La mia navigazione nel fiume Isonzo era durata circa 500 metri, poi alla prima rapida mi sono rovesciato finendo in acqua... peccato che non sapevo nuotare, non so come sono arrivato a riva... 8 anni... poi ritornato a casa tutto zuppo (da piccolo vivevo con mia nonna) me le sono sentite come un cane. Due volte. La prima quando mia nonna mi ha visto arrivare a casa, la seconda quando ha trovato il moncherino della scopa...
Poi vicino casa c'era un laghetto, ora interrato, che aveva un braccio (la vecchia discesa per i camion, era una ex cava di ghiaia) con l'acqua più bassa: sai le volte che ho tentato il guado in bici? Mia nonna poverina si incazzava ogni volta che mi vedeva ritornare con le scarpine e le calze zuppe, me le cambiava e io uscivo di nuovo a ritentare l'impresa, sempre con lo stesso risultato...
mai demordere,
è questo lo spirito con cui i 50enni e 60enni di oggi (aggiungiamoci anche i 40enni così mi prendo dentro anch'io) affrontano le cadute e li differenziano dalle altre generazioni
la prima corsa al PS dovuta alla caduta in bici, il primo salto, con quella da passeggio di mamma provai a saltare la betoniera dei muratori usando il muchio di sabbia come rampa
risultato alla prima è andato bene, ci ho preso gusto e riprovato ma la seconda è andata male
cerchio distrutto, escoriazioni varie, jeans e maglietta strappati e MEGA sgridata con lancio delle ciabatte
ricordo ancora il sibilo delle ciabatte ad alta velocità che mi sfioravano

poi negli anni sai quante corse al PS o dal "tiraossi"
ho accumulato più punti io che la mia patente
