il CAI ci sono organi ufficiali e soprattutto praticanti: chiedi a Maxgastone o DrBalfa... quindi non è del tutto vero. Senza contare che non è detto che la parte più visibile sia quella più numerosa.

Resta il fatto comunque che un'organizzazione in grado di avere credibilità e volontà di fare advocacy esclusivamente per la mtb non c'è, alla FIAB interessano solo le piste ciclabili e alla FCI solo le gare. E non è colpa loro nè del CAI.
eccomi!

Allora in pochi minuti non sono riuscito ovviamente a leggere tutti gli interventi ma so di cosa state parlando perché casualmente ho letto la lettera del membro del CAI di Schio, abbiamo anche avuto un successivo scambio epistolare ma era come parlare al cemento armato.

Allora la posizione ufficiale del CAI é a favore della MTB anche sui sentieri di montagna a patto che si accetti di buon grado il codice di autoregolamentazione nato in sede LPV (Liguria, Piemonte e valle d'Aosta ), tra l'altro é appena uscito il quaderno del ciclo, lo trovate sul sito del CAI CHIERI e posso lunedì farvi il link, dove si tratta l'argomento e si avalla anche l'uso di percorsi freeride a patto che si rimanga nei bike park

Il discorso sul potere del CAI é legato non tanto al suo potere di legiferare ma sulla sua influenza nei confronti della classe dirigente delle provincie o regioni. Ma in montagna si va come ci vanno gli altri, ovvio che se in una zona il comportamento dei Biker é irriverente o visto come tale, anche se non lo è, chi osteggia la MTB ci va a nozze e attacca!

In Piemonte e in Liguria stiamo meglio ma il pericolo di chiusure c'è sempre perché basta che qualcuno per un po' d tempo si comporti sui sentieri come un caprone e la frittata é fatta! Ma per fortuna da noi non ci sono criticità come la zona del Garda, il passi io o le Dolomiti, attrattive soprattutto per stranieri che vengono girano e poi vanno a casa

Alla prossima...
 

lonebiker

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eccomi!

Allora in pochi minuti non sono riuscito ovviamente a leggere tutti gli interventi ma so di cosa state parlando perché casualmente ho letto la lettera del membro del CAI di Schio, abbiamo anche avuto un successivo scambio epistolare ma era come parlare al cemento armato.

Allora la posizione ufficiale del CAI é a favore della MTB anche sui sentieri di montagna a patto che si accetti di buon grado il codice di autoregolamentazione nato in sede LPV (Liguria, Piemonte e valle d'Aosta ), tra l'altro é appena uscito il quaderno del ciclo, lo trovate sul sito del CAI CHIERI e posso lunedì farvi il link, dove si tratta l'argomento e si avalla anche l'uso di percorsi freeride a patto che si rimanga nei bike park

Il discorso sul potere del CAI é legato non tanto al suo potere di legiferare ma sulla sua influenza nei confronti della classe dirigente delle provincie o regioni. Ma in montagna si va come ci vanno gli altri, ovvio che se in una zona il comportamento dei Biker é irriverente o visto come tale, anche se non lo è, chi osteggia la MTB ci va a nozze e attacca!

In Piemonte e in Liguria stiamo meglio ma il pericolo di chiusure c'è sempre perché basta che qualcuno per un po' d tempo si comporti sui sentieri come un caprone e la frittata é fatta! Ma per fortuna da noi non ci sono criticità come la zona del Garda, il passi io o le Dolomiti, attrattive soprattutto per stranieri che vengono girano e poi vanno a casa

Alla prossima...


mi sono permesso di invitarti via MP a questa discussione e penso di aver fatto cosa giusta.

Indipendentemente che tu sia anche un Biker sei dotato di intelletto e lo fai funzionare nel giusto modo, come penso di farlo io quando mi trovo in situazioni di promiscuità con escursionisti a piedi o comunque anche quando sono solo.

Purtroppo come dici tu qui in zona sono arrivati gli ultimi mattoni del muro di berlino e lo stanno ricostruendo :-(

grazie per l'intervento
 

maxgastone

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Io giro spesso per i monti con diversi amici quasi sempre con lo stemma CAI in evidenza giusto per far capire che siamo pedalatoria civili e rispettosi di tutto, ma alla fine ci si comporta come lo si farebbe anche se tesserati nella più importante associazione di garisti.

C'è un tempo per correre, bike park e percorsi di gara; e un tempo per fare escursioni nei sentieri montani senza derapare anche solo per incapacità e senza terrorizzare nessuno...

Ma immagino che personaggi come quello che ha ispirato l'articolo, che ha la simpatica propensione a non rispondere ai tuoi quesiti cambiando discorso e minimizzando l'evidenza, siano ben radicati nelle alte e medie sfere delle sezioni o dei gruppi regionali... Così invece di cercare di formare all'interno delle sezioni persone rispettose dell'ambiente e capaci di far capire dove gli altri sbagliano (ma allo stesso tempo che sappiano confrontarsi con le altre associazioni) pensano solo a vietare e demonizzare pensando che la montagna sia solo loro... Capisco che ci sono state certe situazioni dove sentieri della SAT sono stati devastati dal passaggio delle MTB, ma far vietare tutti i sentieri in trentino é stata una mossa stupida tanto che poi sotto la pressione degli albergatori hanno derogato quasi tutta la zona del Garda.... Ma si sa che i soldi placano le menti

Infatti le strade bianche sono aperte ai suv per la polenta estiva...

Pensate che il sig del CAI di Schio mi ha detto che la montagna la si può conoscere solo andando a piedi... Mi sono cadute le braccia e ho pensato che prima o poi per fortuna il tempo ci darà ragione e giustizia
 
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mi sono permesso di invitarti via MP a questa discussione e penso di aver fatto cosa giusta.

Indipendentemente che tu sia anche un Biker sei dotato di intelletto e lo fai funzionare nel giusto modo, come penso di farlo io quando mi trovo in situazioni di promiscuità con escursionisti a piedi o comunque anche quando sono solo.

Purtroppo come dici tu qui in zona sono arrivati gli ultimi mattoni del muro di berlino e lo stanno ricostruendo :-(

grazie per l'intervento
hai fatto bene, comunque non ti credere che i talebani ci sono anche da noi e a volte pedalano anche insieme a me... Ma quando sei in pace con te stesso perché hai fatto le cose per benino rispettando tutto quello che dovevi rispettare tutto il resto é fuffa!

Mi son sentito dire che io sbaglio ad organizzare una uscita sezionate, quindi ufficiale e assicurata, su sentieri percorsi da gente che furgona anche se io li pedalo, o che io parto subito con uscite impegnative... Ma solo perché lui in sezione ha gente meno prepara e deve fare le cose in maniera graduale... Come sezione posso anche organizzare una uscita con furgoni o impianti, e vorrei anche vedere visto che nei corsi di alpinismo si parte dai monotiri o in quelli di scialpinismo si va anche in pista, ovvio che poi non scendo a bombazza sui sentieri montani o anche di bassa valle storicamente nati per chi camminava...

Io arrivo dall'escursionismo, poi alpinismo e roccia, ora bici... Il mio fine é andare per monti come non é importante... Se rispetto quello che ho intorno, chi me la mena perché ci vado facendo rotolare delle ruote piuttosto che camminando o sciando perde solo tempo e fiato...

Ps. Il sig. D.P. di Schio ha poi smesso di rispondermi... Forse aveva capito che non sarei mai stato un suo fido discepolo :-)
 

lonebiker

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hai fatto bene, comunque non ti credere che i talebani ci sono anche da noi e a volte pedalano anche insieme a me... Ma quando sei in pace con te stesso perché hai fatto le cose per benino rispettando tutto quello che dovevi rispettare tutto il resto é fuffa!

Mi son sentito dire che io sbaglio ad organizzare una uscita sezionate, quindi ufficiale e assicurata, su sentieri percorsi da gente che furgona anche se io li pedalo, o che io parto subito con uscite impegnative... Ma solo perché lui in sezione ha gente meno prepara e deve fare le cose in maniera graduale... Come sezione posso anche organizzare una uscita con furgoni o impianti, e vorrei anche vedere visto che nei corsi di alpinismo si parte dai monotiri o in quelli di scialpinismo si va anche in pista, ovvio che poi non scendo a bombazza sui sentieri montani o anche di bassa valle storicamente nati per chi camminava...

Io arrivo dall'escursionismo, poi alpinismo e roccia, ora bici... Il mio fine é andare per monti come non é importante... Se rispetto quello che ho intorno, chi me la mena perché ci vado facendo rotolare delle ruote piuttosto che camminando o sciando perde solo tempo e fiato...

Ps. Il sig. D.P. di Schio ha poi smesso di rispondermi... Forse aveva capito che non sarei mai stato un suo fido discepolo :-)

Guarda Max (scusa se mi permetto) per come la vedo io che son mr. nessuno , la tua visione e le tue risposte sono ciò che da ambedue le parti si dovrebbe pensare, hai la mia piena approvazione.

Io sono reduce da un primo corso SIMB e maggio farò il secondo per fare da guida qui nel veneto, durante il corso sono stato duramente e GIUSTAMENTE cazziato perchè frenavo troppo con il posteriore lasciando un po' di scia, questo dovuto a mia deficienza tecnica che sto però correggendo con successo. Questo per dire che se si ha la testa di ammettere i propri errori anche non voluti si può crescere e costruire assieme, altrimenti sarà sempre una lotta continua.

ciaoo
 

maxgastone

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Sì ci sono organi nazioanli ufficiali ([url]http://www.mtbcai.it[/URL]) ma in ambito locale (nel vicentino, intendo) non c'è nulla...



fossero anche pochi, ma ben determinati e organizzati, sarebbe già qualcosa
non bisogna aspettare che qualcuno faccia qualcosa per te ma bisogna sbattersi quando si capisce che le cose iniziano ad andare storto... Ti faccio l'esempio del Piemonte

Alcune sezioni del torinese hanno fatto subito attività con la MTB quando nei lontani anni 80 la rivista airone ha pubblicizzato il rampichino indicandolo come il mezzo ideale per percorrere i sentieri... E non hanno mai avuto bisogno di avere l'investitura da Milano per fare attività fino a quando un giorno sulla rivista mensile lo scarpone in un trafiletto c'era scritto che la MTB non era più assicurata come attività... Panico, incazzature ma poi si sono riuniti i gruppi storici di Torino e savona e in pochi mesi hanno:

- creato il codice di autoregolamentazione
- la scala delle difficoltà CAI
- la commissione LPV
- e un piccolo manuale di tecnica

Si sono presentati davanti agli organi LPV e con le giuste motivazioni si sono fatti accettare, da li ci sono stati tre corsi riconoscimento ufficiale da parte della sezione centrale i primi titolati e inevitabili mugugni in chi si é visto tradito perché ci siamo legati agli escursionisti... Ma si sa che per poter cambiare le cose si deve scendere a compromessi (Machiavelli docet) ma ora stiamo raccogliendo i primi frutti visto che in ambito LPV alle recenti elezioni nell'organo tecnico sono stati eletti tre accompagnatori ciclo su 9 componenti e questo é stato possibile solo perché ora ci sono anche i titolati... Da adesso potremo stare al tavolo di chi fino a ieri magari davanti ci elogiava e nelle riunioni ci metteva i bastoni fra le ruote...

E ora forse a ridere siamo più noi che loro... E chi ha scritto l'articolo lo sa benissimo!!!! La strada é aperta....
 

maxgastone

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Guarda Max (scusa se mi permetto) per come la vedo io che son mr. nessuno , la tua visione e le tue risposte sono ciò che da ambedue le parti si dovrebbe pensare, hai la mia piena approvazione.

Io sono reduce da un primo corso SIMB e maggio farò il secondo per fare da guida qui nel veneto, durante il corso sono stato duramente e GIUSTAMENTE cazziato perchè frenavo troppo con il posteriore lasciando un po' di scia, questo dovuto a mia deficienza tecnica che sto però correggendo con successo. Questo per dire che se si ha la testa di ammettere i propri errori anche non voluti si può crescere e costruire assieme, altrimenti sarà sempre una lotta continua.

ciaoo
il mio modo di mettermi davanti alle cose é dettato dal buon senso... Tutto il resto é aria fritta... Io ti dico di non tracciare il solco perché é giusto non farlo, ma non lo faccio perché nello zaino ho la tessera CAI o la patacca sulla giacca (che ho ma la lascio nel cassetto)

Se tu fai il pelo a qualcuno che transita a piedi ti cazzio anche se ti conosco appena ma se tu scendi allegro su un sentiero dove so che non ci sono pedoni perché é solo per MTB non ti faccio la morale anche se siamo in gita ufficiale... Se ti fai male sono cavoli tuoi!

Non vediamo il CAI come pieno di bigotti e gente seriosa... Il CAI é principalmente fatto di amici vecchi e nuovi che amano andare in montagna ma anche no... A volte siamo un po' troppo organizzanti ma anche quello non è tutto male perché spesso mi trovo da gestire senza programmarlo gruppi di persone e un po' di inquadramento mi é servito...

Ci sentiamo nei prossimi giorni ora vado a nanna che domani pedalo nel finalese con amici CAI e non CAI... ;-)
 

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